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6 marzo 2014 4 06 /03 /marzo /2014 22:42

 

Nel Museo Egiziano del Cairo ed in due sale molto prossime alla Sala delle Mummie, uno non può fare a meno di fermarsi sorpreso vedendo in una piccola vetrina, benché non senza una certa difficoltà per i riflessi della luce sul vetro che lo copre, un oggetto solitario simile ad una ruota o disco di pietra.

 ( visto frontalmente ed orizzontalmente, questo oggetto di 5.000 anni non smette di ricordarci uno dei nostri moderni strumenti usati nell'industria tecnologica )
 Questo strano oggetto ha sconcertato e continua a sconcertare tutti gli egittologhi che hanno avuto occasione di studiarlo attentamente. 
Il primo di essi fu il suo scopritore, Brian Walter Emery, uno degli egittologhi più importanti del Secolo XX, autore di un classico dell'egittologia, Egitto Arcaico, 1961 che segue costituendo, dopo molti anni, una chiara lettura bibliografica per lo studio e comprensione delle origini dell'Antica Civiltà Egiziana.
Realizzando alcuni scavi nell'anno1936, nella zona archeologica di Sakkara, fu scoperta la Tomba del Principe Sabu, figlio del faraone Adjuib, governante della I Dinastía (3.000 A.C..
Tra gli utensili del corredo funerario che furono estratti, B. Walter Emery noto' un oggetto che definì inizialmente nella sua relazione "Le Grandi Tombe dell'I Dinastía "come:  "un recipiente con forma di scodella di scisto".
Anni più tardi, nella sua opera citata in precedenza, "Egitto Arcaico", commenta e riassume perfettamente la realtà e situazione di questo scomodo "oggetto": "non si è ottenuto nessuna spiegazione soddisfacente sul curioso design di questo oggetto".
Questo oggetto al quale si riferiva B. Walter Emery nelle sue relazioni, ha 61 centimetri di diametro, e 10,6 centimetri di altezza nella zona centrale.
È lavorato sullo scisto, una roccia molto fragile, che richiede un intaglio molto laborioso. La sua forma assomiglia a quella di un piatto o al volante di automobile, con una specie di tre corte pale curve che ricordano  l'elica di una barca, e nel centro di questa, un orifizio con un bordo che emerge come se fosse il recettore di qualche asse di una ruota o di qualche altro meccanismo sconosciuto, disposto per girare.
Come è noto a tutti, la posizione che mantiene l'egittologia ufficiale rispetto alla comparsa ed all'uso della ruota da parte degli antichi egiziani, è molto chiara e non lascia posto a nessun dubbio.
La sua introduzione in Egitto, fu dovuta all'invasione degli Hicsos alla fine dell'Impero di Mezzo,1640 A.C. che l'utilizzarono, tra le altre cose, sui loro carri da guerra, e che era anche conosciuta da molti altri paesi del Medio Oriente.
Allora, la domanda che ci si pone e': 
se non è una ruota, che cosa è l'estraneo oggetto che si trovava nella Tomba di un principe dell' I Dinastía,1400 anni prima dell'invasione degli Hicsos?
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5 marzo 2014 3 05 /03 /marzo /2014 22:52

Al  Museo  Egizio  del  Cairo si trova un reperto scoinvolgente. Per molto  tempo  fu creduto una riproduzione di  un uccello e venne catalogato con il n°6347.Trovato nel 1898 in una tomba a Sakkara solamente nel 1969 il dottor Khalil Messiha si accorse che l'animale era senza gambe, aveva strane ali e una cosa  insolita,  posta  vertical- mente.Gli studiosi allora  lo esaminarono in modo approfondito e scoprirono che si trattava di un modello  di  aliante  pesante solo 39,12 grammi.Il muso di 3,2 cm e  la fusoliera sono modellati tenendo conto  dell'aereodinamica. Le ali misurano 18 cm e sono leggermente curve, progettate in modo  da  creare  un  vuoto  di  portanza  nella parte  superiore.Il corpo  è  lungo  14 cm  e  il piano della coda è rialzato. Le misure sono ideali per garantire il volo. La scritta "Pa-Diemen", che lo identifica, significa dono   di   Amon, il  sognore  del  soffio  d'aria . Il  ministro  della  cultura   egiziano Mohamed  Gamal  El-Din  Moukhar  nominò  nel  1971  un   gruppo  di  esperti   per esaminare la sensazionale scoperta.L'anno successivo fu inaugurato al Museo Egizio delle  Antichità  la  prima  mostra  di  aereoplanini  dell'antico  Egitto ,  con  ben  14 esemplari.

Vimana: le navicelle degli antichi indiani  

L'imperatore indiano Ashoka creò la "Società Segreta dei Nove Uomini Ignoti": grandi scienziati indiani che avrebbero dovuto catalogare tutte le scienze. Ashoka mantenne il loro lavoro segreto perchè aveva paura che la tanto evoluta scienza catalogata da questi uomini, derivata dagli antichi testi indiani, potesse essere usata per il fine malvagio della guerra. .. I "Nove Uomini Ignoti" scrissero un totale di nove libri, probabilmente uno ciascuno. Uno di essi si intitolava "I Segreti della Gravità!". .. Probabilmente si trova ancora da qualche parte, custodito in una biblioteca segreta in India, in Tibet o altrove (forse persino in Nord America)... Ashoka, inoltre, era a conoscienza di guerre devastanti nelle quali erano stati utilizzati veicoli particolarmente avanzati e "armi futuristiche" che avevano distrutto l'antico "Impero Rama" dell'India, diverse migliaia di anni prima. Solamente pochi anni fa i cinesi hanno scoperto alcuni documenti sanscriti a Lhasa, in Tibet, e li hanno spediti alla University of Chandrigarh, perchè venissero tradotti. Recentemente, il Dr. Ruth Reyna, di quell'università, ha detto che i documenti contengono istruzioni per la costruzione di navi spaziali interstellari! Il loro metodo di propulsione, ha detto la dottoressa, era "anti-gravitazionale" e basato su un sistema analogo a quello del "laghima": "una forma centrifuga abbastanza forte da contrastare la forza gravitazionale", sconosciuto potere dell'ego, presente nella struttura fisiologica dell'uomo. Secondo l'Hyndu Yogis, è questo "l'anghima" che permette ad una persona di levitare. Il Dr. Reyna ha affermato che a bordo di queste macchine, che nel testo erano chiamate "Astra", gli antichi potrebbero aver inviato una missione di uomini verso qualsiasi pianeta, secondo quello che si legge nel documento, che si ritiene abbia migliaia di anni. Si diceva, inoltre, che i manoscritti rivelassero il sgreto dell'antima": "il copricapo dell'invisibilità", e del "garima": "come diventare pesanti come una montagna di piombo". 

Naturalmente gli scienziati indiani non presero i testi molto sul serio, ma poi cominciarono a credere di più nella loro validità quando i cinesi annunciarono che avrebbero utilizzato certi dati per la ricerca necessaria al loro programma spaziale! Questo è stato uno dei primi casi in cui un governo ha ammesso di fare ricerche sull'antigravità. I manoscritti non dicevano con certezza se fossero mai stati fatti viaggi interplanetari ma menzionava, tra l'altro, il progetto di un viaggio sulla Luna, sebbene non sia chiaro se questo viaggio sia stato veramente compiuto. [Ma è noto che il Ramayana descrive una battaglia tra Vimana e Valix (veicoli volanti) avvenuta sulla Luna.]... Uno dei grandi testi epici indiani, il "Ramayana", contiene la storia molto particolareggiata di un viaggio sulla luna a bordo di un Vimana (o "Astra"), ed in effetti descrive una battaglia sulla luna con un "Asvin" (un veicolo di Atlantide). [L'] "Impero Rama" (India settentrionale e Pakistan) .. si sviluppò almeno quindicimila anni fa nel subcontinente indiano e fu nazione ricca di tanti grandi e sofisticate città, molte delle quale devono essere ancora ritrovate nei deserti del Pakistan e dell'India settentrionale ed occidentale. Rama esistette, sembra, accanto alla civiltà di Atlantide, in mezzo all'Oceano Atlantico, e venne guidata da "illuminati Re-Sacerdoti", che erano i governatori delle città. Le sette più grandi città-capitali dell'Impero Rama erano conosciute nei testi classici Hindu "Le sette Città Rishi". Secondo gli antichi testi indiani, la gente aveva delle macchine volanti chiamate"Vimana". Gli antichi testi epici indiani descrivono il Vinama come un veicolo circolare a due piani, dotato di vari oblò e di una cupola, propio come ci imma giniamo un disco volante. Il Vimana volava alla "velocità del vento" ed emetteva un "suono melodioso". C'erano almeno quattro diversi tipi di Vinama: alcuni a forma di disco, altri come lunghi cilindri ("veivoli a forma di sigaro"). .. Uno dei Vimana descritti era a forma di sfera, ed era portato ad una grande velocità da un potente vento generato dal mercurio. Si muoveva come un UFO, andando su, giù, avanti e indietro come desiderava il pilota...

