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10 febbraio 2013 7 10 /02 /febbraio /2013 00:17

Wells insieme a Verne è considerato uno dei fondatori del romanzo scientifico. Nei suoi testi convivono mondo fantastico e scienza. Nelle sue opere prevale il pensiero che l'uomo debba sempre controllare il progresso tecnologico da lui creato. Questo pensiero è assolutamente condivisibile, ma in pratica non ancora realizzato. Wells è uno dei punti fermi della narrativa fantascientifica ed è stupefacente come possa aver previsto lo scoppio della seconda guerra mondiale e la bomba atomica con i suoi effetti devastanti. Per questo ritengo che una simile frase, scritta nel 1939, possa, anzi sia una esatta previsione, il succo di qualcosa che già si intravedeva e a cui nessuno avrebbe potuto porre rimedio.

Oggi assistiamo, sempre di più, ad un assolvimento di un programma antico che affonda profondamente le sue radici nella storia. Programma di difficile ed astuta costruzione. I suoi promotori hanno avuto tempo a sufficienza per organizzarsi in modo quasi perfetto. Così, ad una indagine approfondita, ma non troppo, si possono ancora intravedere miseri segnali di una verità soffocata e morente. Ogni campo è stato toccato e manipolato, nulla tralasciando al caso, fino al punto di costruire un Falso Nuovo Ordine Mondiale da dare in pasto alle masse. Pasto, costituito fondamentalmente, da rami e foglie vecchie da tagliare e mangiare. I Grandi Manovratori hanno pensato anche a questo! Così assistiamo ad un fiorire di notizie su illuminati, massoneria, esperti di interpretazione di testi religiosi, centri ufologici che contestano ogni cosa, ma pronti a raccogliere dati e a trasferirli a chi di dovere; oltre ad una stampa non più libera, ad un pullulare di santoni e guru, ad un proliferare di messaggi menzogneri e dissestanti. Non è possibile qui parlare di tutto, troppo lungo e noioso per coloro che hanno perso l'abitudine ad una sana critica, influenzati da un orrore politico di massificazione. Scriverò quindi di un argomento fantascientifico: l'ufologia.

Non mi se ne voglia, mi ritengo una particella sub atomica della massa informe, sicuramente impazzita e vogliosa di capire, ma è lontana da me, ancora molto, la Verità. Desidero solo dare un contributo a modo mio.

I misteriosi oggetti volanti affascinano tutti e, più o meno, siamo orientati a credere che esistano altre forme di vita sia nell'universo circostante, sia nella terra cava ed in ultimo nelle nuove dimensioni postulate dalla fisica delle stringhe. Le notizie e le informazioni che ci raggiungono sono spesso frammentarie ed incomplete, questo non impedisce però di ricamarci sopra e di dare un senso a quell'istinto, tipico dell'uomo, che sviluppa la sua conoscenza grazie ad una curiosità madre dell'intelligenza.

Bruno Sammaciccia e Gaspare de Lama (1963)La mia ricerca parte dai W56. In rete si trova molto su questo caso che ha interessato l'Italia e l'Europa con interessamento di USA e Unione Sovietica, fin dagli anni 60. Stefano Breccia pubblicherà, nel 2007, il libro Contattismi di Massa, Nexus Edizioni, con prefazione di Roberto Pinotti che definirei il personaggio più in vista dell'ambiente ufologico italiano, consacrando di fatto quel che è riportato nel libro. Non mancano persone che contestano il contenuto del testo, rifacendosi principalmente alle disavventure giudiziarie di Bruno Sammaciccia che a loro dire renderebbe inaffidabile tutto il contenuto del racconto. Ho letto il libro con una certa fatica. Qualcosa mi imponeva di abbandonarlo per poi riprenderlo, ma avevo quella fastidiosa sensazione di incompletezza e di incongruenza. Ho voluto affiancare la lettura, raccogliendo informazioni da persone che all'epoca avevano vissuto i fatti narrati ed è stato così che insieme ad alcuni amici, ho incontrato Gaspare De Lama. La sintonia con Gaspare è stata immediata, così pure con Prem, sua moglie. Gaspare è una persona con una vitalità trascinante, dotato di ironia, sempre disponibile, mai arrogante nè scostante ed in possesso di una qualità importante: la sincerità. Siamo diventati amici e sono orgogliosa di aver conosciuto Gaspare e di avere il suo affetto. Nell'analisi dei fatti dei W56 è stata la sua sincerità a darmi la voglia di proseguire e di non arenarmi quando i dubbi si facevano più grandi. Quelle sue parole : "Io l'ho visto transitare dal terrazzo di casa mia a Milano, era grande e si è fermato a salutare" mi hanno fatto buttare via quell'insana idea che le foto dei dischi, mostrate e valutate come vere, non fossero che foto di modellini telecomandati, perché in questa storia, stranamente, vi sono molti personaggi che si occupavano di aeromodellismo, da quel Franco T. (o Francesco C.) presunto nipote di Sammaciccia, ad altri partecipanti vecchi e nuovi di questa storia.
Pescara, 27 settembre 1957Singolare appare poi la scarsa importanza data al fatto che la "Leggenda di Pescara" ebbe inizio grazie ad un giovane che costruiva e pilotava i suoi modellini sulla spiaggia. Fu sulla spiaggia che il ragazzo incontrò il primo W56, fu in quel luogo che fece amicizia e fu in quell'anno, il 1956, che venne portato per la prima volta in una base sotterranea. Il giovane visse un'esperienza estrema ed interessantissima, gli vennero insegnate molte cose fra cui anche pilotare un vero disco, peccato che impazzì e di lui, che sia Francesco C o Franco T, si persero le tracce. Invece Bruno Sammaciccia diventò il guru di un gruppo che avrebbe avuto contatti con i W56 e ne avrebbe ereditato il testimone. Sommariamente nel testo si fa cenno ad una comunicazione giunta dai W56, di recarsi alla Rocca Pia (Ascoli), luogo in cui sarebbe avvenuto l'incontro. Presumo che questa comunicazione sia arrivata tramite la telescrittura, metodo in voga negli ambienti della parapsicologia e dello spiritismo, soprattutto in quei tempi.

Ma chi era Bruno Sammaciccia? Prolifico autore di testi di argomento religioso, molto conosciuto negli ambienti ecclesiastici e legato al Vaticano, viaggiatore di eccezione, con conoscenze altolocate in vari ambiti, dal Vaticano alle forze dell'ordine, dall'esercito agli ambienti accademici universitari, dalla stampa alla televisione; i luoghi più adatti al controllo. Le linee di carattere emergenti dal testo, non sono delle migliori, ma sicuramente si evidenzia una personalità forte, abituata al comando. Ricapitolando: Vaticano, alte gerarchie militari e UFO, con la Chiesa da sempre ben informata su quanto accade in quest'ambito grazie al suo Servizio di intelligence.

Per meglio capire l'atmosfera del 1954 vi rimando ad alcuni video, uno dell'Istituto Luce che trovo molto interessante

 

e l'altro di Robert Dean intervistato da Project Camelot

 


e poi a questo articolo di Paolo Fiorino sulla rivista UFO (rivista di informazione ufologica . N°29 - Luglio 2004), 1947-1970. I primordi dell'ufficialità in Italia, dai primi documenti delle forze armate al "Collegio Invisibile " italiano.
Già dalle prime righe si può notare la difficoltà organizzativa dei militari italiani di fronte alle grandi ondate di avvistamenti avvenute dopo il 1947 ed in particolare per quelli, numerosissimi, del 1954. Il Ministero della Difesa introdurrà una scheda segnaletica OVNI che è in uso ancora oggi anche se in versione modificata e che anche il CUN (Centro Ufologico Nazionale) adotta.
Sia il SIOS (aeronautica) sia il SIFAR (servizio informazioni forze armate) sia l'Arma dei Carabinieri, seguirono insieme, fino al 1978, il fenomeno OVNI in quanto "poteva essere indice di una minaccia alla sovranità nazionale sotto forma di violazione dello spazio aereo".
Non credo che dopo il '78, gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, non rappresentassero più una minaccia alla sovranità nazionale, credo invece che di fronte al proliferare della new age e di tutta la disinformazione accumulata, si sia preferito tacere e lasciar fare, ma che i controlli siano addirittura divenuti più ferrei e rigorosi.
Penso, ad esempio, a tutti quei personaggi da web e da televisione che allegramente vanno raccontando in giro dei loro contatti e rapimenti, nonchè di viaggi interplanetari, come se fosse la cosa più naturale del mondo, la cui popolarità ed il cui largo seguito probabilmente vengono, se non incentivate, per lo meno tollerate, proprio a titolo disinformativo. Senza contare, poi, che se uno fosse stabilmente in contatto con entità aliene sarebbe super controllato 24 ore al giorno.
Ritornando ai W56, considerando il periodo, 1956, e il luogo, Italia ed Europa, è molto facile capire che quegli esseri, di cui Sammaciccia riferisce, appartengano a quell'ondata di reali avvistamenti e ancora più interessante è che delle quattro specie “censite”, una era del tutto umana, anzi che " i veri umani erano loro". La tecnologia di questi esseri "altri" è estremamente avanzata ed articolata, fondata, per quanto ci è dato di sapere, sull'elettromagnetismo (la forma più elementare) ma anche sull'amore (il livello più sofisticato). Parlare di tecnologia dell'amore è una cosa per noi inconcepibile. Molti, di fronte ad una simile affermazione, potrebbero cavarsela con un sorrisetto presuntuoso, non riuscendola nemmeno ad immaginare.
Quando penso al mio telefono nero appeso al muro e ai super moderni smartphone oggi in uso, al forno a microonde, ai laser, ai pc ed a tutta la strumentazione di cui oggi siamo in possesso, mi viene necessariamente da credere che qualcuno deve averci per forza dato una mano o che per lo meno, quella mano, sia stata in qualche modo costretta a fornirci le informazioni necessarie per uno sviluppo così repentino ed inatteso.
Non è difficile, in conclusione, ipotizzare un coinvolgimento, a vario titolo, dei servizi di intelligence e/o militari nelle vicende che hanno visto e vedono in azione autentiche entità non appartenenti alla nostra specie umana, come in quella del caso Amicizia. Sarebbe, anzi, poco credibile ritenere che esperienze di tale rilevanza e di tale durata nel tempo siano sfuggite e sfuggano al controllo dei sistemi di sicurezza. In questa luce, forse, si possono anche collocare figure di spicco dell’ufologia che, con discrezione e competenza, si muovono consapevolmente in questo mondo così sfuggente ma affascinante.

Al termine di queste considerazioni desidero riportare il saluto riservato all’autore di Contattismi di massa Stefano Breccia da parte di Roberto Pinotti sul forum del CUN.


Ciao, Stefano!

