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24 agosto 2020 1 24 /08 /agosto /2020 22:03

Cartomanzia

E’ pericoloso farsi fare le carte, fare sedute di cartomanzia, farsi leggere i tarocchi, le sibille, anche gratis e/o per gioco, oppure al telefono?

Si deve sapere che la lettura delle carte, o dei tarocchi, è una mantica esoterica, ossia la cartomanzia fa parte della magia, dell’occulto e dell’esoterismo in quanto metodo di indagine, anche in prospettiva futura, e conseguentemente è soggetta a tutti quei pericoli o conseguenze negative che si possono trovare affrontando determinati argomenti senza le dovute conoscenze e protezioni.

Leggere le carte, i tarocchi, o le sibille, è un atto magico e si possono, consapevolmente o inconsapevolmente, aprire “porte”, passaggi, che poi, se non si è preparati, non si è capaci di chiudere ed esse diventano passaggio di elementi di negatività, quando non addirittura entità portatrici di energie negative, come possono essere, nella migliore delle ipotesi le larve, oppure, nella peggiore, entità demoniache.

C’è tutta una letteratura esoterica in proposito e solo persone ignoranti e/o sprovvedute affrontano una materia così importante, ma anche così pericolosa, senza le dovute conoscenze.

Ma fuori dubbio il pericolo più grande è quello della infestazione larvale.

Oggi c’è il vizio – mi si consenta questo termine – per ogni sciocchezza o anche problema importante, di rivolgersi alla cartomanzia telefonica. A parte il giudizio negativo sulla cartomanzia fatta al telefono, degli 899 e tutti gli altri numeri a pagamento, con cui i mercanti dell’occulto NON danno alcun servizio di cartomanzia ma speculano sui bisogni e sulla necessità dei quanti chiamano ed all’esoterismo credono, pochi sanno che un modo per essere contagiati dalle larve, se non si è protetti, sta proprio nel telefono. Se, dall’altra parte, vi è qualcuno infestato larvalmente e voi non siete protetti e siete nelle condizioni di poter essere “contagiati” (leggasi debolezza psico-fisica), il collegamento dei due numeri telefonici è per le larve un’autostrada su cui viaggiare e colpire la vittima ignara che, così, dopo la telefonata, si trova “infettata larvalmente” e dà inizio al suo calvario, diventando lui stesso infettivo per altre persone e luoghi magari a lui cari.

Tarocchi

E molte volte l’infestazione larvale ha una sintomatologia molto simile ad quella di una fattura, di un malocchio, di un maleficio, e, se non ci si rivolge a persona esperta, ecco che il dramma si compie tutto nella sua completezza… E TUTTO PER UNA TELEFONATA.

Ma non solo la cartomanzia o la lettura dei tarocchi o le sibille sono pericolose al telefono. Gli stessi pericoli li corrono coloro i quali fanno queste pratiche per gioco o si dilettano a farle agli amici, parenti, facendosi passare per sensitivi e cartomanti, ed anche in questo caso andiamo ad aprire le stesse porte di cui abbiamo parlato sopra. Non farsi fare queste pratiche MAI da persone inesperte, per gioco, per prova, alle fiere, sui forum o in rete, ecc. senza le dovute protezioni, consapevoli che un errore o un atteggiamento superficiale verso tali manzie può diventare un gioco molto, MOLTO pericoloso.

magic pendulum and cards of tarots on astrological background in special mystical lightning

Sedute spiritiche

In Italia c’è una certa tendenza all’occultismo e sono molti ad ammettere di avere partecipato a una seduta spiritica, almeno una volta nella vita. Ma con quali conseguenze? E’ vero che le sedute spiritiche sono pericolose ed è meglio non farle nemmeno per scherzo? Cosa fondamentale da ricordare è che per svolgere una seduta con gli spiriti occorre la presenza di un tramite sensibile, il cosiddetto Medium.

Storicamente, lo spiritismo apparve in Francia nella seconda metà del 1800, ma ai nostri giorni ha decine di milioni di seguaci in molti paesi dell’Europa e del mondo, oltre alla Francia: Spagna, Stati Uniti, Giappone, Germania, Inghilterra, Argentina, Portogallo e soprattutto Brasile.

In Italia, secondo alcuni dati riferiti da Codacons, sarebbero almeno 13 milioni i cittadini che ogni anno si rivolgono al mondo dell’occulto, ma in questa statistica rientrano anche coloro che chiedono consiglio a cartomanti, maghi e fattucchieri.

 

Il pericolo della seduta spiritica

Vediamo di capire qualcosa di più delle sedute spiritiche: qualcuno pensa che siano solo scherzi orditi da burloni che si divertono a vedere le reazioni dei più suggestionabili. E’ davvero così? Occorre fare una premessa, perchè qui c’è una mezza verità: infatti assistere a una seduta spiritica può avere effetti pericolosi se si è psicologicamente deboli. Di fatto, se si è facilmente suggestionabili, si sarà portati a credere a qualsiasi cosa!

Coloro che credono fermamente nella possibilità di parlare coi morti, invece, ritengono che sia necessario approcciare a tale pratica con serietà. In genere alle sedute presenzia anche una persona che non partecipa attivamente alla seduta ma che assiste, osserva e annota gli avvenimenti.

Le comunicazioni spiritiche avverrebbero solo grazie all’intervento di un “medium“, un tramite dotato di particolari sensibilità. A questa persona si riconoscono specifiche doti che permettono proprio la comunicazione fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta seduta spiritica.

Lo spiritismo insegna che possiamo comunicare con gli spiriti dipartiti e con altre entità spirituali. Altri insegnano che possiamo cercare uno spirito guida a cui affidare la nostra vita. Coloro che credono si affrettano a dire che Dio nella Bibbia proibisce espressamente di consultare gli spiriti, con e senza l’aiuto degli spiritisti, perchè vi è del male e del pericolo in questa pratica (Levitico 19:31; 20:6,7; Isaia 8:19).

Noi non siamo cristiani, ma pagani; certo è che non è facile gestire certe situazioni se non si è all’altezza.

Fonte: il Web.

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9 maggio 2020 6 09 /05 /maggio /2020 22:51

Affermare che Nikola Tesla fosse un po’ bizzarro è dir poco. Il suo personaggio sembra uscito dalla penna di uno scrittore di racconti fantastici e la sua personalità si adatta magnificamente al cliché dello scienziato pazzo. Inoltre era affetto da vari disturbi ossessivo-compulsivi, come ad esempio la paura della sporcizia e delle infezioni, la paura per gli oggetti di forma sferica (in particolare le perle), l’ossessione per il numero 3, l’amore morboso e malsano per i colombi. E come ciliegina sulla torta, soffriva di allucinazioni visive e auditive.

Ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un grandissimo inventore, fisico e ingegnere elettrico, vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, che ha contribuito in modo notevole allo sviluppo della seconda rivoluzione industriale. Negli Stati Uniti è popolarmente noto almeno quanto  Thomas Edison.

Nikola Tesla (1856-1943), croato di famiglia serba e, nel 1891 naturalizzato statunitense, nella sua vita ottenne almeno 278 brevetti. Fra le varie invenzioni, dobbiamo a Tesla la corrente alternata, il sistema di rete elettrica polifase, il motore elettrico in corrente alternata. Importante è stato il suo contributo agli strumenti per la comunicazione senza filo tra cui la radio, per la quale gli Stati Uniti, nel 1943, hanno conteso il brevetto a Marconi. In suo onore è stata chiamata tesla (T)  l’unità di misura dell’induzione magnetica.

Mi sono divertito a raccogliere alcuni dei molti aneddoti riguardanti la sua vita (l’ordine è quasi casuale).

Aereo a decollo verticale (brevetto di Tesla – 1928)

Volare, oh oh

Fin da bambino aveva una mente creativa. Era affascinato dalla possibilità di inventare una macchina volante. Un giorno salì sul tetto del granaio con un ombrello, respirò a fondo fino a stordirsi e, credendo in questo modo di essere diventato più leggerò si gettò. La mamma lo trovò qualche tempo dopo, svenuto sul terreno, e lo portò a casa. La macchina volante lo ossessionava a tal punto che verso gli undici anni il suo sogno di volare diventava quasi un’allucinazione. Da adulto, nel 1928, ottenne il brevetto per un aereo a decollo verticale.

Un mulino a maggiolini

Tra le sue più stravaganti invenzioni giovanili è da ricordare quello che chiamerei il “mulino a maggiolini”.
“… In uno dei miei successivi tentativi, mi sembrava di agire sotto il primo impulso istintivo che in seguito dominerà la mia vita: imprigionare l’energia della natura per metterla al servizio dell’uomo”. Il piccolo Tesla pensò che si potesse sfruttare in qualche modo il battito d’ali dei maggiolini e costruì una specie di piccolo mulino a quattro pale sulle quali incollò diligentemente numerosi insetti. I poveri maggiolini, tentando di scappare, sbattevano disperatamente le ali producendo una corrente d’aria che faceva girare le pale del mulino. Tesla si vantava di riuscire a far girare il mulino anche per più di un’ora. Sfortunatamente gli esperimenti di “energia entomologica” si interruppero bruscamente quando un amico di Tesla dimostrò un peculiare appetito nei confronti dei maggiolini. Il ragazzo si riempiva la bocca di insetti e li masticava con grande soddisfazione. Tra i suoi denti i maggiolini producevano un disgustoso scricchiolio e Tesla, nel guardare l’amico, vomitò e rinunciò definitivamente a questo tipo di ricerca.

I cento volumi di Voltaire

A scuola, Tesla dimostrava una capacità di concentrazione e una tenacia ferrea che sfiorava la pazzia. Il suo intento era quello di superare in bravura i compagni. Un giorno si mise in testa di leggere tutte le opere di Voltaire. Aveva ormai iniziato l’impresa quando si rese conto che si trattava di un centinaio di volumi stampati a piccoli caratteri. Una volta cominciato non volle smettere e portò a termine la lettura sfiorando, alla fine, il crollo mentale.

Vedere con la mente

Fin dall’infanzia Tesla soffriva di strane allucinazioni. Se osservava troppo a lungo qualcosa di interessante che gli catturava l’attenzione, l’immagine mentale dell’oggetto gli si ripresentava insistentemente anche nelle ore successive e durante la notte. Questa capacità di visualizzare mentalmente gli oggetti era però accompagnata anche da un disturbo allucinatorio: comparivano nella sua mente strani lampi di luce che interferivano con i suoi pensieri. Tormentato da queste immagini mentali dettagliatissime e ossessive, che lo infastidivano parecchio, Testa cercò dei metodi per cacciarle contrapponendo altre immagini mentali create da lui. In questo modo sviluppò una capacità straordinaria di “vedere” gli oggetti con gli occhi della mente, una capacità che lo aiutò nelle sue invenzioni. Tesla racconta che quando inventava una macchina, per prima cosa ne creava un’immagine mentale molto dettagliata e ne sperimentava il funzionamento soltanto con la mente. Solo dopo aver accertato che tutto “funzionasse” come desiderato, iniziava la costruzione reale. Molti anni dopo Tesla si dedicò allo studio di una macchina che fotografasse il pensiero, anche se nessuno vide il risultato della sua ricerca.

La natura è un grande gatto

Il primo contatto con il fenomeno dell’elettricità lo ebbe all’età di tre anni, un giorno d’inverno. Cominciò ad accarezzare il suo gatto di nome Maĉak e vide una pioggia di scintille scoppiettanti. Suo padre gli disse che si trattava di elettricità statica. “La natura forse è un grande gatto?” chiese il bambino “e se così è, chi lo accarezza? Non può essere altri che Dio!” concluse. Più tardi, nella notte, vide il gatto circondato da un’aura luminosa.