I  Veda,  antichi  poemi  Hindu,  ritenuti  i  testi  indiani  più  antichi,  descrivono  i  Vimana  di  varie  forme  e dimensioni:"l'ahnihotra-vimana" con due motori, i "vimana elefanti" con più motori, e altri modelli chiamati martin-pescatore, ibis e con nomi di altri animali... Gli antichi testi sui Vimana sono numerosi, e ci vorrebbero molti libri per riportare tutto quello che dicono. Gli antichi indiani, che costruirono questi apparecchi, scrissero interi manuali di volo sul modo di guidare i vari tipi di Vimana, molti dei quali (testi) esistono ancora, ed alcuni sono stati tradotti in inglese. Il "Samara Sutradhara" è un trattato scientifico che parla di ogni possibile aspetto del volo su di un Vimana. Ci sono 230 strofe che riguardano la costruzione, il decollo, il modo di viaggiare con andatura di crociera per migliaia di chilometri, gli atterraggi convenzionali cosi come quelli d'emergenza e, persino, eventuali collisioni con gli uccelli. Nel 1875 venne rinvenuto in tempio indiano il Vaimanika Sastra, un testo del quarto secoloavanti Cristo scritto da Bharadvajy il Saggio,utilizzando quali fonti testi ancora più antichi. Esso trattava del funzionamento dei Vimana e comprendeva informazioni sulla manovrabilità, sulle dei veivoli dai temporali e dai fulmini e su come cambiere la propulsione da un'alimentazione ad "energia solare" ad una priva di energia; il che suona come "anti-gravità". Il Vaimanika Sastra (o Vymaanika-shaastra) ha otto capitoli di diagrammi che descrivono tre tipi di veivoli, compresi gli apparati che non possono prendere fuoco nè rompersi. Il testo, inoltre, cita 31 elementi fondamentali di queste macchine e 16 materiali con cui sono costruite che assorbono luce e calore; motivo per il quale venivano ritenuti adatti per la ricostruzione dei Vimana. .. In un'altra fonte indiana, il Samar, i Vimana erano "macchine di ferro, compatte ed eleganti, con una carica di mercurio che veniva sparata fuori, dalla parte posteriore, nella forma di una fiamma rombante". Un altro lavoro chiamato Samaranganasutradhara descrive come venivano costruiti i veicoli. 

...Non sembra esserci dubbio che i Vimana fossero dotati di qualche dispositivo di "anti-gravità". I Vimana decollavano in senso verticale, ed erano capaci di volteggiare in cielo come i moderni elicotteri o i dirigibili. .. I Vimana erano custoditi in un Vimana Griha, una specie di hangar, e si dice che venivano a volte alimentati da un liquido giallognolo, ed altre da una specie di composto di mercurio. .. È probbile che gli ultimi scrittori riguardo i Vimana agissero solamente in quanto studiosi-osservatori, ispirandosi a testi più antichi, e perciò che facessero compresibilmente confusione sul principio dell'alimentazione dei Vimana. Il liquido "bianco-giallognolo" fa pensare alla benzina, e forse i Vimana avevano un gran numero di diverse fonti di propulsione, compresi i "motori a reazione".

È interessante notare che furono i nazisti a sviluppare i primi motori a reazione, per le loro "bombe volanti" V-8. Hitler e la dirigenza nazista erano straordinariamente interessati all'antica India e al Tibet e mandarono spedizioni in entrambe questi paesi, ogni anno a partire dagli anni '30, e forse fu da questi popoli che i nazisti ottennero una parte delle loro conoscenze scientifiche.

.. Scienziati dell'ex Unione Sovietica hanno scoperto quelli che essi chiamano "antichi strumenti usati su veicoli per la navigazione cosmica" in alcune grotte del Turkestan e del deserto del Gobi. I "dispositivi" sono soggetti emisferici di vetro o porcellana, che finiscono in un cono con una goccia di mercurio all'interno. .. Uno scritto trovato a Mohenyodaro, in Pakistan, (ritenuta una delle "Sette Città Rishi dell'Impero Rama") e non ancora decifrato, è stato ritrovato anche in un altra località: l'Isola di Pasqua!, [dove è] chiamato lo "scritto di "Rongo Rongo". .. (fonte: Roberto Laccetto

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1 marzo 2014 6 01 /03 /marzo /2014 23:08

fitoplancton

Sotto la banchisa artica nel Mare di Chukchi, la squadra formata da esperti di oceanografia, biologia, chimica e ottica, ha fatto una scoperta drammatica e inattesa, come è stata definita dalla stessa Nasa, un po' come trovare una foresta pluviale nel bel mezzo di un deserto.

L'agenzia americana dal 2010 era impegnata nell'Artico, e la scoperta è stata fatta durante una delle spedizioni oceanografiche nelle estati del 2010 e del 2011. Dopo aver peforato il ghiaccio marino alla ricerca di acque più ricche di piante marine microscopiche, gli esperti sono rimasti a bocca aperta. "Improvvisamente, il fluorimetro, il dispositivo di misurazione utilizzato per stimare il contenuto di alghe nell'acqua è impazzito", ha detto Arrigo. "Abbiamo pensato che lo strumento stesse commettendo qualche errore". Ma così non è stato. Secondo la maggior parte dei modelli di produzione biologica, nel Mar Glaciale Artico la vita sotto la banchisa è quasi impossibile. Perché? Il ghiaccio marino e il manto nevoso riflettono la radiazione solare, non lasciando che i raggi del sole arrivino a nutrire il plancton nelle acque sottostanti.

La scoperta rivela una nuova conseguenza del riscaldamento globale nell'Artico e fornisce un indizio importante per capire gli impatti dei cambiamenti climatici sull'ambiente del Mar Glaciale Artico e sulla sua ecologia. "Abbiamo il sospetto che questo sia un fenomeno molto più diffuso di quanto ci rendiamo conto", ha detto Arrigo, secondo cui l'assottigliamento dello spessore dei ghiacci potrebbe favorire queste fioriture di alghe, con esiti non proprio rassicuranti: “Questo potrebbe scompensare moltissimo l’equilibrio delle catene alimentari dell’Artico: pesci e balene che si cibano di queste creature potrebbero non riuscire a migrare in tempo per la fioritura”, a scapito di specie che si alimentano nella colonna d'acqua. Infatti la proliferazione delle alghe può verificarsi soprattutto nella prima parte dell'anno. Sempre nella zona Artico, una recente notizia ha acceso nuovi interessi, specie quando si parla di scoperte misteriose e sconosciute.

Recentemente, i media russi hanno diffuso una notizia sensazionale: gli scienziati della sezione dell'Estremo Oriente dell’Accademia Russa delle Scienze hanno scoperto nelle acque dell'Artico una creatura sconosciuta, di proporzioni veramente gigantesche.


Il veicolo autonomo subacqueo non abitabile “Klavesin-1R”, durante un’operazione di rassegna degli oggetti del fondale, a una profondità di 1,5 kilometri ha registrato un movimento insolito. In un primo momento, gli scienziati hanno pensato che l'unità avesse trovato un enorme banco di pesci, ma presto si sono resi conto di essere in errore. L’oggetto non identificato si è rivelato essere una creatura di dimensioni impressionanti, che pochi istanti dopo ha attaccato il veicolo subacqueo, cominciando a dimenarlo.
Quando il “Klavesin-1R” è stato riportato in superficie, gli scienziati hanno rinvenuto sulla sua superficie molte ammaccature e graffi. Che tipo di creatura avrebbe potuto lasciarle, e perché si è avventato sulla macchina? Per avere una spiegazione, “La Voce della Russia” si è rivolta allo zoologo Dmitrij Isonkin​.
Vorrei diffidare di questo tipo di notizia. Senza avere in mano alcuna prova che gli scienziati avrebbero potuto fornire dopo l'incidente, si possono fare solo inutili conversazioni a vuoto.
In effetti, dove sono le foto dello scafo danneggiato, e il video della creatura marina non identificata? Dopo il danno, il “Klavesin-1R” avrebbe potuto avere delle collisioni con degli ordinari oggetti subacquei sul fondo.
Dmitrij Isonkin osserva:
Dopo le "sensazionali" dichiarazioni sul fatto che gli scienziati russi avessero scoperto un mostro enorme nella regione artica, vari giornali, accavallandosi, hanno gonfiato l’argomento. In tutto questo ancora non è chiaro se sia stata rilasciata una dichiarazione formale dallo "eroe di quest’impresa", il Direttore dell'Istituto per i Problemi della Tecnologia Marina della sezione dell’Estremo Oriente dell’Accademia Russa delle Scienze, Leonid Naumov.
La questione è davvero interessante, perché ci sono alcune sfumature. Come riportato, la fonte primaria che ha dato la notizia è stato il progetto di notizie “EVROSMI”. In una breve nota si diceva che Leonid Naumov aveva parlato loro dell' incidente “artico” con il veicolo “Klavesin-1R”. Poi, tutte le agenzie di stampa si sono contese la citazione di questa "dichiarazione". Ma questa c’è davvero stata, o è solo un’altra bufala giornalistica?
I numerosi "prestiti" tra i giornali di questa notizia hanno portato al fatto che la “dichiarazione” di Leonid Naumov sia diventata qualcosa di diametralmente opposto. Ora "ha responsabilmente dichiarato l'incidente", ora “ha negato le proprie parole”. Come stanno le cose, in realtà?
Dmitrij Isonkin è certo che, se l'incidente ha davvero avuto luogo, sul veicolo a causa del danno devono essere rimaste delle particelle di tessuto provenienti dalla creatura che l’ha attaccato, o, se è stato uno scoglio sommerso a danneggiare il “Klavesin-1R”, allora ci sarebbero tracce di origine inorganica.
Non possiamo escludere la possibilità di scoprire una nuova specie di organismi nelle acque profonde dell'Artico. Questo è possibile, ma abbiamo bisogno di prove concrete. Bisogna creare un gruppo di esperti per condurre una ricerca. Qualsiasi dichiarazione ufficiale è ancora prematura.
Che cosa sia realmente accaduto, e in cosa si siano imbattuti gli scienziati russi nella regione artica, resta ancora un mistero. Tuttavia, speriamo di essere davvero sulla soglia di una scoperta di nuovo genere, e seguiremo da vicino gli ulteriori sviluppi della vicenda.

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27 febbraio 2014 4 27 /02 /febbraio /2014 22:40


D: In relazione all’Unità di ogni forza spiegate il concetto popolare del Diavolo, in apparenza reso sostanziale da molti passaggi nella bibbia.