Stefano Breccia è tragicamente e immaturamente mancato il 2 marzo 2012 per le improvvise e inattese complicazioni emorragiche e circolatorie indotte da un prolungato trattamento chemioterapico che, per curare un tumore alla gola, lo aveva fortemente indebolito. Ma fino ad allora tutto era andato benone, ed era anzi in fase di netta ripresa. Ci eravamo anche sentiti poco prima della mia recente partenza per gli USA per onorare l’invito a partecipare per il CUN in rappresentanza italiana al Congresso Ufologico Internazione di Phoenix in Arizona. Gli avevo da poco inoltrato il testo della mia prefazione per il suo secondo libro, da lui sollecitatami più volte. La sua improvvisa e inattesa morte ha colpito molti all’interno del Centro Ufologico Nazionale, a cominciare dal sottoscritto. Si da infatti il caso che, praticamente coetanei (fra le nostre rispettive date di nascita vi sono infatti solo pochi mesi di differenza), ci fossimo conosciuti a Bologna poco più che ventenni in casa di Mario Maioli, il primo presidente del CUN, che stabilì subito con noi due un rapporto molto caloroso forse perché entrambi gli ricordavamo molto, per aspetti diversi, l’unico figlio tragicamente scomparso poco tempo prima. E ne nacque subito un gran bel rapporto.
Con Stefano eravamo molto diversi ma quanto mai complementari. Studi socio-umanistici io, studi tecnico-scientifici lui. Intelligenza analitica la mia, sintetica la sua. Ottimista io, serioso lui. Logico io, romantico lui. Estroverso io, timido lui. Antifumo io, accanito fumatore lui. Conversatore io, taciturno lui. Ma eravamo giovani e positivi. E così pure eravamo colti, preparati, spigliati, poliglotti e desiderosi di fare. Pertanto nel CUN di allora giocammo subito dei ruoli importanti. Conferenze pubbliche, contatti con la stampa, incontri di livello, rapporti con l’estero, traduzioni. Io non avevo problemi con l’inglese, il francese e lo spagnolo, lui con l’inglese ed il russo, lingua in cui primeggiava.
Diventammo amiconi. Frequentavamo l’università io a Firenze e lui a Bologna, e spesso ci vedevamo in quest’ultima città. Facemmo entrambi il militare come ufficiali di complemento dopo aver passato le dovute selezioni. Nell’Esercito (in artiglieria missili) io, in Aeronautica Militare lui. E nelle nostre indagini ci imbattemmo anche in Amicizia, di cui incontrammo alcuni esponenti. All’inizio io ne sapevo in effetti più di lui, dato che di tutta la faccenda ero stato informato da tempo dal console Alberto Perego, pioniere dell’ufologia in Italia. Ma sorse il desiderio e la necessità di approfondire, e Maioli ci invitò paternamente alla cautela. Stefano, d’altronde, residente com’era a Pescara, si trovava nella posizione ideale per sviluppare la cosa, e pensò dunque di “infiltrarsi” nella consolidata realtà abruzzese di tale ambiente. E lo fece. Io, per ragioni logistiche, in pratica ne restai invece fuori. “Tanto ci sarò io a raccontarti tutto” diceva Stefano fra il serio e il faceto.
Quanto poi avvenne è appartenuto solo a lui e alla sua personale esperienza.
Un’esperienza individuale, concreta, intensa e spiazzante. E dalle tante cose da lui raccontatemi io ho sempre ricavato un chiara ed inequivocabile conclusione. Quella che nel caso qualsiasi dubbio è e resta fuori luogo. Stefano infatti non si è mai vantato di nulla, non ha mai ostentato cose o situazioni e certamente non si è mai contraddetto e non ha mai inventato alcunché. Anzi, in fondo parlava molto poco e ti diceva solo quanto gli chiedevi di dirti. Ma quello che diceva lo aveva sicuramente vissuto e non erano affatto stupidaggini. E da persona assolutamente concreta ed estremamente preparata a livello tecnico quale era, in campo scientifico nessuno avrebbe mai potuto ingannarlo. Meno che mai qualsiasi “guru” da strapazzo.
Sentirsi dunque dire che anch’egli aveva finito col condividere la realtà di incontri assolutamente “normali” con “infiltrati” extraterrestri non dissimili da noi ed in mezzo a noi grazie ad Amicizia avrebbe potuto essere inaccettabile per molti. Ma non per un amico personale come me ben consapevole del suo profondo equilibrio interiore e del fatto che una testimonianza come la sua non può essere ignorata.
Mentre Amicizia entrava in crisi interna e si dissolveva in silenzio, il nostro rapporto si consolidava. Altri, nel CUN stesso, non nascondevano la loro incredulità per i rari ma esaurienti rapporti forniti da Stefano sull’andamento di tale organizzazione. Certe cose, più che mai allora, non potevano che essere per pochi. E così tutta la storia di Amicizia continuò a rimanere nell’ombra. Io fui in seguito l’unico ad accennarvi quanto bastava in un mio libro nella collana degli Oscar Mondadori, UFO: SCACCHIERE ITALIA. Ma senza reazioni concrete. Vi fu solo chi mi chiese di non fare nomi e cognomi. Oggi la legge sulla privacy lo impedirebbe comunque.
Pur manifestando all’esterno e mantenendo vivi i suoi interessi ufologici, Stefano si tenne necessariamente tutto o quasi per se. E come accadde anche a me, lo prese poi la vita, la famiglia, il lavoro. Oltre che un buon marito e padre, divenne un tecnico d’eccezione, un buon manager e infine un dirigente della Telecom con mansioni di altissima responsabilità in Italia come pure all’estero (anche al di là della Cortina di Ferro e addirittura in Siberia) e perfino un brillante docente universitario all’ateneo dell’Aquila. Qualcuno potrebbe in effetti ritenere sorprendente che uno col suo curriculum avesse a che fare con la “assurda” storia degli alieni di Amicizia. Ma non lo è affatto. A Padova, per esempio, un altro docente universitario a lui ben noto vi era infatti coinvolto. Quando di tanto in tanto gli facevo notare che forse le sue esperienze sarebbero state da condividere con altri, Stefano manifestava i suoi forti dubbi, nel senso che nessuno, diceva, ci avrebbe creduto. Nondimeno aveva cominciato a raccogliere le idee e a redigere appunti. “Un giorno forse, diventeranno un libro. Ma sarà scritto solo per me”. E così fu. E solo la mia tenacia nello spingerlo a condividere le sue esperienze valse infine a indurlo a pubblicarlo. Dapprima pensava di firmarlo con uno pseudonimo. Poi, però, il suo pensionamento fece sviluppare in lui l’idea che tanto non c’era proprio nulla da perdere. Una invidiabile carriera professionale ed accademica alle spalle, i figli ormai maggiorenni e sistemati, il divorzio, una nuova compagna dopo questa spiacevole esperienza. Tutto ciò gli permetteva di dire “chi se ne frega?”, e di vuotare il sacco. E così, convinto infine da me, il libro prese corpo e fu pubblicato dalle edizioni Nexus: CONTATTISMI DI MASSA. E col suo nome. E’ stata una decisione non già incosciente o tanto meno autolesionista, bensì meditata e quasi eroica. “In fondo uno col mio curriculum è credibile” diceva. “Chiunque altro, più che mai se sotto pseudonimo, non lo sarebbe di certo”…
Uno scopo era anche indurre altri che avevano avuto la stessa sua esperienza a venire allo scoperto. Ma non servì a molto. Solo Gaspare De Lama e sua moglie da un lato e Paolo Di Girolamo dall’altro accettarono di esporsi. Altri – e io ne conosco – pavidamente tacquero. Perché, in età avanzata, mettersi in discussione con la gente e dover convincere il prossimo di esperienze esaltanti ma assolutamente personali? E così il silenzio non è stato ancora rotto.
Stefano – come anche chi scrive – ne fu deluso. E dagli scettici avrebbe voluto essere magari attaccato, per replicare ad hoc. Invece tutti zitti…
Ma si sa, il silenzio è di chi sa di non poter prevalere con certi avversari. E con un Breccia non la si poteva spuntare.
Così mise mano ad un secondo volume per non sentirsi magari accusare poi da qualcuno di avere omesso qualcosa. E come nel primo caso, mi chiese di scriverne la prefazione. Ora, purtroppo, questo volume (se uscirà) vedrà la luce postumo.
Stefano ci mancherà. E tanto. Ci mancheranno le sue battutine salaci e fulminanti, le sue occhiate complici, la sua grande preparazione tecnica, la sua consumata abilità di scacchista, la sua quasi serafica pacatezza ed il suo sorriso aperto, giovanile e un po’ triste. E anche le sue cameratesche pacche sulle spalle ed il suo allegro e fraterno abbraccio quando ogni tanto ci vedevamo. Adesso non è più con noi.
Nella malattia abbiamo cercato di stargli vicino via e-mail dal momento che non poteva più parlare, aderendo alle sue richieste, e oggi per lui non possiamo fare di più. Alcune cose, però, vanno ora assolutamente impedite.
Bisogna infatti evitare che imbecilli ignoranti e scettici superficiali ne infanghino vigliaccamente la memoria ora che non c’è più per potersi difendere; e non bisogna consentire che quanto ha detto e scritto sia manipolato, travisato o strumentalizzato per interessi vari; è indispensabile infine fare sì che la sua memoria sia valorizzata e non già dimenticata anche se in fondo piuttosto “scomoda”.
Nè il CUN né Roberto Pinotti intendono indire crociate a difesa di Stefano Breccia. Perché egli non ne ha alcun bisogno, in effetti. Stefano – anche se ha avute certe esperienze – non è in realtà un “contattista”, ma solo un onesto testimone di cose più grandi di lui e di noi. Cose successe e che continuano a succedere, e di cui l’esperienza riduttiva, limitata e in parte fallace di Amicizia costituisce solo la punta dell’iceberg.
Grazie, Stefano. Hai fatto un buon lavoro e un giorno qualcuno lo dovrà riconoscere.
A tempo debito.
Quando a suo tempo Stefano, cedendo infine ai miei ripetuti stimoli, si è deciso a sollevare il coperchio sulla scomoda e pressoché ignota (salvo a pochissimi) storia di Amicizia redigendo con coraggio lo sconcertante testo del suo CONTATTISMI DI MASSA, ero ben certo non solo che non avrebbe mai potuto dire tutto su una faccenda tanto complessa; ma anche che il suo libro avrebbe finito con l’innescare un processo virtuoso di graduale “outing” tale da fare emergere ulteriori dati ed elementi da parte di protagonisti della vicenda ancora in vita. I fatti hanno poi dimostrato che avevo ragione ma anche torto. Ragione perché accanto ai citati Gaspare De Lama con sua moglie e Paolo Di Girolamo (il quale sempre su mio interessamento ha poi pubblicato il suo NOI E LORO a complemento del libro di Stefano) si è in effetti poi manifestato anche qualche altro “superstite” desideroso di rifarsi vivo. E’ stato ad esempio il caso dell’autore del testo “La storia di ’Amicizia’”che, per il tramite di Nikola Duper, dal sito w56.duper.org sono anche riuscito a fare inserire in appendice nel mio ALIENI: UN INCONTRO ANNUNCIATO (Oscar Mondadori, Milano 2009). Otto belle pagine fitte e firmate da “Uno del Giuramento” che al di là dell’anonimato sono comunque importanti per la loro diretta conferma di tutta la storia, ma che tradiscono così pure il timore (forse eccessivo) di esporsi da parte di chi le ha scritte per non crearsi problemi di tipo professionale e sociale. Un timore difficile da superare che ha generato nei silenziosi protagonisti italiani della vicenda rimasti nell’ombra un atteggiamento in bilico fra il desiderio di volersi manifestare e una contraddittoria posizione di attendismo. Ecco dunque perché sotto questo profilo ho anche avuto torto. Infatti nel frattempo di tempo ne è trascorso. E così ecco ad esempio l’Avv. Franco Saija di Torino passare a miglior vita prima di poter dire la sua anch’egli com’era sua intenzione. Peccato. Altri, da un E.B. ad un B.G., dalle loro rispettive abitazioni di Milano e di Roma mi hanno confermato invece la loro intenzione di voler continuare a tacere, almeno per ora. Il che è legittimo. Anche perché in fondo per loro la storia è chiusa.
Ma lo è poi davvero?
In effetti la risposta è no. Certo, la storia si è formalmente conclusa e ben prima della morte di Bruno Sammaciccia, ma in effetti non è poi necessariamente così. Perché tutto fa pensare che gli “infiltrati” alieni di Amicizia, constatato l’abortire progressivo della loro esperienza in Italia fra gli anni Cinquanta e Settanta con tanto di graduale decadimento della “uredda” nel gruppo, non se ne siano affatto andati come annunciato a seguito del preteso contrasto W56-CTR, ma abbiano piuttosto volutamente ed unilateralmente interrotto i rapporti con i loro più stretti collaboratori di un tempo in questo Paese, avviando nel contempo altre esperienze altrove, con interlocutori con ogni probabilità maggiormente affidabili. Perché il problema alla fine siamo e restiamo noi, e non “Loro”. Noi, con i nostri limiti tali da mettere talvolta in difficoltà noi e “Loro”. Così ecco che ad esempio emerge un successivo ed insospettato replicarsi della situazione pescarese in Sud America, e probabilmente non solo. Una circostanza significativa che potrebbe facilmente portare a conclusioni deludenti e anche fuorvianti, quali ad esempio quella secondo cui i partners umani sarebbero stati da “Loro” in qualche modo “scaricati” per non dire ingannati.
Però non è così semplice. Si ricordi che anche da noi se a livello strategico si decide di azzerare una situazione con una unità operativa che lascia a desiderare e va dunque sacrificata i rapporti individuali con i pur più validi e virtuosi suoi componenti devono ugualmente venire meno. E nessun buon militare considererebbe ciò un “tradimento”. Anche perché noi e “Loro” non siamo affatto, piaccia a no, sullo stesso piano. Per cui è legittimo e anzi scontato che per scompaginare definitivamente le carte siano assunti nei confronti di chi non si rassegnasse a vedere archiviato ogni rapporto dei comportamenti contraddittori e anche apparentemente illogici.
Il che non autorizza peraltro “chiavi di lettura” in negativo o superficialmente riduttive, in linea con una visione puramente manichea della situazione in cui forse la stessa presentazione del “confronto” W56-CTR potrebbe in fondo essere almeno in parte fittizia, ma nondimeno necessaria e funzionale alla nostra semplicistica visione della realtà: buoni e cattivi, bianco e nero, positivo e negativo…
Agli scolari delle Elementari non si può indubbiamente parlare come a degli studenti universitari. E poi va ricordato che in effetti la realtà vera è costituita in concreto da molteplici gradazioni di grigio.

Roberto Pinotti e Stefano Breccia

Comunque, di fronte ad una prospettiva cosmica i nostri comportamenti sfumano e si perdono, lasciando il passo a componenti etiche forse ben più importanti del nostro pur legittimo anelare alla conoscenza e alla tecnologia: l’amore, la lealtà, la serena comprensione dei limiti nostri e degli altri. Tutti elementi sui quali avremmo potuto costruire da tempo un mondo migliore, e che “Loro” nell’archiviata esperienza di Amicizia hanno sempre invitato a valorizzare. Riuscirci non è certo facile. Ma quanti come un Gaspare De Lama e sua moglie Mirella ci sono perfettamente riusciti con serenità e senza alcun rimpianto hanno certo tratto dall’accaduto la migliore delle lezioni, tesaurizzandola oltre la fallace frontiera dell’ego e diventando migliori. Non a tutti riesce.
Una volta mi è stato detto, giustamente, che gli amici veri vanno presi ed accettati per quello che sono oltre ogni loro difetto. E’ giusto. E ciò è quanto in effetti “Loro” hanno fatto e continuano a fare nei nostri confronti, oltre ogni nostra deludente manifestazione tipica di allievi velleitari ma ancora mediocri. Si ricordi infine che Amicizia è stato solo una delle esperienze di “contattismi di massa” finora innescate, e che anche altre, come ad esempio quella ben nota del “caso Ummo”, sono state in precedenza archiviate.

Coraggio, un giorno forse non troppo lontano sapremo interagire meglio con “Loro” e così il nostro rapporto con gli “infiltrati” da sempre operanti silenziosamente sulla Terra (gli stessi che alcuni esoteristi hanno in passato definito con termini suggestivi ma significativi quali “Gerarchia Occulta” ovvero “Superiori Sconosciuti”) non avrà più i necessari limiti di oggi…
Stefano Breccia, adesso, ha tutte le possibili risposte.

 

Roberto Pinotti
Past President e Segretario Generale del Centro Ufologico Nazionale (CUN)

__________________

 

Il testo riportato qui sopra non ha bisogno di aggiunte, si può solo sottolineare il grande affetto e la grande amicizia dei due. Due uomini di valore, collocati in posti di prestigio che hanno detto molto, ma sicuramente non tutto, così come Sammaciccia, così come il console Perego e come tutti quelli che lavorano agli avvistamenti OVNI che ricordo sono indice di una minaccia alla sovranità nazionale, non solo italiana, ma mondiale. Non perché siano cattivi, ma perché le nostre armi sono pari a punture di spillo, la nostra tecnologia fa ridere ed è ricavata dalla loro e sopratutto perché sono già pronti ad intervenire a favore di una umanità che possa, voglia, debba credere nell'amore, veramente.

fonte

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10 febbraio 2013 7 10 /02 /febbraio /2013 00:10

Stefane Denaerde è l'autore del libro "Ho incontrato gli Extraterrestri" pubblicato nel 1969 in Olanda, ha raggiunto più di undici edizioni ed è stato letto da più di quaranta milioni di persone nel mondo. Il protagonista di questa sconvolgente esperienza (il cui vero nome è stato tenuto nascosto usando lo pseudonimo di Stefan Denaerde) viveva negli anni '60 in Olanda.
Si tratta di un ingengere meccanico proprietario di diverse aziende che operavano nel commercio internazionale. Quest'uomo non aveva, all'epoca del contatto, interessi nei confronti dell'argomento "extraterrestri e UFO" né credeva in fenomeni ad essi legati. Nel corso del contatto avuto con questi Esseri provenienti dal Pianeta Iarga egli apprese importanti informazioni relative alla vera storia del nostro pianeta, rivelazioni sul significato cosmico della vita e il destino dell'uomo, e avvertimenti sul futuro dell'umanità.
(Fonte: )
Autore del libro "Ho incontrato gli Extraterrestri", Anno 1969, letto da milioni di persone. Cosa ne hanno fatto… trent’anni dopo? Dimenticato, come tanti altri. Invito ognuno a leggerlo.
di Orazio Valenti
Domanda: Perché ci contattate e non ci aiutate?
Risposta: "Ciò significherebbe violare le leggi naturali. Voi non avete il concetto di Norma, l’Etica di una civiltà superiore. Per questo motivo la razza umana non ha possibilità di sopravvivenza. Nello stesso tempo ciò blocca la strada della Integrazione Cosmica.
La Legge Naturale più importante che regola il processo di civilizzazione di una razza intelligente, è la seguente: uno sviluppo tecnologicamente elevato deve eliminare tutte le discriminazioni, sotto pena di Autodistruzione. Ciò significa che l’estensione delle nozioni tecnologiche ad una razza discriminante è un delitto gravissimo, secondo le norme giuridiche cosmiche. Il rischio della rovina aumenta enormemente. (Questo vale per quanti credono che alcuni nostri Fratelli extraterrestri collaborino con certi nostri centri di ricerca, come per l’area 51. nda).

