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5 novembre 2013 2 05 /11 /novembre /2013 22:54

"Numerosi ricercatori ritengono erroneamente che gli Illuminati siano stati fondati dai Protestanti per abbattere il potere del Vaticano. Credono inoltre che il potete ebraico si celasse alle spalle degli Illuminati per tale ragione. In ogni caso, questa visione non è corretta. I rapporti segreti tra l'elite ebraica e la Chiesa Cattolica sono sempre stati profondamente radicati". Approfondiamo nuovamente questo tema. In numerosi libri scritti a proposito delle società segrete, ad opera di personaggi che non hanno la benchè minima idea di ciò che si sia verificato, loro ritengono, in effetti, che si trattasse di gruppi antagonisti. Il Protestantesimo avrebbe avuto origine per limitare e combattere il potere del Vaticano, quella è la prima menzogna. Ed inoltre loro credono anche che, certo, a quel punto tale potere ebraico si manifestò ovviamente perchè gli ebrei, che non erano in buoni rapporti con i cattolici, anche perchè i cattolici avevano da sempre combattuto e avversato il Giudaismo, per cui gli ebrei fecero fronte comune con i Protestanti contro i cattolici, ed è allora che al potere ebraico connesso alla gestione della moneta fu permesso di crescere a dismisura, a partire da Francoforte, a partire da Hannover, dall'Olanda, e così via. Ma nessuna di queste argomentazioni merita grande considerazione, se non in minima parte. Non è la verità. In effetti, quando si fanno ricerche approfondite, si scopre che ebrei e i cattolici sono sempre stati sulla stessa barca, e sapete come tutto questo ebbe origine, a proposito, non so se abbiamo tempo anche per questo, ma sapete quando tutto questo ebbe inizio?



 HP - No.



MT - L'origine di tutto risiede nel fatto che i Rothschild, e gli altri oligarchi ebrei, sono discendenti dei Kazari. Vi ricordate dei Kazari, quel popolo che viveva tra il Mar Nero e il Mar Caspio? Questi ultimi si convertirono al Giudaismo anche perchè erano sotto pressione ad opera di Gengis Khan, e prima ancora ad opera delle 'orde' musulmane, ci siamo? Loro già operavano quando le Crociate erano in corso. I Kazari erano impegnati a nord, nell'area del Mar Caspio mentre il Cristianesimo si scontrava con l'Islam nel corso delle Crociate. Quando quella fase terminò, e i Crociati acquisirono maggiore influenza, e l'Islam fu inizialmente sconfitto, i Kazari si trovavano in un'ottima posizione, anche perchè i Kazari avevano già collaborato con le orde di Gengis Khan, e si erano convertiti al Giudaismo. Sebbene si sostenga che Gengis Khan abbia colonizzato i Kazari, in realtà i Kazari rappresentavano gli studiosi nella Corte di Gengis Khan, ne avete mai sentito parlare? Nell'Impero di Gengis Khan, questi Kazari rappresentavano i suoi banchieri, ed erano i suoi astronomi, e la sua classe intellettuale, almeno in un primo tempo. Quando questa 'orda', questi 'Unni' furono ricacciati indietro, quando Gengis Khan fu ricacciato indietro, e quando l'Islam cessò di essere il potere dominante, indovinate a chi si rivolsero questi stessi uomini esperti nella gestione della moneta, questi stessi banchieri, queste stesse famiglie oligarchiche ebraiche, che avevano guadagnato grande potere sotto l'Islam? Cominciarono a lavorare - semplicemente cambiarono partito, e cominciarono a lavorare per i Cristiani, con i Templari. Entrarono in affari con il Cattolicesimo. Erano molto ricchi sotto l'Impero Ottomano, erano molto ricchi sotto Gengis Khan, si trattava di una elite, tutto questo viene spesso dimenticato quando si parla dei Kazari. Operavano come un'elite anche in Terra Santa. Quindi, quando i cristiani la conquistarono e quando i cristiani giunsero in gran numero, è allora che questi stessi banchieri ebrei ebbero origine, perchè allora gli furono concesse le redini del controllo. Non hanno il vero potere, ma hanno il controllo. Prendono i loro ordini da altri. Nessuno ha espresso meglio questo fatto, le questioni di cui ora vi sto parlando, sono state fondamentalmente analizzate in dettaglio da un singolo autore, e il suo è un libro che io raccomando caldamente, si tratta di 'In The Beginning: The Story of the International Trade Cartel', ad opera di Richard Kelly Hoskins. Ed egli afferma che gli ebrei siano stati storicamente utilizzati come un 'ordine occulto' della Chiesa Cattolica.



HP - Questo è molto interessante.