R: In principio, esseri celestiali. Abbiamo dapprima il Figlio, poi gli altri figli o essere celestiali che ricevono la loro forza e il loro potere. Pertanto quella forza che si ribellò nelle forze invisibili (o nello spirito) che venne in attività fu quell’influenza che è stata chiamata Satana, il Diavolo, il Serpente; essi sono Uno. Quella [influenza] della ribellione! Perciò quando l’uomo in qualsiasi attività si ribella contro le influenze del bene egli dà ascolto all’influenza del male piuttosto che all’influenza del bene.
Perciò la volontà è data all’uomo quando egli entra in questa forma manifesta che vediamo nelle forze materiali, per la scelta. Come è stato dato, “E’ stato messo davanti a te (uomo) il bene e il male.” Il male è la ribellione. Il bene è il Figlio della Vita, della Luce, della Verità; e il Figlio della Luce, della Vita, della verità entrò nell’esistenza fisica per dimostrare e mostrare e condurre la via per l’ascesa dell’uomo al potere del bene sul male in un mondo materiale. Come vi è quindi un salvatore personale vi è il diavolo personale. 262-52

D: Date un commento su “Il diavolo e satana, il quale inganna il mondo intero, egli fu mandato sulla terra.

R: Non ha Egli - il Cristo, il Creatore - continuato a ripetere questo ? che fintanto che rancore, egoismo, desideri malvagi, comunicazioni malvagie sarebbero stati manifestati, avrebbero dato i canali attraverso i quali quello spirito chiamato satana, diavolo, Lucifero, il Maligno, potrebbe operare ?

Egli ha anche continuato a ripetere che persino il diavolo crede, ma trema - e ciò è il massimo a cui è arrivato con l’eccezione di cercare di ingannare gli altri. Quindi colui che nega nella sua vita, nel suo comportamento con il suo prossimo, che lo Spirito della Verità renda liberi rinnega il suo Signore ! 262-119
D: Qual è il significato di mille anni in cui Satana è legato ?
R: E’ esiliato. Che, dato che ci sono le attività dei quarantaquattromila - allo stesso modo in cui la preghiera di dieci giusti dovrebbe salvare una città, le azioni, le preghiere dei fedeli permetteranno quel periodo in cui l’incarnazione di coloro soltanto che sono nel Signore governerà la terra, e il periodo è di mille anni. Così Satana è legato, così Satana è esiliato dalla terra. Il desiderio di fare del male viene solo da lui. E quando ci saranno - come i simboli - soltanto coloro il cui desiderio e intento del cuore è di glorificare il Padre, questi saranno quei periodi in cui questo avverrà. Siate tutti determinati nella vostra mente, nel vostro cuore, nei vostri propositi di appartenere a quel numero ! 281-37
L’uomo nel suo stato precedente, o stato naturale, o coscienza permanente, è anima . . . E’ stato compreso dalla maggior parte di coloro che hanno raggiunto una coscienza delle varie presentazioni del bene e del male in forme manifeste, come abbiamo indicato, che il principe di questo mondo, Satana, Lucifero, il Diavolo - come anima - fece quelle necessità, per così dire, della coscienza nella materialità; affinché l’uomo potesse - o che l’anima potesse - diventare consapevole della sua separazione dalla forza-Dio.
Per cui la continua guerra che è sempre presente nella materialità o nella carne, o la guerra - come viene definita - fra la carne e il diavolo, o la guerra fra quelle influenze del bene e del male. 262-89
D: Che cosa è inteso qui per la guerra in cielo fra Michele e il Diavolo ?
R: . . . com’è compreso da quelli che sono qui, vi è dapprima - secondo il concetto spirituale - la ribellione spirituale, prima che prenda forma mentale o fisica. Questo contendere vi è illustrato dalla guerra fra il Signore della Via e il Signore delle Tenebre - o il Signore della Ribellione.281-33
D: Possono quelli che lo aiutano fare qualcosa per impedire che il corpo si abbandoni agli stimolanti?
R: Possono pregare come il diavolo! E questa non è una constatazione blasfema, come può sembrare - ad alcuni. Poiché se c’è un corpo più impegnato in quelle influenze che hanno a che fare con lo spirito dell’indulgenza di qualsiasi natura, di quello che chiamate satana o il diavolo, chi è ?
1439-2
Fonte: Edgarcayce.it

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26 febbraio 2014 3 26 /02 /febbraio /2014 22:23

 

 

 

L'Alban Arthuan è una raccolta codificata nei tempi moderni di antichi aforismi e detti dei Bardi d'Irlanda e Galles. E' un prontuario tecnico e filosofico per chi si appresta su quello che gli Antichi chiamavano il Cammino della Chioma di Llyr, ovvero lo studio delle arti mistiche.

Il codice non ha alcun valore storico, e questo lo premettiamo a scanso di ogni equivoco, ma le sue pagine sono tanto evocative ed intense da valer la pena di essere diffuse per la prima volta al "grande pubblico" ove, fino ad oggi, erano riservate agli appartenenti ad associazioni druidiche.

La sua presentazione è oltremodo esplicita riguardo le tematiche che verranno affrontate:

" Nelle vite degli infiniti esseri vi sono infinite vie.
Così nel cuore di queste infinite vie risiede il cuore degli infiniti esseri.
Infinite volte in un giorno gli infiniti esseri scelgono infinite vie.
Alcuni esseri imparano, lungo il corso di molteplici esistenze,
che l'infinito è Uno e che tutte le vie sono la Via.
Costoro, diffondendo il sapere e la concordia,
consolando e astenendosi dal giudizio,
scelgono per sè stessi e per gli altri il più nobile dei sentieri.
In questo modo essi trovando perdono e perdendo trovano;
guadagnano la libertà e sovrastano l'intero universo
con la luce dei loro cuori"
.



LA PRATICA DELLE ARTI
Leggiamo, nel primo paragrafo del primo capitolo, quello dedicato ai "consigli":
"Chi persegue la Via degli Antichi sovente esercita un'arte. Quale arte conviene esercitare? In verità gli Antichi sostenevano che "chiunque possieda un'arte è elevato al rango degli Dei". Infatti chi esercita la sua arte vive della vita riservata agli Dei, purchè nulla pretenda dal suo impegno, ma semplicemente, come il granchio appena nato che si getta per la prima volta nell'oceano, egli incessantemente canti la maestà del divino. Infatti l'artista è tale poiché è capace di far risplendere il divino anche nelle brutture del nostro tempo. Questo spiega perché ogni cosa è un'arte."
IL CORAGGIO

Improvvisamente, il secondo paragrafo parla del rapporto con la morte, quasi a ricordare all'artista come nulla sia distinto, come egli non sia diverso dalle altre persone. Spicca il leitmotiv del tempo come un "eterno, danzante presente".
"Noi siamo soltanto pollini nel vento. L'essenza delle cose è il mutamento e tutto è mutamento. Chi si aggrappa alle consuetudini è solamente un pazzo. Il cuore dell'eterno è il non desiderare situazioni eterne. Non avere timore di nulla e vivi l'inafferrabile tempo presente. La Regola determina che ogni cosa nasca, viva e muoia e che questa è la sua eternità. Se ciò non ti aggrada, è meglio per te abbandonare il sentiero. Non temere alcunché e vivi la magnificenza della vita quanto della morte, con compassione e coraggio".
L'ATTEGGIAMENTO DI CHI VUOLE IMPARARE

Si può osservare come il linguaggio dell'Alban Arthuan sia spesso duro ed assuma un tono che non accetta repliche. In questo si distacca dai pur numerosi coinvolgimenti con la filosofia greca e con la sua dialettica, smentendo quasi quel "gusto celtico per la disputa verbale". Questo modus scribendi è sintomo del fatto che il codice fu pensato e scritto per allievi che avessero già dato prova di solidità e di determinazione interiore.
Il settimo paragrafo esorta a non trincerarsi dietro un'illusione di conoscenza, ma di trarre ogni insegnamento possibile da tutto ciò che ci circonda.
"Il misurare le cose con il proprio limitato punto di vista è un comportamento che conduce all'egoismo. Nell'oceano nessuna onda si muove da sola. Quindi se vuoi essere saggio attingi alla saggezza che ti circonda e se vuoi che la tua saggezza perduri confrontala continuamente con gli altri".

 L'ESEMPIO DI CHI CI HA PRECEDUTO E LA VITTORIA SULLA SOFFERENZA
Vorrei ora citare l'ottavo e il nono paragrafo del capitolo primo, l'unico dal quale presenterò citazioni in questa antologia on line, in quanto i successivi capitoli sono con ogni evidenza rivolti a coloro che sono "dentro il giardino" ovvero che hanno già ampiamente vissuto e sperimentato nella pratica determinati passi del loro cammino.
L'ottavo paragrafo tratta del rapporto con coloro i quali ci hanno preceduti; un ottimo espediente psicologico per donare continuità ad una azione che per sua natura travalica i tempi, e rimarcando il concetto dell'eterno presente. Sono dei passaggi che hanno sempre evocato in me le suggestioni del buddismo zen. Ma in fondo non è vero che "molteplici strade portano alla cima del monte"?
"Migliaia di spiriti eccelsi hanno percorso questa Via prima di noi. Non gettiamo vergogna su di loro e su noi stessi dimostrandoci indegni dinanzi al loro esempio, ma riconosciamo la loro opera e ringraziamo la benedizione della loro esperienza. Essi vegliano continuamente su di te con benevolenza e ti sono accanto lungo le asperità del sentiero, sempre. Il ringraziarli più volte durante il giorno e la notte è un comportamento saggio. Non affidarti troppo, però, al loro intervento. Ricorda che la tua esperienza personale è più preziosa di qualsiasi racconto o di qualsiasi sapere. Le cose hanno le loro stagioni e queste spesso non vengono comprese. Facendo troppo affidamento sulle parole altrui potresti restare deluso, oltre che agire nel modo sbagliato. Gli Antichi e i nostri antenati nello spirito sono la nostra memoria e la nostra carne".
"Se soffri, non incolpare nulla o nessuno. Se proprio vuoi incolpare qualcuno, prenditela con te stesso a causa della tua incapacità ad ignorare la sofferenza. Le difficoltà sono una grande benedizione. Esse sono come le asperità del monte che salvano la vita allo scalatore. Come potresti raggiungere la cima di un monte liscio come l'olio? Più asperità incontrerai, più esse ti condurranno in alto nella scalata, divenendo il tuo appoggio. Piuttosto che perdere tempo ad imprecare contro l'oscurità, fa' la cosa più saggia: va' ad aprire la finestra".


