Ci sono svariate testimonianze di pazienti che, tramite l’uso dell’ olio di cannabis, hanno trovato sollievo dal dolore e dai disturbi piu’ disparati: glaucoma, cancro, epilessia, asma, HIV, morbo di Parkinson,artrite reumatoide, sclerosi multipla, emicrania, uscita da dipendenza e abusi di sostanze.
Si può curare il cancro con l’ olio di cannabis?
L’olio mantiene le stesse proprietà della pianta di marijuana, le cui doti antitumorali sono ormai confermate anche dalla medicina tradizionale. L’ olio di cannabis è una cura efficace, utile e naturale, ma non miracolosa e ad oggi non si può definire ufficialmente una cura per il cancro. I medicinali tradizionali svolgono una funzione precisa e spesso differente rispetto alla cannabis. La cura con l’olio nel 50% dei casi risulta efficace, nel 25% funziona meno e nel restante 25% può anche non dare nessun effetto. Contrariamente ai farmaci di sintesi, però, l’olio di cannabis non ha effetti collaterali.
Quando si assume sotto forma di olio, la cannabis ha effetti psicoattivi diversi: piu’ leggeri ma piu’ duraturi nel tempo. Ognuno ha bisogno di trovare la dose adatta al proprio disturbo, le ricerche svolte suggeriscono di iniziare con piccole dosi un paio di volte al giorno. Inoltre gli effetti saranno diversi a seconda della genetica della pianta usata per fare l’olio; se utilizzate una genetica ricca di CBD, l’effetto psicoattivo sarà molto limitato.
Se pensate di avere bisogno di questo farmaco, ricordatevi che comprarlo e produrlo è una pratica assolutamente illegale in Italia, come in moltissimi altri paesi. Non esiste , ad oggi, nessuno autorizzato alla vendita o alla cessione di questo medicinale. Vi sconsigliamo di estrarre l’olio dalla cannabis che trovate per strada, soprattutto per trattare malattie gravi, perché il prodotto che potrebbe risultare scadente e poco efficace.
Se si parla di olio di cannabis, non si può non nominare Rick Simpson. Quest’uomo, originario di Nova Scotia in Canada, da anni si impegna affinché le persone possano curarsi da sole e l’olio di cannabis sia riconosciuto come medicinale. Tant’è che l’olio è conosciuto anche con il nome di “Rick Simpson’s oil”.
Rick Simpson, dopo essere stato vittima di un incidente sul lavoro nel 2002, ha iniziato a curarsi con la cannabis, per far
fronte agli effetti collaterali dei farmaci che però non alleviavano la sua sofferenza. Per evitare i problemi dovuti alla combustione, decide di estrarre l’olio dai fiori di cannabis e di assumerlo oralmente. In seguito, gli furono diagnosticati alcuni melanomi e Rick decise di provare a curarli mediante l’uso topico dell’olio applicato tramite dei cerotti. Ci si aspetterebbe che medici e aziende farmaceutiche avessero preso come un’ottima notizia quella della guarigione tramite l’olio di cannabis. Invece negli States non videro di buon occhio l’iniziativa pionieristica di Rick, che addirittura produceva in proprio l’olio e lo distribuiva gratuitamente ai malati, raccogliendone le testimonianze. Poco tempo dopo, i tumori erano spariti.
Rick Simpson venne accusato di speculazione, possesso, coltivazione e traffico di marijuana, ed ebbenon pochi problemi con le autorità canadesi e le case farmaceutiche stesse. La sua crociata però non si ferma, e la sua medicina raccoglie sempre piu’ consensi. Per sostenere questo progetto, è nata in Colorado l’associazione “Phoenix Tears”, che informa i pazienti sull’olio medicinale e ha creato il primo ambiente standardizzato per l’estrazione dell’olio di cannabis. Nel 2009 è stato realizzato anche un breve documentario: “Run from the Cure” (visibile gratuitamente su youtube) sulla storia di Rick e delle sue battaglie, che racchiude anche molte testimonianze dei pazienti e una guida rapida all’estrazione dell’olio. È in lavorazione anche la seconda parte del documentario, questa volta dal titolo “Run 2 the cure”, che uscirà quest’anno.
Rick Simpson ritiene che ingerire oralmente olio di canapa distrugga le cellule tumorali nel corpo. Quando viene utilizzato come topico, l’olio di canapa può controllare o addirittura curare varie malattie della pelle, quali i melanomi.
Tuttavia, come con qualsiasi “droga”, troppo olio di canapa può avere alcune controindicazioni e causare effetti collaterali; i tre più importanti sono: desiderio di cibo, euforia e sonnolenta. Si tratta di un farmaco estremamente sicuro rispetto ai centinaia di farmaci in commercio che sono stati approvati con poco o nessuno studio ed hanno recato ai pazienti orribili effetti collaterali, compresa la morte. Infatti, nessuno è mai morto dalla cannabis, somministrata in qualsiasi forma.
La prima volta che fai l’olio di cannabis inizia con un’oncia (circa 28,35 grammi) di canapa secca. Un’oncia produrrà circa 3-4 grammi di olio, anche se la quantità di olio prodotto per oncia varierà da ceppo a ceppo. Un chilo di materiale essiccato produrrà circa due once di olio di alta qualità.
IMPORTANTE: Queste istruzioni sono prese direttamente dal sito internet ufficiale di Rick Simpson. Fai molta attenzione durante l’ebollizione del solvente [opzioni del solvente], le fiamme sono estremamente infiammabili! EVITA il fumo, le scintille, i fornelli e le resistenze elettriche. Posiziona un ventilatore per soffiare via i fumi dalla pentola e allestisci un’area ventilata per tutto il processo.
1. Posiziona la canapa completamente asciutta in un contenitore di plastica.
2. Inumidisci l’erba con il solvente che hai deciso di utilizzare. Possono essere utilizzati molti solventi (opzione solventi). È possibile utilizzare nafta pura, etere, butano, 99% alcool isopropilico o anche acqua. Due litri di solvente sono necessari per estrarre il THC da un chilo, per un’oncia sono sufficienti 500 ml.
3. Schiaccia il materiale vegetale con un bastoncino di legno pulito non trattato o con qualsiasi altro utensile simile. Anche se il materiale sarà umido, riuscirai ancora facilmente a schiacciarlo perché ancora abbastanza asciutto.
4. Continua a schiacciare il materiale con il bastoncino e nel frattempo aggiungi il solvente, fino a quando il materiale vegetale sarà completamente coperto e bagnato. Continua a mescolare il composto per circa tre minuti. Mentre esegui questa operazione, il THC (uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis) viene rilasciato e dissolto nel solvente.
continua in questo sito: http://frasideilibri.com/ricetta-olio-cannabis-rick-simpson-cura-cancro-e-altre-malattie/