MT - Quindi, quando si ascoltano tutti questi personaggi, certamente, quando si ascoltano tutti questi personaggi parlare dei Gesuiti, e quando si sente parlare dell'Opus Dei, e dei terribili ordini della Chiesa Cattolica, e del Papa Nero. E tu hai anche avuto ospiti, che litigavano l'uno con l'altro, che si azzannavano l'uno con l'altro, o no? O magari hai ascoltato altri su Artic Beacon partire con la tiritera, 'oh, sono gli ebrei!', 'no, sono i Gesuiti!', 'no, sono gli ebrei!', ti è mai capitato?



HP - Sì, certamente.



MT - Io guardo a tutto questo, e semplicemente -- insomma, cosa si può fare? Sapete, magari ci sono 3 ore di interviste, 2 ore di interviste, e si avanti e indietro, e c'è un personaggio che afferma: 'Tu non sai nulla!'. E quindi c'è l'altro personaggio che gli risponde: 'Sei tu a non sapere nulla!'. Allora, aspettate un minuto, vi sbagliate ambedue! Tutti e due lavorano per la stessa mano nascosta. Siete talmente miopi da non riuscire a vederla. Quindi, le persone dovrebbero aggiornare al propria comprensione della questione, e questo è ciò che spero avverrà dopo aver ascoltato questa intervista. Hoskins afferma che "Storicamente gli ebrei siano stati utilizzati come un 'ordine occulto' della Chiesa Cattolica. Loro conducono quelle attività nelle quali la Chiesa Cattolica non vuole essere vista operare. Gli ebrei sono perfetti per questo lavoro, fino a quando le persone continueranno a prendersela con gli ebrei, e fino a quando questi ultimi reagiranno a coloro che li attaccano, a quel punto nessuno si preoccuperà di guardare cosa ci sia al di là degli ebrei. Ed è lì che il cadavere è stato occultato".



HP - Quindi, nuovamente, potremmo analizzare tutto questo in base alla prospettiva che ci siano numerosi gruppi, numerose culture, popoli, o altro, che sono stati utilizzati per differenti scopi, si tratta nuovamente di muovere dei pezzi sulla scacchiera giusto?



MT - Certamente, i Kazari si erano semplicemente convertiti. Una buona metà dei Rothschild ha gli occhi azzurri, i capelli biondi, insomma, la metà degli ebrei del mondo li ha, o anche di più, l'80% dei cosiddetti ebrei ashkenaziti hanno la carnagione chiara.



HP - Si tratta del ramo sefardita?



MT - No, i sefarditi sono quelli più scuri, quelli provenienti dalla Spagna.



HP - Ah, va bene. Mi stavo sbagliando.



MT - Sefardita significa semplicemente ebreo spagnolo.



HP - Ah, va bene.



MT - Quindi, nell'80% dei casi, non si tratta neppure di soggetti di 'razza' ebraica, si tratta semplicemente di ebrei convertiti provenienti da paesi 'gentili', da paesi di razza caucasica, ci siamo? Tutto questo è talmente evidente che anche gli stessi storici ebraici hanno approfondito a lungo la questione, eppure ci sono personaggi che ancora non riescono a capirlo in questa comunità di ricerca alternativa. Davvero non capisco cosa si verifichi. Non hanno svolto neppure le più essenziali ricerche. Ma elemento ancora più importante di questo, è il fatto che anche se si parlasse solo di religione, questi soggetti hanno cambiato bottega per ben tre volte. I Kazari hanno lavorato per Gengis Khan e si sono arricchiti, loro rappresentavano in pratica i 'cambia-valute' (i contabili). Erano quelli che gestivano il suo denaro, quelli che gestivano la sua ricchezza, quelli che ricevevano incarichi, praticavano ogni forma di Giudaismo, e rappresentavano inoltre una 'intelligentsia'. Successivamente hanno cominciato a lavorare per i cattolici. Scusatemi, hanno cominciato a lavorare per l'Islam, questo è ben noto. Successivamente quando gli islamici hanno dovuto fare un passo indietro, e l'Impero dei Mori andò incontro alla dissoluzione, ed in effetti tu hai nominato i sefarditi, certamente, ebbene, gli ebrei sefarditi rappresentavano il potere che si nascondeva dietro ai Mori, che non rappresentavano altro se non le 'orde' islamiche che avevano occupato la Spagna e la Francia, venivano chiamati Mori, giusto? Ma quella è solo una parola. Ma la questione è che quando tutto questo andò incontro alla dissoluzione, questo stesso popolo, spostandoci ora in avanti fino al XVII secolo, quest'ultimo popolo ci conduce dove? Proprio di fronte alla porta di casa di Lord Rothschild. Tutti i Mori erano spariti ormai da tempo, la potenza islamica era stata di gran lunga ridimensionata, Gengis Khan era stato seppellito da secoli, eppure questo popolo non era sparito, loro si erano ora semplicemente trasferiti ed avevano cominciato a lavorare per gli Oliver Cromwell, o magari per i Ferdinando di Spagna, o per il Re di Francia, e per tutti gli altri. Furono immediatamente cooptati dal Cattolicesimo, perchè si trattava di grandi esperti in numerose arti. Hoskins continua spiegando che la Chiesa non poteva praticare il prestito ad usura, quella è una delle ragioni, "La Chiesa non poteva concedere prestiti ad usura, perchè quella condotta era contraria alle regole dei cattolici, della Chiesa Cattolica, che reclamava di rappresentare Dio in Terra, e la custode delle Sacre Scritture. Quindi, per profittare dei prestiti ad usura, utilizzavano gli ebrei. Per gli ebrei non esistevano divieti riferibili a prestiti concessi ad usura ai non-ebrei. Per evitare l'accusa riferita al fatto che (la Chiesa) utilizzasse gli ebrei come propri agenti - gli ebrei furono messi a disposizione dei Re affinchè li gestissero. Con il ruolo dei Re così evidentemente manifesto, nessuno avrebbe potuto giungere alla conclusione che gli ebrei praticassero l'usura a vantaggio del Papa. In alcune occasioni, questo paravento fu tirato via, e la Chiesa si trovò direttamente a concludere accordi con gli ebrei". Quindi continua dicendo: "Gli ebrei appaiono come abietti servitori della Chiesa Cattolica. Per gli ebrei 'alfa', la porta della 'Corporation' Chiesa (Santa Sede) era sempre aperta". La stessa cosa si è verificata nel caso della famiglia Reale Britannica, ci siamo? Ricordi? Certamente, è un Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Order of the Garter), Rothschild. Quindi, "La 'Corporation' Chiesa (S.S.) era sempre aperta. Ci sono stati innumerevoli sacerdoti ebrei, un gran numero di cardinali e vescovi ebrei, ed alcuni, come Anacleto II, Gregorio VI, e Gregorio VII, sono divenuti addirittura Papi". Ci sono stati in effetti dei Papi Ebrei.



