nello stato attuale delle cose che oggi,comprendono il lavoro a tempo indeterminato,contratti a breve termine,in nero,difficolta' non solo ad arrivare a fine mese ma alla meta' del mese pe famiglie sempre di piu',messe in condizione di avere disagi e problemi a vivere nella quotidianita' della propria vita,per cui,indignati di tutto ITALIA e non solo,si aggiungono sempre di piu' problemi ai problemi.
CI SI POTREBBE RICORDARE DI PORTARE SOLUZIONI E NON ALTRI PROBLEMI CHE SI SOMMANO AI PROBLEMI ESISTENTI.
a BRUXELLES,i vertici dei capi di stato ci rendono partecipi dei sacrifici che noi dobbiamo fare con semplicissime frasi che:
Primi sì di Bruxelles al piano dell'Italia.
non puo' che farci dormire sonni tranquilli,tutti noi possiamo anche arrivare a lavorare fino ai 75 anni,in forma e sempre disponibili a fare orari come richiesto....
L'Ue accoglie «con favore i programmi dell'Italia per le riforme strutturali per rafforzare la crescita e per la strategia di consolidamento fiscale» e invita «la Commissione a presentare una valutazione delle misure e a monitorarne l'attuazione». È quanto si legge nelle conclusioni dell'Eurogruppo anticipate in nottata dall'agenzia Ansa. «Apprezziamo l'impegno dell'Italia a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 e un surplus di bilancio strutturale nel 2014, portando ad una riduzione dell'indebitamento pubblico al 113% del PIL nel 2014, così come - si legge ancora nelle conclusioni - la prevista introduzione della regola del pareggio di bilancio nella Costituzione entro la metà del 2012». I leader di Eurolandia invitano quindi «l'Italia a attuare le proposte riforme strutturali per aumentare la competitività, riducendo i vincoli burocratici, abolendo le tariffe minime nei servizi professionali e liberalizzando ulteriormente i servizi pubblici e le utilities». «Prendiamo nota - proseguono i leader - dell'impegno dell'Italia a riformare la legislazione del lavoro e in particolare le regole e le procedure dei licenziamenti e a rivedere l'attuale frammentato sistema di ammortizzatori sociali entro la fine del 2011, tenendo conto dei limiti delle finanze pubbliche. Prendiamo nota del piano di innalzare l'età pensionabile a 67 anni entro il 2026 e raccomandiamo una rapida definizione dell'iter per raggiungere questo obiettivo».
un ceto debole e medio come puo' affrontare questo sacrificio se mancano gia' i soldi per qualsiasi problema,come la salute,un mutuo,un finanziamento?In questo modo,torniamo indietro nel tempo dove i vecchi del nostro tempo hanno gia' affrontato e a suo tempo per loro,risolto con accordi e sacrifici.Oggi si stanno riaprendo quelle direzioni,anche piu' incisive perche',forse per molti politici,lavorare non vuol dire spaccarsi la schiena e arrivare ai 55 anni dove le forze e la testa hanno gia' iniziato a fare capricci seri.
IL «TIMING» E LE CONTROMISURE - Tornando alla lettera del governo italiano con le misure economiche da adottare per fare fronte alla recessione, essa è composta di 16 pagine e divisa in 5 capitoli. Si apre e si chiude in maniera molto colloquiale: «Caro Herman, caro Josè Manuel», esordisce Berlusconi rivolgendosi a Van Rompuy e Barroso. Per poi concludere, migliaia di battute più avanti: «Un forte abbraccio, Silvio». Quanto ai contenuti, l'Europa chiedeva un «timing» all'Italia. Nella lettera i tempi indicati sono questi: piano crescita entro il 15 novembre, quattro direttrici di intervento nei prossimi 8 mesi. In ogni caso l'esecutivo si impegna a monitorare l'andamento dei conti pubblici e «qualora il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il governo interverrà prontamente». Come? «L'utilizzo del Fondo per esigenze indifferibili - viene spiegato nella lettera - sarà vincolato all'accertamento, nel giugno del 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti con l'obiettivo per l'indebitamento netto del prossimo anno». Sempre nel testo viene evidenziato come «l'Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo» e si ricorda la manovra da 60 miliardi che dovrebbe contribuire a far raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, «con un anno di anticipo rispetto a quanto richiesto dalle istituzioni europee».
LICENZIAMENTI «FACILI» - Viene poi ipotizzata una più agile gestione delle procedure di mobilità dei lavoratori. «Entro maggio 2012 l'esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell'impresa, anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato». In seguito, nel corso di una telefonata alla trasmissione tv «Porta a Porta», Berlusconi ha aggiunto che le persone licenziate saranno tutelate con il ricorso alla Cassa integrazione. Il governo interverrà poi nella pubblica amministrazione e renderà effettivi «con meccanismi cogenti/sanzionatori: la mobilità obbligatoria del personale; la messa a disposizione (Cassa integrazione) con conseguente riduzione salariale e del personale; superamento delle dotazioni organiche.
LE LIBERALIZZAZIONI - «Entro il 1° marzo 2012 saranno rafforzati gli strumenti di intervento dell'Autorità per la Concorrenza per prevenire le incoerenze tra promozione della concorrenza e disposizioni di livello regionale o locale. Verrà generalizzata la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali». Le principali disposizioni riguardano i settori della distribuzione dei carburanti e della Rc auto.
se questo e' sacrificio....