Il tubo postale

Il giovanotto Tesla impegnava la sua mente in invenzioni improbabili. La più sorprendente consisteva in un lungo “tubo postale”  da stendere attraverso l’Atlantico che avrebbe permesso la comunicazione tra l’America e l’Europa. Il messaggio doveva essere inserito in un contenitore a prova d’acqua e lanciato attraverso il tubo per mezzo di una potente pompa ad acqua.

Il tonfo della mosca

Nel 1881 Tesla diventò esageratamente sensibile ai rumori, anche i più deboli. Diceva di sentire il tonfo dell’atterraggio di una mosca sul tavolo vicino e la vibrazione della sua sedia al passaggio di un treno a venti miglia di distanza.

Amnesia da stress

Nel 1890 fu colpito da una forte amnesia che gli impediva di ricordare quasi tutti gli eventi della sua vita a parte quelli dell’infanzia.  L’amnesia fu provocata forse dallo stress da lavoro quando era consulente alla Westinghouse Corporation, nel pieno della Guerra delle correnti. Tesla interpretò la malattia come una difesa naturale del cervello che stava per esaurire tutte le sue energie nel tentativo disperato di inventare un sistema per trasmettere le correnti elettriche attraverso il sottosuolo. Non accettò le cure proposte dai medici e recuperò la memoria con esercizi di concentrazione notturni sui ricordi perduti.

Ossessioni

Nikola Tesla soffriva di quel disturbo che attualmente è chiamato disordine ossessivo-compulsivo. Chi ne soffre si vede costretto a ripetere ritualmente determinati gesti. Come esempio, Tesla era ossessionato dal numero tre. Ripeteva per tre volte il giro di certi isolati e quando passeggiava contava sempre i passi. Calcolava il volume della zuppa che stava per mangiare o del tè che stava per bere. In uno degli alberghi che lo ospitarono, il Waldorf-Astoria di New York, esigeva che la cameriera gli mettesse sul tavolo da pranzo una pila di diciotto tovaglioli. Il diciotto non è un numero casuale: è divisibile per tre. In un’altra residenza dove alloggiò, l’Alta Vista Hotel in Colorado Springs, scelse la stanza 207 perché questo numero è divisibile per 3. Era ossessionato dalla pulizia. Si lavava continuamente le mani e non voleva che la cameriera gli pulisse la stanza perché preferiva occuparsene personalmente, con grande pignoleria.

I capelli delle altre persone gli procuravano repulsione e non  li avrebbe mai toccati “eccetto, forse, con la punta di una pistola”.

Nikola Tesla in una illustrazione apparsa nel 1894 sul Sunday World di New York. Tesla appare circondato da folgoranti lingue di fuoco prodotte per effetto elettrostatico

Lo scienziato luminescente

Alla fiera mondiale di Chicago del 1893 Tesla applicò al suo corpo una corrente di duecentomila volt e i cronisti raccontarono che lo scienziato e i suoi vestiti continuarono ad emanare luce per qualche tempo anche dopo l’interruzione del circuito. Tesla riteneva che, con questo sistema, un uomo avrebbe potuto sopravvivere al Polo Nord senza i vestiti.

Elettrificare le scuole

Credeva che un giorno si sarebbe utilizzata l’energia elettrica per provocare l’anestesia; la sua fiducia nelle proprietà della corrente elettrica era tale che  suggerì di stendere dei cavi elettrici lungo il pavimento delle aule scolastiche per stimolare gli alunni annoiati e di elettrificare i camerini degli attori per migliorare le loro prestazioni in scena.

 

Purghe elettriche
Mark Twain nel laboratorio di Tesla

Mark Twain nel laboratorio di Tesla

Tesla si occupò a lungo di vibrazioni elettromeccaniche. Lo scrittore Mark Twain, che era un suo grande amico, volle provare una piattaforma vibrante che Tesla aveva costruito nel laboratorio di New York. Tesla l’aveva annunciata come una fantastica invenzione dagli effetti miracolosi sulla salute umana, che avrebbe radicalmente cambiato la vita negli ospedali e nelle case. Mark Twain gli chiese di provarla subito ma Tesla lo sconsigliò dicendogli che il marchingegno necessitava di ulteriori aggiustamenti.  Twain insistette al punto che Tesla gli disse: “D’accordo Mark, ma non starci troppo a lungo, scendi quando te lo dico io” e chiese ad un suo assistente di accendere la piattaforma vibrante. Twain si ritrovò a ronzare e vibrare sulla piattaforma, agitando la braccia ed emettendo gridolini di felicità come un bambino su una giostra. “Bene Mark, ne hai avuto abbastanza, scendi ora” gli disse Tesla dopo qualche tempo. “No, mi sto divertendo troppo!” rispose Twain. “Te lo dico seriamente – insisteva Tesla – è meglio se scendi subito!”.
Twain continuava a ridere: “Non scendo nemmeno se mi togli da qui con una gru” gridava. Mentre pronunciava queste ultime parole la sua espressione cominciò a farsi seria, si trascinò tentennando verso il bordo della piattaforma, agitando terrorizzato le braccia verso Tesla, per fargli capire di spegnere l’interruttore che azionava il marchingegno. “Presto Tesla, dov’è?”. Tesla sorridendo lo aiutò a scendere e gli indicò la direzione della porta del bagno. L’unico effetto certo della piattaforma vibrante era quello lassativo e Tesla e i suoi assistenti lo sapevano bene.

Come spaccare la Terra

Sosteneva di avere la capacità di rompere il pianeta Terra allo stesso modo in cui si rompe una noce. Iniziò tutto nel 1898, quando riuscì a costruire degli oscillatori tascabili. Un giorno posizionò un dei suoi aggeggi alla base di una colonna di ferro di un edificio. In meno di un minuto l’oscillatore entrò in risonanza con la colonna che iniziò vibrare provocando un piccolo terremoto. Il fenomeno stava diventando incontrollabile e Tesla dovette spaccare l’oscillatore a martellate per salvare l’edificio. Quando arrivarono i giornalisti Tesla affermò di essere in grado, con uno dei suoi oscillatori tascabili, di distruggere il ponte di Brooklyn se avesse avuto idea di farlo. Più tardi dichiarò di riuscire a spaccare l’intero pianeta con la stessa facilità con cui un ragazzo può tagliare in due una mela. Quando gli chiesero in quanto tempo sarebbe riuscito a spaccare la Terra, rispose “un mese, forse un anno o due”. La scienza di far vibrare la terra fu battezzata da lui “telegeodinamica”. Cercò anche di commercializzare un sistema di comunicazione che funzionava colpendo il terreno con un pesante cilindro. Le vibrazioni provocate avrebbero attraversato la Terra raggiungendo qualsiasi altro punto della superficie, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Tesla non sospettava che le vibrazioni del suolo, in realtà, si attenuano troppo rapidamente. Era convinto che in questo modo tutti i popoli della terra avrebbero potuto comunicare tra loro.

Tesla venusiano

Tesla attirava schiere di occultisti. Alcuni di loro affermavano che lo scienziato non fosse di origine terrestre. Dicevano che Tesla era un venusiano arrivato sulla Terra con un’astronave oppure sulle ali di una colomba bianca. La sua missione sarebbe stata quella di far progredire l’umanità. Tesla disapprovava questo tipo di adulazione e rinnegava i poteri che gli venivano attribuiti.

Adipofobia

Provava avversione per le persone grasse. Quando una delle sue segretarie, un po’ sovrappeso, urtò un tavolo facendo cadere a terra un oggetto, Tesla la licenziò e non cambiò idea nemmeno quando lei si inginocchiò per pregarlo di concederle una seconda possibilità.

Facciamola finita con le notti buie

Uno dei suoi più grandi sogni era quello di eliminare la notte iniettando nell’alta atmosfera una corrente elettrica ad alta frequenza che avrebbe provocato l’incandescenza dei gas e l’illuminazione delle città, delle nazioni, e del mondo intero. Gli aerei avrebbero potuto atterrare anche di notte, diceva, e i viottoli dei porti sarebbero stati più sicuri.

Radiometro, amore mio

Nel 1893 si innamorò perdutamente di un radiometro che considerava la più bella invenzione di tutti i tempi. Il radiometro, inventato da Sir William Crookes alla fine dell’Ottocento, è un piccolo mulino con le pale colorate di nero da un lato e bianche dall’altro. Esposto al sole il radiometro si mette a girare per un effetto dovuto al riscaldamento e la conseguente dilatazione del gas che è più intensa presso la superficie nera.

Febbri radioattive

Nel 1896 perse la testa per i raggi X, scoperti appena un anno prima da Wilhelm Conrad Röntgen. Sperimentava esposizioni ai raggi X esageratamente lunghe, per ottenere fotografie del cervello sempre più dettagliate. Riteneva inoltre che i raggi possedessero un benefico effetto stimolante sul cervello. Cambiò idea quando le ustioni e le vesciche sulla sua pelle lo ridussero ad un mostro. Descrivendo gli effetti dei raggi X scrisse: “Nei casi più gravi la pelle prende una colorazione scura ed in alcuni punti diventa nera, sgradevole e con vesciche malsane; si staccano grossi strati lasciando allo scoperto la carne sottostante. Il tutto è accompagnato da febbre e dolori brucianti”.

Donne

Nel 1893 gli fu presentata la bella Anne Morgan, figlia del ricco industriale J.P.Morgan. Tesla la guardò, e quando vide i suoi orecchini di perle ne fu così disgustato che cominciò a digrignare i denti. Fece del suo meglio per evitarla. In realtà avrebbe avuto piacere di parlare con lei ma la presenza delle perle gli resero la cosa impossibile.

Matrimonio

Tesla non si sposò. Quando un giornalista gli chiese se credeva nel matrimonio lui rispose: “Per un artista, sì; per un musicista, sì; per uno scrittore, sì; ma per un inventore no. I primi tre possono prendere ispirazione dalla presenza femminile ed essere condotti dal loro amore verso risultati migliori. Un inventore possiede una natura così intensa, ricca di caratteristiche così selvagge e passionali che, nel dare se stesso ad una donna che potrebbe amare, perderebbe tutte le sue qualità. Credo che non siate in grado citare alcuna grande invenzione fatta da un uomo sposato”.

 

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Apparato per trasmettere energia elettrica senza uso di cavi (brevetto di Tesla, 1914)

Marziani

Guardava spesso il cielo e speculava sull’esistenza di vita extraterrestre. In particolare, credeva che Marte fosse abitato da forme intelligenti ed era convinto di poter comunicare con loro per mezzo di uno strumento che riusciva ad inviare energia elettrica senza bisogno di cavi. Nel 1900, usando una potente radio, ricevette un segnale intermittente e affermò di aver intercettato un messaggio da Marte. Il fisico Lord Kelvin disse che il mondo doveva credere a Tesla riguardo i segnali marziani: New York era la città tecnologicamente più avanzata della Terra e la sua luce sarebbe stata visibile da Marte, perciò era naturale che i marziani tentassero di comunicare proprio con New York. Hawthorn, un amico di Tesla, affermò che già da tempo i marziani avevano visitato la Terra, ma che avevano scelto di non comunicare con l’ignorante umanità, aspettando che nascesse qualcuno intelligente come Tesla.

Incendiare l’aria

Tesla pensava che elevatissimi voltaggi potessero generare delle reazioni chimiche nell’alta atmosfera tra l’ossigeno e l’azoto, tanto che l’atmosfera stessa si sarebbe potuta incendiare.