Attualmente, per esempio, per giocare con i missili nucleari, lasciate che buona metà della popolazione mondiale continui a vivere in povertà e sottonutrizione. La libertà di pensiero è l’essenza dell’essere umano secondo la nostra etica; se le arrecassimo danno, commetteremmo un delitto. Per cui istilliamo in voi solo conoscenza, non persuasione. Per creare un alto livello di civiltà, o stabilità sociale, servono tre concetti: Libertà, Giustizia, Efficienza. Da noi non esiste denaro.
Civiltà è la misura con cui la comunità provvede a tutti, nel disinteresse collettivo.
Il disinteresse è la norma di selezione per l’immortalità di una razza intelligente. La Giustizia è efficiente quando ciascuno ha a propria disposizione, in misura uguale agli altri, quel tanto che sia sufficiente a renderlo disinteressato nei confronti dei beni materiali, altrimenti si ha l’invidia. (Come disse Eugenio Siragusa: Né pace né progresso senza giustizia nda).
Bisogna eliminare tutte le discriminazioni, di cui la prima è la proprietà personale: o tutti possiedono in eguale misura o nessuno possiede niente. L’ultima è la più efficace. Il denaro è soppresso perché è forma innegabile di proprietà: Denaro e Proprietà sono indici di un livello di civiltà molto primitivo! La maniera piatta con cui siamo spinti all’invidia reciproca e all’egoismo è criminale. Questa incitazione al materialismo, pericolo morale per una razza intelligente, è contraria ad ogni sentimento di giustizia. Bisogna imparare a pensare nei termini di efficienza e di benessere dell’intero sistema comunitario, non del singolo individuo. Non vi è produzione di armi, niente esercito.
Sulla Terra, la libera economia è basata sul diritto della giungla: il diritto della forza economica e la stabilità nello Status Quo attraverso l’equilibrio di potere. Quest’ultimo richiede l’appoggio della potenza militare. Dunque la libera economia non potrebbe esistere senza il sostegno degli armamenti. Potenza significa discriminazione del forte, rispetto al debole, e le discriminazioni possono essere mantenute solo con l’ausilio di altre discriminazioni. La completa sicurezza dell’esistenza è solo l’inizio di una superciviltà. L’uomo è chiamato a raggiungere ad un certo momento l’Integrazione Cosmica.
Il Nazionalismo non è altro che la copertura del protezionismo di gruppo, dell’egoismo di gruppo, dell’aggressività e dello spirito di rivalsa. Sono le discriminazioni che causano gli armamenti. Sui trapianti. La tecnica del trapianto richiede conoscenze relative all’origine della vita e voi ne siete ancora ben lontani. Cosa è la vita? Facciamo un esempio: la creatività umana riesce a dare vita ad un apparecchio radio così come la creatività cosmica dà vita ad un corpo vivente. Il campo energetico per cui ciò accade viene da noi chiamato radiazione biologica ed è solo una piccola parte del campo di creatività onnicomprensivo, chiamato irradiazione immateriale.
Ogni essere vivente ha il proprio Tono (Vibrazione). Si potrebbe operare il trapianto di parti fisiologiche di uomini che abbiano lo stesso tono. Una identificazione precisa dei tessuti, una tecnica di misura della modulazione della radiazione biologica. Dopo il trapianto, il nuovo tessuto deve essere suscitato a vita indipendentemente con una radiazione biologica applicata artificialmente. Ma una specie che sia in grado di dominare la radiazione biologica, può anche dominare sia la vita che la morte.
Noi ci sentiamo autorizzati al ristabilimento delle possibilità di essere felici e non al prolungamento della vita, se essa deve terminare per disposizione naturale. Nelle nostre famiglie, i lavori casalinghi e di manutenzione li fanno tutti gli uomini insieme. Il vero compito delle donne è quello di educare ed istruire i bambini, ed altri lavori sociali. L’educazione di un bambino fino al tipo umano mentalmente stabile e sviluppato richiesto da una civiltà elevata è un compito complesso e difficile.
Libertà vuol dire assenza di imposizione, assenza di discriminazioni. Essa ha origine dalla giustizia e dalla efficacia.
Lo sviluppo di una razza intelligente viene dominato da due eccezionali leggi naturali che sono leggi di selezioni cosmiche. Esse formulano le condizioni di ammissione alle regioni di evoluzioni più elevate della Integrazione Cosmica.
Esprimendole con gli insegnamenti di Cristo:
1 - La prima fissa la condanna per le discriminazioni sociali. Sulla Terra il caos esiste già e si preannuncia prossima la decadenza. La disponibilità di armi chimiche e nucleari diverrà sempre più pericolosa col passare degli anni. Ancora un po’ di tempo e scoprirete la possibilità dell’irradiazione materiale. Un pugno di uomini sarà allora in grado di preparare un’arma capace di annientare l’intero genere umano. Quanto può durare una civiltà la cui scienza non conosce le proprie responsabilità?
2 - La seconda, selettiva, impone la consapevolezza delle nostre relazioni interumane. Essa pone l’Amore Cristiano come presupposto per l’Integrazione Cosmica. Solo l’atteggiamento disinteressato, che produce l’efficienza originale dell’ordinamento naturale, dà ad una razza intelligente la sicura sopravvivenza nella Integrazione Cosmica. Gli equilibri naturali vanno mantenuti. La specie che non riesce a realizzare l’efficienza della selezione di riproduzione dalle origini è destinata a perire".
Si chiede Stefan:
Come possono essere compatibili la libertà illimitata con la selezione di riproduzione?
Col senso di responsabilità e col disinteresse. La riproduzione artificiale accelera la degenerazione. A cosa serve riprodurre il fenomeno biologico umano? Il corpo con tutti i suoi desideri è solo zavorra. Ha importanza solo la mente creativa, capace di pensare solo in modo disinteressato.
Come educare i bambini alla libertà e alla felicità?
La libertà è mancanza di imposizione collettiva, su un modello di atteggiamento individuale, ed ha origine dalla mancanza di imposizione individuale su un modello di imposizione collettiva. La libertà non si può conquistare con un fucile in mano. Solo i genitori possono, generazione dopo generazione, conquistare laboriosamente tutto ciò, formando la mente dei loro bambini e dando loro la consapevolezza esatta del bene e del male. Questo è possibile partendo dall’amore naturale dei genitori e dalla varietà dell’ambiente di gruppo.
Il punto fondamentale non è di avere bambini, ma di saperli educare (secondo i principi delle Leggi Universali. nda). Felici, significa essere in pace col senso della propria esistenza, con se stessi ed il prossimo. È la creatività la spinta incosciente alla felicità. Ma può essere materiale od immateriale: La creatività materiale è l’aspirazione individuale verso il miglioramento delle proprie condizioni di vita, orientata sui terreni del sesso, possesso e potenza.
È la causa della povertà sul vostro pianeta. L’individualismo si esprime nell’egocentrismo, nell’avidità e nel predominio. Ma arrivano vecchiaia e malattia, il suo mondo crolla ed egli consuma il resto della sua esistenza irrequieto con se stesso; non ha capito di aver sempre inseguito un miraggio, sempre sfuggente sopra il deserto del materialismo. Al contrario, la creatività immateriale, l’Amore Cristiano, dà un a sensazione di felicità costante. È l’aspirazione individuale verso un miglioramento delle condizioni di vita degli altri.
Questa attività è indirizzata verso i valori elevati dell’Amore altruistico: sollecitudine, convivenza, tolleranza, amicizia, stima, ammirazione… Questa stabilità sociale crea un benessere illimitato ed una completa sicurezza di esistenza. Ogni azione disinteressata, ogni atto di abnegazione, aumenta costantemente il senso della propria dignità e di appagamento. La Saggezza non è sensibile alla sfortuna o all’invecchiamento. Le Leggi Naturali selezionano duramente ed impietosamente. Solo una razza con grande senso di altruismo può sopravvivere.
L’uomo libero da influenze materiali può mettere al mondo bambini con la certezza che siano altruisti, liberi e felici.
La varietà domina la nostra struttura di gruppo e l’ambiente educativo dei bambini. Il confronto con persone sempre nuove. Altre razze, opinioni, abitudini di vita, stimola in misura notevole la creatività nei contatti umani. Non vi sono né frontiere né nazionalità. La vita diviene la grande avventura della libertà, in cui il nostro disinteresse e la creatività vengono sempre aggiornati ed in cui possiamo divenire completamente uomini.
Una società diviene stabile quando il trasferimento, la diffusione dei popoli e la loro mescolanza produce un uomo finale. Sarà una razza umana di colore bruno quella che infine creerà la superciviltà sul pianeta Terra. (Sommando le caratteristiche delle quattro razze. nda). La razza bianca, sviluppata tecnologicamente, ricca, potente, con la sua arroganza discriminante, è destinata a scomparire. La natura umana è identica ovunque. È impossibile una differenza qualitativa intellettuale fra razze intelligenti chiamate alla integrazione cosmica, anche se sono lontane l’una dall’altra mille anni luce.
Con le Leggi Naturali non si può discutere: esse determinano, conformemente al diritto cosmico, il decorso di un processo sociale. Nonostante le differenze di tradizione, di alimentazione, di prestazioni intellettuali, la discriminazione razziale è arrogante stupidità, è un crimine molto serio secondo il Diritto Cosmico, che è la formulazione di norme di legge dell’ordinamento naturale in relazione all’evoluzione di razze intelligenti. La giurisprudenza è basata sul diritto cosmico che non conosce né rappresaglie né punizioni: appena la discriminazione sarà scomparsa, anche la criminalità scomparirà.
Non hanno ragione di esistere né i diritti economici né la violenza individuale, in un mondo in cui sia scomparsa la violenza collettiva. Le prigioni esistono solo nei Pianeti in cui vi sia ancora differenza di livello fra persone. Esse sono il frutto delle discriminazioni come ricchezze, maggiore sviluppo, potenza, che possono venire mantenute temporaneamente solo con altre discriminazioni come terrore, punizione, prigione. Scopo della evoluzione umana è la Libertà, che per i terrestri è ingiusta e perciò illecita. Quando mancano la giustizia e l’efficienza, la libertà è impossibile.
Per raggiungere la stabilità sociale ci vuole dunque il disinteresse o creatività immateriale cioè pensare in modo indipendente per migliorare le condizioni altrui, e perciò, oltre la libertà si richiede anche un determinato livello di sviluppo spirituale.
L’Amore Cristiano è il frutto della libertà e della uguaglianza fra tutti gli uomini. (Dunque libertà, coscienza e quindi messa in pratica dell’Amore. Questo non è una metodologia salvifica quando non si è realizzato il disinteresse e la creatività immateriale o autorealizzazione, altrimenti diverrebbe debolezza, facile preda dell’inganno. nda).
L’Ideologia Cosmica Universale
Per una razza discriminante, la conoscenza della Onnicretività ( che può chiamarsi anche Dio), quindi della struttura immateriale dell’ Universo, avrebbe come conseguenza l’autodistruzione, poiché con questa conoscenza si domina il campo immateriale dell’ energia che supporta la materia e la vita. Solo quando avrete invalidato la prima legge di selezione e sarete divenuti stabili, potrete accedere con la vostra scienza alla conoscenza più elevata.
L’Onnicreatività, Onnipresenza o Forza Naturale, è la Forza che muove l’ Universo (come disse Dante), è il significato universale del Campo di Radiazioni Immateriali che domina l’ Universo.
Il vostro concetto di Dio è troppo statico, irrigidisce il pensiero creativo umano ed è un simbolo di contrasti, carico di tradizioni, quindi non più utile nella vostra era. Il concetto di Legge Naturale è dinamico e stimola la creatività umana. Infatti le leggi naturali di vostra continua scoperta, entrano spesso in contrasto con le tradizioni religiose. In relazione alla forza cosmica della onnicreatività, la materia è massa, energia conglobata, una trasformazione dell’ energia immateriale del campo di radiazione cosmico. La trasformazione avviene sotto l’azione di un enorme campo di forze, il Campo Portante, che crea leggi fisiche cui ubbidisce tutta la materia.
L’onnicreatività invia un campo portante che mantiene gli atomi una volta creati e crea le leggi di massa ed inerzia che ordinano l’ Universo (materiale). In uno spazio dove non c’è questo campo portante, mancando le leggi di massa e di inerzia, si dissolvono gli atomi e si ritorna alla energia immateriale nel Campo Portante Cosmico. (Entropia, Sintropia nda.). Il Mondo creato, viene controllato da una Intelligenza incommensurabile nel suo processo genetico e di conservazione, dalla sua Onda Portante. Le modulazioni dell’Intelligenza e dell’Amore, raggiungono il mondo vivente come irradiazioni immateriali.
L’Intelligenza Cosmica è infinita.
La più eccelsa creazione naturale è il cervello di un essere intelligente. La quantità delle sue memorizzazioni è inimmaginabile così come lo è l’estensione del Cosmo. Mediante deduzione e sintesi può pensare logicamente. Ma gli aspetti materiali del pensiero logico, con la loro memoria e coscienza, non elevano l’uomo al di sopra della materia o della bestia. È simile ad un calcolatore che può pensare logicamente in cui le mutazioni di memoria o di consapevolezza, si chiamano programmi. Questa ragione non dà all’uomo alcun valore spirituale.
I calcolatori, così come il cervello, sono in grado di sviluppare creatività materiali, tecniche o scientifiche, come ultimo limite, e non possono andare oltre, anche se sono formati da processi elettrochimici o quanti anni di processo tecnologico rappresentino. Come è dunque possibile che il cervello umano, con i suoi processi mentali chimici e quindi materiali, sia in grado di creatività immateriale?
L’egoismo è la caratteristica del mondo materiale, mentre il disinteresse è la soluzione opposta. Qualunque forma di vita materiale che lotta per la propria esistenza in funzione delle leggi di evoluzione è egoista. Quale fenomeno naturale si verifica nella mente di un uomo che pensa disinteressatamente? La risposta è che il cervello umano è strutturato in modo così geniale da adempiere ad una terza funzione, cioè quella di un apparato super-ricevente per la modulazione immateriale del Campo Cosmico Portante. Un esempio è il pensiero disinteressato della buona volontà.
Chiede ancora Stefan:
Perché dunque Dio non ci aiuta, invece di lasciare liberi gli assassini?