Concluderò questo piccolo assaggio di saggezza celtica contemporanea con uno dei "chiodi fissi" dell'insegnamento bardico: il mettere in pratica. Nessuna conoscenza ha valore se essa non si dimostra costruttiva tanto per la nostra interiorità quanto nel rapporto con ciò che ci circonda.
"La via del druido esige che tra la parola e il pensiero, i sentimenti e le azioni vi sia totale unità. Metti quindi in pratica i concetti di neutralità, di astensione dal giudizio, disamore per la ricchezza, sterminio dell'egoismo, ricerca della verità, amore per tutti gli esseri, con coraggio, perseveranza e fiducia".
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24 febbraio 2014 1 24 /02 /febbraio /2014 22:41

 

Semir Osmanagich“La storia dell’umanità su questo pianeta è la più grande menzogna mai raccontata e scritta. Non vedo l’ora che la verità venga esposta e che i falsi libri di storia vengano bruciati! I mass-media sono complici di un insabbiamento di proporzioni epiche”. ~ P8

L’antropologo, Dott. Semir Osmanagich, fondatore del Parco Archeologico Bosniaco, il sito archeologico più attivo del mondo, dichiara che le prove scientifiche, ‘inconfutabili’, venute alla luce, sull’esistenza di antiche civiltà con tecnologia avanzata, non ci lasciano altra scelta se non quella di riscrivere la nostra storia, la storia dell’Umanità Terrestre. Un attento esame, su l’età di alcune strutture, rivela definitivamente che sono state costruite da civiltà avanzate di oltre 29.000 anni fa.

“Riconoscere che siamo testimoni di prove fondamentali dell’esistenza di antiche civiltà avanzate risalenti a oltre 29 mila anni fa, e un esame delle loro strutture sociali, costringe il mondo a riconsiderare totalmente la sua comprensione sullo sviluppo della civiltà attuale e della sua storia”, spiega il Dott. Semir Osmanagich. “I dati conclusivi del 2008 riguardanti il sito della Piramide Bosniaca, e confermati quest’anno da diversi laboratori indipendenti che hanno condotto test di carbonio radiofonico, hanno rilevato che il sito risale a più o meno 29.400 anni fa, minimo”.

La datazione delle prove al radiocarbonio è stato fatto dal Radiocarbonio Lab di Kiev, in Ucraina, su materiale organico presente nel sito bosniaco della Piramide. Il fisico Dr. Anna Pazdur dell’Università polacca di Slesia, ha annunciato la notizia in una conferenza stampa a Sarajevo nell’agosto del 2008. Il professore di Archeologia Classica presso l’Università di Alessandria, Dott. Mona Haggag, ha descritto questa scoperta come “scrivere nuove pagine della storia europea e mondiale”. La data di 29.000 anni del Parco Archeologico Bosniaco, è stata ottenuta da un pezzo di materiale organico recuperato da uno strato di argilla che si trovava all’interno dell’involucro esterno alla piramide. Ne consegue una data campione, ottenuta durante la stagione 2012 nello scavo su materiale che si trova sopra il calcestruzzo, di 24,8 mila anni, il che significa che questa struttura ha un profilo di costruzione che risale a quasi 30 mila anni.


Le Piramidi Bosniache – le più grandi del mondo

“I popoli antichi che hanno costruito queste piramidi conoscevano i segreti della frequenza e dell’energia. Hanno usato queste risorse naturali per sviluppare tecnologie, e per intraprendere la costruzione di scale che non abbiamo visto in nessun altro posto della terra”, ha detto il dottor Osmanagich.“Le prove dimostrano chiaramente che le piramidi furono costruite allineandole con la griglia energetica della Terra, ed erano come macchine che fornivano energia al potere della guarigione”.

Studiosi di storia antica negli Stati Uniti, hanno notizie altrettanto sorprendenti su qualcosa trovato negli angoli più lontani del globo. Per esempio la scoperta di Rockwall al di fuori di Dallas, Texas, è solo un esempio di come stiamo riesaminando antichi misteri che rivelano molto sul nostro passato. Il sito Texano è un complesso e poderoso muro di dieci miglia di diametro costruito oltre 20.000 anni fa e coperto dal suolo sette piani sotto terra. La domanda è: da chi è stata costruita questa struttura e per quale scopo e, soprattutto, la conoscenza data da queste civiltà del passato, in che modo può aiutarci a comprendere il nostro futuro?

Nuove tracce rivelate o antiche civiltà ri-scoperte hanno acceso una innata curiosità per le origini umane, come risulta dalla recente copertura nei media mainstream. Il numero di novembre 2013 di National Geographic: I 100 più grandi misteri rivelati delle Civiltà Antiche dice:

“A volte le culture si lasciano dietro misteri che confondono coloro che vengono dopo di loro, dai menhir ai manoscritti codificati, ci indicano che gli antichi hanno avuto uno scopo profondo”.

Scienziati lungimiranti continuano a perseguire la conoscenza del nostro passato che è utile per determinare un futuro migliore. IL rinomato autore Michal Cremo, nel suo libro Forbidden Archeology, teorizza che la conoscenza dell’avanzato Homo-sapiens è stata soppressa o ignorata dalla comunità scientifica perché contraddice le attuali opinioni sulle origini umane che non vanno d’accordo con il paradigma dominante.


Gobekli Tepe nella Turchia orientale

I risultati indicano chiaramente che simili civiltà avanzate di esseri umani erano presenti in tutto il mondo in quel momento storico. Ad esempio, il Gobekli Tepe (la foto in alto) che si trova nella Turchia orientale, è un vasto complesso di enormi cerchi di pietre megalitiche, con un raggio tra i 10 e i 20 metri, molto più grandi di quelle del noto sito di Stonehenge in Gran Bretagna.

Agli scavi di Gobekli Tepe che hanno avuto inizio nel 1995, sono stati fatti dei test al carbonio radiofonico i quali hanno rivelato che la struttura risale almeno a 11600 anni fa. L’archeologo tedesco Klaus Schmidt dell’Istituto Archeologico Tedesco di Berlino in Germania, con il supporto dell’ArchaeoNova Institute di Heidelberg, sempre in Germania, ha condotto lo scavo di questi preistorici circoli megalitici scoperti in Turchia.

“Gobekli Tepe è uno dei più affascinanti luoghi neolitici del mondo”, ha sostenuto il Dott. Klaus Schmidt. Ma, come spiega in un recente rapporto, per capire le nuove scoperte, gli archeologi hanno bisogno di lavorare a stretto contatto con gli specialisti di religioni comparate, con i teorici dell’architettura e dell’arte, con i teorici della psicologia evolutiva, con i sociologi che utilizzano la teoria delle reti sociali, e altri ancora.

“E’ la complessa storia delle prime, grandi comunità insediate, la loro vasta rete, e la loro comprensione comune del loro mondo, forse anche delle prime religioni organizzate e delle loro rappresentazioni simboliche del cosmo”, come riportato da Klaus Schmidt .

Oltre alle strutture megalitiche, sono state scoperte figure e sculture, raffiguranti animali di pre natura storica, come i dinosauri e altri animali selvatici. Dal momento che gli scavi iniziarono nel 1995, quattro dei circoli sono stati parzialmente ripuliti, ma si pensa che ci siano ancora fino a 50 ambienti nascosti sottoterra. Questi enormi monoliti svettanti, di sette metri di altezza e 25 tonnellate di massa a Gobekli Tepe, sono situati proprio nel cuore di ciò che percepiamo come l’origine della civiltà. Questo offre ai ricercatori, delle nuove linee guida per la vera storia della terra e delle nostre antiche civiltà.

“L’obiettivo della ricerca archeologica non è quello di scoprire semplicemente tutti i circoli megalitici, ma sopratutto cercare di capire il loro scopo”, ha aggiunto Schmidt.

Ormai è l’ottavo anno di scavo nel sito della Piramide Bosniaca, che si estende sui sei chilometri quadrati del bacino del fiume Visoko, 40 km a nord ovest di Sarajevo. Composto da quattro antiche piramidi quasi tre volte più grande di Giza, e da un vasto complesso di tunnel sotterranei situati sotto la piramide. La colossale piramide centrale del Sole è alta ben 420 metri e ha una massa di milioni di tonnellate rendendo le piramidi bosniache le più grandi e antiche piramidi conosciute sul pianeta (quella di cheope è alta ‘solo’ 146 metri). Il Dr. Osmanagich ha stupito l’intera comunità scientifica e archeologica con la raccolta e formazione di un team di ingegneri interdisciplinari, fisici e ricercatori da tutto il mondo per condurre un’indagine aperta e trasparente del sito e per cercare di scoprire la vera natura e il vero scopo di questo complesso piramidale.

“Questa è una cultura sconosciuta che ci presenta arti e scienze altamente avanzate, in grado di formare strutture veramente enormi e noi crediamo in questo processo dimostrando una capacità di sfruttare le risorse energetiche pure”, commenta Tim Moon, che ha recentemente aderito al team di Osmanagich.

Il progetto archeologico ci ha consegnato un altro importante rinvenimento trovato questo anno nel complesso dei tunnel sotterranei, conosciuto come Ravine. Mentre esploravano un tunnel che conduce verso la Piramide del Sole, la squadra ha portato alla luce diverse pietre megalitiche. Nel mese di agosto un enorme pietra stimata in 25.000 kg è stato scoperta a circa400 metri di profondità. “Qui abbiamo una pietra massiccia sepolta sotto centinaia di migliaia di tonnellate di materiale. Inoltre abbiamo individuato dei muri di fondazione lungo tutto il suo perimetro formati da blocchi di pietra tagliata”, ha aggiunto Tim Moon.

Grandi quantità di reperti sono state recuperate dalle gallerie associate che portano al sito, tra effigi, dipinti su pietra, oggetti d’arte e una serie di geroglifici e testi antichi scavati nelle pareti dei tunnel.