Scotofilia

Verso il 1913 Tesla voleva stare al buio. Verso mezzogiorno, quando arrivava nel suo ufficio, come prima cosa chiudeva le imposte. Era convinto di essere più produttivo al buio; gli impiegati lo sentivano parlottare da solo nella stanza chiusa. E’ difficile conciliare questa sua mania con il desiderio di illuminare la notte…

Oh mia colomba

Verso la fine della sua vita Tesla divenne “colombofilo”, cioè si innamorò dei piccioni. Aveva un attaccamento speciale, mistico, forse malsano verso questi volatili. Raccoglieva piccioni feriti ed ammalati e li portava nella sua stanza dell’alberto Waldorf-Astoria dove fu ospite per diversi anni. Impegnava molto del suo tempo per nutrire e curare i piccioni e talvolta, a dispetto della sua mania dell’igiene, li coccolava facendoli mangiare dalla sua bocca. Li chiamava “amici sinceri”. In quel periodo fu costretto a cambiare diversi alberghi perché la sua presenza, con accompagnamento di picconi, non era evidentemente molto gradita. Era particolarmente affezionato ad una colomba bianca con macchie grigie sulle ali. Quando la colomba morì, Tesla portò il suo cadavere avvolto in una stoffa da un amico, chiedendogli di riservargli una degna sepoltura nel giardino della sua casa. Quando l’amico stava per eseguire il suo desiderio, Tesla lo chiamò e gli chiese di riportargli la colomba dicendo di aver trovato un’altra sepoltura più adatta. Nessuno seppe dove finirono le spoglie del volatile.

fonte

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22 aprile 2020 3 22 /04 /aprile /2020 22:25

Non è più una notizia presa alla leggera, troppa gente vede nella notte, file di oggetti che si muovono in fila, distaccati, luminosi e inspiegabili, attribuendoli a navi aliene che sorvolano la Terra, in questo periodo di frustrazione mondiale per via della pandemia.

Un versione che trova accoglimento per questi avvistamenti, sono da attribuire a Starlink, ma cosa sono?

Nel maggio 2019 iniziano ad essere lanciati nell' orbita terrestre, molti satelliti che servono ad avere più segnali internet per la rete globale.Già si parlava di almeno 12mila satelliti che si aggiungeranno alle innumerevoli carcasse di satelliti vecchi in disuso nella nostra orbita , con la differenza che funzioneranno per fornire la famosa e ormai attuale rete 5G che molto fa discutere se salutare o meno. Questi Starlink, sono luminosi, e per gli esperti potrebbero minacciare lo studio del cielo interferendo sia con l’osservazione delle stelle sia con i segnali elettromagnetici provenienti dallo Spazio. Un problema che, stando ai calcoli (riportati dal Guardian) di Cees Bassa dell’Istituto olandese di radioastronomia, potrebbe cambiare il modo in cui si guarderà il cielo notturno, soprattutto quando i dispositivi in orbita saranno migliaia. Le stime di Bassa, infatti, suggeriscono che una volta lanciati i primi 1.584 satelliti (quelli per cui è già nota l’orbita) ci saranno 15 satelliti chiaramente visibili sopra l’orizzonte per 3-4 ore dopo il tramonto e prima dell’alba. Con 12mila satelliti (presupponendo che abbiano un’orbita simile a quelle già rese pubbliche), invece, si arriverebbe a 70-100 satelliti.

Alla fine di novembre 2019, succede ancora qualcosa:  la stessa Starlink avrebbe chiesto all'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni dell'ONU l'autorizzazione per aggiungere altri 30.000 satelliti, numero decisamente superiore rispetto ai 4.425 inizialmente previsti e approvati dalla FCC.

Oramai internet diviene sempre più richiesto, sempre più velocità richiesta e maggiore spazio ovunque per dati personali, sensibili, immagini, filmati, ecc.. e serve qualcosa come deterrente per obbligare la gente, a usare in modo quasi indiscriminato, ogni parte di internet, serve qualcosa che costringa a usare internet perchè divenga addirittura vitale per ogni persona: videochiamate, chiamate da internet, giochi online, sggiogare la mente e ritenere che sia non solo indispensabile ma essenziale, per vivere normalmente.(ovviamente capite a cosa ci si può riferire).

 Servono più satelliti, serve più rete, 5G: 

Quindi a novembre 2019, arriva il terzo lancio dei satelliti Starlink per SpaceX, dopo quelli di maggio 2019. Con questa missione i satelliti Starlink in orbita sono infatti 180.

Verso il raggiungimento della copertura minima

Elon Musk ha affermato che la compagnia avrà bisogno di almeno 400 satelliti in orbita per fornire una copertura minima e almeno 800 per fornire una copertura moderata e che i primi servizi potrebbero iniziare quest’anno, in alcune aree di Stati Uniti e Canada. L’obiettivo del progetto è fornire agli utenti di tutto il mondo un accesso a Internet ad alta velocità poiché, attualmente, ci sono aree rurali o remote ‘off-line’ perché non raggiunte dalla connessione via cavo.

 

Inoltre i tradizionali provider di servizi Internet via satellite diffondono una copertura dai loro satelliti che si trovano in orbita geostazionaria (in genere a 35 mila chilometri di altezza) e di conseguenza il segnale deve percorrere una distanza troppo lunga che si traduce in tempi di connessione lenti. 

Il nuovo ordine del segnale internet, non si ferma: dobbiamo arrivare attualmente ad almeno 42mila satelliti starlink. Ma perchè così tanti sateliti? Ancora una volta, una risposta piuttosto discutibile:  Il motivo è la durata (pochi anni) di ciascun satellite in orbita e un ricambio necessario e continuo. L’altro grande potenziale problema è quello delle possibili collisioni con altri satelliti e detriti spaziali. Anche qui, SpaceX assicura che ogni satellite è dotato di un sistema di “collision avoidance”, per evitare impatti con altri oggetti. Questo non ha impedito però che scattasse l’allarme, il 2 settembre 2019, per una rotta di collisione  della sonda dell’Agenzia spaziale europea Aeolus e uno dei satelliti della costellazione Starlink. Quella volta, furono gli ingegneri di volo dell’Esa a spostare Aeolus su un’orbita diversa per evitare l’impatto. Dopo aver provato a contattare SpaceX per coordinarsi e non aver ricevuto risposta. Non avevano letto la mail.

Dunqe, pochi giorni fa, migliaia di italiani notano nel limpido cielo stellato, altri segnali luminosi, in fila, agitando nuovamente gli animi di tutti coloro che ritengono di avvistare ufo.

 Robert Massey della Royal Astronomical Society del Regno Unito ha dichiarato alla Galileus Web che l’impatto a lungo termine dei satelliti nel cielo dipende dal loro posizionamento finale.

“C’è molta variabilità”, ha detto, aggiungendo che i satelliti Starlink sono più visibili ora che in futuro perché l’ultimo lotto è stato lanciato solo il 18 marzo, eppure nuove file si avvistano continuamente. Gli astronomi si lamentano del fatto che possono gravare sull' osservazione delle stelle,  SpaceX sta inoltre verificando se un rivestimento nero sui suoi satelliti può ridurre la visibilità e la società ha affermato di poter regolare alcune delle orbite dei satelliti, se necessario.

Se e dico se, tutto questo movimento nel cielo, sia solo un altro modo per insabbiare veri movimenti ufo e mascherare ancora una volta, qualcosa da nascondere al popolo terrestre?

 

Luci nel cielo: cosa vediamo nel cielo della notte?
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3 aprile 2020 5 03 /04 /aprile /2020 22:20

Stiamo discutendo sull' utilizzo del 5G, in tutto il paese e se, possa essere un problema su salute e ambiente. Oltre a questo dilemma, vorrei aggiungere qualcosa che può sfuggire alla semplice visione di ciò che porterà questa nuova rete su tutto il territorio nazionale. Nuove antenne, nuovi sistemi e nuova sorveglianza, fino a dove potremo avere una sicura e chiara posizione di ognuno di noi. Dopotutto il nostro smartphone diventa una nostra estensione invisibile, ma non tutti lo possiedono. Quindi dovremmo avere qualcosa che tracci la nostra posizione e i nostri spostamenti senza che venga chiesto un permesso: se non lo sai, come puoi dire che non sei d' accordo? 

Diamo un' occhiata al futuro dal punto di vista, di un telefilm che ha riscosso un certo successo: person of interest.

Il facoltoso Finch è il creatore della più potente arma di controllo e prevenzione mai inventata prima: una macchina (the machine) che si serve dei mezzi di sorveglianza e comunicazione per individuare minacce di rilevanza nazionale, creata con lo scopo di prevenire atti di terrorismo, ma in realtà capace di rilevare ogni tipo di crimine che sia in qualsiasi modo premeditato.  L’occhio delle telecamere di sorveglianza filtra quasi sempre il punto iniziale e le svolte della narrazione, rendendo la macchina stessa (il suo punto di vista, la sua onniscienza) protagonista della storia. La macchina analizza i feed provenienti da organizzazioni nazionali come l' Agenzia della Sicurezza Nazionale , e soggetti esteri tra cui l'Interpol ("Niente buone azioni") e modificare i rapporti di intelligence per includere i dati "rilevanti" che permetterà al governo di prevenire attività terroristiche. In combinazione con i dati raccolti da varie altre fonti, come ad esempio filmati, telefonate (rete fissa, VoIP, telefonia mobile), GPS, transazioni elettroniche, e-mail e altri social media, è in grado di prevedere con precisione gli atti violenti, senza che nessuno sappia della sua esistenza.

​​​​​​​

La quinta stagione è iniziata esattamente con il botto, mostrandoci il punto della situazione e quanto potesse essere terribile avere un mondo controllato da una A.I come Samaritan, alla caccia di Finch, Reese e Root, dove ogni persona può diventare una risorsa. La Macchina, o meglio, i suoi componenti basilari, sono rinchiusi in una valigetta. I minuti sono contati per il recupero e non è sicuro, sin da subito, l’esito positivo.
E anche quando finalmente la vediamo tornare in azione, non è tutto facile come sembra.

greerLa Macchina si rivolta al suo stesso creatore, non riuscendo a fare la distinzione che aveva imparato a fare negli anni in cui era attiva normalmente.

Quale diventa il nesso con questo telefilm e la nostra realtà? La fusione con quello che in buona parte, vediamo quando ci sono atti di violenza o rapine, in pratica, filmate e utilizzate come prove di colpevolezza, ma...cosa potrebbe succedere se con il 5G, avremmo una ben più ampia gamma di controllo? 

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19 novembre 2019 2 19 /11 /novembre /2019 23:33

Un po’ di tempo fa i dott. Lai e Singh (Università di Washington) hanno dimostrato il danno al DNA, la rottura dei filamenti doppi, dopo essere stato esposto a radiazioni dei cellulari.

Il loro lavoro coincideva con le conclusioni del dottor Andrew Goldsworthy, il quale affermava che: “Se una frammentazione del DNA simile si verificasse in tutto l’organismo, la conseguenza sarebbe un aumento del rischio di cancro, dal momento che i geni che controllano la divisione cellulare possono essere danneggiati o distrutti”.

 

Nel 2009 a Capitol Hill, numerosi esperti hanno rilasciato testimonianze sugli effetti sulla salute degli utenti di telefoni cellulari:

  • Il Dr. John Bucher, direttore associato del National Institutes of Health, programma nazionale di tossicologia, ha testimoniato: “A partire da ora, con l’esposizione già a soli 10-12 anni di radiazioni elettromagnetiche, e a causa di un utilizzo sempre crescente, vi è la preoccupazione di un aumento delle probabilità di cancro al cervello. I bambini hanno una configurazione del cranio che permette una più profonda penetrazione delle radiazioni del telefono cellulare con un rischio potenzialmente maggiore”.
  • Dr. Siegal Sadetzki, direttore radiazione del Chaim Sheba Medical Center (Israele) ha condotto 10 anni di ricerca in questo settore e ha pubblicato nel 2008 risultati preoccupanti di tumori delle ghiandole salivari con l’uso pesante di cellulari. Il Dr. Sadetski ha osservato anche che i tumori apparivano sempre sullo stesso lato della testa su cui era tenuto il telefono.
  • Il Dr. Davis raccomanda, viste le evidenze date dalle affermazioni di Sadetzki, Lai e Singh, di tenere il telefono cellulare a una distanza di un pollice dal corpo. Il suo suggerimento è lo stesso che si trova sui manuali di Blackberry e iPhone.

