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4 febbraio 2012 6 04 /02 /febbraio /2012 00:58
                                        Un asperatus en Nouvelle-Zélande (Ile du Sud). Source : Cloud Appreciation Society / Tanis Danielson
   In questo decennio nuovi fenomeni si sono presentati davanti ai nostri occhi:si tratta delle ASPERATUS, delle forme di nuvole che recentemente sono state immortalate nei cieli della Gran Bretagna e dellaNuova Zelanda, ma anche in Italia,anche se con forme molto diverse dalle altre nazioni.
Sono nuvole molto particolari, che hanno a presagire un temporale di forte intensita',che  non si verifica, esse rassomigliano al mare agitato ,piuttosto scure e con toni opachi o di colori molto soffusi,  Eppure, esse finiscono sempre col dissiparsi senza produrre niente di particolarmente grave.
Quindi cosa sono queste nuvole spaventose?Come poter dare una spiegazione veritiera a questo fenomeno?Informandosi per bene,si riesce a risalire ad una spiegazione che,e' la piu' semplice: sono nuvole molto simili ad una specie di aerosol e non riescono, al loro interno, a generarsi le condizioni per il passaggio da vapore a pioggia, prendono spunto da un'avvezione di aria fresca (o mite) nei bassi strati dell'atmosfera che transita su un grande lago o un mare, solleva aria umida e la condensa in nube, poi incontra nel suo cammino una catena di montagne sulla quale incagliarsi, si generano così questa sorta di onde nel corpo nuvoloso, nata sia dalla discontinuità del vento che dagli ostacoli orografici incontrati, tali da conferirgli un aspetto aggrovigliato e minaccioso.Da qui l'impossibilità della nube di crescere oltre un certo piano isobarico e dunque nel raggiungere lo stadio del cumulonembo.In Italia io stesso,a Torino,ho potuto ammirare in diverse occasioni,nuvole particolari,arrotondate,sigariformi,nella stagione primaverile:dovute principalmente al vento e alla loro smussatura,che le rendeva molto spettacolari.
 
Asperatus Clouds-asperatus6cop2.jpg
 
      Vittorio Prodi, 71 anni, docente di Fisica e grande esperto di fenomeni meteorologici, non nasconde il suo scetticismo. A sentir parlare di nuvole sconosciute e di oggetti misteriosi il professor Prodi, fratello maggiore, oltre che dell’ex presidente del Consiglio Romano a sua volta fisico e membro associato dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr, ha la classica reazione che hanno gli scienziati di fronte alle fantasie popolari. Scuote la testa. E vuole vedere le prove.

Professore, negli ultimi anni si è occupato, anche a livello europeo, dei rapporti fra perturbazioni e cambiamenti climatici. Le nubi misteriose non potrebbero essere figlie del «Global warming»? Come lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello dei mari?
«Un attimo… Prima di parlare di cause e spiegazioni dovremmo fermarci e capire se queste nuvole hanno veramente delle peculiarità, oppure se non si tratta di nubi comuni, magari particolarmente grosse. Per il momento on esiste alcuna classificazione di questi fenomeni a livello internazionale. E poi questa storia dell’assenza di precipitazioni è veramente improbabile».


Cosa intende?
«Se si trattasse di nubi oscure, come ho letto fra le varie ipotesi che circolano in questi giorni, questo significherebbe anche alto spessore, alto assorbimento di luce e quindi anche una grande quantità di acqua liquida o solida. Non voglio scendere in dettagli tecnici ma in ogni caso le precipitazioni dovrebbero essere abbondanti».

Ciò che più incuriosisce è la loro forma. Anche qui: nulla di strano?
«A livello generale si fa una distinzione fra nubi di ghiaccio, simili a vele, che a volte presentano delle striature, e nubi di acqua liquida, di forma più tondeggiante. Non mi sembra che la forma di queste “Asperatus” si allontani molto da questi due modelli».

Dalle foto sembra si tratti di nuvoloni enormi…
«Le ripeto: le foto che ho visto non dimostrano nessuna specificità. Alcune fanno impressione per la loro estensione, è vero, ma potrebbe tranquillamente trattarsi di falsi».


Ha dei dubbi sulla veridicità delle immagini in rete?
«Ho navigato per un po’ di tempo e mi sono consultato con mio fratello Franco: molte potrebbero essere ritoccate con uno di questi programmi che vanno molto di moda».

Come spiega però che queste nuvole siano oggetto degli studi della Royal Meteorogical Society?
«Guardi, mi sono occupato per anni di fisica dell’atmosfera e c’è un punto fermo dal quale non si scappa: nuvoloni del genere danno vita a fenomeni temporaleschi di una certa intensità. Queste nuvole scomparirebbero misteriosamente senza che sulla terra cada una sola goccia di pioggia. Le dico di più: se ci fossero di mezzo i cambiamenti climatici i temporali sarebbero talmente imponenti che in questo momento saremmo qui a parlare dei loro effetti. Non certo della forma delle nuvole».
 
 
       
 
  Sono certo che, a dir si voglia di ogni tentativo che voglia attribuire a questi fenomeni una diversa spiegazione se non quella meteorologica,di stare attenti a non credere in qualunque versione ufologica o extradimensionale per quanto ne concerne.
Siamo di fronte ad un fenomeno naturale,da ammirare per la sua originale proprieta' e la sua vivace somiglianza a ogni forma che la nostra fantasia ci induca.
 
 
 
 
 
 
 
 

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