Il Dr. Osmangich sottolinea che è giunto il momento di condividere liberamente la conoscenza, in modo che si possa capire e imparare dal nostro passato.

“È tempo per noi di aprire le nostre menti alla vera natura della nostra origine. La nostra missione è quella di riallineare la scienza con la spiritualità, al fine di progredire come specie, e questo richiede un chiaro percorso di conoscenza condivisa”.

Fonte: ununiverso.altervista.org

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24 febbraio 2014 1 24 /02 /febbraio /2014 22:28

Esiste un libro poco conosciuto scritto nella lingua degli dei che racconta del passato degli uomini e degli dèi, custodito nel cuore del Amazzonia da stranissimi indios bianchi che parlano tedesco. Il capo degli indios, Tatunca Nara racconta ad un suo amico giornalista la storia del suo popolo, erede degli dei che vive nelle cita donate a loro dai loro padri celesti. Il giornalista registra tutta la discissione su 10 nastri e pubblica un libro con disegni e mappe delle cita perdute, con la mappa delle città sotterranee degli dèi e con le fotto di questi indios di colore bianco. Per questo segreto svelato vengono uccisi l’autore, un altro ricercatore e un prete che manda parte dei appunti e copie di quel libro al Vaticano.


Vi racconto con le parole del autore del libro di che cosa si tratta di cosi importante per ammazzare tre persone e insabbiare le loro scoperte.

“Tatunca Nara mi narrò della tribù degli Ugha Mongulala, un popolo che fu l’eletto degli Dèi quindicimila anni fa.
Mi descrisse due enormi catastrofe che devastarono la terra, mi disse del arrivo di un’altra grande catastrofe prima del arrivo degli dei, del domino sul continente americano di un figlio degli Dèi, ch’egli chiamò Lhasa, e dei suoi intensi rapporti con gli Egiziani, l’origine del Popolo degli Incas, l’arrivo dei goti e l’unione con i soldati tedeschi.
Mi parlo delle immense città di pietra e delle abitazioni sotterranee degli Antenati Divini. Mi disse che tutti questi avvenimenti, sono messi per scritto in un libro sacro:”La Cronaca di Akakaor.”
La maggior parte della sua storia parlava della lotta contro i bianchi: Spagnoli e Portoghesi, cercatori di caucciù, coloni, avventurieri e soldati peruviani. … La storia degli Ugha Mongulala e delle tribù alleate inizia dal anno zero fino all’anno12.453: cioè, dall’anno 10.481 A.C. fino all’anno 1972 D.C. secondo la cronologia della civiltà bianca.”… Dopo le tre generazioni di umani che furono distrutte da grandi cataclismi, l’uomo viveva nelle caverne e grotte e stavano uniti. In quei tempi arrivarono i dèi. Loro erano i Primi Maestri quale portarono luce al umanità. Venivano dalle stelle, dalla profondità del cosmo e la loro patria si chiamava Schwerta. Loro erano partiti dalla loro patria per visitare altri mondi e per portare la loro scienza in altre parti del universo. Sempre gli dèi li dissero che Schwerta era un immenso impero formato da mondi numerosi come i granelli di polvere e che ogni 6.000 anni il mondo terrestre con quello del universo si incontra e che allora i dèi dal cielo torneranno …. Con il loro arrivo cominciò su la terra l’età d’oro. Erano 130.000 le famiglie dei Primi Maestri che arrivarono su la terra per portare la conoscenza agli uomini. Loro fecero stabilire le tribù nomade e divisero lealmente ogni frutto della terra e ogni cosa da mangiare con gli uomini. Pazientemente e senza stancarsi insegnarono le loro leggi agli uomini, anche se questi facevano resistenza, come bambini ostinati. Per il loro amore, pazienza e bontà, il popolo di Tatunca li venerano come i portatori di luce. Questi esseri delle stelle erano simili agli uomini “Avevano la pelle bianca ad i capelli neri con riflessi blu. Portavano una folta barba e come gli umani erano vulnerabili, perche erano fatti di carne.
C’era, però un particolare segno fisico che li distingueva dagli abitanti dalla terra: essi avevano alle mani e ai piedi sei ditta. Questo era il segno della loro divinità.”
Gli dèi conoscevano le leggi del universo, la corsa degli astri, le leggi della natura, molte scienze sconosciute e avevano cose bissare. Questi dèi buoni insegnarono al umanità lavorare e coltivare i campi, crescere animali, tessere la lana e le fibre delle piante. Li fecero vedere quale è la terra più buona per lavorare, come raccogliere radici e bulbi, vivere nelle case e cucinare il cibo. Gli dèi scelsero tra gli uomini quelli che erano più svegli e li portarono a vivere tra di loro per impararli i loro segreti per portare avanti la futura umanità nella luce della conoscenza. Questi uomini scelti e cresciuti dagli dèi si accoppiarono con gli dèi perche erano compatibili e crearono un’altra razza che aveva dentro il sangue blu degli dèi. Queste persone che avevano genitori comuni aiutavano altri uomini ha progredire e imparavano loro la conoscenza del universo. Gli dèi fondarono su la terra un vastissimo imperò. Con le loro conoscenze e con il sapere cosmico non li fu difficile di cambiare la faccia della terra e seminarono piante sconosciute a noi uomini.
Il popolo di Ugha Mongulala assomiglia tanto ai loro antenati divini. Sono alti di statura naso aquilino ed occhi a mandorla. Sia gli uomini che le donne portano una folta capigliatura nero-blu. L’unico contrassegno differente dagli dèi sono le cinque ditta di mani e piedi, e non sei come avevano gli dèi.
L’imperò degli dèi aveva tre regati tra cui AKAKOR era la capitale del secondo. Primo si chiama Akanis che si trova su un pezzo di terra che si chiama Messico dove i due oceani s’incontrano. Akakim e la fortezza numero tre e la sua storia e strettamente legata alla storia di Akakor. Tutta la città e circondata da un alto muro di pietra protetto da torri, nel quale si aprono 13 porte. L’edificio più importante è il Tempio del Sole che ha una porta tagliata in un solo blocco di pietra orientato verso est. Viene descritto poi tutto questo impero con le sue 26 città che si trovano in superficie, dopo di che vengono descritte le città sotterranee di Akakor con il disegno che fa vedere la posizione di ogni uno di loro nel rapporto con la superficie. Queste città di sotto erano una meraviglia del architettura. Avevano sistemi complicati di ventilazione, di luce ed erano costruite sui diversi piani. Gli dèi avevano pietre magiche per guardare in lontananza con quale vedevano città, fiumi, montagne e tutto quello che accadeva alla terra. Il loro impero contava 362.000.000 di persone.

Quando gli uomini impararono a guidare tutto da soli, gli dèi lasciarono tutto nelle loro mani dicendo che la loro missione su la terra è stata compiuta. Li ricordarono però che ritorneranno. Dopo la partenza degli dèi su la terra arriva una grande catastrofe che distrusse tutto. Una parte del popolo di Tatunca Nara riesce a salvarsi nelle città sotterranee degli dèi però anche li c’è qualcuna che annega. La terra era devastata e cambiata. Un cataclisma che restò per sempre inesplicabile, che cambiò il corso dei fiumi, l’altezza delle montagne e la forza del sole. Continenti interi furono sommersi. Le acque del Grande Lago tornarono nel oceano. Il grande fiume fu tagliato di una catena di montagna. Questa catastrofe fecce grandi devastazioni come hanno predetto i Grandi Maestri. Poi cosi come hanno predetto sempre loro nella catastrofe avvenire succederà la stessa cosa, perche la storia del umanità si ripete, si svolge su vie prestabilite. Tutto si ripete, tutto ritorna in un ciclo che dura 6.000 anni. I Primi Maestri hanno imparato agli indios questa legge.


Adesso vi prego di fare molta attenzione su quello che racconta questa insolita storia.”Nel TEMPO prima di ORA ZERO esisteva un altro popolo degli dei, che era ostile ai nostri Primi Maestri. Secondo le immagini del Grande Tempio del Sole di Akakor questi esseri estranei assomigliavano agli uomini. Avevano molti capelli ed una pelle rossiccia. Come gli uomini avevano cinque ditta alle mani e ai piedi. Ma su le loro spalle crescevano teste di serpenti, tigri, falchi ed altri animali. I nostri sacerdoti dicono che governano anche essi su un grande impero. Disponevano anche loro di una scienza avanzatissima, che li rendeva molto superiori agli uomini ed uguali ai Primi Maestri.
Tra queste due razze di dei, che sono raffigurate nel Tempio del Sole di Akakor scoppiò la guerra. Bruciarono il mondo con armi potenti come il sole e tentarono di strapparsi l’un l’altro il predomino. Quella fu una guerra immane e planetaria.”
Dopo la prima catastrofe il genere umano iniziò il suo degrado. L’uomo ha dimenticato i insegnamenti dei Primi Maestri, e viveva fuori di se stesso come gli animali. Un’altra catastrofe si intravede. Un enorme stella con la coda rossa copre il cielo. Un fuoco luminoso come mille soli era il cielo. Iniziò una pioggia ininterrotta per 13 lune.” I fiumi fluirono all’indietro. Il Grande Fiume si trasformo in un grande lago. L’umanità fu annientata. Tutti morirono annegati nel terribile diluvio.”dai 362 milioni di abitanti nel epoca d’oro erano rimasti 20 milioni. Il sole e la luna erano velati. Dopo queste due catastrofe umanità dovrà passare un’altra grande catastrofe dopo di che i Primi Maestri torneranno.
La Cronaca di Akakaor e scritta in lingua degli dèi ed e custodita dai sacerdoti del popolo di Tatunca Nara. La vera cronaca era scritta su legno. Poi fu scritta su pelle e successivamente anche su pergamena. Questo libro e diviso in cinque parti:
-Libro del Giaguaro=la colonizzazione della terra da parte degli dèi e si estende fino al periodo della seconda catastrofe.
-Libro della Aquila=descrive l’arrivo dei goti in America.
-Libro della Formica=le lotte contro i colonizzatori spagnoli e portoghesi dopo che sbarcarono in Perù e Brasile
-Libro del Serpente d’Acqua=arrivo di 2.000 soldati tedeschi ad Akakor e la loro integrazione nel popolo degli Ugha Mongulala.
Adesso secondo Tatunca Nara vediamo dove si trova una parte del originale di questo libro. La vita di questi indios nei tempi di Brugger era difficile (non credo che è molto cambiata oggi) e Tatunca torna nella città degli bianchi per chiedere aiuto per suo popolo. Trova un vescovo cattolico, padre Grotti e insieme chiedono l’elemosina nelle chiese per raccogliere fondi. Questo vescovo è stato l’unico uomo bianco che ha visto l’originale della Cronaca di Akakor scritta nella lingua degli dèi ed i fu permesso di portare con se vari appunti. Questo vescovo muore in una sciagura aerea che pare molto strana alle persone del epoca, perche i documenti che aveva con sé spariscono misteriosamente negli archivi del Vaticano.
Nello stesso libro si parla degli dèi che sono conservati nei recipienti di vetro immersi in un liquido strano che li fa solo addormentare e quale si trovano nelle città sotterranee, dei soldati tedeschi che sono venuti a conquistare Brasile e sono tutti rimasti ad integrarsi nella tribù di Tatunca perche non li fu permesso di ritornare e cosi gli indios hanno imparato tedesco. Parla poi  di tante altre cose strane quale se vengono collegate ad altre tante cose strane ci danno innumerevole risposte legate al nostro passato.