"Noi cerchiamo di aiutarvi a cambiare la vostra consapevolezza o programma, senza trasgredire la Legge Celeste per cui l’uomo deve essere libero. Solo nella libertà più completa è capace di pensare disinteressatamente. Egli può sacrificarsi non per fede od istinto naturale, ma per una disposizione spirituale che si esprime nell’amicizia, amore, buona volontà, compassione. Questo legame tra mondo materiale ed immateriale dà all’uomo il Diritto eterno all’esistenza come fine creativo della materia.
Una razza intelligente che sia guidata dalla mano di Dio come un teatrino di marionette è impensabile. Sarebbe infelice in un mondo monotono. La felicità umana o la gioia derivano dalla finalità creativa dell’uomo che vuol cambiare qualcosa. L’evoluzione è cambiamento. Un mondo stazionario sarebbe un deserto spirituale. L’uomo è nato per essere libero e disinteressato in un mondo dinamico. Ha dovuto iniziare dall’ultimo gradino come animale da preda aggressivo ed egoista e deve, con la propria libera creatività, raggiungere il gradino superiore, l’integrazione cosmica. Il peccato originale è l’egoismo.
Solo uomini liberi dalla zavorra dell’egoismo, dell’egocentrismo, dello spirito di vendetta, possono raggiungere la super-civiltà. L’esistenza immateriale infinita di una razza intelligente è la possibilità spirituale creativa di provare nel pensiero l’assoluto, l’eterno, l’immutabile.
Questa capacità spirituale è una espressione, manifestazione della creatività cosmica universale che chiamiamo onnicreatività. Il Campo portante cosmico è immateriale, cioè non legato a tempo e spazio. La capacità di ricezione, questo percepire l’assoluto in un sistema di pensiero (intuizione), è la possibilità spirituale di una razza intelligente, l’aspetto più geniale della creazione. Lo spirito eterno ed immutabile si è collegato ad una creazione materiale in evoluzione, dove intelligenze libere ed indipendenti possono divenire partecipi dell’onnicreatività dell’amore cosmico. Per tutte le razze intelligenti, in qualunque punto del cosmo, lo spirito è lo stesso, ma la loro possibilità di sentire lo spirito è diversa.
L’educazione o capitale mentale, è il passaggio delle conquiste dalla generazione passata a quella presente. È rappresentato principalmente dal passaggio della vita dei genitori, educatori, artisti, inventori, ai loro figli. Questa rappresentazione va proiettata sull’intera comunità umana. Dai valori individuali, ogni uomo lascia una impronta del tempo nell’atteggiamento mentale della generazione vivente. Intorno ad ogni Pianeta aleggia la capacità totale di creatività che viene investita nell’essere vivente: l’atmosfera della coscienza che determina l’atteggiamento mentale dei giovani che crescono e lo schema del loro comportamento. La sfera della coscienza è costituita da due specie distinte di creatività:
1 - La creatività materiale: stimola egoismo, egocentrismo, sopraffazione, Si esprime nell’importanza del possesso, potere, sesso, e crea la miseria. Un egoista vuole dominare, perciò stimola i contrasti individuali e la differenza di valore tra gli uomini. Continua a vivere nella miseria, nell’ingiustizia e nell’assenza di libertà che ha creato nella sua vita. Una capacità creativa che resta nelle generazioni come atteggiamento mentale ingiusto.
Il diritto cosmico non conosce punizione, ma prevede rigidamente le conseguenze del comportamento umano, per cui l’egoismo si punisce da solo: ogni generazione precedente vive nella presente, con ogni miseria. Parlando del Giudizio Finale, Gesù parla sia della possibilità della integrazione cosmica, sia delle conseguenze di un comportamento ingiusto. Ci sono i Benedetti che riceveranno il Regno preparato per loro fin dalla creazione del Mondo.
Cristo però non nomina solo questa possibilità per i beati. In un mondo senza questa etica, lo sviluppo tecnologico sfugge di mano e diviene causa di caos ed annientamento. Arriverà il momento in cui un pugno di esseri aggressivi sarà in grado di preparare un’arma che potrà annientare il genere umano in un solo colpo. E Gesù disse: 'Via da me, maledetti, nel fuoco eterno'.
Egli intende che la razza umana sia estinta ancor prima che l’integrazione cosmica venga raggiunta, per colpa collettiva, come atteggiamento mentale contrario alle beatitudini. L’annientamento totale in una guerra atomica potrebbe essere il fuoco eterno dei dannati, poiché con l’ultimo uomo muore l’intera umanità. La capacità umana terminerebbe le sue prospettive. Lo splendido pianeta diverrebbe la tomba di una razza dannata che non ha voluto accogliere l’etica di una civiltà superiore. Voi state giocando un giuoco irresponsabile con la morte eterna. La stabilità sociale non è altro che un cristianesimo evoluto.
Domanda: Loro potrebbero mettere la pubblica opinione nella giusta direzione?
Risposta: No. I rapporti interplanetari sono governati da un’Etica Cosmica. Solo l’uomo stesso potrebbe concretizzare il nostro avvertimento.
2 - La creatività immateriale: è il pensiero indipendente, un desiderio di assoluto ed eterno che si orienta alla ricerca di Dio, di provare la onnicreatività. Ma, come si può instillare nella sfera della coscienza della intera umanità, la facoltà di manifestazione dello spirito universale, l’aspirazione al disinteresse, la creazione di un livello mentale stabile? Se Libertà, Giustizia, Efficienza, sono portate fino alle estreme conseguenze, allora l’aspirazione al disinteresse si estende come una macchia d’olio sull’ acqua.
Appena ogni mente, l’una nell’altra, cercherà la grande avventura della vita e l’esperienza dell’onnicreatività, si avrà una nuova possente sfera di coscienza esistenziale creativa: la Esisfera, cioè l’eco del divino in cui si perpetua ogni atto e pensiero disinteressato. Essa è costituita dalla facoltà intellettuale individuale e dalla facoltà di risonanza, unite al divino. L’esisfera funziona da riflettore di amplificazione delle singole capacità recettive. Ogni uomo ha le stesse probabilità, però con il giusto atteggiamento mentale che deriva dalla finalità liberamente scelta.
La coscienza individuale in una civiltà elevata, è il risultato di tutta la creatività che ne ha determinato la formazione. Sia l’egoismo che l’altruismo si perpetuano nelle generazioni. Tuttavia la creatività materiale non potrà mai raggiungere la meta finale dell’evoluzione umana. Ci sono due possibili modi affinché l’egoismo venga spazzato via dalla generazione vivente:
A: L’autodistruzione della razza.
B: L’annientamento dell’egoismo attraverso la selezione educativa e matrimoniale.
Solo così gli egoisti potranno piombare nella morte eterna, come disse Gesù Cristo: Via da me, dannati, nel fuoco eterno! Praticamente, bandire l’egoismo è una questione di vita o di morte.
Per raggiungere la stabilità sociale, come tante altre razze planetarie, avete bisogno solo della conoscenza dello scopo della evoluzione umana, rapidamente. L’Ideologia Universale formula e giudica la finalità dell’unione all’onnicreatività e pesa la consapevolezza del bene e del male in funzione di questa finalità. Non pretende di essere una fede di vita o di religione. Comprende la ricerca e la formulazione della legalità dell’ordinamento naturale e non conosce l’irrigidimento di dogmi.
È in continuo movimento. La formulazione della struttura immateriale dell’ Universo (onnicreatività), dà ad ogni individuo, almeno inizialmente, possibilità praticamente illimitate ad una interpretazione propria. Questo mette d’accordo le varie correnti religiose. Per voi esiste ancora tutta la libertà di interpretazione, ma lo sviluppo scientifico, in continua evoluzione, restringe i limiti della interpretazione individuale. Vi mancano la modestia e la saggezza per capire che nessuna ideologia o religione può avere pretesa di giustezza o di verità, bisogna imparare a coltivare la civiltà.
Il Cristo ha portato norme di civiltà intese a creare un livello mentale stabile allo scopo di prevenire l’autodistruzione: un insegnamento che avete trasformato erroneamente.
La stabilità sociale crea il punto di partenza per una superciviltà.
La Giustizia elimina non solo discriminazioni, differenze di livello, criminalità.
La Libertà genera la creatività immateriale (l’immortalità. nda), la fusione delle razze, la felicità umana stabile (la saggezza. nda). Così inizia la creatività immateriale. L’uomo diviene cosmopolita ed impara a pensare e sperimentare attraverso la struttura di gruppo. Si è felici tra uomini felici. Nasce il superuomo.
L’impulso alla felicità individuale è trasferito sui propri simili: 'Altri pensano alla mia felicità, io penso alla felicità degli altri'. Poi, oltre la evoluzione spirituale e fisica si sviluppa quella scientifica. Viene tenuto sotto controllo l’equilibrio delle variazioni materiali del Pianeta, delle condizioni climatiche, della dinamica terrestre. La scienza medica controlla la vita e la morte, Le scienze naturali l’intera natura ed il Cosmo. Con la scoperta della Ruota Solare, che può sviluppare forze cosmiche senza reazione, divengono accessibili i viaggi spaziali interstellari. (Ad es. l’ energia elettromagnetica gravitazionale, l’ energia a fusione fredda, l’ energia psichica, ecc… nda).
Con le libere forze cosmiche si possono cambiare i corsi dei Pianeti e di interi sistemi solari. L’onnicreatività è infinita. Cristo vi ha chiamati alla Integrazione Cosmica. L’uomo è il fine della creazione della materia che lo circonda, in questo sistema solare. Egli è creato come frammento di creatività materiale e tornerà come creatività immateriale all’onnicreatività, come il figliuol prodigo alla casa paterna. Il Padre gli va incontro appena l’uomo, con la sua libera scelta, si sarà orientato all’unisono con l’onnicreatività (la strada verso casa. nda).
La creatività è una radiazione energetica immateriale dell’onnicreatività. Un processo ad autoaccelerazione di impulsi energetici creativi porta ad una esplosione creativa di inaudita energia. Questo processo inizia con la superciviltà. L’esisfera supera il valore di soglia, per cui la capacità di antenna diviene così grande che l’uomo può entrare in diretto contatto mentale con l’onnicreatività, e noi lo chiamiamo: Contemplazione Finale. La facoltà mentale creativa dell’uomo si libera dalla materia, dal proprio io ed in spirale vertiginosa sale ad altezze imperscrutabili. La coscienza collettiva è un’integrazione creativa, esplosiva, nell’esisfera, con cui l’onnicreatività si è manifestata nell’uomo, la forma fenomenica dell’onnicreatività.
L’estasi contemplativa è un faccia a faccia con la sorgente di ogni conoscenza e saggezza. Alcuni la descrivono come un dilatarsi della mente in uno spazio illimitato, altri come l’ingresso dello spirito in uno spazio con una luce accecante ed un colore carezzevole. La sensazione fisica è descritta come un momento di rapimento e felicità. Dopo un lungo processo di contatti contemplativi, l’uomo si avvicina all’onniscienza. La buona volontà è la sfida al proprio potere creativo. Perfezionando il proprio amore reciproco si raggiunge uno stato di coscienza collettiva spirituale, il noi della esisfera.
Nell’ultima fase della superciviltà, l’umanità si eleva all’unisono con il più alto grado di amore, conoscenza e saggezza. L’umanità diviene una emittente di energia naturale, di creatività universale. Il dominio della energia immateriale dà una enorme potenza poiché tutta la materia è subordinata ad essa, per cui si può trasformare la materia in energia e viceversa e spostare le montagne, calmare le tempeste, risuscitare i morti. L’integrazione cosmica è compiuta con il ciclo: onnicreatività - materia, uomo - amore - onnicreatività.
L’uomo è energia subordinata allo spirito, si sposta alla velocità del pensiero, partecipe della creatività. L’integrazione cosmica è compiuta ed ha inizio una nuova fase. (Esseri astrali, Elohim) Tutte le razze intelligenti esplorano lo spazio ed osservano i Pianeti su cui si sviluppa la vita e, rispettando le Leggi Naturali, sono spinti a migliorare la qualità delle razze mediante la selezione riproduttiva. L’Onnicreatività stessa regola il processo della creazione, con un innesto intelligente che si autocontrolla. I Navigatori introducono l’amore per il prossimo e l’aspirazione al disinteresse fra le razze primitive intelligenti allo scopo di creare una esosfera embrionale, favorendone la integrazione cosmica.
Lo fanno creando la capacità di ricezione, per cui diviene possibile una ricezione diretta delle modulazioni del campo portante: il segnale passa quando il circuito ricevente risuona. È a questo punto che, cadendo il compito creativo della razza supercivile che accompagnava l’umanità terrestre, intervenne il Cristo (anche se l’umanità non ha e non vuole comprendere il significato fondamentale della Sua venuta). La manifestazione dell’onnicreatività ha privalo l’atmosfera della dimensione del tempo, e da questo avanzamento non si torna più indietro: l’umanità può solo riuscire o fallire".
Concludono gli Iargani stimolando Stefan così come hanno fatto con ogni loro collaboratore chiamato:
"Devi trovare il coraggio di affrontare la pubblica opinione, perché la verità di ciò che è giusto non può essere vinta. Con questa conversazione ci siamo assunti una grande responsabilità, ma abbiamo dato una grave responsabilità anche a te".
E spiegano ripetutamente:

L’etica dei contatti interplanetari.
"Violare la libertà di una specie chiamata all’integrazione cosmica è il più grande delitto che una specie supercivile possa commettere. Non possiamo aiutarvi. Non possiamo entrare in contatto apertamente, ma ci sentiamo autorizzati a percorrere una certa zona di confine. Abbiamo fatto venire fin qui un gran numero di dischi volanti, operanti con sistemi gravitazionali, nella speranza che voi una volta o l’altra ricercaste il motivo per cui altre razze intelligenti vi ammonissero pur senza entrare in contatto fra di voi.
Il significato di alcuni nostri sforzi con voi è di fornire un’ipotesi, una possibilità rispetto alla quale ogni uomo, dopo una certa scelta, possa dire di sì o di no. Come possiamo, in nome del Cielo, impedire che questa Terra salti in aria senza violare la vostra libertà? Se uno di voi, riferisse il proprio rapporto, accompagnato da una prova materiale inconfutabile, ciò creerebbe una mancanza di libertà, un coercizione a credere, un discriminazione" (Eppure, le prove di vario tipo ci sono state date, e la congiura del silenzio per fini molto più terribili le rende inutili! nda).
"È stabilito nelle Leggi Naturali che i viaggi spaziali veri e propri siano possibili solo a razze intelligenti, socialmente stabili. Dallo spazio non dovete temere nessun pericolo. Le altre si annientano anzi tempo e procedono senza sosta da un caos all’altro. Il tempo della conoscenza per voi terrestri non è ancora venuto. Solo quando sarete divenuti stabili, interromperemo il vostro isolamento e vi accetteremo nel nostro sistema. Consigliamo un dialogo tra religioni ed ideologie, senza arroganza di nessuno. Dovete imparare a riconoscere in ogni uomo pensante la creazione più grande, non discriminando mai tra razze, ideologie, fedi politiche e religiose. Vai, compi la tua opera di messaggero, i pensieri di miliardi di esseri intelligenti ti saranno vicini nell’adempiere al tuo difficile compito".
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9 febbraio 2013 6 09 /02 /febbraio /2013 23:54

“La vera storia di un uomo rapito per dieci giorni
da una civiltà extraterrestre

Alec Newald è stato rapito da esseri di altri mondi. La sua storia è risalente a qualche anno fa, divulgata attraverso i classici canali di informazione e aggiunta alle migliaia di casi, di abduction.  Un lunedì mattina di metà Febbraio del 1989, Alec Newald partì per quello 76gche avrebbe dovuto essere un viaggio di tre ore da Rotorua ad Auckalnd, in Nuova Zelanda. Arrivò ad Auckland stanco e confuso, ma fu ancora più confuso nello scoprire che Lunedì era il Giovedì di dieci giorni dopo e che non aveva idea di quello che era successo nel frattempo. Quando Alec riacquistò la memoria dei dieci giorni mancanti, realizzò che la sua vita era cambiata per sempre.
Poco dopo l’inizio di quel fatidico viaggio, mentre guidava attraverso un nebbioso passo di montagna, Alec fù attirato dalla strada da esseri di una civiltà extraterrestre. Quello che ha imparato e sperimentato durante la permanenza con questi esseri amichevoli ha profonde implicazioni per tutti noi qui sulla Terra.
Subito dopo il suo ritorno, Alec ricevette la strana visita di uno “scienziato governativo” che voleva sapere della sua esperienza. Fra tutte le cose, loro erano interessati ad apprendere quello che lui aveva notato delle capacità di questa razza aliena. Alec non cooperò e presto si ritrovò in “acque calde”. Era ovvio che questi “scienziati” sapevano dell’ abduction di Alec e si aspettavano che sarebbero tornati sulla Terra, presto.

Attraverso l’esperienza Alec ha scritto un libro chiamato “Co-Evoluzione”, da cui le seguenti informazioni sono state tratte. Certamente è impossibile riproporre l’intero contenuto del libro, perciò mi concentrerò su alcuni eventi, durante la sua abduction e su quello che successe al suo ritorno.

Introduzione
La verità nascosta

C’e’ molto della storia di questo pianeta che non è stato mai raccontato. Non parlo di fatti storici ancora da scoprire, ma di materie già a conoscenza di pochi eletti delle nostre comunita’. La maggior parte di questa conoscenza è stata trasmessa attraverso le epoche e gelosamente custodita dalle poche sette segrete, ma queste sette non erano necessariamente “segrete” al tempo in cui le informazioni furono poste alla loro fiducia. L’originale intento era che questa conoscenza sarebbe stata condivisa con gli eredi di questo pianeta, quando i custodi lo avrebbero ritenuto opportuno.
La specie eletta a ereditare questa conoscenza è conosciuta come Homo Sapiens. Per vostra informazione l’ Homo Sapiens e il precursore Cro-Magnon furono ingegnerizzati artificialmente! I pezzi finali del puzzle dell’uomo di Cro-Magnon furono messi assieme approssimativamente 70.000 anni fa. Questa non fu la prima razza umanoide a calpestare il pianeta Terra, ma fu il primissimo essere mai costruito a servire come ricevitore o contenitore così che una seconda entità “senza corpo” potesse coabitare con questa forma umanoide per un’esperienza fisica attraverso le azioni del corpo. Potrete riconoscere questa entità se mi riferisco ad essa in termini di Anima o Spirito.
Queste nuove specie furono predisposte ad immagazzinare tutte le informazioni che le attendevano in qualisasi momento nel futuro. In altre parole, erano già pienamente sviluppate nelle capacità mentali e non richiedevano ulteriori miglioramenti o evoluzioni. Tutta la conoscenza di cui avrebbe necessitato questa razza, fino al prossimo gradino evolutivo, è stata sempre presente su questo pianeta e custodita. Questi custodi hanno da tempo rotto la promessa fatta a chi gli diede la conoscenza e penso che abbiano perfino dimenticato l’identità di questi antichi benefattori. Forse il giorno della resa dei conti è vicino per loro.
Può essere un poco più chiaro il perché le sette segrete o governatori del nostro pianeta preferirebbero che la visita anticipata dei nostri “proprietari terrieri” non avesse luogo! Da qui in avanti, mi concentrerò su alcuni disegni che Alec fece al suo ritorno e fornendone un breve riassunto. L’esperienza di Alec è uno dei più intriganti e documentati casi di abduction UFO in cui mi sono imbattuta. La conoscenza da lui acquisita dall’esperienza non ha prezzo sulla Terra.