Anche il National Cancer Institute (NCI) ha sollevato qualche preoccupazione sull’ampio uso del telefono cellulare.

Il NCI spiega che i cellulari emettono energia a radiofrequenza sotto forma di radiazioni non ionizzanti. In parole povere, un cellulare permette che vengano assorbite onde radio dai tessuti del corpo con cui viene in contatto.

Se una persona porta un telefono in tasca tutto il giorno, l’energia può essere assorbita su un lato del tronco.

Ma mentre il NCI afferma che non è stata dimostrata l’attività cancerogena delle radiazioni non ionizzanti di un telefono cellulare, altri studi recenti potrebbero dimostrare il contrario.

L’uso del cellulare per più di 15 ore al mese può triplicare il rischio di cancro al cervello

Alcuni scienziati francesi stanno segnalando un nuovo studio che mostra come un uso massiccio e prolungato del telefono cellulare possa aumentare il rischio di cancro al cervello. Lo studio, inserito nel nuovo numero della rivista britannica Occupational and Environmental Medicine (Leggi qui lo studio), ha dimostrato che i rischi di cancro al cervello sono triplicati nelle persone che usano i telefoni cellulari per più di 15 ore al mese.

Questo studio coincide con una relazione del 2011 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che ha dimostrato che i telefoni cellulari rilasciano frequenze radio in grado di far sviluppare un’attività cancerogena in alcuni soggetti.

In questo nuovo studio francese, i tumori glioma e meningioma al cervello si sono manifestati tre volte più spesso del normale nei pazienti che avevano fatto un uso prolungato del telefono cellulare per lavoro o comunque giornalmente.

“Il nostro studio va in questa direzione, ma i risultati devono ancora essere confermati”, ha detto Isabelle Baldi, dell’Università di Bordeaux, nel sud ovest della Francia, che ha partecipato allo studio.

Quelli che si oppongono a questo studio ritengono che i risultati non possano essere confermati e non forniscano un quadro preciso dell’uso reale del telefono cellulare nel corso della vita, visto che non considerano altri fattori (ad esempio il fumo).

Inoltre con l’evoluzione della tecnologia dei cellulari, sono cambiati i livelli di radioattività emessi da diversi telefoni, tanto che è quasi impossibile poter fare un collegamento con il cancro.

Lo studio ha anche riconosciuto questo risultato: “La rapida evoluzione della tecnologia ha portato ad un notevole aumento dell’uso dei telefoni cellulari e ad una parallela diminuzione dell’intensità delle onde radio emesse dai telefoni.”

“È difficile definire un livello di rischio, soprattutto nel mondo di oggi, in cui la tecnologia cellulare è in continua evoluzione.”

Il rischio di cancro è tre volte più alto nelle persone che fanno ampio uso del cellulare

Nello studio di coorte, diversi gruppi di persone sono stati seguiti per un certo periodo di tempo. Nello studio sono stati osservati 253 casi di glioma e 194 casi di meningioma tra il 2004 e il 2006. Gli stili di vita dei pazienti sono stati confrontati con quelli di 892 individui sani.

I ricercatori hanno esaminato l’uso del telefono cellulare di tutti gli individui in un periodo che andava da due a dieci anni, con un periodo medio di osservazione di cinque anni. Dopo aver analizzato i dati di incidenza del cancro, i ricercatori si sono trovati di fronte a risultati sorprendenti.

In media, i pazienti con glioma e meningioma erano quelli che avevano utilizzato per più tempo i telefoni cellulari per motivi di lavoro e stile di vita. Quindi il maggior tempo di utilizzo del telefono ha probabilmente contribuito ad una maggiore incidenza di cancro al cervello.

I risultati coincidono con quelli di uno studio di coorte svedese condotto tra il 1997 e il 2003 che ha evidenziato un aumento del rischio di glioma dovuto ad un uso prolungato del telefono cellulare.

I rischi di cancro aumentano se si fa uso del telefono cellulare prima dei 20 anni

Le ricerche hanno analizzato e confrontato l’uso del telefono cellulare in 1.251 pazienti affetti da tumore al cervello e in 2.438 sani e hanno evidenziato un aumento del rischio di glioma nei pazienti che hanno iniziato ad usare i telefoni cellulari prima dei 20 anni.

 

Probabilmente il rischio di cancro al cervello aumenta quando si fa un uso prolungato del telefono cellulare (oltre 15 ore a settimana) e quando si comincia ad usarlo in giovane età, sotto i 10 anni. Ma questi dati risalgono a perlomeno a 10 anni, le tecnologie nuove hanno permesso nuovi orizzonti sulla frontiera dei social e internet ma può costare un prezzo troppo alto sulla pelle persone che anche sapendo quali problemi crea, non riescono a stare attenti sul come prevenirlo.

Quindi, cosa fare per cercare di prevenire?

1: auricolare con filo, quando sei in giro a piedi

2 usa il vivavoce in auto e le funzioni automatiche vocali, eviti le multe e guidi più attento alla strada

3 evita il contatto prolungato con la tua persona, quell' oggetto non ti è amico e se lo sottovaluti ne potrai pagare le conseguenze con la tua salute

4 Quando dormi, tieni il telefono un po distante dalla tua faccia (almeno 1 metro), oppure usa la funzione: aereo

E LA RETE 5G?

Nonostante ci sia una accesa guerra di studi tra maldicenti e bendicenti, il 5g ha una emissione di decine di gigahertz:

Frequenza Tecnologia Attuale utilizzo 
1800 MHz FDD 2G/4G
2100 MHz FDD 3G/4G
2600 MHz FDD 4G
2600 MHz TDD 4G (in futuro)
Bande assegnate ai vari Operatori per il 5G
 
 
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
dettaglio banda dei 700 Mhz
( Banda: 28 )

 

In breve, rimane il medesimo rischio di gliomi all' orecchio e cervello in particolari casi da sovra utilizzo dell' apparecchio, quindi...state attenti, sempre.

Fonti: Natural News

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26 giugno 2018 2 26 /06 /giugno /2018 22:32

La parola Bezoard, che deriva dal persiano badzahar, indica in senso stretto le concrezioni pietrose o calcoli, che si formano nel corpo di certi animali. Per il loro essere a metà tra regno animale e minerale esse hanno avuto sempre un ruolo fondamentale nelle pratiche magiche presso tutti i popoli del mondo, e sono spesso collegate con il potere di comandare agli eventi atmosferici. L'idea che le concrezioni di origine animale racchiudano, come coagulati, i poteri più profondi dell'essere cui appartengono, ha portato alla creazione di tutta una serie di pietre, minuziosamente codificate nei lapidar! medievali o nelle opere di scienza naturale, in base alla specie di animale da cui derivano. Esaminiamo le più diffuse e conosciute. 


L'animale che di gran lunga è ritenuto più di frequente portatore di queste meravigliose concrezioni, è il serpente. La pietra di serpente è generalmente il più efficace rimedio contro il veleno degli altri serpenti, ma ha anche altre meravigliose qualità, a seconda del paese in cui si è generata la credenza. In India si crede che il gioiello che si trova nella testa dei serpenti (sarpa), e che si chiama sarpamani, abbia la capacità di neutralizzare ogni tipo di veleno. Il tipo particolare di serpenti conosciuti come Naca aveva invece nascosta in testa una perla, chiamata gajamukta o karimukta, e nei cappucci altre perle luminose e bluastre, apportatrici di pioggia. Sempre alla pioggia, alla neve e al gelo è legata presso i popoli altaici la pietra dzoda, che si trova nella testa dei serpenti, ma anche dei cervi, di una specie di uccelli acquatici o nel ventre dei buoi. Questa pietra, dopo l'estrazione conserva il suo potere soltanto per tré anni. Nell'Annali! si crede che i serpenti abbiano in bocca delle pietre, chiamate cai hot ngoc, blu con una macchia rossa al centro. La pietra non è connaturata con l'animale, che per mangiare la deve posare a fianco a sé, e riprenderla in bocca alla fine del pasto. Molto simile è la storia attribuita alla Vouivre, che deve posare a terra il preziosissimo Escarboucle quando vuole immergersi in acqua, dando modo agli avidi uomini di impadronirsene. Atanasius Kircher nella China Illustrata, attribuisce al cobra capelo la produzione di una pietra di enorme efficacia contro il morso dei serpenti. E tuttavia, da ricordare che talora vengono chiamate "pietre di serpente" anche quelle che, senza essere generate all'interno dei rettili, ne ricordano i colori o la forma. 
Anche a molti uccelli vengono attribuite concrezioni pietrose molto ricercate per i loro poteri. Ricordiamo l'Aetite, o pietra d'aquila, di aspetto rossastro, che preserva dalle false gravidanze. La Chelidonia invece, che si trova al tempo della luna crescente d'autunno nel ventre delle rondini, ha poteri terapeutici contro il mal caduco ed i gonfiori. L'Alectoria, che si forma nella testa di galli castrati di quattro anni, ha la grandezza di una fava e, messa sotto la lingua, arresta la sete. Sempre il gallo può produrre un'altra pietra, la Rajana, quando abbia mangiato formiche; questa pietra ha il potere di far ottenere, a chi la possiede, ciò che desidera e che è di proprietà altrui. Infine, in America Meridionale si crede che taluni uccelli (tucano, tacchino selvaggio) producano pietre che hanno il potere di attrarre i loro simili. 
In Cina si ritiene che nel cervello dei cavalli si trovi una pietra, chiamata ma nao, le cui meravigliose proprietà variano a seconda del colore: quella sanguigna fa percorrere a un cavallo 10.000 miglia in un giorno; la gialla 1.000 miglia; la azzurra potenzia il nitrito del cavallo fino a farlo udire a diverse miglia di distanza; la nera rende l'animale capace di immergersi in acqua senza bagnarsi; la bianca, infine, ne aumenta la forza ed il brio. Anche nelle Filippine si crede che un demonio di aspetto cavallino possieda una pietra dotata di straordinari poteri, chiamata Mutya (v. Tikbalang). 
Per strano che possa sembrare, anche ad alcuni invertebrati viene attribuita la produzione di Bezoard. Nell'Annam si dice che i millepiedi possiedano una pietra bianca con una macchia rossa che è un potente talismano contro ferite e cadute; nei nostrani lapidar! si parla anche delle pietre di lumaca, piccole pietruzze bianche che si trovano nella testa delle lumache, ed hanno virtù diuretiche. I pesci non sono da meno: alcuni di essi producono pietre che, ridotte in polvere, sciolgono i calcoli renali, mentre la carpa nasconde una pietra triangolare che arresta le emorragie. Nelle tartarughe troviamo la Chelenite, pietra color porpora che dona virtù prof etiche, mentre i rospi celano nella testa la pietra Crapaudina, di valore terapetico contro i morsi di bestie velenose ed i gonfiori. Uno dei più famosi Bezoard è il Lincurio, pietra che si genera dal coagularsi dell'orina della linee, e che era ricercatissima; purtroppo le linci, gelose del loro prezioso prodotto, per non farne entrare in possesso gli uomini, nascondono sempre, ricoprendolo di terra, il luogo in cui orinano. Anche la iena possiede, nel suo occhio, una concrezione che, posta sulla punta della lingua, dona la capacità di predire avvenimenti futuri. Infine, per terminare questa rapida carrellata di animali vari, ricordo che anche al cervo era attribuita la caratteristica di generare nel suo occhio una pietra, chiamata henne, particolarmente efficace contro i veleni. 
Non sempre la produzione di Bezoard viene attribuita ad animali esistenti ed identificabili; a volte entrano in campo esseri immaginari e mostri vari: abbiamo già parlato di un genio a forma di cavallo delle Filippine e della Vouivre. Secondo una tradizione tarda, anche gli angeli decaduti avrebbero posseduto una pietra lucente in fronte (la più bella apparteneva a Lucifero), che si sarebbe staccata al momento della loro caduta. Il mostro Uktena degli indiani Cherokee ha anche lui sulla fronte una pietra, chiamata ulunsuti, trasparente, che splende come una stella ed è ricca di virtù taumaturgiche, ma il cui potere di seduzione è tale verso chi la guarda, che la si può conquistare solo con grave rischio della vita. Lo Pseudo Alberto Magno ci paria di una pietra bianca chiamata Licania, che si trova nella testa di un animale non identificato dallo stesso nome, con cui si cura la febbre quartana. Infine l'arabo Jabirmenziona un unicum nella storia dei Bezoard: la pietra lucente che si troverebbe sulla fronte di un essere misterioso chiamato "il medico del mare", specie di tritone che egli afferma di avere visto più volte. La pietra di questo essere, strofinata contro la parte interessata, guarisce qualsiasi malattia ed inoltre, "proiettata" diviene il vero lapis philosophorum. Si tratta dunque, più che di un Bezoard, di una allegoria alchimistica.