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23 febbraio 2014 7 23 /02 /febbraio /2014 22:59

Lo scorrere dei secoli ha dimostrato una sempre maggior deca­denza nella scienza dei simboli e delle potenze che stanno dietro ai simboli stessi, ma si è progrediti nelle sofisticazioni o perfe­zionamenti tecnologici.

Con l'in­calzante superficialità tutto ciò che aveva la liturgia e teurgia (riti, cerimonie a Gloria di Dio) si è venuto assottigliando sempre di più, e se qualche cosa si è salvato è per l'opera incessante di pochi che lavorano in segreto o in silenzio. Uno dei fattori tra­scurati e poi dimenticati è l'ac­qua, malgrado i grandi e potenti aiuti della liturgia e teurgia (magia benefica) siano i corsi d'acqua naturali e artificiali situati nei boschi per l'abbondanza di forza vitale che regna in tali località; forza che aumenta per la riserva­tezza e la segretezza dei riti al riparo da occhi e uditi profani, indiscreti. Come scrive il sublime Plutarco così bene tratteg­giato da Jean Mallinger in un suo libro: Les Secrets Esotéri­ques dans Plutarque-Niclaus, Pa­ris, 1946: « chiudete le porte e le finestre » alla malevola curio­sità umana.

La curiosità per ciò che faccia­mo e il vedere ciò che facciamo diventa, per chi deve chiamare le potenze del cielo in suo aiuto. la vulnerabilità alle forze pérverse. Pregate dunque davanti al Fuoco sacro e bagnatevi nell'Acqua sacra in segreto al riparo dalle forze del male.

I deserti sono altamente cari­chi di forze, di fluidi eterici, astra­li e di natura più sottile, dinamica e occulta, ma essi sono pericolosi per la presenza delle larve, dei demoni e spiriti erranti. Chi deve fare le sue invocazioni nel deserto dev'essere un colosso spi rituale come lo furono gli ere­miti della Nitria.

Riguardo al potere occulto dell' acqua chi ha letto i miei quader­ni di Archeosofia avrà appreso tante cose sul valore esoterico, cioè profondo dell'elemento ac­qua ai fini magici e di purificazione.

 

Tommaso Palamidessi  

 

http://www.archeosofica.org/articoli-othermenu-37/25-articoli-del-messaggio/115-alchimia-e-esperienze-alchemiche.html

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22 febbraio 2014 6 22 /02 /febbraio /2014 23:02

Streghe«Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni ... Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate in rovina» (Ger 27,9-10)

Il noto studioso Massimo Introvigne usa un semplice esempio per chiarire la differenza tra la genuina mentalità religiosa e l'atteggiamento magico-superstizioso: "Se, avendo bisogno della pioggia, mi rivolgo con una preghiera a Dio sapendo bene che Dio risponderà comunque in modo sovrano e libero alla mia invocazione (cioè risponderà o concedendomi la pioggia oppure non concedendomela), e io resto fermo nella mia fede in lui e sereno davanti alla sua libera decisione, allora il mio è un atteggiamento perfettamente religioso. Se invece, avendo bisogno della pioggia, sono convinto che mi basti recitare una formula per obbligare Dio, oppure una divinità o uno spirito, o forse il Diavolo, a far piovere, allora io sono in pieno atteggiamento magico-superstizioso".

Nel linguaggio comune per "Magia" si intende una pratica rituale che permette di condizionare la realtà esterna. In realtà dietro a questo fenomeno si nascondono anche una miriade di ciarlatani che non possiedono reali poteri occulti ma che sfruttano l'ingenuità delle persone per arricchirsi alle loro spalle.
Incantesimi, sortilegi, divinazioni caratterizzano la società umana fin dai tempi più remoti, dalla cultura egizia a quella romana, in cui la Magia si scontrava con il Cristianesimo, fino al Medioevo, in cui diviene "pratica maledetta", e al Rinascimento, quando la Magia si fonde con le scienze, l'alchimia, l'ermetismo. Secondo il "pensiero magico", l'uomo è parte del tutto, dove a un macrocosmo, che è il mondo, corrisponde un microcosmo, che è l'uomo stesso. Nell'ambito di questa corrispondenza il "mago" è un uomo (microcosmo) che sa penetrare i segreti del tutto (macrocosmo) e che sa dominare la natura e gli eventi.
La "Stregoneria", a differenza di alcuni tipi di Magia, non nasconde di ricorrere apertamente a forze demoniache e allo stesso Satana, proprio come nell'ambito della Magia nera.

Su queste basi, ogni movimento magico si fonda su alcuni elementi pressoché costanti: il carattere segreto e riservato del sapere; la grande difficoltà e complicazione dei procedimenti e dei rituali che conducono alla verità; la distinzione tra l'esigua schiera dei sapienti o veri uomini e la massa incolta; il carattere eccezionale della figura e della personalità del mago, che è giunto a un livello di sapienza e perfezione che lo rende diverso e lo fa vivere su un piano inaccessibile ai profani.
La parola "Magia" indica, dunque, il potere e la capacità dell'uomo di entrare nel mondo divino e spirituale per utilizzare le "energie superiori". La Magia è nata dal tentativo dell'uomo primitivo di dominare la natura, quel mondo sconosciuto e occulto i cui fenomeni gli apparivano totalmente incomprensibili. Ed è proprio dal sentirsi in balia di qualcosa di grande ed inesorabile che nacque la credenza che esistessero forze soprannaturali che, se ingraziate, potevano essere assoggettate alla volontà umana. Pertanto, la Magia altro non è che il mezzo attraverso cui l'uomo ha sempre cercato di avere potere e di agire sugli eventi che non riusciva a comprendere.

Nella nostra società l'elemento magico si è trasforma nei fenomeni paranormali, nello Spiritismo, nel Channeling, nell'Occultismo, nell'Esoterismo ed esprime la tendenza di molte persone a credere in un dio magico e miracolistico, che può essere utilizzato per soddisfare i propri bisogni.
L'elemento magico non è altro che l'espressione del bisogno dell'uomo di sfuggire ai limiti della propria condizione e di cambiare il corso degli eventi a proprio vantaggio. I rituali esoterici servono a superare la sensazione di impotenza e a integrare tutti quegli aspetti dell' esistenza sui quali sembra di non poter esercitare alcun controllo. Il fascino dell'occulto siede, quindi, nell'illusione di poter influire direttamente sulla propria condizione, modificandola in relazione ai propri bisogni, di avere potere su se stessi e sugli altri, piuttosto che sentirsi in balia degli eventi esterni per trovare una soluzione ai propri problemi.

Oggigiorno la Magia è di gran voga e ciò è spiegabile nel fatto che ogni volta che nel corso della storia cala la fede, aumentano le pratiche superstiziose come alternativa alla stessa; la Magia è infatti radicata ovunque a prescindere dal grado di sviluppo, dal progresso o dalla localizzazione geografica. Non tutti coloro che frequentano maghi sono persone ingenue ed analfabete ma vi si trovano anche importanti uomini d'affari, personaggi dello spettacolo, politici, campioni sportivi, ecc.

Sono principalmente tre i motivi che spingono costoro a frequentare i maghi: disperazione, curiosità, ricerca di potere.

  • - DISPERAZIONE: quando una persona vede che tutto va male nella sua vita e i rimedi a cui ha ricorso sono risultati inutili, si sente quasi costretto a ricorrere ai cosiddetti mezzi alternativi. Tra i mezzi alternativi c'è anche il ricorso ai maghi ("ti hanno fatto un fattura", è una delle diagnosi più ricorrenti) che pretendono di saper spiegare il perché va tutto storto e promettono il magico rimedio.
    Quando l'uomo è abbattuto dalla disgrazia e della malattia, si trova in uno stato psicologico per cui non ragiona più; accetta ogni soluzione pur di uscire da quella problematica, fregandosene al contempo di indagare da parte di chi viene questo aiuto.
  • - CURIOSITA': da quella ingannevolmente innocente (per sapere cosa ci verrà detto), alla volontà di conoscere per vie magiche ciò che è oscuro ed inaccessibile (uno dei capisaldi dell'Occultismo). Il più delle volte si richiede al mago il futuro, altre volte si chiede la causa dei mali che si hanno (cercando un colpevole a tutti i costi), il chiarimento di dubbi (se il proprio coniuge ci tradisce), o il comportamento da tenere in un caso particolare (sul futuro di una relazione, di un lavoro ecc.).
  • - RICERCA DI POTERE: si intende il guadagno materiale, il successo, il protagonismo, i godimenti sessuali, comprendendo anche la vittoria sui rivali lavorativi, commerciali, politici, ecc. Si entra quindi nel campo di voler prevalere ad ogni costo anche danneggiando gli altri; è lo specifico campo d'azione della Magia nera. Si è spinti dal desiderio di raggiungere, per via magica e ricorrendo all'aiuto di nefaste forze occulte, risultati o poteri che non si riesce ad ottenere per via naturale (intelligenza, studio, abilità, amore, ecc.).