“Incontrando il Guardiano”

Guardando in alto, capii che si stavano avvicinando tre alieni, il più alto assomigliava alla femmina che mi scortava. Il secondo era un poco più basso ed era un maschio, per quello che ne potevo sapere. Il terzo era più piccolo, molto più piccolo e camminava in testa agli altri due. Quest'ultimo aveva una testa rotondeggiante e piuttosto inusuale, occhi strabici molto spaziosi e collocati un po’ più in basso rispetto ai nostri. Aveva una bocca molto piccola, ma non notai nessun orecchio o alcuna traccia di naso. Il suo aspetto fisico, comunque, non mi impressionò, per il fatto che fui subito immobilizzato dalla sensazione schiacciante che mi diede la sua presenza. Non posso dire che fu ipnotica; se non altro il contrario. Fu come se la sua energia fosse proiettata e assorbita dal mio corpo.
Questa non è certo il modo adeguato per descrivervi tale sensazione. Coloro che hanno avuto questa esperienza sapranno cosa intendo. Il suo modo di comunicare era molto più forte e chiaro di quello che sperimentai successvamente con gli altri.
Questo non era “l’alieno” di cui avevo letto o visto, illustrato in varie riviste o giornali. L’altezza era di circa quattro piedi e aveva un esile corpo. “Benvenuto”, disse, “Io sono il guardiano designato per questa sezione. Qualsiasi cosa tu abbia bisogno per rendere la tua permanenza più piacevole, chiedila e farò del mio meglio per soddisfarti. La tuta che ti è stata data ti renderà possibile capirci e a noi di capire te.” Doveva aver letto nella mia mente appena entrai nella stanza, per il fatto che avevo già chiesto delle tute. “Noi non parliamo molto, come avrai già notato. A volte un messaggio verbale è necessario a lunga distanza”
“Al momento non ti chiederò se desideri tornare o restare. Spererei che tu desiderassi la possibilità di acquisire più conoscenza e comprensione prima di fare questa scelta. Ci sono cose che momentaneamente non possiamo dirti. Tu capirai, spero. Nondimeno avrai la possibilità di acquisire una considerevole conoscenza in una grande varietà di materie, comprendenti la tua stessa razza, prima che ti faccia un'idea su questo. In ogni modo, parte o tutta questa conoscenza potrebbe dover essere rimossa da te, dovessi decidere di lasciarci e tornare sul tuo pianeta.”

L’arrivo

La prima cosa che mi ha colpito della città fù la sua semplicità e ordine; la seconda, la sua immensità. Perfino dall’alto non riuscii a vederne i confini. Ci potranno essere grandi città sulla Terra, ma da dove vengo questo posto sarebbe considerato grande, MOLTO grande. Si estendeva in entrambe le direzioni, seguendo la linea costiera fuori dalla mia visuale. Sembrava ci fosse solo una sottile striscia di terra che non era nè costa nè deserto, e la città era inserita nel contesto come in mezzo ad un sandwich.
Come scendemmo in altitudine, il mare perse il suo colore bluastro e diventò quasi nero. Non ci doveva essere molto vento dal momento che sembrava la superficie di uno specchio. Potevo scorgere una sagoma scura non troppo lontana dalla costa che era presumibilmente una fossa a largo della secca costieria. L’ultima cosa che veramente ebbe un impatto su di me fu la scarsità di alti edifici, salvo per quelle poche torri, e il dominio di una piccola forma circolare in mezzo a strutture piramidali poco più grandi.
A mala pena era passato un minuto da quando eravamo entrati nell’atmosfera, ma ora la nave si era già stabilizzata. C’era un misto di apprensione ed eccitamento in me. Ora che ero lì – dovunque “lì” fosse stato, quello che mi sarebbe accaduto iniziò ad essermi chiaro. Avrei visto la mia casa di nuovo? Nessuno mi stava cercando? Il mio panico ben presto si attenuò, la curiosità mi vinse. Scrutai avidamente dal finestrino il paesaggio alieno. Quello che potei vedere fu una zona al livello del terreno, simile ad un cortile, che conduceva a due strutture piramidali.
Apparivano fatte di un materiale che sembrava vetro tinto o plastica semi-trasparente. Non potevo vedere l’apice di queste costruzioni dal mio punto di osservazione, ma presto avrei scoperto che avevano in cima una torre a spirale o antenna. L’altezza della torre aggiungeva circa un venti percento all’altezza della struttura. Ogni struttura intorno era sormontata da ciò che posso descrivere come un largo bulbo di luce. Può suonare strano, ma ero sicuro di aver già visto qualcosa del genere, in un passato lontano. Questi bulbi brillavano di giorno e di notte e dopo una più accurata ispezione sembravano avere una struttura reticolata piuttosto che sfere di vetro.

 

“Sembrava esserci una sorta di griglia elettromagnetica o sistema di scudo al di sopra del luogo di atterraggio, possibilmente un campo di forza o un dispositivo di raccolta energetico. ”

Il cammino fu breve verso una delle larghe strutture che avevo visto dalla nave. L’aria era immobile e straordinariamente quieta. Davvero,non ero ancora sceso dal mezzo di trasporto che pensai che ci doveva essere una sorta di suono di sottofondo a bordo anche se non l’avevo notato. La superficie sulla quale camminavo non era tanto diversa dal sughero, appariva essere porosa e leggermente cedere sotto i piedi.

 

"Struttura torre a spirale – Possibile trasmettitore o ricevitore di energia-"

Le dimore
Ero al punto di non saper più dove guardare, tale era la mia curiosità e timore per quello che mi circondava. Alcune strutture ricordavano quelle sulla Terra, ma i muri esterni erano inclinati all’indietro approssimativamente a trenta gradi e accostati un poco ad ogni livello del pavimento, facendoli somigliare a scalini lungo una collina. La maggior parte della strutture erano circolari o a tubo come forma. Erano distribuite a spirale con le strutture più alte nel centro, ma in altezza diminuivano progressivamente verso l’esterno della spirale. Tutte le strutture parevano essere fatte di vetro o di plastica.
L’accesso ai livelli superiori della casa in cui ero si trovava alla fine di una rampa a spirale che risaliva il curvo perimetro dei muri. Questa rampa poteva persino essere vista dall’esterno. Il mio personale parere per questa caratteristica è che doveva essere una sorta di intelaiatura o rinforzo per la dimora. Le stanze, o meglio, i vari livelli avevano una illuminazione diffusa, sia di giorno che di notte, ma non riuscivo a trovare la fonte di questa luce. Come raggiungemmo il secondo livello, la principale sala, fui impressionato dalla bellezza e dal design. Per quanto possa provare, la mia descrizione non può renderle giustizia.
Il colore dominante era il bianco perla con all’interno un lieve tocco di grigio/argento. Questo doveva probabilmente eliminare ogni bagliore perché vi posso assicurare che non ve ne erano. Riflessi ancor più profondi avevano i colori dell’arcobaleno. La soffice luce che ho descritto prima sembrava irradiarsi da ogni luogo. Dire che era veramente impressionante è veramente inadeguato.

 

"Variante di dimora, anche alta tre piani – Cristallini motivi esagonali all’interno dei muri"

Non sono neanche sicuro se fosse il colore il più stupefacente aspetto degli interni, per il fatto che ero ugualmente colpito dal morbido flusso di forma da una sezione all'altra. Era come se l’intera dimora, incluso ogni oggetto della mobilia, fosse stata costruita simultaneamente. Ancora non apparivano esserci giunture o simili che potessi distinguere. Comunque questa abitazione fu costruita con tecniche simili a quelle usate per il trasportatore. Il pavimento, una liscia gomma imbottita, era soffice camminandoci; il colore uno o due toni più scuri delle pareti.
La mobilia sembrava fatta dall’ormai nota sostanza simile al vetro o alla plastica. Anche se era leggermente tinta o del color del fumo, tutti i colori dell’arcobaleno sembravano esservi contenuti. Questi colori potevano essere cambiati dai motivi dei pensieri di una persona, perciò se eri emozionato non vi era modo di tenerlo segreto, il tono delle pareti avrebbe danzato nello spettro dei colori. Se una persona fosse stata in meditazione, la luminosità sarebbe scesa e sarebbero apparsi solo toni “morbidi”. Lo spazio centrale di questa stanza al secondo piano era circolare e usato per scopi generici, compresa la meditazione. I letti avevano un’importanza totalmente secondaria, avendo la meditazione occupato lo spazio per dormire.
Questi stati meditativi potevano durare un’ora o due al giorno.

Il trasporto

Come la maggior parte degli oggetti che non erano fatti di prodotti naturali o coltivati, il veicolo pareva essere fatto da un materiale simile alla plastica. Persino qua, pensai che questa plastica fosse un prodotto sintetico di qualche sostanza naturale, di un tipo che noi sulla Terra non possediamo. La ragione di questo dubbio vi sarà presto chiara. La metà superiore era trasparente ma tinta pesantemente, opaca e di un grigio/marrone. Scommetto direste fosse vagamente piramidale di forma, ma aveva un aspetto schiacciato ed allungato rispetto ad una piramide convenzionale. Non c’erano ruote e stava poco al di sopra del terreno, anche quando non era in movimento.
Se poteste immaginare l’abitacolo di un caccia stealth non sareste poi così lontani. “Come funziona questa cosa”, chiesi. “In parte per la forza della mente, in parte per repulsione magnetica”, mi dissero. Decisi che non avrei chiesto troppo dei suoi componenti. “Beh, come potrei guidarla?”, stava per essere la mia domanda successiva, ma prima che potessi porla, lei rispose. “Tu guida, io ti fornirò la forza”, disse, facendo scorrere indietro la sezione superiore. “Così”. Stava allungando la mano e movendo un indicatore da lato a lato. “Quello è il metodo manuale per farlo. Non penso ancora tu sia in grado di farlo col solo pensiero, Alec”. “Ne dubito”, stavo pensando fra me senza mandarle il pensiero. Si, avevo almeno imparato a tenere qualche pensiero per me! “Sembra abbastanza facile”, dissi con convinzione, entrato nella vettura.
“Imposta l’indicatore…perfetto. Continua diritto, facendolo scivolare verso la destra gireremo a destra alla prossima intersezione disponibile. Non preoccuparti”, disse, “non girerà finchè le guide della strada glielo permetteranno”, Quindi si riposizionerà al centro, attendendo la prossima istruzione. Guiderò io”, continuo’:Ero esitante. “Forza, andiamo” aggiunse impaziente, “e non dimenticare la protezione extra dei tuoi occhi”. Questi occhiali erano una cosa a sè. L’unico modo di descrivere come fossero attaccati è dire che erano semplicemente fissati sulla faccia del materiale della tuta senza altro supporto.
C’era una sorta di interazione tra materiali, per quel che posso dire. Il sistema di guida della vettura mi aveva lasciato perplesso. Dal momento che non toccava il suolo come potevo sapere quando girare? Era sospeso sulla strada per una forma di repulsione magnetica, dettaglio che non comprendevo ma che non sembrava poi così complesso. Sono sicuro di poterlo riprodurre sulla Terra senza troppi problemi. In qualche modo, il veicolo avrebbe creato un campo elettromagnetico o caricato alcune particelle e non altre, in modo da farsi strada intorno agli angoli senza bisogno di essere programmato.

 

Speculazioni sulla futura tecnologia

Il mio obiettivo nello scrivere questo libro e’ stato quello di dare un resoconto dei fatti di un episodio reale. Ho provato a limitare le speculazioni, se ne ho incluse non era mia intenzione. Ogni volta possibile, ho provato a restare neutrale, almeno per quanto riguardava il lontano pianeta. Comunque, la mia scomparsa per le autorità terrestri mi ha reso difficile rimanere neutrale in quell’ambito. Mi perdonerete questa trasgressione. Quello che vorrei fare qua è rilasciare qualche speculazione personale, come se quello che avete appena letto fosse più comprensibile nel mondo della realtà terrestre.
L’anno 1947 (in coincidenza, l’anno dell’incidente di Roswell) portò una delle più grandi e singolari svolte tecnologiche di questo secolo quando, il 23 Dicembre ai Laboratori Bell, gli inventori John Bardeen, Walter Brattain e William Shockey svelarono i primi point-contact transistors. Shockley seguì un anno o più tardi con lo sviluppo del transistor a giunzione Questa nuova impressionante tecnologia amplificò i segnali elettrici passandoli attraverso un materiale solido semi-conduttore – fondamentalmente la stessa operazione eseguita dagli attuali transistor a giunzione.
Quello che ne risultò aveva un che di miracoloso, persino fuori dal mondo, oserei dire. Andando avanti, finiamo nel cuore del prossimo tema. La maggior parte delle sostanze possono esistere in tre differenti stati, solido liquido e gassoso. Temperature e pressioni determinano quale stato sarà adottato. Lo stato solido e’ prevalentemente cristallino. Le differenze fra i tre stati fondamentali sono spesso raffigurate da un semplice diagramma in cui gli atomi sono rappresentati da cerchi. Solitamente questi cerchi sono raggruppati assieme in un approssimativo schema sferico, almeno per lo stato solido e liquido. In ogni modo, quando gli atomi sono rimpiazzati dalle molecole che sono allungate in una direzione, un particolare stadio intermedio della materia si forma: il cristallo liquido.
Dobbiamo perciò concludere che ci sono ben più di tre stati della materia.

 

"Un altro punto di vista del trasporto che usò Alec"

Un altro argomento collegato riguarda un gruppo di super conduttori organici conosciuti come sali di Bechgaard, scoperti nel 1985. Li menziono qua perché hanno interessanti caratteristiche in relazione agli avvistamenti UFO. Se la luce e’ irradiata al cristallo ma polarizzata parallelamente alla direzione di conduzione, viene riflessa, dando al cristallo la caratteristica della lucentezza del metallo. Polarizzazioni nella direzione traversale producono un aspetto grigio spento. Se l'alimentazione viene spenta, il materiale sparisce alla vista. Com’e’ possibile! Conclusione: solo perché qualcosa sembra fatto di metallo non necessariamente significa che lo sia!
Fino al 1989, avevo due terzi di un enorme puzzle nella testa. Sapevo che la nave degli alieni poteva cambiare forma a comando e che queste erano di fatto entità viventi a loro modo. Sapevo che una sorta di tecnologia dei cristalli, possibilmente usando una risonanza pulsante o frequenza vibratoria, veniva usata per viaggiare interdimensionalmente. Quello che non sapevo o capivo era come tutto questo poteva essere messo assieme, fino a che l’articolo “il potere bianco dell’oro” non apparve su “Nexus Magazine”. Forse avevo trovato l’anello mancante!