 

fonte

 

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22 luglio 2014 2 22 /07 /luglio /2014 21:57

Resonance Project. Il 20 Dicembre 2012, il Direttore di Ricerca presso l’Hawaii Institute for Unified Physics e la Resonance Project Foundation, Nassim Haramein, ha registrato un copyright alla Libreria del Congresso resonance.is per il suo documento scientifico Quantum Gravity and the Holographic Mass (QGHM) resonance.is , infine pubblicato nel journal peer-reviewed Physical Review & Research International sciencedomain.org.

Nel suo manoscritto, Haramein ha utilizzato le unità sferiche di Planck (PSU) per descrivere le fluttuazioni olografiche del vuoto e predire accuratamente il raggio di carica del protone (il raggio del protone è tipicamente descritto in modo più accurato come raggio di carica, perchè tutto ciò che possiamo dire del protone è che si tratti di una concetrazione di carica positiva in quella regione di spazio che definisce quella che noi pensiamo essere la superficie del protone). Poco dopo la consegna del documento di Haramein presso la Libreria del Congresso, il 25 gennaio 2013 è stata fatta una nuova misura muonica del protone che combacia molto bene con la predizione di Nassim (entro 0.000366 x 10^-13cm del valore misurato), dato che si trova entro una deviazione standard dell’esperimento, o semplicemente, entro il margine d’errore dell’esperimento.

Il valore di Haramein, quindi, estrapolato da precisi principi teorici, può essere l’esatto valore e gli esperimenti stanno ora arrivando alla risoluzione necessaria per ottenerlo. Il 1 febbraio 2013, Haramein ha consegnato un altro manoscritto per registrarne il copyright alla Libreria del Congresso e riportare la conferma della predizione, intitolato Addendum to “Quantum Gravity and the Holographic Mass” in View of the 2013 Muonic Proton Charge Radius Measurement resonance.is, ma questo documento non è stato pubblicato. Ora lo stiamo rendendo disponibile qui resonance.is.

Perchè la predizione è così precisa?

La predizione di Haramein del raggio di carica del protone è estremamente precisa, perchè utilizza le unità di misura più piccole che si possano usare, la scala di Planck (più sono piccoli i tuoi incrementi di misura e più preciso è il valore che si ottiene), che sono miliardi di volte più piccole del protone stesso. Quindi se la teoria e le scoperte scientifiche di Haramein sono nel giusto, come l’evidenza della ricerca corrente dimostra chiaramente, il protone che compone la materia è essenzialmente un agglomerato di fluttuazioni di carica del vuoto di Planck che si muove o ruota in una regione di spazio che noi identifichiamo come particella a livello quantistico o come buco nero astrofisico, al centro di una galassia per esempio, a livello cosmologico. Ciò che stiamo arrivando a comprendere è che il mondo materiale che osserviamo attorno a noi e che compone il nostro corpo, è la dinamica della struttura del vuoto elettromagnetico e usando la fisica della scala di Planck possiamo comprenderla e definirla precisamente.

protonePerchè il raggio del protone è importante?

Da quando è stata fatta la misura muonica del protone nel 2013, la piccola particella ha catturato l’attenzione internazionale. Molte pubblicazioni scientifiche hanno riportato in copertina il problema del raggio del protone nelle loro riviste. Per esempio, sulla copertina di New Scientist di luglio 2013 si legge “Piccola particella grande problema: l’umile protone non è come ce lo aspettavamo newscientist.com. Più recentemente, sulla copertina di Scientific American del febbraio 2014 leggiamo “Il problema del protone: gli scienziati potrebbero osservare i segni di un nuovo reame della fisica?”. E’ stato anche pubblicato un articolo dalla Max Planck Society che descrive alcune delle problematiche derivanti da un raggio del protone inferiore a quello del modello standard, si intitola “La fisica ha un problema centrale” e potete leggerlo qui mpg.de.

Allora perchè tanta attenzione sul raggio del protone d’improvviso? Perchè l’ultima misura dimostra chiaramente che il raggio del protone è significativamente più piccolo di quanto predetto dal modello standard e di conseguenza, essendo il protone costituente fondamentale dell’atomo, questa nuova misura minaccia di stravolgere il modello standard e richiede una revisione di molti assunti della teoria quantistica. Il fatto che Haramein utilizzi le fluttuazioni del vuoto di Planck per predire molto accuratamente il valore del raggio di carica del protone, è estremamente significativo per la teoria fisica. Tuttavia, ancor più notevole è che Haramein allo stesso tempo risolve la problematica della gravità quantistica dimostrando sia che la gravitazione cosmologica può essere descritta in termini di fluttuazioni del vuoto di Planck e che la forza forte che lega i protoni è la stessa forza gravitazionale che agisce su di essi, producendo così una visione unificata della fisica. Questi sono risultati non casuali e stanno entrando lentamente nella consapevolezza scientifica nonostante l’alto livello di censura. Non è mai facile cambiare gli assunti principali di una visione del mondo predominante.

Sono possibili applicazioni tecnologiche di questa nuova visione universale?

protoneChiaramente un cambiamento fondamentale della nostra comprensione della struttura dello spaziotempo nella scala delle dimensioni quantistiche e l’identificazione delle fluttuazioni del vuoto come fonte della gravitazione, della massa e della carica, avrà un impatto profondo sugli sviluppi tecnologici nel futuro. E’ possibile immaginare sistemi che, in laboratorio, possano creare regioni di spin/rotazione organizzata nelle fluttuazioni del vuoto di Planck e di conseguenza creare una depressione o curvatura nella struttura dello spazio per ottenere controllo gravitazionale, estrazione di energia abbondante e persino la possibilità di creare la materia direttamente dal vuoto.

Potreste pensare che sia solo fantasia o che possa divenire realtà in un lontano futuro, ma dovreste considerare che siamo già in grado di estrarre fotoni elettromagnetici direttamente dalle fluttuazioni del vuoto utilizzando l’Effetto Casimir Dinamico nature.com (leggete gli articoli newscientist.com e physicsworld.com). Ora considerate che i fisici hanno trovato di recente un percorso per completare il sogno di Gregory Breit e John Archibald Wheeler (collega di Einstein) del 1934, ovvero creare materia dai fotoni phys.org.

All’improvviso il concetto della creazione di materia dalle fluttuazioni del vuoto non sembra più tanto stravagante. Inoltre dovremmo considerare l’esperimento originale di Casimir (più facile da visualizzare), dove due piastre sono poste a distanza di pochi micron in modo che si crei un piccolo gradiente di densità nella struttura del vuoto tra le lunghezze d’onda più ampie che non possono entrare nella fessura e le onde più brevi presenti in essa, situazione che produce un effetto di pressione che le fa aderire. Ora, se invece di creare un gradiente dalla relazione lineare di due piastre, creassimo un gradiente di alta densità tra il centro e il confine di un plasma rotante, un pò come il gradiente di densità che risulta negli uragani atmosferici della terra o quando togliete il tappo nel lavandino e la vostra paperella di plastica inizia a ruotare.

protonePraticamente riprodurremmo le dinamiche che osserviamo nelle strutture galattiche

In sostanza, staremmo riproducendo le dinamiche che osserviamo nelle strutture galattiche, nei quasar o anche la dinamica del plasma del sole in un ambiente di laboratorio. Haramein ha concepito questa possibilità circa 20 anni fa e, infine, ha ottenuto i brevetti per un progetto iniziale di una tecnologia che, concettualmente, potrebbe produrre il gradiente adatto. Il brevetto è stato giustamente intitolato, “Dispositivo e metodo per la simulazione della Magnetoidrodinamica US 8073094 B2″ pdfpiw.uspto.gov e lo stiamo rendendo facilmente reperibile sul nostro sito qui resonance.is. Haramein non è l’unico a pensare di utilizzare le fluttuazioni di energia del vuoto per deformare lo spazio-tempo e generare effetti gravitazionali. Harold Sonny White, ingegnere presso l’Advanced Propulsion Physics Laboratory della NASA e direttore di Eagleworks presso il Johnson Space Center, ha ricevuto attenzioni dalla stampa negli ultimi anni per quanto riguarda le indagini della NASA della possibilità di produrre un sistema di propulsione a curvatura superluminale per viaggiare verso le stelle utilizzando il potenziale energetico delle fluttuazioni del vuoto (vedi gli articoli decodedscience.com e popsci.com i lavori scientifici del Dr. White ntrs.nasa.gov ntrs.nasa.gov). Sebbene White dimostri che impiegando una topologia toroidale sia possibile ridurre significativamente la quantità di energia necessaria per produrre la bolla di curvatura, che sarebbe ingestibile utilizzando approcci standard, una certa quantità di controversia è sorta a causa della natura non chiara del metodo per l’estrazione della cosiddetta “energia negativa” (energia del vuoto) necessaria. Naturalmente, nell’ambito dei modelli standard della fisica, tali possibilità sembrano improbabili se non del tutto inesistenti. Pertanto, anche nel contesto di un organismo come la NASA, questi sforzi pionieristici sono estremamente poco riconosciuti e in genere oggetto di diffusa critica e ridicolizzati. Tuttavia, l’indagine della struttura del vuoto e della nostra capacità di interagire con esso per creare significativi effetti specifici quali il controllo gravitazionale e l’estrazione di energia, è molto probabilmente uno dei passi evolutivi più cruciali che una società del nostro livello di sviluppo debba conseguire. Le scoperte di Haramein della fisica fondamentale in opera negli effetti gravitazionali dalla scala cosmologica a quella quantistica e le derivanti implicazioni per comprendere la fonte della massa e della carica, sono un passo critico verso questo obiettivo.

Staff Scientifico, The Resonance Project Foundation
Fonte: resonance.is

http://altrogiornale.org/predizione-protone-controllo-gravitazionale/

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17 luglio 2014 4 17 /07 /luglio /2014 21:02

L’ avarìa di Fukushima non sarebbe avvenuta. I funzionari europei non avrebbe dovuto faticare inventando ostacoli alla realizzazione del gasdotto South Stream. I pensionati della NATO, dopo aver tolto alla Yugoslavia le terre del Kosovo, non si sarebbero occupati di investimenti nei minerali utili esistenti su questo territorio.

Chissà, forse il condizionale non sarebbe qui servito se la Wardenclyffe Tower del geniale scienziato serbo Nikola Tesla, costruita all’inizio del XX secolo, avesse portato alla creazione di un sistema efficace di trasmissione e di produzione di energia elettrica libera in tutto il mondo. Quello che successe cent’anni addietro è tuttora avvolto dal mistero.