Generalmente ci si rivolge ai maghi per uno di questi tre motivi ma ci si può anche applicare allo studio della Magia e delle sue pratiche per voler diventare maghi. In entrambi i casi c'è la volontà di ricorrere all'aiuto di forze non umane per dominare le forze della natura o degli eventi, per influire sugli altri o difendersi dagli altri. E' pura idolatria, poiché viene ricercato al di fuori di Dio e delle sue leggi (che non soddisfano, a cui non si crede o a cui non si vuole sottostare) altre vie, altre leggi, altre divinità che vengano in aiuto. Tutta la storia sacra illustra questa alternativa, che non riguarda solo il popolo ebraico, ma che è emblematica per l'umanità di tutti i tempi.

Strumenti di stregaGli ebrei si trovarono in mezzo a popoli pagani che credevano che ogni popolo e territorio avesse i propri dèi protettori. Da qui la tentazione degli ebrei se credere al vero Dio che si era rivelato ad Abramo, Mosè, ai profeti, e che li aveva assistiti e liberati dalla schiavitù egiziana, oppure adeguarsi alle credenze e pratiche della popolazione locale. E così alternavano fedeltà e tradimenti, fughe e ritorni, in un continuo susseguirsi di contraddittorie decisioni e promesse.
Allo stesso modo si comporta il cristiano di oggi e sarà così anche per il cristiano di domani. Salvato da Dio dalla schiavitù di Satana per mezzo del battesimo, depositario dei piani di Dio sulla vita e sul destino umano che ben conosce, resta tuttavia tentato continuamente di seguire le idee del mondo, le vie del mondo, col pericolo di perdersi. Anche il ricorso alla Magia è un chiaro segno di non ricorrere a Dio per risolvere i propri problemi (rifiutando al contempo la sua volontà ed i suoi disegni), ma di scegliere le vie che sembrano più facili e veloci (anche se storte e fallaci) per raggiungere l'obiettivo desiderato.

I tipi di Magia più conosciuti sono la "nera" e la "bianca"; si ha magari meno scrupoli nei confronti di quella bianca che, in fondo, è soltanto più ipocrita. Il rapporto diretto con Satana della Magia nera diventa, in quella bianca, un rapporto mascherato, ma la sostanza è la stessa. Non fidiamoci del mago che si professa cristiano e magari tiene la Bibbia in mostra sul suo tavolo mentre lavora con formule e strumenti magici. Altri si attorniano di crocifissi, statuine di Santi e della Madonna, di corone del Rosario, di santini, di foto di Padre Pio e del Papa con il solo scopo di tranquillizzare i clienti facendo leva sui loro sentimenti religiosi ed infondere un apparente senso di fiducia e vicinanza alla Chiesa. Non pochi maghi usano anche il nome di Dio e dei Santi nei loro discorsi e riti, solo per rassicurare ed ingannare più facilmente.
I veri maghi hanno una grande abilità a legare psicologicamente a sé le persone, per renderle sempre dipendenti dai loro servizi e quindi ricavarne un guadagno economico periodico e duraturo. Si presentano come benefattori, veri amici che possono capire e che vogliono aiutare in cambio di un piccolo compenso economico per il servizio prestato (a volte gratuitamente le prime volte, per poi raggiungere cifre da capogiro quando il legame di dipendenza si è instaurato).
E' una triste realtà che molte importanti personaggi di successo non si muovono e non prendono decisioni importanti senza aver prima interpellato il loro mago di fiducia.
Si avvalgono di collaboratori che percepiscono una percentuale sul guadagno finale ottenuto dal cliente a loro indirizzato e di investigatori privati per rivelare al malcapitato cose nascoste personali che attestino i loro poteri soprannaturali.
Molto spesso richiedono una foto per poter fare una diagnosi "a distanza" oppure dicono di portare da loro anche il tal familiare che sta sperimentando alcune difficoltà o che è sottoposto ad influenze negative che solo loro sono in grado di allontanare. Generalmente additano la causa dei problemi personali, a qualche familiare che avrebbe fatto una fattura a morte che solo loro sono in grado di sciogliere. A tal proposito è bene ricordare che spingere all'odio (specialmente familiare) è uno dei marchi distintivi del Demonio che mira a sfasciare le famiglie.
I metodi più ricorrenti con cui i maghi si fanno pubblicità sono: il passaparola, le Pagine Gialle, la radio, la televisione, internet, il volantinaggio e la pubblicità lungo le strade.

Tra le moltissime pratiche che i maghi ed i fattucchieri svolgono nei loro "laboratori", ce ne sono alcune che vengono attuate direttamente in presenza del cliente, magari per diagnosticare qualche male malefico o malattia. Chi purtroppo è caduto tra le mani di questi individui può sicuramente riconoscere alcune delle seguenti:

  • - l'idromanzia, l'aeromanzia, la piromanzia e l'aruspicina, che consistono nel cercare segni rivelatori di fatti nascosti o futuri rispettivamente nell'acqua (spesso facendovi cadere dentro qualche goccia di olio), nell'aria, nel fuoco e nelle viscere degli animali;
  • - la Cartomanzia, che ritiene di poter conoscere cose occulte dall'uso dei cosiddetti tarocchi;
  • - l'uso del pendolino (radiestesia) e della sfera di cristallo;
  • - La geomanzia, ottenuta tracciando simboli casuali sul terreno o su un pezzo di carta per poi interpretarne le figure ed i segni;
  • - la chiromanzia, che pretende di conoscere il futuro della persona interpretando le linee del palmo della mano;
  • - la lettura di segni e figure nei fondi di caffè, in bacchette lasciate cadere a caso, nelle corde, ecc.
  • - l'Astrologia, che pretende di predire il futuro della persona in base alla posizione delle stelle e dei pianeti;
  • - la scrittura automatica, che consiste nello scrivere frasi e discorsi che non arrivano dal pensiero cosciente dello scrittore;
  • - la recita di particolari frasi o formule occulte sul soggetto insieme all'imposizione delle mani per individuare le eventuali negatività e tracciare la diagnosi finale.

Tra le pratiche che invece vengono generalmente messe in atto privatamente, magari per non spaventare il cliente oppure per non mostrare apertamente la vera origine del loro operato, possiamo trovare:

  • - le messe nere per ottenere aiuto e potenza per nuocere;
  • - lo Spiritismo a scopo divinatorio, cioè l'evocazione dei morti e degli spiriti o per interrogarli su eventi futuri o per avere consiglio;
  • - il maleficio specie in forma di fattura;
  • - la realizzazione o preparazione di bamboline, filtri, sacchettini magici, amuleti, candele colorate ecc.;
  • - le maledizioni su fotografie, indumenti personali ed oggetti;
  • - sacrifici animali;
  • - pratiche sessuali a sfondo rituale.

Gli strumenti magici utilizzati nei loro laboratori sono in genere cinque, anche se non sempre vengono impiegati tutti: il coltello, la corda o cintura, l'incensiere, la coppa, il libro dei rituali. A questo elenco possiamo aggiungere: lo specchio, i candelieri, il pentacolo, la spada, la bacchetta, i numerosi filtri, i talismani e oggi anche i cristalli.

E' stato riscontrato che il mago dà al paziente particolari consigli e pratiche da attuare a casa o in altri luoghi, una specie di terapia da mettere in atto al fine di liberarsi dal problema identificato durante le sedute. In realtà l'esecuzione di questi rituali non fa che aggravare ulteriormente la situazione. Tra le svariate pratiche raccomandate dai maghi ai loro clienti possiamo trovare:

  • - viene consegnato un talismano dicendo che, per mantenere il suo effetto, ha bisogno di essere ricaricato periodicamente, trovando il modo di fare tornare il cliente molte volte;
  • - vengono consegnate candele colorate comprate a basso costo, dicendo che sono state consacrate con particolari riti per attirare il bene e proteggere dalle negatività. Viene raccomandato di accenderle in una determinata ora, per un certo tempo ed in determinati giorni. Il costo di queste candele è molto superiore a quello di acquisto ed ovviamente il mago si preoccupa di fornirne di nuove appena consumate;
  • - viene consegnato ogni volta qualcosa di diverso (amuleti, polveri, erbe essiccate, formule magiche, incenso, sale, ecc.). Molto frequenti sono i sacchettini cuciti dei quali si raccomandano di non verificarne mai il contenuto che spesso è sabbia, terra di cimitero, polvere di ossa prese dai cimiteri, sangue mestruale essiccato, pezzi di indumenti, pezzi di stole sacerdotali o indumenti religiosi, peli genitali, ciocche di capelli, talvolta insieme al ritaglio della tua fotografia o di quella di qualcun'altro che il mago stesso ha richiesto;
  • - viene consigliato di evitare determinate persone o parenti, accusando specificamente qualcuno di essi di essere il mandante di malefici nei propri confronti. Viene anche suggerito di fare un maleficio contro di loro per rifarsi del torto subito;
  • - si rendono disponibili per malefici richiesti da coniugi adulteri che vogliono separarsi definitivamente (per lo più consegnano polveri maleficate da far mettere nel cibo);
  • - consegnano talismani che vengono fatti pagare in base al grado di influsso malefico, dipendente dal numero di bestemmie che sono state proferite per "caricarlo";
  • - fanno pressione affinché la donna in gravidanza decida di abortire, presentando numerose motivazioni per convincerla ad eseguire tale operazione;
  • - se possibile, entrano in contatto diretto con la persona da maleficare toccandola subdolamente in determinati punti, oppure davanti alle porte della casa strisciandovi sangue mestruale essiccato e con gesti e formule varie lanciano le loro maledizioni.

