Imhotep è una delle poche divinità egizie (diversi dai faraoni) che era in realtà una persona reale. Era il visir di Djoser, un faraone della III dinastia.Visir del faraone Djoser, architetto, matematico, medico, letterato, raggiunse una tale fama che duemila anni dopo la sua morte fu deificato, diventando il protettore della medicina.
A lui si deve l'invenzione della piramide a gradoni di Saqqara per il suo faraone.
La tradizione gli attribuisce la redazione di alcuni libri di grande saggezza. A partire dal Medio Regno a celebrarlo sono gli scribi che lo considerano un grande letterato. Ma la grande gloria di Imothep raggiunse il suo culmine in epoca saitica, quand'egli fu divinizzato come dio guaritore.
Manetone afferma a questo proposito che "in virtù della sua sapienza medica, egli è considerato alla pari con Asclepio (dio greco della medicina) dagli Egiziani".Imhotep era conosciuto forse meglio di tutti come l'architetto della piramide di Djoser a Saqqara, vicino a Memphis. La piramide di punto è stata la prima struttura creata da mani umane per essere costruito interamente in pietra. Guarigioni miracolose sono stati spesso attribuiti a lui. I greci lo identificavano con Asclepio, il dio della medicina e della guarigione. Imhotep avrebbe dovuto inviare il sonno a coloro che soffrivano o nel dolore. E 'stato il medico sia gli dei e gli uomini.
Durante il periodo tolemaico, un piccolo tempio di Imhotep è stato costruito sull'isola di Philae. In arte, Imhotep è stato ritratto come un prete con la testa rasata, seduto e in possesso di un rotolo di papiro. Di tanto in tanto gli fu mostrata vestito il costume arcaico di un sacerdote. Non è stato rappresentato con insegne divine.
Divinizzato, Imhotep fu anche onorato di una genealogia celeste. Si cominciò così a considerarlo figlio di Efesto e di una donna mortale di nome Khrotionakh, e i Greci lo chiamarono Imuthes.
Il suo culto era esteso a tutto l'Egitto, dall'isola di File, dove esisteva una sua cappella, sino a Karnak, Deir el-Bahari, Deir el-Medina, e al Basso Egitto a Saqqara.
Proprio a Saqqara sorgeva una cappella chiamata dai Greci Asklepleion che svolgeva più o meno la funzione di un ospedale e ospitava malati giunti anche da molto lontano.
La tomba di Imhotep, doveva certamente sorgere nei pressi dell'Asklepleion.
Scavi britannici (1964-1965) hanno portato alla luce a Saqqara, in mezzo alla necropoli della III dinastia, un Ibeion, cimitero sotterraneo di ibis mummificati connesso con l'Asklepleion ellenico.
Queste costruzioni edificate tra le mastabe, sono forse vicine alla tomba di Imothep e non è certo escluso che ulteriori scavi finiscano con restituirci la dimora eterna di uno degli uomini che più hanno fatto onore all'Egitto Antico.
Nel 1889, l'egittologo C.E. Wilbour trovò presso la piccola isola del Nilo chiamata Sehel, a nord di Assuan, una stele piena di geroglifici. E' la copia di un documento scritto proprio dal Faraone Zoser, nel 18° anno del suo regno. Probabilmente l'iscrizione è stata fatta nel II secolo a.C. dai sacerdoti del dio Khnum, per giustificare la loro richiesta di alcuni privilegi legati alla terra. Nell'iscrizione geroglifica si parla di una tremenda carestia che ha colpito l'Egitto, e si fa menzione esplicitamente di sette anni di carestia e di sette anni di abbondanza. Come nel racconto biblico, anche se in termini rovesciati.