Si sono conservate soltanto le impressioni prodotte su abitanti locali e su giornalisti dallo splendore celeste “per migliaia di miglia” causato dalla Torre di Tesla. Recentemente i giovani fisici russi Serghej e Leonid Plekhanov, dopo aver studiato scrupolosamente i diari e i brevetti dello scienziato, hanno deciso di rianimare il progetto di trasmissione di energia senza fili. Hanno persino raccolto mediante internet una somma rilevante per la costruzione della propria Torre. Nell’intervista a “La Voce della Russia” Leonid Plekhanov ha raccontato dei principi di funzionamento della nuova Torre:

- Intendiamo iniziare la costruzione della torre quest’autunno a 400 chilometri a nord da Mosca. Non vogliamo creare “una grande e bella cosa” per fare delle misurazioni. Il nostro approccio è quello scientifico. Condurremo ricerche in diverse condizioni meteorologiche, tenendo conto dei vari fattori. Poi questi risultati devono essere ricevuti e confermati dalla comunità scientifica. Ciò può impiegare anni, ma è importante almeno avviare il dialogo.

- Quante torri dovranno essere costruite? Sarà una rete come quella realizzata un tempo per il telegrafo ottico? Cosa può servire da fonte originaria di energia? Pile solari in deserti?

- Anche se parliamo di trasmissione senza fili, in realtà serve da “filo” la terra, il che garantisce un alto rendimento. Nel nostro caso basterà una sola torre per creare onde nel suolo di tutto il pianeta. Per quanto riguarda le fonti, è stato calcolato che la quantità di energia solare che arriva in sei ore sulla superficie di tutti i deserti del pianeta è sufficiente per rifornire per un anno di energia tutto il pianeta. Ovviamente, questo progetto è dispendioso, ma nessuno si prefigge di cambiare in un giorno tutto il sistema azionando un interruttore. Le fonti sono numerose, sia tradizionali che alternative. Il problema principale è il trasporto dell’energia fino ai centri di consumo senza la costruzione delle reti che richiedono spese ingenti.

- Perché l’industriale americano John Morgan, che all’inizio sponsorizzò il progetto di Tesla, cessò alla fine il suo finanziamento? Capì che se fosse apparsa energia libera, sarebbe arrivata l’epoca del benessere generale e non sarebbe rimasto più nessuno cui inviare le bollette?

- Tesla scrisse nel suo diario che Morgan aveva adempiuto tutti i suoi obblighi, ma il suo progetto era troppo progredito per quell’epoca. Il progetto sarebbe stato ripetuto con un successo trionfale, ma allora il mondo non era ancora pronto ad accettarlo. La trasmissione di energia senza fili è un progetto delicato in quanto coinvolge tutto il pianeta. Quindi i paesi leader dovranno accordarsi. È una questione da risolvere. In ogni caso bisogna seguire la strada dell’evoluzione, anziché quella rivoluzionaria.

- Vi rendete conto di correre il rischio di attirare su di voi l’ira, ad esempio, dei magnati del petrolio e delle maggiori compagnie dell’energia?

- Una decina d’anni fa si diceva che i giganti petroliferi non avrebbero permesso alle elettromobili di uscire sul mercato. Ma vediamo che questo settore è adesso in ascesa. Qui può sorgere una situazione simile. Per la nostra tecnologia può esistere un ottimo business driver, ossia le stesse elettromobili per le quali possono essere costruiti tanti distributori quanti ci vogliono in quanto non sarà necessario posare cavi.

- Su un portale scientifico uno scettico vi chiede: come mai è successo così che in oltre cent’anni nessuno abbia capito come costruire la Torre di Tesla?

- I motivi possono essere più di uno. Attualmente, se vieni in qualsiasi comunità scientifica e dici di disporre della teoria del funzionamento della Torre, ti risponderanno subito: grazie, arrivederci, non devi pensare di essere più intelligente di 300 accademici e dottori in scienze. Inoltre, nell’ultimo decennio si è profilata la tendenza che definerei “una specializzazione ristretta degli scienziati”. Per ricerche di carattere ristretto vengono concessi grant. Ma la Torre abbina vari indirizzi della fisica, per tale progetto ci vogliono persone appassionate. Riteniamo che ciascuno abbia diritto di difendere la propria teoria se, certo, la stessa è convalidata da prove.

- Nei vostri lavori affermate che la teoria di Tesla quadra al 100% con la fisica classica. Ed intanto si diceva che ciò è antiscientifico, che è ciarlanteria…

- Tesla non seguiva l’alveo della fisica del suo tempo. Era, in generale, una persona strana. Per interessare la gente doveva a volte ricorrere a serie azioni pubblicitarie. Questo è il motivo dell’apparizione dell’aureola mistica attorno al lavoro dello scienziato. Da qui i discorsi di tutti questi freak scientifici che non capiscono niente di fisica ma attribuiscono a Tesla le teorie del complotto secondo cui, ad esempio, lo scienziato avrebbe provocato la caduta del meteorite di Tunguzka. Inoltre, Tesla era un pratico e non era mai troppo scrupoloso nelle questioni teoriche. Ma se leggi i suoi lavori essendo armato di concezioni scientifiche moderne i suoi elaborati cominciano ad acquistare senso. Non si deve dimenticare che, grosso modo, tutte le cose elettriche nella nostra vita sono apparse grazie alle invenzioni di Tesla.


 


http://italian.ruvr.ru/

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6 luglio 2014 7 06 /07 /luglio /2014 21:29

palmamano

Pagare la spesa soltanto con il palmo della mano. E' opera di Fredrik Leifland, uno studente della Lund University in Svezia, il nuovo sistema di pagamento che ci permetterà di mettere fine alle lunghe code alle casse del supermercato. 

Traendo ispirazione da situazioni simili, Leifland ha pensato ad un modo per velocizzare i metodi di pagamento ed ha creato Quixter, una società che utilizza una tecnologia basata sul riconoscimento delle vene per consentire ai clienti di pagare utilizzando soltanto il palmo della propria mano.

L'identificazione biometrica, o la programmazione di un computer per riconoscere qualcuno basandosi sulle sue caratteristiche umane, tuttavia, non sono concetti del tutto innovativi. La tecnologia di scansione delle vene, in particolare, esiste da diversi anni ed i clienti in Giappone già la utilizzano come sistema estremamente rapido per prelevare contanti agli sportelli ATM.

Questo però è il primo caso in cui la scansione delle vene viene utilizzata come vero e proprio metodo di pagamento.

Come ogni persona ha impronte digitali caratteristiche ed un suo odore particolare, ciascuno ha una disposizione delle vene che è unica, diversa da quella di chiunque altro. Lo scanner usa raggi infrarossi che illuminano il flusso sanguigno attraverso la mano della persona ed identificano il disegno venoso.

La transazione in se stessa è rapida e semplice, ma per mettere in funzione il sistema sono necessari alcuni passi. Per prima cosa le banche devono registrarsi a Quixter e successivamente anche i clienti devono farlo, offrendo così alle banche la possibilità di visionare la scansione delle mani. I ristoranti ed i negozi che intendano servirsi del nuovo metodo di pagamento devono dotarsi di scanner per le mani.

Il livello di cooperazione richiesta a vari livelli fa sì che probabilmente la tecnologia non sarà immediatamente disponibile anche per il mercato di massa. Ma diversamente dal pagamento con la carta di credito, Quixter offre vantaggi sul piano della sicurezza, come dichiara Leifland.

"Il disegno venoso di ciascun individuo è veramente unico, quindi non c'è proprio alcuna possibilità di commettere frodi con questo metodo. C'è sempre bisogno della scansione della mano perché il pagamento vada a buon fine".

Il sistema potrebbe funzionare come soluzione unica per il pagamento, ma il metodo attualmente richiede che il cliente digiti le ultime quattro cifre del proprio numero di telefono prima di procedere alla scansione della mano. Questo gli offre la possibilità di controllare se la somma da pagare sia corretta o meno, fanno sapere dalla Quixter.

Quindici negozi e ristoranti intorno alla Lund University stanno attualmente utilizzando questo sistema di pagamento, che al momento conta 1.600 utenti attivi, dichiarano alcuni rappresentanti della società. Il progetto verrà sottoposto a modifiche e miglioramenti, ma Leifland ha in programma di continuare ad espandere ulteriormente Quixter.

La fila alle casse sarà dunque presto solo un brutto ricordo.

Francesca Di Giorgio

Foto: livescience.com

http://www.nextme.it/societa/next-economy/7941-pagare-palmo-mano

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28 giugno 2014 6 28 /06 /giugno /2014 21:48

 

 

Atomo magnetico di Pier Luigi Ighina
Fonte: Altro Giornale
Alberto Tavanti condivide con noi gli insegnamenti di Pier Luigi Ighina sulle Sue scoperte e la Sua visione della Natura, che può aprirci un nuovo modo di comprendere il nostro posto in Essa. Buona riflessione.

Anzitutto mi presento ufficialmente: il mio nome è Alberto Tavanti, ho 73 anni, sono diplomato in ragioneria e quindi non ho alcun trascorso tecnico-scientifico riconosciuto che mi autorizzi a parlare con autorevolezza degli argomenti che sto per sottoporre alla vostra attenzione. Tuttavia ritengo di essere insieme all’amico Sergio, uno dei pochi in grado di raccontarvi per esperienza diretta, quanto ho imparato in 40 anni di affettuosa collaborazione da Pier Luigi Ighina, che non esito a definire non solo il più geniale scienziato, ma anche il più illuminato profeta che sia mai apparso sulla terra in questi ultimi secoli.
Ighina, che d’ora in avanti chiamerò confidenzialmente Gigi, aveva il dono particolare di vivere contemporaneamente in due diverse dimensioni: quella materiale, che in apparenza lo faceva sembrare umanamente “normale” e quella spirituale, da cui egli sapeva trarre quelle nozioni, quella Sapienza di origine divina, che poi cercava di trasmettere con grandi difficoltà nel mondo esteriore. Nell’opuscolo “Un uomo venuto dal futuro” che ho pubblicato lo scorso anno per commemorare il Centenario della sua nascita e che invierò gratuitamente a tutti coloro che me ne faranno richiesta, ho raccontato in modo dettagliato come l’ho conosciuto e inoltre i più importanti esperimenti a cui ho assistito, nel corso del primo decennio di assidua ed intima collaborazione con lui.

Ora in questo breve e sintetico scritto, in cui riporto la conferenza odierna, riferirò i più importanti sviluppi degli studi magnetici, solo in minima parte frutto di miei approfondimenti e personali deduzioni, applicate a delle confidenze ricevute da lui anche negli ultimi tempi della sua vita, in cui il declino corporeo, non aveva però minimamente intaccato la sua straordinaria vitalità intellettiva, sempre pronta a rispondere alle mie inesauribili domande. Cercherò pertanto di spiegarvi in modo conciso, alcuni dei più profondi Misteri della natura, consapevole che nel far ciò, rischio di provocare non solo nella vostra mente, ma anche nell’ambiente esteriore, un vero e proprio terremoto, dal momento che come diceva sempre Gigi, in natura tutto corrisponde e si influenza reciprocamente. (Infatti se “piegare” ha pure il senso di chiudere, nascondere, rimpicciolire, concentrare, al contrario “spiegare”, significa anche aprire, svelare, dilatare e se tale dilatazione avviene in tempi rapidi, può anche esser causa di una esplosione, di un moto improvviso dall’interno verso l’esterno, di cui il terremoto è l’esempio geologico più comune e frequente. Spero pertanto che non vi spaventiate troppo se nel corso di questa giornata succederanno eventi imprevedibili, che daranno una esplicita conferma alla veridicità delle mie affermazioni).