E' estremamente importante ricordarsi che lo spirito delle tenebre penetra in tutte le realtà che hanno rapporto con l'Occultismo, anche se apparentemente alcune di esse si presentano in forma innocente e bonaria. E' come il veleno messo in una buona torta: si gusta il dolce senza accorgersi di mangiare ciò che mette in pericolo la nostra vita. Il nostro Dio non è "magico", non interviene nelle tenebre segrete dell'Occultismo. Il nostro Dio ci rivela la sua verità e si manifesta nella luce che vince le tenebre.
Nella Bibbia sono esplicite le condanne di Dio riguardo a chi pratica la Magia o comunque frequenta i maghi (cfr. Es 22,17; Dt 18,10-12; Lv 19,26; 20,27, Is 47,12-15; ecc.).

La sezione si conclude con le dichiarazioni ufficiali della Chiesa riguardo alla Magia. Essa ha infatti sempre condannato ogni forma di superstizione e idolatria, considerate non solo una grave offesa a Dio a cui solo si deve culto, ma anche come un'offesa alla dignità dell'uomo.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dichiara che "tutte le pratiche di Magia e di Stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio e ottenere un potere soprannaturale sul prossimo -fosse anche per procurargli la salute- sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancora più da condannare quando si accompagnano a una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all'intervento dei demoni...".

Appendice: Magia sessuale e orgiastica

Maghi, streghe ed occultisti in genere, danno molta importanza all'atto sessuale per ottenere lo sprigionamento di presunte forze ed energie da utilizzare per i propri scopi.
La cosiddetta "Magia sessuale" è più diffusa e comune di quanto si possa immaginare negli ambienti occultisti ed esoterici, e il punto di forza di molti maghi e presunti guaritori è di instaurare un vero e proprio rapporto sessuale continuativo con il proprio cliente.
Nel caso dei maghi la donna verrà convinta della necessità dell'atto per ottenere i benefici richiesti, mentre nel caso della strega riuscirà molto facilmente a conquistare la vittima facendo uso delle armi della seduzione femminile. In entrambi i casi lo scopo è quello di portare quanto meno a commettere il peccato di fornicazione e, se possibile, di adulterio, tradendo il rispettivo coniuge. In questi casi di grave peccato, si spalancano realmente le porte a Satana.
Di particolare importanza è la valenza data all'atto sessuale stesso, in cui viene invocato in modo forte il Demonio per operare sulla base delle richieste del mago. Presunte energie e forze si scatenerebbero infatti durante l'orgasmo e le fasi precedenti. Gli occultisti stanno infatti molto attenti a gestire questi momenti in cui, a loro detta, è possibile incanalare enormi forze spirituali ed energetiche. In realtà è l'atto stesso che costituisce un grave peccato e la presenza di Satana in tale ambito è perciò assicurata.
Un esempio è quello di una donna che per liberarsi del compagno, durante un accoppiamento a scopo magico con altre persone, ha invocato fortemente il Demonio chiedendogli di renderla libera. Il compagno, solo trentenne, morirà dopo poco tempo per leucemia fulminante. Solo un caso? Forse, ma non è da escludere lo zampino del Maligno che, se invocato, può arrecare gravi danni a chi non è in grazia di Dio.
Ancora più perverso è pervertitore è l'atto sessuale multiplo in cui vengono cambiati i partner e si da sfogo ai più reconditi desideri sessuali. Queste casistiche sono frequenti molto spesso anche in ambito satanico e massonico deviato, in cui l'orgia rappresenta un'importante tappa per il raggiungimento di certi obiettivi e per la glorificazione del Demonio.
Anche le streghe che abitualmente operano in solitaria, non disdegnano l'orgia o l'accoppiamento di stampo magico, soprattutto nelle occasioni in cui devono chiedere a Satana particolari favori o per ottenere determinate capacità e forze per eseguire malefici o rituali specifici.

Come ci ricorda la Parola di Dio, chi compie tutte queste cose è in abominio al Signore:

Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. (Gal 5,19-21)

 

http://www.diosalva.net/it/inganni-demonio/magia-stregoneria-cristianesimo-chiesa.php

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21 febbraio 2014 5 21 /02 /febbraio /2014 22:31

 

gatto lunare
Fonte: Zret blog
Numerose sono le teorie sulla formazione della Luna che, stando all'astronomia ufficiale, avrebbe 4,6 miliardi di anni. Secondo l'astronomo statunitense W.H. Pickering (1858-1938), questo "calcinato cadavere cosmico" (W. Von Braun) fu strappato dal cuore della Terra. Anche R. Steiner, nel saggio “Miti e misteri dell'antico Egitto”, sostiene che il satellite e la Terra, eoni addietro, costituivano un unico corpo celeste. Lo scienziato britannico J.H. Jeans (1877-1946) pensò che Selene fosse il risultato dell'aggregazione di frammenti cosmici; il celebre astronomo di Albione, F. Hoyle, (1915-2001), ipotizzò che la Luna fosse stata originata dai frammenti di una stella esplosa.

Il noto cosmonauta sovietico Pavel Popovich (1930-2009) riporta le seguenti informazioni: molto tempo fa, esisteva un pianeta gigante vicino alla Terra, più grande di Saturno, abitato da una civiltà avanzatissima. Alcuni autori di fantascienza chiamano il pianeta Phaeton, altri Moonah. I suoi abitanti sfruttavano l'energia nucleare ed usavano il nostro pianeta come area di test: di conseguenza sul pianeta occorse un'esplosione con tragiche conseguenze. Un frammento di Moonah si staccò e venne catturato dalla Terra, per diventare la nostra Luna.
La Luna, che è l'oggetto astronomico più vicino a Gaia ed il più intensamente studiato, è dopo tanti millenni, ancora un corpo enigmatico: ad esempio, non è chiaro quale sia la genesi dei crateri. Di solito si ripete che i crateri sono dovuti all'impatto di meteoriti, benché alcuni scienziati li attribuiscano all'attività vulcanica. Talbot, però, insieme con gli altri ricercatori che hanno elaborato la teoria dell'universo elettrico, sostiene che la conformazione di queste depressioni circolari e, in particolare, le raggiere di solchi sui bordi evidenziano l'azione di fenomeni elettrici su scala cosmica.
Sono molteplici le singolari manifestazioni osservate sul globo: si va dalle ombre che si muovono ai bagliori di fuoco, come quelli notati il 23 novembre del 1920 nei crateri Funerius e Keplero, dai "segnali luminosi" del cratere Platone, alla trasparenza della Palude del sonno. Qui il suolo selenita appare semidiafano, lasciando intravedere al di sotto un piano opaco. Queste ed altre stranezze sono state raggruppate nell'espressione "fenomeni lunari transienti".

Questi eventi sono osservati da circa un millennio ed alcuni sono stati riferiti da molti testimoni o da scienziati rispettabili. I fenomeni che sono stati osservati variano da nebbie localizzate a cambiamenti duraturi del panorama lunare ed includono nebbie, colorazioni rossicce, verdi, blu o violette, illuminazioni, oscuramenti.

Non manca poi chi afferma, come il documentarista José Escamilla, che il satellite ha un aspetto e colori ben diversi da quelli divulgati dalla N.A.S.A.: non sarebbe, infatti un sasso grigio ed arido, ma un avamposto su cui sorgono basi extraterrestri. Una speculazione? Già lo scrittore Luciano di Samosata, nel suo romanzo "Storia vera", aveva immaginato che la Luna fosse abitata: la sua era solo un'invenzione letteraria, ma l'idea che lassù qualcuno si nasconda sotto i mari e le catene montuose o sulla dark side, non è poi così peregrina, se già il funesto Bush junior progettò di costruire installazioni militari sul satellite.

La fascinazione della Luna è antica quanto l'umanità: simile ad un volto occhiuto, essa sembra scrutare la Terra. La superficie selenita, con aree di colorazione differenti, ha tradizionalmente suggerito l'immagine di un viso umano. Plutarco (I- II sec. d. C.), nella monografia "De facie in orbe Lunae apparente", disquisisce su tale concezione. Nel Medioevo, alcuni videro nel disco splendente la figura di Caino che regge una forca di spine. Dante, seguendo Averroè, aveva attribuito le aree chiare e scure ai "corpi rari e densi", ossia alla diversa densità della materia lunare, ma Beatrice in Par. II, corregge tale convincimento, attraverso una spiegazione di natura teologica.

Di recente, un famoso scrittore ha rinverdito l’eccentrica idea secondo cui la Luna sarebbe una costruzione artificiale, una gigantesca astronave, ospitante un gruppo di perfidi alieni che, da eoni, perpetra una perniciosa manipolazione dell’intera umanità. Questa congettura si incastra con la tesi circa l'artificialità di Phobos e Deimos, i satelliti di Marte, le cui caratteristiche salienti erano state inspiegabilmente divinate da Johnathan Swift nei "Viaggi di Gulliver". L'astrofisico sovietico I. Sklovskij (1916-1985), decenni addietro, suggerì che le lune del cosiddetto "pianeta rosso" non fossero naturali. Una ricerca scientifica, eseguita poco tempo fa, da un'équipe indipendente del Mars Express Radio Science (MaRS), ha concluso che l’interno di Phobos potrebbe essere cavo, proprio come opinò Sklovskij.

Come si può constatare, i misteri selenici sono innumerevoli e qui ho tralasciato anche solo di sfiorare gli ambiti astrologici ed esoterici, il significato mitico e religioso della Luna e di Lilith, the black moon, le tradizioni che legano la rutilante sfera al Sinai etc. Che il nostro satellite sia un mondo artificiale, a guisa della Morte nera, la sinistra stazione spaziale, al centro dell'universo immaginato nella saga cinematografica "Star wars", non è forse una supposizione così... lunare.

Fonti:

Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia, Milano, 2005 s. v. Luna e sotto le voci inerenti agli scienziati
P. Kolosimo, Ombre sulle stelle, Milano, 1966
R. Steiner, Miti e misteri dell’antico Egitto, 1908
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