 

"Questo è un disegno fatto da Alec al suo ritorno sulla Terra.,
è di un generatore che Alec vide e questa è la sua personale decrizione"

Chiusura

Al momento del ritorno di Alec su questo pianeta, era ovvio dal principio che qualche agenzia governativa sapeva della sua esperienza e voleva acquisirne più informazioni possibili. Due DSIR scienziati della Nuova Zelanda andarono a trovarlo volendo sapere di cose che lui non avrebbe dovuto conoscere….Subito divenne ovvio che questi due “signori” non erano per niente del DSIR (Dipartimento delle Scienze & Ricerca Industriale). Il fastidio continuò e si intensificò, con il suo appartamento messo a soqquadro diverse volte, anche se Alec cambiava continuamente indirizzo nel tentativo di sbarazzarsi di queste persone. Loro erano sempre minacciosi e quando Alec si rifiutava di cooperare, iniziavano a giocare duro.
Come ho affermato all’inizio di questa recensione, non è possibile dare giustizia a questa storia in un paio di pagine. Dall’inizio alla fine è una delle più documentate e illustratate abduction di cui ho mai letto. Durante l’esperienza Alec ha avuto accesso agli antichi archivi della storia della Terra, che di per sè fornisce una storia che assemblerà molti più pezzi del puzzle sull'evoluzione di questo pianeta.
Questo è un libro che tutti dovrebbero leggere, ed esorto tutti voi a procurarsi il libro di Alec “Co-evolution” e a leggere questa strabiliante e affascinante esperienza per voi stessi, non ne sarete delusi. Non ho assolutamente nessun interesse finanziario sul libro di Alec…. Penso solo fermamente che questo sia un libro interessante nell’informare su cosa stia accadendo oggigiorno a questo pianeta, dovete leggerlo. “Non voglio sapere come potrei apparire al mondo, ma a me stesso sembro essere solo un bambino che gioca sul bagnasciuga e si distrae ogni tanto, trovando un sassolino più liscio o una conchiglia più bella, mentre il grande oceano della verità resta inviolato di fronte ai miei occhi.”

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7 febbraio 2013 4 07 /02 /febbraio /2013 23:58

I Flussi invisibili

 

Scienziati indiani hanno finalmente capito come gli UFO ci osservino in volo fermo e siano intorno a noi dappertutto senza che noi ce ne accorgiamo. A Pune, India, ingegneri dell’Organizzazione di Ricerca e Sviluppo della Difesa Indiana stanno sperimentando un’apparecchiatura che permette di vedere gli effetti segreti di un intenso flusso elettromagnetico. Secondo questi super intelligenti cervelli indiani gli effetti finali di occultamento si ottengono creando un intenso flusso elettromagnetico intorno a qualsiasi oggetto. Anche i Russi hanno sperimentato simili meccanismi di occultamento.

Il flusso elettromagnetico può essere creato attraverso applicazioni molto avanzate di super conduttori. Questi sono mezzi paranormali per creare il flusso che rende ogni cosa veramente invisibile. Il flusso elettromagnetico può essere creato da qualsiasi persona attraverso la meditazione. Quando questo ha luogo, appaiono strani fenomeni che la maggior parte delle persone chiama miracoli, eventi divini ecc.

Gli scienziati stanno ricevendo sempre più indicazioni sul fatto che il flusso elettromagnetico è usato per rendere gli UFO invisibili all’occhio umano. Alcuni animali hanno sensori che permettono loro di percepire l’energia al di là del flusso elettromagnetico. Probabilmente cani e gatti vedono gli UFO sempre ma non lo sanno dire !

Secondo questi scienziati una macchina che vede attraverso il flusso elettromagnetico potrebbe vedere gli UFO in qualsiasi occasione. Il motivo per cui gli UFO sono a volte visibili per brevi periodi è dovuto al fatto che quando un UFO entra nell’atmosfera terrestre e si avvicina ad un oggetto o ad una destinazione sulla terra, l’UFO deve mutare la velocità ultrasonica o le sue tecniche di manovra verso la velocità del suono e adeguarsi all’elettromagnetismo e alla gravità terrestre.

Proprio in quel momento per evitare interferenze elettromagnetiche il flusso artificiale viene ritirato per brevi tratti di tempo. Quando l’UFO raggiunge la velocita sua tipica che può anche usare sulla terra, il flusso elettromagnetico viene riattivato. Questo spiega perché molti piloti vedono gli UFO e li inseguono senza successo perché spariscono improvvisamente. Se ci basiamo su questa scoperta, vediamo che ci possono essere miriadi di UFO intorno a noi. Ci sono anche indicazioni che il teletrasporto possa dipendere da questo flusso elettromagnetico.

Ricordiamo che l’ufologia si occupa da tempo di dimensioni parallele in cui gli ufo dovrebebro gravitare, tesi che darebbe una spiegazione anche alla capacità di utilizzare lo spazio tempo per accorgiare distanza interstellari, altrimenti proibitive. Un esempio di oggetti non identificati ultradimensionali sarebbero gli ufo plasmoidi, visibili solo tramite pellicole speciali, praticamente in tutto il pianeta Terra assieme a noi. Vivrebbero però in una dimensione diversa o, più semplicemente, abiterebbero in uno spettro di vibrazioni elettromagnetiche corrispondenti all’infrarosso e all’ultravioletto; frequene non registrabili dall’occhio umano e, di conseguenza, incessibili direttamente dagli esseri umani senza supporti tecnologici.

Qualche tempo fa alcuni scienziati indiani dichiararono di aver capito come gli UFO ci osservino in volo e siano intorno a noi dappertutto senza che noi ce ne accorgiamo. A Pune, India, ingegneri dell’Organizzazione di Ricerca e Sviluppo della Difesa Indiana hanno sperimentando un’apparecchiatura che permette di vedere gli effetti segreti di un intenso flusso elettromagnetico. Secondo gli indiani gli effetti finali di occultamento si ottengono creando un intenso flusso elettromagnetico intorno a qualsiasi oggetto. Anche i Russi hanno sperimentato simili meccanismi di occultamento durante la guerra fredda.

In realtà molte di queste considerazioni sono parascientifiche, al limite della metafisica e non sono sicuramente assimilabili ad una sicurezza scientifica, ma forse potrebbero essere parte di una verità. Lo pensava anche l’FBI a quanto pare, già dal 1947.

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7 febbraio 2013 4 07 /02 /febbraio /2013 23:42

Intervista al contattato Ivan Martinovic
Durante una sosta a Krasnodar, a sud della Russia, mentre facevo visita per la seconda volta ad un gruppo di amici ufologi, mi parlarono di un contadino che viveva a cinquanta chilometri dalla città e che aveva fatto un presunto viaggio su di una astronave extraterrestre. La loro interpretazione era dubbiosa, ma avendo sentito qualche accenno a quello che il personaggio diceva, volli subito andarlo a trovare. Era un tiepido pomeriggio estivo ed è stato molto gradevole attraversare quelle campagne coltivate, poco lontane dal Mar Nero, con le aie ed i sentieri festosi di bimbi e di animali domestici, così come ricordavo dalla mia infanzia nella pianura padana.

Appena arrivati nel paesino di Gariaci Kluci, al cancello dell'abitazione di Ivan Martinovic Gartvic, ci dispiacque vedere che stavano seduti a tavola per pranzare, ma la nostra titubanza non ebbe il tempo di manifestarsi perché Ivan ci venne incontro come un vecchio e caro amico dicendo alla moglie di preparare per tutti. Mentre mi presentavo, mi rendevo conto che forse non ce ne era bisogno. Avevo davanti la figura di un uomo forte ed estremamente buono, che guardava oltre, e nei suoi occhi trovavo quella mansuetudine e coscienza che mi erano familiari.
Mentre gustavamo squisiti prodotti genuini, Ivan cercava di spiegarmi quanto soffriva per non essere creduto, specialmente dalle autorità a cui aveva spedito il suo messaggio.
Mi feci allora raccontare cosa gli successe:

"Era mezzanotte e dopo di avere guardato la TV, decisi di andare prima in bagno e poi a coricarmi. Esco perché il bagno è fuori e, attraversando il cortile, noto che il cane è agitato e vuole sciogliersi per uscire in strada. Sento fresco, metto il giubbotto ed esco fuori dal cancello, in strada. Alzo istintivamente la testa verso il cielo, come chiamato da qualcosa, e noto in alto a sinistra, una enorme forma ondeggiante, luminosa come la luna, alta dal suolo circa cinquanta metri. Frattanto sulla strada, da destra, vedo avanzare verso di me un uomo che, all’apparenza sembra un mio amico, ma quando si avvicina, vedo meglio che ha una tuta ed è senza capelli. Capii che non era un uomo normale, ma restai sereno. Egli mi prese dolcemente il braccio sinistro ed insieme ci siamo alzati verso quella luce che cambiava continuamente forma (1). Ancora non capisco come ci siamo alzati, né come siamo entrati dentro quell’oggetto, perché non c’era nessuna porta.
Dentro c’erano sei persone e chi mi accompagnava ha detto agli altri: «Lui non ha paura». Mi colpì molto quello che si dicevano in una lingua sconosciuta che però capivo interiormente. Poi tutti si sono messi a parlare pronunciando singole lettere, forse ogni lettera corrispondeva ad una parola. Parlavano molto dettagliatamente e velocemente, sembrava il linguaggio degli uccelli. Erano umanoidi molto belli, di alta statura e di colore blu, senza capelli. Ad un certo momento il mio accompagnatore ha pronunciato: «ja», e tutti hanno fatto silenzio. Dopo aver ancora assicurato tutti che io non avevo paura di nulla, ha pronunciato un altro suono che non so ripetere e ho capito che la navicella ( come chiamarla?) si è messa in moto. La stanza dove mi trovavo era di 9 x 5 metri circa e non c’erano mobili, né so da dove provenisse la luce (2). Mi guardavo intorno mentre interiormente mi venivano stranamente alla memoria tutti i fatti della mia vita, comprese le cose che non ricordavo più. Prima non capii perché, ma poi pensai volessero dimostrarmi che loro sapevano tutto di noi.

MODELLI DI VITA SU ALTRI PIANETI

Arrivati sul posto, si è aperta una porta e siamo usciti fuori, senza scale; sembrava un molo. L’astronave aveva la forma di un fuso con due punte acute, lunga 25/30 metri ed era atterrata con qualche sistema magnetico. Mi sono girato intorno ed ha visto case tutte uguali, vi era tanta gente né grassi né magri, che ricordo come persone belle. Avevano mezzi di trasporto che assomigliavano a biciclette, uno di loro mi fece salire e volammo.
Stavo pensando di chiedergli: «È tuo?», e lui si è messo a ridere delicatamente dicendo: «Se ti interessa, da noi non esiste né il mio né il tuo (3). Non possediamo né siamo costretti a fare o ad andare. Facciamo tutto ciò che si deve fare». Volando a bassa quota vidi un posto con tanti animali diversi, alcuni che assomigliavano ai nostri, altri ai mammut, erano tutti tranquilli e non reagivano al nostro passaggio. Poi vidi tante città senza grattacieli e senza file di persone. La loro energia era soprattutto solare, ma non solo, così come le loro astronavi, molto facili da usare e senza fili. Hanno soprattutto una Legge nelle loro coscienze, quella divina. Non hanno né superiori né sacerdoti, non servono. Non uccidono niente e nessuno, perché tutto è stato creato dal Signore Iddio. Tutto ciò di cui hanno bisogno per mangiare, non lo piantano o producono, non serve perché le piante producono da sé, è la natura che dona (4). Come noi vivono e muoiono. Loro si preoccupano tanto del nostro pianeta e ciò che si dice sulla Terra riguardo alla fine del mondo non è vero, non è una fine obbligatoria, tutto dipende da come si comportano i terrestri (5). A loro dispiace tanto che le persone credenti affermino che Dio ci punisce per i nostri peccati e che vuole distruggere la Terra, in realtà tutto il male lo facciamo noi. Loro ci propongono un progetto di legge per cambiare la vita sulla Terra, per conservare il nostro Pianeta che, se venisse distrutto, coinvolgerebbe il Sistema Solare e la Galassia. Sul nostro Pianeta oggi è tutto cambiato in modo tale che, se non facciamo subito qualcosa, ci sarà una terribile malattia di massa del cervello (6). Se ciò avverrà, non si potrà più salvare il pianeta, perché tutto ciò che abbiamo accumulato provocherà la fine dell’umanità, ma per volontà nostra, non di Dio. Se i raggi solari che attraversano l’atmosfera porteranno sulla terra tutti gli inquinanti chimici gli uomini saranno inondati da una pioggia nera.
Il nostro Pianeta ed altri, sono immersi in un contesto di particelle viventi invisibili, necessarie a noi e noi a loro, perché ogni parte della natura è stata creata insieme. Adesso noi influenziamo loro e loro influenzano noi, e succede un’autodifesa (7). Questa è la scienza fondamentale di questi nostri fratelli nello spirito, che vogliono aiutarci. Adesso, loro affermano che sulla Terra non esiste la scienza perché non possiamo chiamare scienza ciò con cui l’uomo distrugge se stesso e il Pianeta. Ci osservano e ci studiano da migliaia di anni. Prima osservavano un altro pianeta abitato da esseri che lo hanno distrutto, ma non potevano interferire. Quando il pianeta è esploso, hanno temuto una nuova catastrofe perché un grosso pezzo è caduto sulla Terra, che poi si è assestata girando di quaranta gradi (8). Da quel momento ci hanno osservato più attentamente. Inizialmente pensavano che assomigliassimo a degli uomini, invece poi hanno constatato che il nostro modo di vivere non corrisponde alla vita umana. Hanno dunque studiato il nostro cervello, che è uguale al loro, ma ha reazioni più lente. Ancora non riescono a capire perché i nostri responsabili danno ordine di uccidere milioni di persone. Hanno visto che abbiamo una religione, accettiamo Dio ma ne parliamo solo e tutto ciò è un grande imbroglio. Abbiamo leggi divine bellissime come i comandamenti dove si dice di non uccidere, ma intanto lo facciamo lo stesso. Se il Papa e i sacerdoti credono, come hanno potuto benedire le armate nel nome di Dio, per uccidere milioni di persone? Cosa è dunque la nostra religione? Tutto è scritto nel modo giusto ma non facciamo che imbrogliare. Allora la cosa principale che c’è sulla Terra è un grande inganno (9) loro mi dicono: «Coloro che credono in Dio, che siano mussulmani, ortodossi o cattolici, o di qualunque religione, sono uguali di fronte agli altri. Ma quando in una religione dicono di essere migliori, questo non è giusto!»
La loro scienza comprende meglio la natura del nostro pianeta e la Natura di Dio. Noi siamo qui proprio per capire la vita, che il nostro corpo si trasforma in polvere, perché proveniamo dalla Terra ed a questa torniamo, mentre lo spirito no. Lo spirito viene sulla Terra quando nasciamo, proveniente anche da altri pianeti.
Loro ci chiedono di fare tutto il possibile per non distruggere il pianeta, ma non possono venircelo ad imporre, altrimenti non agiremmo più col timore di Dio (10).
Anche se viviamo nel comunismo, socialismo, capitalismo, ecc..., non si può cancellare la verità: o la vogliamo e la mettiamo in pratica, oppure non la vogliamo.
Sull’astronave c’erano tre scienziati fisici e chimici. Uno di loro mi disse che se ne sta andando, non avendo più nulla da fare qui.
Mentre mi trovavo con loro, anche se tutto era bello e mi piaceva, volevo subito tornare sulla Terra per divulgare queste notizie ufficialmente, ma è molto difficile saper fare quest’opera, saper portare avanti questo discorso (11). Mi avevano detto sarei stato libero di scegliere se farlo o no, ed io racconterò, racconterò sempre tutto.
Concludo con la mia gratitudine verso questi nostri fratelli perché fanno tutte queste cose per la salvezza nostra e del pianeta Terra".

Ivan è una persona a cui si può prestare fede quando afferma di aver avuto un contatto vero. Tutto quello che ha riportato come esperienza vissuta e consigli riportati, anche se espressi semplicemente, sono paragonabili a quanto espresso dal contattato Eugenio Siragusa, divulgato gratuitamente.