Cominciamo con una necessaria precisazione, ponendoci la seguente domanda: gli Atomi Magnetici e i Monopoli, sono la medesima cosa? Gigi scoprì e addirittura fotografò nel 1940 l’Atomo Magnetico da lui scoperto, di cui poi descrisse le caratteristiche nel libretto omonimo che fece stampare nel 1960. Tale opuscolo fino a qualche tempo fa introvabile, ora è scaricabile gratuitamente nel link . , grazie alla preziosa opera e all’interessamento di alcuni amici sconosciuti, di cui ho scoperto l’esistenza solo pochi giorni fa. (ndr. vedi - link )

Quando Gigi sottopose la sua straordinaria invenzione agli scienziati dell’epoca, fu deriso, trattato da ciarlatano, insultato da coloro che sostenevano a spada tratta che non era possibile isolare un singolo atomo da una materia o da un campo magnetico, né tanto meno prelevare in maniera separata l’energia del polo positivo da quella del polo negativo di una calamita. Molti anni dopo, la scienza ufficiale scoprì l’esistenza dei Monopoli e da quel momento anche Gigi cominciò a chiamare con tale nome gli Atomi da lui scoperti, al fine di favorire il dovuto riconoscimento prioritario dei risultati delle sue ricerche, poiché entrambi i tipi di particelle possedevano caratteristiche comuni, sia come origine che come comportamento esteriore. Naturalmente tale riconoscimento non ci fu per ovvi motivi e anche le ricerche ufficiali sulla misteriosa natura di queste particelle unipolari di cui era stata scoperta l’esistenza, i Monopoli, sembrarono essere abbandonate senza un giustificato motivo.

Tuttavia c’è da dire che mentre l’Atomo Magnetico è stato fotografato da Gigi nello stato di immobilità pulsante, che è quello tipico della sua più verosimile natura, (infatti esso è stato prelevato dal perdurare del flusso attrattivo della Magnetite verso un pezzo di ferro schermato da un cristallo), i Monopoli corrispondono agli Atomi prelevati da un solo Polo di una elettrocalamita rotante, sottoposta agli impulsi di extra corrente provocati dalle interruzioni del circuito elettrico della stessa. Possiamo allora concludere quanto segue:

che Atomi Magnetici e Monopoli sono la stessa cosa, però osservata in situazioni e condizioni diverse, per cui ne consegue che le eventuali differenze che si possono riscontrare negli effetti che provocano su tutto ciò con cui entrano in contatto, sono da imputare non tanto alla loro intrinseca natura, ma alle influenze che con estrema facilità, essi subiscono nel corso della loro produzione ed utilizzazione. Sarà veramente “duro” per la scienza ufficiale e forse anche per alcuni di voi, accettare il fatto che gli Atomi non solo subiscono influenze determinanti da parte della Luce, così come ha affermato Heisemberg a suo tempo, ma anche dagli stati d’animo, dai pensieri, dalle convinzioni, dai preconcetti o addirittura dalla immaginazione di coloro che svolgono indagini sulla loro intima struttura.

INFATTI TUTTO CIO’ CHE ESISTE E CHE PIU’ O MENO SI MANIFESTA, E’ FONDALMENTALMENTE LUCE.
Per cui colgo ancora una volta l’occasione, per invitare tutti coloro che hanno già costruito o si accingono a costruire un Generatore di Monopoli, di rendersi conto che l’energia magnetica che essi producono, interferisce con l’energia vitale ritmica che è presente in tutta la natura e quindi anche in loro, per cui non potendo tener separati se stessi da ciò che si fa, è veramente indispensabile avere il maggior controllo possibile sulla propria natura emotiva ed impulsiva, poiché anche un semplice scatto d’ira in vicinanza di una sorgente di Monopoli, può procurare danni e disastri anche irreparabili nell’ambiente. Però è altrettanto vero che albergare e nutrire in se stessi buoni pensieri, elevati sentimenti di natura spirituale, Amore e rispetto per il prossimo e per quanto ci circonda, Fede certa nell’esistenza di un Principio e di uno Scopo Divino nella Vita Universale, è un mezzo potentissimo per collaborare alla Redenzione, al Ritorno e alla conseguente Cosciente Ascensione di tutto il Creato, verso la Fonte Spirituale da cui ha avuto origine e questo è un Percorso che la presenza e l’uso dei Monopoli può accelerare.

Con la scoperta dell’Atomo e della Energia Magnetica, Ighina ha dato l’avvio ad una possibile Nuova Era Alchemica, che per essere vissuta con profitto individuale e generale, implica la riscoperta su nuove basi che definirei scientifiche, di valori religiosi antichi come il mondo, che responsabilizzano ogni uomo nei confronti di Dio, del Prossimo e della Natura. Ma torniamo al tema fondamentale di questo incontro. In questi ultimi tempi, si è destato un notevole interesse per Ighina e per le sue realizzazioni pratiche, anche per merito di alcune trasmissioni televisive su di lui, in particolare quella più recente, “L’uomo delle nuvole”, andata in onda su Voyager di RAI 2, il 15 maggio u.s. Sul link è possibile visionare in versione ridotta, i video che lo riguardano. Per questi motivi, dopo anni di anonimato che ho cercato di mantenere per amor di pace e di riservatezza, durante i quali ho scritto un poderoso libro:

“P. L. Ighina Profeta Sconosciuto” , oltre a numerosi opuscoli di approfondimento, ho deciso di uscire allo scoperto, allo scopo di rivelare a tutti coloro che mi vorranno ascoltare, i più grandi segreti sulla vera natura della Luce, della Materia, del Moto, del Tempo e dello Spazio, che il mio caro maestro ed amico, ha voluto confidarmi negli ultimi tempi della sua vita, come testimonianza del grande affetto che ha sempre dimostrato verso di me. Uno dei più grossi difetti del mio carattere, è quello di essere impulsivo e di non tener conto delle difficoltà che incontrano persone anche molto intelligenti, ma limitate dal fatto di utilizzare una comune mentalità basata sulla logica, ad entrare in una diversa dimensione intellettiva, cioè ad acquisire una nuova mentalità ritmica e perciò paradossale, basata su una fede intuitiva che va al di là delle contraddizioni evidenziate dalla logica, e che è la sola che permette di superare le illusioni sensoriali e gli inganni provocati dall’effetto stroboscopico gravitazionale che impera su tutto ciò che è materiale o comunque condizionato dalla materia.

Non sarà facile per voi seguirmi in ciò che sto per dirvi, anche perché farò delle affermazioni di carattere generale che non spiegherò nei dettagli, dal momento che so per esperienza, che altrimenti mi precluderei a priori, la possibilità di poter avere in seguito con voi dei colloqui esplicativi più esaurienti. Inizierò il mio discorso, invitandovi per prima cosa ad osservare con attenzione nella copertina di questo fascicoletto, la foto dell’Atomo Magnetico scoperto da Ighina e di lì vi introdurrò un po’ alla volta nell’affascinante mondo delle Corrispondenze, delle Analogie, delle Equivalenze, delle Identificazioni, delle Sovrapposizioni, delle Trasmutazioni, delle Fusioni, degli Incroci, delle Riflessioni, che rappresentano le caratteristiche fondamentali che regolano i rapporti di tutto ciò che esiste e che viene coinvolto di continuo nella fondamentale Legge del Ritmo Universale, di cui il Ritmo Sole – Terra, è la parte che maggiormente ci riguarda. Per comprendere meglio ciò che sto per comunicarvi, vi dirò anzitutto che Gigi affermava con assoluta convinzione, che tutto ciò che esiste nell’Universo, ha una comune ed identica origine spirituale.

Con la parola “Spirito”, egli intendeva un’Unica fondamentale Energia incorporea e pertanto invisibile, che suddividendosi e poi iniziando con se stessa un ritmico rapporto di irradiazione e conseguente riflessione energetica moltiplicativa che nel suo complesso lui chiamava Amore, ad un certo punto raggiungeva uno stato immobile di Tensione interiore in continuo aumento, che raggiunto il punto critico e poi esplodendo, si manifestava come Luce Primigenia Creatrice, che dilatandosi e contraendosi con moto ritmico rapidissimo, avrebbe dato origine al Tempo, allo Spazio e alla Materia.

Dunque, se osserviamo insieme la foto dell’Atomo Magnetico, colpisce subito lo sguardo il fatto che esso è composto da un Nucleo Pulsante, che irradia attorno a sé dei tenui Circoletti luminosi, che dilatandosi sempre più, vanno a depositarsi sul Cerchio maggiore, che delimita in forma di Membrana contenitiva, l’Energia vitale dell’Atomo stesso. Si notano pure i 5 Canaletti di atomi assorbenti, che in forma di Raggi, trasportano fuori dalla Membrana dell’Atomo, l’eccesso di energia prodotta dal Nucleo. Già da queste prime osservazioni, ci si può rendere conto che l’Atomo Magnetico ha la stessa medesima struttura fondamentale della Cellula di un organismo vivente. Infatti Ighina affermava con la meravigliosa sicurezza di chi conosce la Verità per Rivelazione Divina, che non solo la Cellula, ma anche tutti gli Organismi viventi, minerali, vegetali, animali non importa se microscopici come una molecola, un batterio, una ameba o di grandi dimensioni come una sequoia o una balena, oppure enormi come un Pianeta, un Sole, o anche un intero Universo, ERANO STRUTTURALMENTE E FUNZIONALMENTE IDENTICI AD UN ATOMO MAGNETICO, CHE E’ IL PROTOTIPO PIU’ SEMPLICE ED ELEMENTARE DI OGNI ESSERE ESISTENTE.

E’ naturale che coloro che sentono per la prima volta questi paragoni, li giudichino assurdi, perché non hanno e non possono avere riscontri con quanto creduto in precedenza e inoltre perché essi sono al momento inverificabili. Ma io vi chiedo: come fate voi a credere vere le affermazioni della Scienza ufficiale sulla origine della vita “dal caso”, sulle fantomatiche dimensioni dell’universo, sulla insuperabile velocità della luce, ( il Pensiero non è forse più veloce?), sulla ipotetica natura della Forza di Gravità, (Gravitoni??), sulla rotazione della Terra sul proprio asse alla velocità di circa 1.700 km. all’ora, il che implicherebbe lo sviluppo all’Equatore di una enorme forza centrifuga che dovrebbe alterare la normale forza di Gravità, che invece è del tutto identica a quella esistente ai Poli? Gli scienziati vi parlano di miliardi di anni-tempo, di distanze valutabili in milioni di anni-luce, di un fantomatico Big-Bang, di uno spazio vuoto infinito, che è una contraddizione in termini, dal momento che si può considerare “vuoto” solo uno spazio contenuto entro limiti conosciuti, cioè vi spacciano come vere delle ipotesi del tutto infondate, che non solo sono inverificabili, ma nemmeno immaginabili, e voi le credete PERCHE’ AVETE FEDE IN LORO, anche se poi i fatti e le esperienze quotidiane, le smentiscono di continuo!

Riconoscete dunque, che è la vostra Fede, la vostra “buona fede”, carpita per suggestione collettiva, che dà autorevolezza a delle ipotesi, a delle affermazioni menzognere che non hanno nemmeno un minimo rapporto di verosimiglianza con la Realtà. Riconoscete inoltre, che credendo vere simili fantasie, imprigionate voi stessi in un Universo privo di Origine, privo di uno Scopo sensato, sperduti ed isolati in un “vuoto” privo di valori, senza alcuna speranza di un destino migliore. Quando avrò terminato di esporre le rivelazioni di Ighina, sarete stupiti nel constatare la meravigliosa semplicità del loro contenuto, che fonde tutte le innumerevoli manifestazioni del Creato, in un’unica Visione di insieme, che se viene creduta, vi porterà gradualmente a sentirvi parte integrante di un Tutto Divino Cosciente di esistere, che vi trasformerà da esseri creati, in potenziali Creatori. Ma torniamo alla foto dell’Atomo, per ricavarne sorprendenti analogie.