Nell'iscrizione si dice che il Faraone "Era in angoscia sul grande trono"
In Genesi 41:8 è detto che il Faraone ha un sogno "La mattina, lo spirito di Faraone fu conturbato; ed egli mandò a chiamare tutti i magi e tutti i savi d'Egitto, e raccontò loro i suoi sogni; ma non ci fu alcuno che li potesse interpretare"
Nell'iscrizione Faraone è preoccupato a causa della carestia che sta arrivando e chiede a Imhotep di sincerarsi da quale dio provenga la calamità, cosicché egli possa pregarlo: "... Chiesi a lui che era il ciambellano,...Imhotep, il figlio di Ptah... Qual è il luogo ove nasce il Nilo? Quale dio c'è lì? Chi è questo dio? " Imhotep rispose: " ho bisogno della guida di colui che presiede al di sopra della rete dell'uccellatore... "
In Genesi 41:15,16 si legge che il Faraone finalmente interpellò Giuseppe : "E Faraone disse a Giuseppe: 'Ho fatto un sogno, e non c'è chi lo possa interpretare; e ho udito di te che, quando t'hanno raccontato un sogno, tu lo puoi interpretare'. Giuseppe rispose a Faraone, dicendo: ' Non sono io; ma sarà dio che darà a Faraone una risposta favorevole'"
Nel testo egiziano Imhotep è chiamato il figlio di Ptah, che è il dio egiziano conosciuto come il più grande dio, il creatore di tutto, inclusi gli altri dei.
Giuseppe professò la sua fede in un unico Dio, creatore di tutte le cose. In questo senso Giuseppe era diverso dagli altri egiziani perché egli era monoteista.
Il dio che era al di sopra di tutti gli altri dei in Egitto era chiamato Ptah. È quindi logico che a Giuseppe possa essere stato dato il titolo di figlio di Ptah, secondo il costume egiziano.
Nell'iscrizione Imhotep risponde alla domanda del faraone circa il dio del Nilo e descrive dove questi vive. Nel testo biblico Giuseppe spiega il sogno del faraone. Il testo dell'iscrizione racconta che mentre il re dormiva il dio del Nilo, Khnum, gli apparve in un sogno e promise che il Nilo avrebbe dato ancora la sua acqua, e che ci sarebbe stata carestia per sette anni seguita da sette anni di abbondanza.
Questo corrisponde nei dettagli al sogno che Giuseppe interpretò per il faraone eccetto che per l'ordine degli aventi che è capovolto. La Bibbia parla di sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia (genesi 41: 25-32).
Anni di carestia in Egitto ce ne sono stati varie volte, ma c'è una sola occasione nella storia della Nazione in cui si parla di sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia.
Probabilmente il testo biblico riporta fedelmente la successione degli eventi, mentre l'iscrizione, essendo stata scritta circa mille anni dopo i fatti che narra, potrebbe contenere delle inesattezze.
L'iscrizione continua raccontando la promessa del faraone Zoser al dio del Nilo, Khnum, ossia che la popolazione, con l'eccezione dei sacerdoti nella casa del dio, sarebbe stata tassata del 10% su tutto quello che veniva raccolto.
Nel racconto biblico è scritto che fu lo stesso Giuseppe a consigliare il re in tal senso: "Faraone faccia così: Costituisca dei commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d'Egitto, durante i sette anni dell'abbondanza'" (Genesi 41: 34)
"E Giuseppe disse al popolo: 'Ecco oggi ho acquistato voi e le vostre terre per Faraone; eccovi del seme; seminate la terra; e al tempo della raccolta, ne darete un quinto al Faraone, e quattro parti saranno vostre. solo le terre dei sacerdoti non acquistò; perché i sacerdoti ricevevano una provvisione assegnata loro da Faraone" (Genesi 47:23,24,22)
Gli elementi di contatto tra l'iscrizione geroglifica e il testo biblico sono davvero tanti. Il racconto geroglifico è naturalmente egizianizzato, in modo da mettere in risalto il sistema delle divinità egizie: ad esempio il dio Khnum era responsabile delle inondazioni annuali del Nilo, grazie al cui limo si potevano avere abbondanti raccolti. E all'azione di questo dio venivano fatti risalire anche i periodi di magra. L'iscrizione, infatti, è stata prodotta in periodo tolemaico dai sacerdoti fedeli a questo dio.
C'è una iscrizione simile sull'isola di Philae; in questo caso sono i sacerdoti di Iside ad affermare di aver ottenuto gli stessi privilegi dal Faraone Zoser . In altre parole, la stessa storia avviene in differenti circostanze per giustificare privilegi dei diversi gruppi di sacerdoti egiziani.
Sono stati scoperti rotoli di papiro che sono copie delle "Istruzioni di Ptah.hotep". Alla fine del manoscritto l'autore dice che è vicino alla morte, dopo aver vissuto 110 anni. Afferma anche che aveva ricevuto dal Faraone riconoscimenti come mai nessuno, prima di lui, aveva ricevuto.