Riassumendo:

1. Le astronavi extraterrestri cambiano continuamente forma nell’alone fluttuante per la loro adattabilità ai fenomeni fluttuanti magnetici e gravitazionali terrestri.
2. Internamente alle astronavi la luce è diffusa senza sorgente apparente.
3. Nelle civiltà evolute, non esiste la proprietà privata.
4. Quando l’uomo vive in armonia con la Natura Madre planetaria, essa stessa gli dona i frutti per la alimentazione.
5. Il concetto di «fine del mondo» è errato; è l’uomo stesso a volere la «fine dell’umanità».
6. Uno dei moventi più gravi del possibile suicidio dell’umanità è il terribile morbo dovuto ai fattori inquinanti e che rende folli i neuroni del cervello, chiamato «Harbar».
7. La realtà vivente e vibrazionale dell’Universo intero, nella sua interazione che ubbidisce alla legge di «Causa-Effetto», predispone sistemi di autodifesa contro le parti cancerogene, in specie dovuti ad umanoidi ribelli. È il senso cosmico della Giustizia che difende l’Amore, messa in atto dalle Forze Elementali o «Zigos», governati dagli Esseri super evoluti o Grigi.
8. Si chiamava Mallona il Pianeta esploso più di 75 milioni di anni fa, che provocò lo spostamento dell’asse polare terrestre.
9. Cosa è la filosofia politica e religiosa terrestre? Un imbroglio? Eugenio Siragusa ha spesso ripetuto che: "L’inganno è peggiore del tradimento".
10. Senza la Loro imposizione noi possediamo il Libero Arbitrio, che è la più grande ed unica possibilità di far prevalere la nostra intelligenza, se ancora siamo in grado di usarla correttamente per perseguire «Virtute e conoscenza» e non perseverare nell’essere i peggiori assassini dell’Universo.
11. Non si smentisce il dramma dei contattati: essere coscienti della Verità e non essere creduti. E con questo si spiega anche come i pochissimi contattati reali dicano tutti le stesse cose provenienti da un’unica fonte, pur essendo sconosciuti fra loro.
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6 febbraio 2013 3 06 /02 /febbraio /2013 23:11

Il manufatto che vedete di sopra, viene attribuito alla cultura Sciita, tribù nomade stanziatasi nella regione dell’attuale Iran, tra il II° e il I° secolo Avanti Cristo. La denominazione “Astronauta di Kiev” è stata attribuita da Peter Kolosimo, per lo strano abbigliamento che a suo dire era molto simile ai cosmonauti e sommozzatori (tipo palombari) moderni. La statuetta è in oro e riproduce uno strano individuo, dotato di un casco molto simile a quello degli astronauti (ricopre tutta la testa fino al collo). Molto suggestivo è il particolare al di sotto del mento, dove si può intravedere una sorta di giuntura, la “tuta” sembrerebbe essere moderna, con un materiale (a sentire Kolosimo) molto aderente ed elastico, con la parte di mezzo trapuntata. La vita è munita di una fascia e le mani sembrano avere dei guanti. Anche la posizione del soggetto sembra essere particolare, la sua postura sembra essere di tipo moderno, se riferità all’età in cui la statuina è stata modellata. L’individuo sembrerebbe annunciare la sua presenza o arrivo, mostrando tutti gli aspetti della sua forza e coraggio.

Ciò non è altro che una bufala o nella migliore delle ipotesi un errore grossolano. Innanzitutto l’età che viene attribuita all’oggetto è ben lontana da quella vera, molti siti attribuiscono a questa figura l’età di 4000 anni o nella più rosea delle ipotesi del I o II secolo A.C. in realtà la statuetta è databile tra il VI e il VIII secolo D.C. Come faccio a saperlo? Semplice bastava visitare la mostra “Gli ori dei cavalieri delle steppe” tenutasi a Trento, Italia, nel 2007 ecco un link della mostra, un Pdf inerente ad essa e la foto del cartellone di presentazione sotto.

Ori-delle-steppe-010

A questo punto pare ovvia la sbagliata attribuzione di appartenenza al popolo Scita, datagli da molti siti, infatti basta controllare Wikipedia per scoprire che in quel periodo in Ucraina le popolazioni stanziate sul suo territorio erano gli Avari e gli Unni. Ma, a parte il fatto che alcuni siti ritengono l’oggetto sparito o non scoperto in Ucraina, fatti entrambi errati, perchè così importante che appartenga a questi due popoli ai fini di dimostrare che è una bufala?armature delle popolazioni citate prima.

kiev

Inoltre lo stile antropomorfo della statua corrisponde allo stile tardo barbarico della steppa, sebbene fossero molto più comuni le raffigurazioni di animali, non a caso le dita (che non sono 6 come molti dicono) assomigliano molto a delle “zampe”; infine l’aureola che cinge l’elmo potrebbe benissimo indicare un ornamento dell’elmo stesso, ma a mio parere, rapportandomi allo stile artistico della statuetta, direi che rappresenta l’importanza e il potere del guerriero raffigurato. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi mi sembra giusto mostrare quale reperto si trova vicino a tale statuetta (vedi foto) la quale al contrario di quanto viene detta è stata trovata con molti altri artefatti dello stesso periodo.

kiev-1

Ora mi sorge spontaneo chiedermi: Ma se un oggetto raffigurante una figura antropomorfa viene trovata insieme ad altri oggetti appartenuti ad un guerriero e la figura stessa presenta un armatura simile a quella indossata dai guerrieri del popolo che l’ha creata è più probabile che sia una rappresentazione di un alieno o di un guerriero?

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4 febbraio 2013 1 04 /02 /febbraio /2013 23:37

Ci troviamo nella città argentina di Alvarado situata a 30 chilometri da Rosario dove Henry, un signore abitante del posto, lunedì 11 ottobre alle ore 11,37 ha immortalato (a sua insaputa) con la sua macchina fotografica un oggetto volante discoidale mentre era intento a scattare alcune fotografie alle piante appena potate situate nel terreno di una scuola locale gestita dalle suore. La scoperta dell'oggetto è avvenuta mentre l'uomo ha scaricato le sue foto al computer; qui ha visto qualcosa di strano sullo sfondo e ingrandendo sul soggetto ha constatato la presenza di un oggetto volante dalla più classica forma di disco.


Le persone che attraversano con la propria automobile la Route 5 in Argentina hanno riferito di aver avuto un'esperienza di "missing-time", ovvero tempo mancante, uno scenario tipico degli incontri ravvicinati del 4° tipo/abduction riportato dagli addotti.

Guidando sulla strada a 35 km tra le città di Lonquimay e Anguil alcune persone hanno riferito di essersi sentiti momentaneamente disorientati e poi di aver realizzato di aver guidato per molti chilometri ma senza alcun ricordo. I ricercatori UFO locali (CEUFO) hanno messo in guardia i conducenti che si inoltrano nella zona delle strane anomalie temporali.

Due giovani uomini mentre stavano viaggiando sulla Strada Nazionale 5 su un tratto tra le comunità di Catriló e Santa Rosa hanno riferito di sentirsi "disorientati", durante il viaggio in tre diverse occasioni. Dopo alcuni minuti, hanno notato che hanno continuato a viaggiare senza ulteriori incidenti, ma senza alcun ricordo della distanza che avevano già coperto.
Questo si è verificato in momenti separati e in tempi diversi, sia a mezzogiorno che al tramonto, senza alcuna spiegazione apparente. Joel, una dei protagonisti di questa strana storia, ha raccontato che mentre stavano chiacchierando normalmente si disorientò improvvisamente, e non avendo idea di cosa fosse successo, e cercando di reagire, si rese conto di aver coperto diversi chilometri senza alcun ricordo di averlo mai fatto.
Il tratto di strada in cui è avvenuto questo presunto incidente è un segmento di circa 35 chilometri tra le città di Lonquimay e Anguil.

Un incidente simile avvenne a un guidatore circa dieci anni fa nei pressi di Lonquimay. Si fermò in una stazione di servizio per chiedere "dove era", e non aveva idea di come fosse arrivato lì, anche se aveva immaginato di percorrere quella strada. L'autista ha continuato il suo viaggio nella zona in questione, sentendosi disorientato, ancora una volta. Ha raggiunto la frazione di Toay senza sapere come avesse compiuto il viaggio.
L'evento è stato ampiamente discusso tra i residenti di Lonquimay e dei suoi dintorni, ma non è stato mai raccontato dai media.

Per questo motivo, il Centro de Estudios OVNI ha emesso un comunicato rivolto alle persone che guidando sulla Route Nazionale n °5, in particolare tra il tratto compreso tra le località di Lonquimay e Anguil, e che potrebbero aver percepito anomalie temporali, di segnalarlo immediatamente al CEUFO, al quale sono arrivate ben 3 segnalazioni di tre casi in giorni diversi solo nel mese scorso.. "

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3 febbraio 2013 7 03 /02 /febbraio /2013 22:30

 

Le sue prime esperienze di Sheldan Nidle riguardo agli UFO ed extraterrestri sono cominciate subito dopo la sua nascita e si sono state evidenziate interamente durante la sua infanzia mediante vari fenomeni di contatto, così come hanno accompagnato le manifestazioni - comunicazioni con forme lucenti, visite extraterrestri e sessioni di istruzione/insegnamento a bordo di navi spaziali. Durante la maggior parte della sua vita, ha goduto di comunicazioni telepatiche continue e dirette a inserire "conoscenza di nucleo" (impianti eterici e fisici). Sheldan ha osservato direttamente navi spaziali durante vari anni. Dagli anni 70 fino a metà degli anni '80, è stato coinvolto nella ricerca scientifica sulle fonti alternative di energia elettrica. In questo periodo i suoi contatti extraterrestri sono ripresi. Attualmente, Sheldan è dal novembre 1997 un rappresentante e un conferenziere per la Federazione Galattica di Luce e ha fondato il Planetary Activation Organization (PAO).

Intorno all'età di quattordici anni, Sheldan ha chiesto che il Siriani e la loro federazione galattica gli interrompessero le comunicazioni perché stava sperimentando il conflitto fra la loro conoscenza scientifica e la nostra qui su terra. Se ne andarono, ma i Siriani e la loro Federazione Galattica gli hanno detto che sarebbero tornati quando sarebbe stato tempo di completare la sua missione per il pianeta Terra e la sua gente. Alle scuole Superiori, si è cimentato nei programmi avanzati di scienza nei settori quali la fisica, la chimica ed il calcolo.

Il vostro mondo è tenuto in un limbo sacro, in attesa del tocco magico che solo il cielo può offrire. Il cielo ha decretato un breve ritardo, al fine di permettere all’umanità un periodo di integrazione in queste energie molto nuove. Molto tempo fa, quando gli Anunnaki hanno voluto regnerà su di voi, un accordo speciale è stato messo avanti il quale stabilisce che il periodo del dominio del buio potrebbe essere autorizzato solo per circa 13 millenni. Questo momento è arrivato e veramente passato. Il crollo delle tante scadenze in una sola è stata la conferma finale per i servitori terreni delle tenebre che il momento è arrivato per la trasformazione. Ora c’è una breve transizione, durante la quale i soldati del buio si arrendono e lasciano che la nuova epoca abbia inizio. Il buio, come sempre, ha arrogantemente rifiutato questa offerta e così, sotto il comando diretto del Cielo, abbiamo rimosso un certo numero di questi recalcitranti e li abbiamo messo sotto la supervisione di un una parte del personale di Agartha e della Federazione. Questo gruppo ha ora un numero considerevole di questi individui in custodia, e questi numeri senza dubbio continueranno a crescere fino a quando questo problema sarà completamente risolto.

 Come notato sopra, la questione è ora in una sorta di sosta sacra. Le nostre forze sono pronte a sostenere il diritto secondo diritto al cambiamento nella governance e abbiamo anche ottenuto una serie di accordi che devono essere attuati una volta che il sacro segnale verrà dato sacro. A questo proposito, sia il quadro giuridico e le divisioni militari dei vari governi da cambiare ci assicurano che sono pronti ad attuare un trasferimento di potere al momento della ricezione del segnale formale. Abbiamo gentilmente chiesto ai nostri mentori celesti per rassicurarci che il calendario originariamente dato a noi è infatti ancora quello in funzione, in risposta, coloro che devono dare il segnale ci hanno più volte informato che questo programma è davvero quello che sarà essere in esecuzione. I nostri team di collegamento sono al lavoro in gran numero e sono pronti a vedere che tutto andrà secondo i piani quando il momento sacro arriverà. Su questo fronte abbiamo intrapreso una serie di esercizi formali per garantire che questa situazione si risolva il più rapidamente possibile. Naturalmente gli oscuri continuano ad essere attentamente monitorati, come è noto per tirare un doozy reale di una manovra dilatoria all’ultimo momento!

 I nostri sacri alleati segreti sono anche pronti a muoversi quando chiamato e stiamo monitorando il vostro mondo per vedere che niente di diverso dall’ordinario possa svolgersi. Il buio e i suoi seguaci corrono intorno al mondo alla ricerca di qualsiasi modo possibile per rubare i fondi, e mentre queste missioni hanno dimostrato di essere in gran parte senza successo, un po ‘di garanzia è stato acquisita. Questo ci conferma che questi mascalzoni non hanno alcuna intenzione di obbedire a qualsiasi accordo fatto tra di noi, e che il nostro personale di collegamento deve stare molto attento quando si tratta di questi implacabili. Siamo veramente contenti di pensare che questa sarà l’ultima volta per tali azioni così scoraggianti! Una volta che la luce verde sarà data, abbiamo preparato una serie di strategie per garantire che le fasi iniziali della nostra operazione procedano rapidamente e sicuramente. Quando la prima fase sarà completata, la nuova governance, i nuovi fondi, e la nuova prosperità saranno fermamente e saldamente in posizione, e quindi tutto ciò che sarà necessario sarà il rendere il tutto permanente.

 Questa transizione della vostra società è pienamente supportata da una tonnellata di documenti a vostro sostegno. Il buio non ha più spazio e solo poco tempo prima che la tromba sacra suonerà. In quel momento una grande Luce si propagherà in Gaia e una nuova epoca sarà formalmente iniziata. Abbiamo intenzione di mettere in scena un ampia esposizione in varie parti del vostro mondo, che segnerà l’inizio di ciò che verrà dopo. Decenni sono passati da quando abbiamo chiesto ai vostri governi, subito dopo la seconda guerra mondiale, di porre fine alla segretezza, divulgare la nostra esistenza e rivelare la tecnologia che avevano acquisito. Questi governi hanno rifiutato di farlo, ma queste richieste iniziali dei nostri stanno ora per manifestarsi nel vostro mondo. Questo sarà un evento spartiacque. Una nuova storia e una nuova datazione delle origini può ufficialmente essere scritta, consentendo alle tante bugie che vi sono state dette fin dall’infanzia di svanire semplicemente ed essere sostituite dalla verità. E’ giunto il momento per voi di imparare le gioie della piena consapevolezza.

 Benedizioni! Siamo i vostri Maestri Ascesi! Veniamo in questo giorno per informarvi che un grande miracolo è pronto ad apparire sul vostro mondo. Secoli fa, il Conte di Saint Germaine ha istituito un trust speciale che è stato imitato in Oriente da Kwan Yin. Questi due tesori costituiscono ora una fortuna enorme che porterà prosperità in tutta la terra. Ci rallegriamo di tutto ciò che il Cielo ha decretato e stabilito per l’umanità! La nuova prosperità sta per trasformare il vostro regno e vi porterà sull’orlo di un grande cambiamento di coscienza. Il nostro compito benedetto è quello di condurvi alla piena consapevolezza, con l’assistenza delle nostre sapienti famiglie spaziali e di Agartha. Insieme riunitremo i due mondi separati di Gaia in uno. In questa sacra unità state per trovare i mezzi per sollevarvi dalla vostra amnesia e riscoprire le verità divine interiori. Queste verità cambierà le vostre attuali convinzioni e preparerà il terreno per la nuova società galattica.