LA MEMBRANA DELL’ATOMO MAGNETICO, CORRISPONDE AL FIRMAMENTO.

Gigi mi diceva che il Sole che brilla in cielo, altro non è che il Nucleo, il Cuore della Cellula Universo, (il nostro Sistema Solare), di cui il Firmamento è la Membrana Esterna, i vari Pianeti e Satelliti i Nucleoli, lo Spazio il Citoplasma, il Tempo gli Intervalli delle Pulsazioni Luminose che scandiscono il Battito del Cuore, cioè il Ritmo fra le Irradiazioni e i continui Riassorbimenti di Luce – Ombra che avvengono nel Nucleo. Infatti la Luce che si irradia come Circoletti, (ma anche come Raggi come vedremo in seguito), una volta che la Membrana – Firmamento si è consolidata in seguito alla loro continua Sovrapposizione su di esso, comincia ad essere riflessa in forma attenuata (Ombra) verso il Punto di partenza, (il Nucleo), dove viene riassorbita e trasformata nuovamente in Luce. Questo Ritmo Luminoso che si manifesta all’interno dell’Atomo, è il Prototipo Energetico della Circolazione del Sangue-Luce che avviene in modo particolare, non solo nelle singole Cellule, ma anche complessivamente in tutti gli Organismi Viventi, fra il “Cuore” Centrale che riassume e fonde in sé per Corrispondenza, i “Riflessi” di tutte le Cellule che compongono un Organismo e l’Epidermide, che invece al pari del Firmamento, ne manifesta le “Irradiazioni”.

Avrete ormai capito che per “Cuore”, Gigi intendeva non solo il Nucleo dell’Atomo e della Cellula, ma anche il Sole splendente che brilla sopra di noi nel Cielo ed inoltre il Sole nascosto che pulsa all’interno della Terra e di tutti gli altri Pianeti e Satelliti, e ancora gli innumerevoli Cuori- Sole che pulsano all’interno di ogni Stella, che altro non sono che le Cellule Epiteliali che costituiscono il Firmamento stesso. Ce la fate a seguirmi ancora? Spero di sì, perché sono ancora tante le novità sorprendenti che vi vorrei comunicare, anche se dubito alquanto che possiate assimilarle tutte in una sola volta. Un breve riassunto, integrato con nuove analogie che svilupperò in seguito, prima di continuare.

Il Circolo più grosso che circonda l’Atomo Magnetico, rappresenta la Solidificazione della Luce irradiata dal Nucleo, (cioè la Membrana, l’Epidermide, il Firmamento), e quindi la Trasformazione in “Proto-Materia” della Fase Irradiante della Luce. Inoltre esso rappresenta il primo Limite esterno del Campo Magnetico interno dell’Atomo, cioè il Limite oltre il quale l’Energia interna si trasforma in Materia ed entro il quale una Materia proveniente dall’esterno comincia a trasformarsi in Energia. Lo Spazio interno dell’Atomo, è ad un tempo il suo Campo Magnetico, l’Etere, il Citoplasma pervaso di Sangue-Luce, che sono tutti modi diversi, ma corrispondenti e fra loro equivalenti, per indicare la medesima cosa. I 5 Canaletti “assorbenti” messi in evidenza dalla foto, in realtà sono assai più numerosi, dal momento che rappresentano i molteplici Raggi nucleari o Tensivi, che al pari delle Razze di una Ruota, uniscono il Mozzo o Nucleo al “Cerchione”, cioè la Membrana, il Firmamento, ecc.

Questi Canaletti assorbono dall’interno la Luce che progressivamente viene rallentata per poi essere trasformata in Materia e nel contempo assorbono dall’esterno Materia o per meglio dire Energia già materializzata, che poi viene trasformata di nuovo in Luce nel Nucleo. Gigi è riuscito a rendere visibili questi 5 Canaletti, grazie al fatto di aver costruito attorno all’Atomo, delle “Catene”, delle “Scalette” di Materie diverse fra loro, aventi una progressiva capacità assorbente nei confronti della Luce emanata dal Nucleo. Ma poiché in natura non esiste nulla che non abbia un comportamento ritmico, Gigi affermava con cognizione di causa, che non esiste “assorbimento”, che non abbia una successiva “Irradiazione” e viceversa.

E’ potenziando in tal modo l’assorbimento ritmico di 5 Canaletti, fra le migliaia che si possono ipotizzare presenti all’interno dell’Atomo, che Gigi è riuscito a metterli in particolare evidenza e poi a fotografarli. Ma questi Canaletti, hanno altre sorprendenti corrispondenze, rintracciando le quali è come se “volassimo” insieme ad Ighina ad alta quota, per scoprire dall’Alto, la meravigliosa Unità che sottintende quelle che ad uno sguardo superficiale, potrebbero sembrare cose molto diverse fra loro.
I CINQUE SENSI DELL’UOMO, SONO I “CANALETTI” CHE METTONO IN RAPPORTO LA COSCIENZA UMANA CHE E’ IL NOSTRO “NUCLEO” SPIRITUALE INTERNO, COL MONDO ESTERNO, NON SOLO PER RICEVERE LE PIU’ SVARIATE INFORMAZIONI, MA ANCHE PER TRASMETTERE AD ESSO IL NOSTRO PENSIERO IMMAGINATIVO, CHE POSSIEDE UN REALE POTERE CREATIVO NEI SUOI CONFRONTI.


Gigi diceva che se noi non proiettassimo e riassorbissimo di continuo dalla nostra persona, un Alone o Sfera di invisibile luminosità sensibile di origine interiore, non potremmo vedere, né udire, né toccare, odorare o gustare alcuna cosa.
Avete presente l’immagine dell’Uomo di Vitruvio rielaborata da Leonardo da Vinci? Vi rinfresco la memoria: è quel disegno che mostra un uomo nudo al centro di un quadrato e di un cerchio, che con le braccia e le gambe sia divaricate che ritte, mostra i rapporti armonici esistenti fra il corpo umano e lo spazio geometrico. Per far meglio ve lo riporto qui di seguito.



Fui io tanto tempo fa, a far notare a Gigi le somiglianze esistenti fra questo disegno e la foto dell’Atomo Magnetico, dopo che lui mi aveva rivelato le straordinarie funzioni dei Canaletti nell’ambito della Cellula e del corpo umano, anche se era necessario un certo adattamento mentale per metterle in evidenza. Infatti avevo dei forti dubbi, poiché a prima vista in tale disegno, i Canaletti rappresentati dagli arti sembrano solo quattro e non cinque, e cioè le due braccia e le due gambe. Ma lui sorridendo mi diede questa illuminante risposta:

“ E’ la Testa il quinto Canaletto, il quinto arto che si è evoluto sempre più nei lunghissimi tempi trascorsi, per predisporsi a diventare un nuovo Nucleo, quando la Cellula Umana Primordiale giunta alla Saturazione energetica, a cui corrisponde la piena consapevolezza della propria Divina natura, si sdoppierà, per partorire dal vecchio l’Uomo Nuovo, cioè l’Uomo Interiore che si è maturato e divinizzato attraverso le sofferenze cumulative di innumerevoli vite umane.” Solo in seguito a queste sue parole, ho pienamente compreso che nel mondo dello Spirito, che è il Regno della Sintesi, l’intera umanità composta da miliardi di individui, vissuti, viventi e che vivranno, appare come un unico Uomo, anzi come un’unica Cellula, un unico Atomo. Se ne deduce pertanto, che il nostro Capo, in cui si concentrano tutti i sensi umani, diventerà in futuro il Cuore di un Nuovo Essere Cosciente, un Nuovo Essere Umano che darà inizio al Grande Ritorno dell’Umanità Terrestre a cui esso corrisponde, alle Origini Divine, alla inevitabile Ascensione verso lo Spirito anche dell’intero Universo a cui esso è collegato, poiché la Discesa, la Parabola discendente della vita creata, ormai è terminata.

Ma non finiscono qui le corrispondenze e le analogie fra l’Atomo Magnetico e le conoscenze umane che ne confermano la Realtà e il valore universale. Ve ne citerò ancora due: una antichissima ed una recente.Nel libro “Pier Luigi Ighina – Profeta Sconosciuto”, di cui è appena uscita la terza edizione e che approfitto della presente occasione per presentarvi, al termine della “Seconda lettera al Forum” in esso contenuta, appare l’immagine a colori della “Barca di Ra”, che rappresenta un meraviglioso pettorale in oro e smalti, che probabilmente era indossato solo dal Faraone e dai grandi Sacerdoti dell’antico Egitto.

Ora è inutile che io ripeta qui ciò che ho già scritto nel libro; mi limiterò pertanto a farvi notare nella foto in bianco e nero riportata al termine di questo opuscolo, le dodici “Stelle” complete dei 5 raggi, che appaiono nella cornice superiore dell’immagine stessa. Si tratta di sei stelle a sinistra e di sei stelle a destra, poste ai lati di una stella con soli tre raggi e di un’altra di cui si vede il solo nucleo, un punto nero senza raggi. Vi posso garantire che tutti i particolari che appaiono nella Barca di Rà, hanno un profondo ed universale significato, che spazia dall’inizio della Creazione, (ho scritto altrove che si potrebbe considerare la “foto” di Dio, colto nell’attimo in cui emana la Luce Creatrice), e il termine, la fine del Creato stesso. Ora io non voglio togliervi il piacere di scoprire da soli i Sacri Misteri che questa immagine contiene, che hanno riferimenti anche con l’ Apocalisse di San Giovanni: (leggete la descrizione della Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i Suoi piedi e sul capo una Corona di dodici Stelle), ma se non ci riuscite, ve li spiegherò in un’altra occasione.

Sempre nell’ultima pagina del presente scritto, troverete un foto molto interessante, che mi è stata inviata dal caro amico Emiro Medda di Roma, in cui appare la foto di un Polo del Pianeta Saturno. E’ stato lui a farmi notare la straordinaria somiglianza di questa foto, con quella dell’Atomo Magnetico di Gigi. Ed anche qui ci sarebbero tante, troppe cose da dire, ma i tempi non sono ancora maturi. A questo punto io comincio ad essere stanco di scrivere, il che mi fa pensare che anche voi siate stanchi di leggere o di ascoltare. Non vi ho raccontato nemmeno la decima parte di quello che pensavo di dirvi, ma se ora mi interrompo, lo faccio solo per avere la possibilità di incontrarvi altre volte per terminare il discorso, sempre che voi mi dimostriate di avere un qualche interesse in merito. Comunque spero di farvi cosa gradita, anticipandovi i titoli di alcuni paragrafi che ho già scritto e che forse stamperò fra qualche tempo, che però non credo possono essere compresi, se non da coloro che abbiano già percorso un certo cammino nella conoscenza delle rivelazioni di Pier Luigi Ighina, uno dei più grandi Doni che Dio ha fatto all’umanità.

LA STRUTTURA E I MOTI COLLOIDALI DELLA MATERIA E DEI CAMPI MAGNETICI.
LA TRIPLICE NATURA DELLA LUCE, MANIFESTAZIONE NEL CREATO DELLA DIVINA TRINITA’ CREATRICE. TENSIONE PERPENDICOLARE, MOTO PARABOLICO E MOTI SPIRALIFORMI : EQUIVALENZE E CORRISPONDENZE SCONOSCIUTE, CHE SVELANO I PIU’ PROFONDI MISTERI DELLA NATURA. I MODI IN CUI LA LUCE DIVENTA SPAZIO, TEMPO, MATERIA E VITA.TUTTO E’ LUCE.

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