Nuove preoccupazioni giungono dalle ultime ore concitate dalla Core del Nord, ove gli ultimi mesi che sono stati caratterizzati da ripetuti avvertimenti del presidente contro l' occidente, hanno trovato un ultima risposta negativa. Le forze armate del Nord sono pronte a entrare in azione, mentre le unità di artiglieria con i razzi a lungo raggio sono pronte "al tiro". Da questo momento, riporta la Kcna, "il Comando supremo dell'Esercito popolare di Corea è in posizione da combattimento così come le unità di artiglieria a lungo raggio, incluse quelle strategiche con i razzi a lungo raggio che hanno per obiettivo tutti i target nemici negli Usa, come le basi continentali, delle Hawaii e di Guam".
La Corea del Nord minaccia la guerra atomica nell'imminenza della scadenza dell'ultimatum sullo stop alle manovre militari Usa-Corea del Sud: gruppi militari di prima linea, unità antiaeree e strategiche di missili e armi nucleari sono - scrive il Rodong Sinmun - «nello stadio finale di guerra a tutto campo, in attesa dell'ordine d'attacco». L'ultimatum è relativo all'annullamento dell'armistizio della guerra di Corea del 1950-53, unito alla minaccia di attacco nucleare, se Usa e Corea del Sud lanceranno la simulazione al computer delle manovre militari Key Resolve, all'interno di esercitazioni annuali ('Foal Eagle') partite a inizio mese e destinate a chiudersi a fine aprile. Seul ha dichiarato che si tratta di iniziative di natura difensiva, mentre il Nord ha ribattuto che si tratta di prove generali «per un'invasione» in piena regola, annunciando «manovre militari a livello nazionale» al confine con il Sud attese tra domani e dopodomani. In questo contesto, con mezzi, truppe e pezzi di artiglieria ammassati intorno al 38esimo parallelo, le tensioni tra i due Paesi sono ai massimi livelli.
I «rischi d'incidente sono altissimi» con l'ipotesi di sparo di missili a corto raggio o di altre provocazioni durante «le loro esercitazioni», ha commentato una fonte militare sudcoreana, secondo cui in caso di passi falsi di Pyongyang, la Corea del Sud «risponderà con una potenza 10 volte più forte».La situazione in Corea del Nord, che ha dichiarato nullo l'armistizio e la 'linea rossa' con il Sud, è «un elemento molto grave di tensione in una regione dove già ne esistono altri». È il commento fatto dal sottosegretario agli Esteri Marta Dassù - a Bruxelles in sostituzione del ministro Giulio Terzi, malato - al termine della riunione dei capi delle diplomazie dei 27, durante il quale alla Corea del nord si è fatto «solo un cenno», non essendo il tema all'ordine del giorno. "Il direttore dell'intelligence nazionale per la prima volta ha detto che la Corea del Nord e le sue armi nucleari pongono una seria minaccia per gli Usa". "E noi ci siamo assicurati di aver preso misure difensive per prevenire ogni attacco contro il nostro territoriò: lo ha detto il presidente americano, Barack Obama.
"Le esercitazioni di guerra fatte da Usa e dai burattini della Corea del Sud sono un atto di sistematica distruzione dell'armistizio coreano", ha detto il portavoce, menzionando lo status tecnicamente ancora belligerante tra le due nazioni divise all'altezza del 38/mo parallelo, visto che malgrado i tiepidi tentativi un trattato di pace non è stato mai siglato.
La tregua, in particolare, salterà se lunedì prossimo le truppe di Washington e Seul daranno il via a un'altra fase delle manovre ('Foal Eaglé) iniziate il primo marzo, entrando nella cosiddetta 'Key Resolve', una simulazione sviluppata ai computer sugli scenari possibili di guerra, di difesa e attacco, in base a sofisticate tecnologie e avendo sempre come riferimento un'azione da parte delle forze armate nordcoreane. Sono circa 200.000 i soldati sudcoreani e 10.000 quelli Usa impegnati in un programma particolarmente nutrito destinato a completarsi a fine aprile.
Ma qual è oggi il rischio concreto di un escalation militare asiatica? La Corea del Nord dispone di circa un milione di soldati schierati al fronte e già attivi in tutta la zona demilitarizza, lungo il confine delle due Coree.
Ma in quella che dopo l’armistizio è chiamata la jont security area, sono di stanza anche 34.000 soldati americani, a protezione del Sud.