 Questa nuova società galattica è una miscela di vari modelli praticati in tutta la galassia. Come uno dei suoi mentori il nostro compito è quello di guidarvi applicando la nostra sapienza a queste questioni. Poco dopo il vostro ritorno alla piena consapevolezza, incontri planetari sarà convocati per sviscerare un modello di base per il parto della vostra società galattica. Prevediamo che le vostre scelte siano saggio, e sappiamo che utilizzando questo modello è possibile rapidamente ripopolare i mondi di Venere, Marte e Pax. Questa nuova nazione stellare multiplanetaria poi iniziare la sua prima grande missione: la pace in tutta la galassia si cementerà! Questa sarà la prima di molte missioni che ci metterà in contatto con decine di migliaia di galassie vicine. quello che dobbiamo fare insieme è una serie di missioni che esprime il nostro servizio divino della Creazione.

 I momenti rimanenti muovere i vostri primi passi in questa nuova energia, e prima che il nostro lavoro insieme a voi abbia inizio, servono a prepararvi per spiegare questi eventi per la vostra famiglia e comunità. Anche noi abbiamo il nostro ruolo da svolgere. Molti fatti benedetti devono essere mostrati a questo regno. Le società di Gaia sono intrappolate in un insieme di credenze che sono state perpetrate per mantenere una società a due livelli. Questa struttura radicata di convinzioni può essere impostato solo da parte da quello che possiamo fare al momento opportuno. Le nostre varie società segrete richiedono un annuncio speciale da parte della nuova governance per mettere le cose in movimento. Questo porterà alla nostra ricomparsa di massa in modo da poter ancora insegnare e esprimere la nostra sacra saggezza. Questi insegnamenti vanno molto oltre a quello che ora crede sia vero, e mostreranno la strada per tutto ciò che seguirà. Una grande gioia è in procinto di spazzare il vostro mondo e creare una nuova epoca per l’umanità!

 Oggi, vi abbiamo dato un’altra panoramica di quello che sta per accadere. Molte fazioni sacre si riuniscono e pongono le basi per un momento unico della vostra storia! La convinzione di molti di voi, di essere soli e unici nel cosmo, sta per essere superata per sempre. Sappiate, carissimi, che illimitate risorse e l’infinita Prosperità del Cielo sono davvero Vostre! Così sia! Selamat Gajun! Selamat Ja! (In siriano: Siate Uno nell’Amore, Siate nella Gioia!)

fonte

 

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1 febbraio 2013 5 01 /02 /febbraio /2013 23:25



Nulla è stato fatto dal Sommo Creatore senza un fine (E. Swedenborg)


Il Giornale Online

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Emanuel Swedenborg (1688-1772) è uno scienziato e mistico svedese. Nacque a Stoccolma, terzo figlio di un vescovo luterano, Jesper Swedberg. Nella prima parte della sua vita, Swedenborg percorse una carriera prolifica come scienziato ed inventore: si occupò di chimica, anatomia, matematica, mineralogia, zoologia, astronomia, filosofia… e si diceva che conoscesse ben undici lingue. Tra le sue opere di questo periodo si può ricordare Opera philosophica et mineralia (1734), una monografia sui metalli. All'età di 56 anni cominciò la fase spirituale della sua vita: ebbe l'esperienza dei primi sogni e di successive visioni di un mondo ultraterreno, in cui riteneva di comunicare con gli Angeli e gli spiriti, tra i quali molti personaggi della Bibbia, come Mosè e Gesù. Da quel momento si dedicò alla teologia. Il mistico rivelò che le anime guidarono la sua interpretazione delle Sacre Scritture e sostenne di essere uno dei pochi uomini in grado di dialogare con gli spiriti e con le creature celesti del Paradiso.

Swedenborg compose più di 50 libri, la maggior parte in latino. Tra i suoi testi di argomento spirituale, si possono citare Regnum Animale (1744-1745) dove l'autore esaminò i misteri dell'anima; De Cultu et Amore Dei (1745, Sulla Devozione e l'Amore per Dio), Vera christiana religio, nonché la monumentale opera Arcana Caelestia (1749-1756), ossia un commentario al libro della Genesi.

Attualmente è possibile leggere in italiano solo il trattato "Cielo ed Inferno" e "Conversazione con gli Angeli", oltre a qualche estratto di alcune altre opere. [1]

In questo breve studio, vorrei soffermarmi non sulle concezioni bibliche, teologiche, escatologiche di questo uomo enciclopedico: infatti la filosofia di Swedenborg è conosciuta e riconducibile, in linea di massima, ad una forma di Cristianesimo incentrata sulla dottrina delle corrispondenze tra mondo spirituale e mondo naturale. Desidererei, invece, riflettere su tre accenni alla vita extraterrestre disseminati nel testo Cielo e inferno, cercando di correlare queste note ad alcuni scenari dell'Ufologia. Preciso che il taglio di questa modesta ricerca non vuole essere irriguardoso né tanto meno blasfemo, nel momento in cui considero la possibile valenza ufologica del primo passo desunto dal libro dedicato al Cielo: si tratta soltanto di una lettura suscettibile di essere contraddetta e falsificata.

Le altre due glosse, invece, sono riferite dall'autore esplicitamente a popoli delle stelle, come brevissimi excursus nell'ambito di una trattazione sull'ineffabile Armonia che permea il Paradiso e sulle creature che lo abitano. Nel paragrafo 118 del Libro I, il veggente così si esprime: "Mi è stato detto dagli Angeli che il Signore appare nel Cielo come sole... Il Signore appare come sole non in cielo, ma in alto, al di sopra dei cieli; non sopra la testa o allo zenith, ma davanti al volto degli angeli ad un'altezza media tra lo zenith e l'orizzonte. Appare in due punti diversi: davanti all'occhio destro, come un sole di fuoco simile al fuoco del sole del mondo e di una grandezza analoga; appare davanti all'occhio sinistro come luna, di un chiarore simile a quello della luna della nostra terra, ma più brillante e di una grandezza simile; questa luna, però, appare contornata di parecchie piccole lune, tutte luminose e risplendenti. Il Signore appare in queste due forme in quanto si manifesta a seconda della ricezione che ciascuno ha di lui e cioè a seconda che lo si percepisca per il bene dell'amore o per il bene della fede. Appare come un sole di fuoco a chi lo percepisce con l'amore, come una luna bianca e lucente a chi lo percepisce con la fede."[2]

L'excerptum riportato, di primo acchito, là dove sono descritti il sole sfavillante e soprattutto la luna attorniata di piccole lune, evoca analoghe raffigurazioni dell'Antico e del Nuovo Testamento, interpretate da alcuni studiosi in chiave clipeologica, ossia come indizio della visita di esseri extraterrestri sul nostro pianeta in tempi lontani, esseri le cui astronavi furono paragonate ora a soli splendenti, a meteore, a radiosi corpi celesti, ora a scudi, a carri, a travi infuocati. [3]La rappresentazione ricorda pure i cosiddetti fenomeni solari collegati alle epifanie “mariane”: infatti, in occasione di alcune di queste visioni, considerate erroneamente soprannaturali, sono stati osservati oggetti luminosi ed iridescenti, circolari o discoidali, che compivano evoluzioni nel firmamento. Sembra quasi che Swedenborg dipinga degli U.F.O. sfolgoranti, simili a quelli avvistati da numerosissimi testimoni nel periodo intercorso tra il 1947 ed oggi, ma anche prima, sebbene meno frequentemente, durante i vari periodi storici, dalla preistoria in poi. [4]


Bisogna tuttavia riconoscere che è possibile che il mistico svedese abbia tratteggiato un’immagine ultraterrena ed alluso a concetti metafisici, ricorrendo a metafore visive (il sole e la luna), in modo non dissimile da quei poeti e quei mistici che hanno adombrato la realtà soprannaturale, di per sé intraducibile in parole, con espressioni umane. Il paragrafo 321 contiene le seguenti notizie: “Nell’universo esiste un gran numero di terre abitate. Solo alcuni dei loro abitanti sanno che il Signore ha rivestito il corpo umano su questa nostra Terra, ma, dato che essi adorano il divino, sono subito accettati dal Signore”.

Il paragrafo 417 aggiunge circa le star nations: “ Si può vedere quanto è grande il Cielo del Signore dal fatto che tutti i pianeti visibili del nostro mondo solare sono delle terre: essi ed altri innumerevoli pianeti dell’universo sono tutti coperti di abitanti. ... Anche gli abitanti di questi pianeti divengono spiriti ed angeli, se vivono in base all’amore ed alla verità. Nell’universo esiste non meno di un milione di terre abitate ognuna da milioni di abitanti, per centinaia e centinaia di generazioni. Tuttavia gli angeli mi hanno detto che tutto questo non è niente in rapporto all’immensità del Signore ed alla sua creazione”.

I due brani sopra riportati paiono una ripresa ed un ampliamento del versetto del Quarto vangelo in cui si legge: “Nella casa del Padre mio ci sono molti posti”.[5] Con la descrizione di Swedenborg, si slarga l’immagine grandiosa di un cosmo sterminato e pullulante di vita in ogni dove, un universo i cui abitanti, se animati dall’amore e da spirito di verità, possono ascendere nella sublime dimensione divina da cui promana ogni cosa. E’ evidente in questi passi la somiglianza con quelle testimonianze e concezioni che si riferiscono all’universo come ad una realtà in cui le civiltà sono numerose e non del tutto dissimili, per le sembianze, dagli uomini, anche se in genere superiori sotto il profilo etico. Da osservare che la presenza di forme di vita sui vari pianeti del nostro sistema accomuna l’esobiologia di Swedenborg alle testimonianze ed affermazioni di contattisti, dagli anni ‘50 del XX secolo ad oggi, circa Venusiani, Saturniani etc. Sebbene la cosmologia abbia in gran parte smentito la credenza che i pianeti del nostro sistema ospitino delle civiltà, non dimentichiamo che alcuni visitatori, se non hanno mentito sul luogo di provenienza, potrebbero essere originari del futuro o di dimensioni planetarie parallele. [6]

Le note sugli alieni sono soltanto queste in Cielo e inferno, ma nel libro intitolato Terre nell’universo, l’autore riporta quanto gli fu concesso di apprendere sulle popolazioni di mondi del nostro sistema solare (da Mercurio a Saturno), di altre galassie e su una seconda Terra oltre il nostro sistema solare. Swedenborg descrive, in questa monografia, il carattere, le abitudini, il culto degli extraterrestri, arricchendo la rappresentazione con note filosofiche. [7]L’opuscolo non è stato ancora tradotto in italiano: una sua versione è, però, auspicabile, perché consentirebbe di ampliare il discorso sulla vita nell’universo e sul significato profondo della Creazione, a prescindere dalla possibilità che corpi celesti come Marte e Giove, così come li conosciamo, siano veramente abitati oppure no.
di Antonio Marcianò
[1] Sulla vita e sulla produzione di Swedenborg, vedi E. Swedenborg, Cielo e inferno, l’Aldilà descritto da un grande veggente, con una biografia a cura di Paola Giovetti, Roma, 1998, 2005, pp. 11-43
[2] E. Swedenborg, op. cit., p. 75
[3] Cfr R. Pinotti, Angeli, dei, astronavi Extraterrestri nel passato, Milano, 1991
[4] Sulle epifanie “mariane”, vedi A. Marcianò, Le due Marie, 2006, con la bibliografia ivi riportata.
[5] “Giovanni”, 14, 2
[6] A. Cavallin, Presenze dal futuro, 2004
[7] Cfr R. Pinotti, UFO contatto cosmico Messaggeri e messaggi dal cosmo, Roma, 1991, pp. 95-98. Dissento dall’autore che è incline a considerare l’opera Cielo e inferno, come la testimonianza di un contatto con extraterrestri, laddove credo che gli esseri incontrati dal veggente siano anime disincarnate ed angeli, sebbene, come rilevato nello stesso libro di Pinotti, talora il confine tra dimensione aliena e sfera spirituale sia piuttosto labile. Vedi anche A. Marcianò, Matthew Ward e le civiltà extraterrestri, 2007. Ad ogni modo è suggestiva la presunta parentela tra alcuni idiomi alieni e l’ebraico, considerato che questa antica lingua semitica è ritenuta di origine angelica.   
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31 gennaio 2013 4 31 /01 /gennaio /2013 22:59

 


ufo_saturno1.jpg, Uno degli strani oggetti dal diametro di un chilometro che attraversano gli anelli di Saturno

 Immagini di questo tipo catturate dalla sonda Cassini (fonte: /JPL-Caltech/SSI/QMUL)

Uno degli strani oggetti dal diametro di un chilometro che attraversano gli anelli di Saturno

Sfrecciano come bolidi, lasciando scie luminose.(2008

Strani oggetti sfrecciano velocissimi attraverso uno dei più bizzarri anelli di Saturno, quello indicato con la lettera F, e si lasciano dietro una 'coda' luminosa. Le prime immagini di questo fenomeno davvero insolito, previsto da tempo ma mai osservato, sono state inviate a Terra dalla sonda Cassini, la missione congiunta fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Le immagini vengono presentate a Vienna, nel convegno dell'Unione Europea di Geoscienze.

''L'anello F di Saturno è molto particolare e molto più dinamico di quanto si pensasse'', ha osservato il britannico Carl Murray, della Queen Mary University di Londra, che lavora ai dati della missione Cassini. ''Questo anello - ha aggiunto - è uno zoo 'affollato' di oggetti bizzarri, che vanno da un diametro di un chilometro a circa 100 chilometri, come la luna Prometeo, protagonisti di spettacoli meravigliosi''.

Scoprire questi oggetti, che sembrano essere grandi 'sassi' ghiacciati, non è stato facile. ''Abbiamo setacciato 20.000 immagini raccolte in sette anni da Cassini e abbiamo trovato circa 500 esempi di questi oggetti'', - ha rilevato Nick Attree, della Queen Mary University.
Era noto che il passaggio di oggetti relativamente grandi, come Prometeo, può increspare l'anello F, creando canali, onde, vortici e mulinelli. Ma è la prima volta che questi ''bolidi'' cosmici vengono osservati. L’effetto osservato nelle immagini inviate da Cassini ricorda quello delle palle di neve lanciate a tutta velocità.

I dati di Cassini mostrano inoltre che alcuni di questi oggetti vengono distrutti dalle collisioni con gli altri frammenti ghiacciati che costituiscono l'anello, ma altri sopravvivono.
Le collisioni producono scintillanti particelle di ghiaccio che formano una 'coda' luminosa che si allunga da 40 a 180 chilometri e che i ricercatori chiamano 'mini getti'.

Per Linda Spilker, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, ''al di la' della bellezza dell'anello F, il suo studio ci aiuta a comprendere che cosa succede quando i sistemi solari evolvono a partire da dischi di polveri simili agli anelli di Saturno, ma ovviamente molto più grandi''.


allegato, ufo_saturno2.jpg

Una delle scie brillanti lasciate dai corpi ghiacciati che attraversano l'anello F di Saturno (fonte: /JPL-Caltech/SSI/QMUL)

Composizione di immagini delle scie dei dai corpi ghiacciati che attraversano l'anello F di Saturno (fonte: /JPL-Caltech/SSI/QMUL)allegato, ufo_saturno3.jpg

allegato, ufo_saturno5.jpg  allegato, ufo_saturno8.jpg

 

 

Una delle scie brillanti lasciate dai corpi ghiacciati che attraversano l'anello F di Saturno (fonte: NASA/JPL-Caltech/SSI/QMUL

 

 

Una delle scie brillanti lasciate dai corpi ghiacciati che attraversano l'anello F di Saturno (fonte: NASA/JPL-Caltech/SSI/QMUL)

 

Fonte
http://www.ansa.it/scienza/notizie/...

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