SEUL, Corea del Sud – Tensione e timore al massimo livello per test missilistici e risposte armate per le continue discordie che la Corea del Nord ha contro diversi paesi stranieri. Un funzionario sudcoreano della sicurezza ha detto domenica che la Corea del Nord si sta preparando ad un lancio per un test missilistico che avverrà mercoledì prossimo.
L’avvertimento della Corea del Nord agli ambasciatori la scorsa settimana, con quale invitava i diplomatici ad abbandonare la capitale entro mercoledì, aveva fatto temere un attacco ma potrebbe essere il segnale di questo test.
Molte nazioni stanno decidendo cosa fare della comunicazione, che ha detto la sicurezza dei loro diplomatici a Pyongyang non può essere garantita a partire, appunto, da questo mercoledì.
Il ministro della Difesa sudcoreano ha detto giovedi che la Corea del Nord aveva trasferito un missile con “notevole gittata” nella sua costa orientale, forse per condurre un lancio di prova.
La sua descrizione suggerisce che il missile potrebbe essere il missile Musudan, in grado di colpire le basi americane a Guam con la sua gittata stimata fino a 4.000 chilometri.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno deciso di rimandare il test missilistico del Minuteman III, missile intercontinentale, in programma per la prossima settimana dalla California “per evitare ogni errata percezione o errore di calcolo “, date le tensioni con la Nord Corea , ha annunciato un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti. La precauzione insolita dagli Stati Uniti segue il timore che la Corea del Nord possa interpretare il lancio come un “atto ostile”. La Corea del Nord potrebbe effettuare provocazioni aggiuntive, tra cui il temuto lancio di missili, intorno a metà settimana, a quel 10 aprile che è la scadenza indicata alle ambasciate straniere insieme all'invito a evacuare, perché non in grado dopo quella data di garantire la sicurezza del personale diplomatico in caso di conflitto. Lo riferisce l'agenzia Yonhap, citando il portavoce dell'Ufficio presidenziale sudcoreano, Kim Haing, il quale precisa che al momento non ci sono però "segnali specifici".
Kim, in particolare, ha riferito le valutazioni fatte nel corso di una riunione tenuta all'Ufficio presidenziale da Kim Jang-soo, capo del Servizio di sicurezza nazionale, secondo cui "ci stiamo preparando per questo tipo di scenario, lasciando aperta ogni possibilità". Inoltre, "non ci sono al momento segnali di una guerra su vasta scala, ma il Nord dovrebbe prepararsi per rappresaglia in caso di qualsiasi conflitto locale".
La recente ondata di minacce promossa dalla Corea del Nord ha lo scopo di spingere la presidente sudcoreana Park Geun-Hye, insediatasi a febbraio, ad allentare la politica dura verso il Nord, facendo leva sui timori della sicurezza a rischio, sempre secondo i giudizi di Kim. Tuttavia, "i sudcoreani non sono soliti farsi ingannare dal Nord, affrontando con misura tutte le minacce".
«Abbiamo rilevato una maggiore attività di persone e veicoli nel tunnel sud del sito di Punggye-ri, dove il regime ha lavorato sulla manutenzione per gli impianti sin dal suo terzo test nucleare nel mese di febbraiò». Le attività, infatti, «sembrano essere simili a quelle che hanno preceduto il terzo esperimento e, quindi, - ha aggiunto la fonte - stiamo monitorando attentamente la situazione». Anche perchè, c'è stata una 'segnalazione' su un test in arrivo, ma «stiamo analizzando se si tratti davvero di preparativi o di un modo per fare pressione su Seul e Washington».Intanto Berlino e Mosca sono «molto uniti» sulla situazione nordcoreana. Lo ha ribadito la cancelliera Angela Merkel ad Hannover, in una conferenza stampa con Vladimir Putin. Frau Merkel ha sottolineato che occorre andare avanti sulla strada del «dialogo» e mostrando la «determinazione» della comunità internazionale, rispetto alla quale il Nord Corea «deve rispettare gli impegni». Inoltre Merkel ha ricordato che Cina e Russia hanno un ruolo molto importante.Di fatto una guerra, di qualsiasi origine o motivazione sarebbe solo estremamente dannosa per chiunque.