Ogni tanto, capita di consigliare qualche ottimo libro: ''Il mistero delle 7 sfere'' racconta la straordinaria storia passata, presente, ma soprattutto futura, dell'esplorazione umana, scandita attraverso sette sfere concentriche (dalla più vicina alla più distante dalla Terra). Ci accompagnano in questo divertente viaggio, tra finzione e realtà, due guide d'eccezione: Jules Verne e Wernher von Braun. Si parte dalla sfera 0, quella della Terra, dove oggi rimane ben poco da scoprire. È invece quasi tutta da esplorare la sfera -1, o dell'Oceano, con i suoi tesori e i suoi misteri. E lo stesso vale per la sfera -2, il centro fuso della Terra.
Allontanandoci dal nostro pianeta, ecco la sfera +1, del Cielo, 300 km sopra di noi, dove veleggia maestosa la Stazione spaziale. Le nostre tappe successive, le sfere +2 e +3, sono quelle della Luna e di Marte. Infine, l'ultima sfera, + 4, o "delle stelle fisse", fino ad Alpha Centauri, a cui arriveremo con velocità pari a una frazione della velocità della luce. Oggi non sappiamo come andarci, ma sappiamo perché: per trovare, ne siamo praticamente certi, un nuovo pianeta, la Nuova America. Si chiama drd4-7r, è la variante di un gene di Homo sapiens , presente nel 20% di noi, ed è quella che spiegherebbe la nostra inarrestabile spinta a esplorare: così la genetica ci spiega perché noi, unici superstiti del genere Homo e forse unica razza intelligente della nostra galassia, siamo diventati «cosmopoliti invasivi», come topi o scarafaggi, in continua espansione.
Lasciata l'Africa, figli di un'unica Eva vissuta 143.000 anni fa, in poche decine di migliaia di anni abbiamo esplorato tutto il pianeta, occupandolo fino al suo ultimo pezzettino, la cima dell'Everest, nel 1953. Nel 1961, comincia l'espansione fuori dal nostro pianeta: Yuri Gagarin va in orbita, e dopo altri otto anni i primi sapiens atterrano sulla sfera della Luna. Avvalendosi della guida di Jules Verne e dalla sua fantasia inesauribile e premonitrice, Giovanni F. Bignami ci conduce in un viaggio alla scoperta delle sette sfere, in parte ancora inesplorate, che circondano, sopra e sotto di noi, la sfera 0 della superficie terrestre. Nel nostro pianeta restano da perlustrare le immense dimensioni degli oceani e dei loro fondali (sfera -1), ma anche il nucleo incandescente della Terra (sfera -2), il cui centro sarebbe accessibile a un piccolo «satellite infernale» che viaggiasse per una settimana attraverso le profondità del sottosuolo. La tecnologia attuale ci ha già portati nel cielo, fuori dall'atmosfera terrestre (sfera +1) fino a posare il piede sulla Luna (sfera +2); l'energia nucleare della fissione porterà l' Homo sapiens ( planetarius ?) oltre la Luna fino a Marte, ovvero all'inizio della sfera +3, che contiene tutto il sistema solare e che esploreremo grazie alla fusione nucleare.
Da Marte a Giove, fino al confine del sistema solare avremo una guida speciale: Werner von Braun, l'ex nazista che ci ha dato la Luna. Ed eccoci all'ultima sfera, la settima, la più difficile ma la più affascinante, quella delle stelle vicine a noi, con intorno pianeti abitabili, le future Americhe. Unica possibilità per arrivarci: la annichilazione della antimateria, l'energia più efficiente nota oggi. Sarà con noi Tito Lucrezio Caro, l'immenso poeta filosofo latino che sa esplorare l'Universo con la mente e con una lancia. Preoccupati del costo, in epoca di crisi? Niente panico: il mistero sarà risolto dall'«effetto Einstein» in economia.