HP - Ah, va bene, questo è interessante. Avevo sentire dire che non fosse mai avvenuto, ma va bene. In base alle tue fonti è così. Va bene, molto interessante.



MT - "Il Papato provvedeva al fatto che buona cura si avesse dei propri sottoposti, e questa fu la sua condotta sin dai primissimi giorni". E quindi afferma infine qui che "Nei confronti degli ebrei, egli (Papa Gregorio) agì con benevolenza, proteggendoli dalle persecuzioni ed assicurandogli la possibilità di godere dei propri privilegi previsti dalla legge". Vedete, c'è sempre stato, o almeno molto spesso, quando, durante i 'pogrom', quando le persone, che venivano sfruttate in questo modo, si ribellavano a questi usurai ebrei in alcune città europee, sapete dove gli ebrei correvano solitamente a rifugiarsi? Quando erano costretti ad abbandonare le proprie case, con tutti i propri averi? Si rifugiavano nelle locali chiese.



HP - Capisco.



MT - E si nascondevano lì, e il sacerdote gli avrebbe garantito rifugio. Grandi nemici, sulla carta, ma molti di loro trovavano rifugio nelle chiese cristiane, perchè sapevano benissimo chi fosse in realtà il 'boss'. E quella è la ragione per cui vi capita di vedere Lord Rothschild ricevere il Papa, e quella è la ragione per cui non si fanno affatto problemi una volta superata la soglia di una loggia massonica, lavorando fianco a fianco con i cattolici italiani, e tutte le questioni a quest'ultima assimilabili, questo è ciò che è palese.



HP - Ora possiamo andare avanti, passiamo alla prossima slide.



MT - Allora, "La connessione tra l'elite degli ebrei e le Case Reali" - come ho sottolineato - "è anch'essa radicata sebbene meno conosciuta e meno approfondita". E quindi, Houston Stewart Chamberlain, nel suo libro "(The) Foundations of the Ninteenth Century", comincia ad affrontare il nocciolo della questione, e afferma: "Carlo Magno aveva scritto ai territori italiani per ottenere ebrei che gestissero le sue finanze; presto, come se si trattasse di coltivatori di tasse, questi ultimi si assicurarono ricchezza ed influenza in ogni campo, ed utilizzarono queste ultime per ottenere importanti concessioni a vantaggio del proprio popolo". Quindi, Chamberlain sostiene che sotto la Cristianità acquisirono potere, esattamente come era avvenuto sotto Gengis Khan, ed esattamente come era avvenuto sotto gli islamici, i Mori. Norman Dodd, l'autore, che ha investigato su tutte queste diverse organizzazioni, organizzazioni caritatevoli e Fondazioni, afferma: "Ora, sentite parlare dei Rothschild nel mondo della finanza. Tuttavia loro non rappresentano gli artefici originari del controllo esercitato sulla finanza e sulle attività in essa praticate. In ogni caso, gli è stato concesso un 'franchise' indirizzato a controllare l'elemento 'Moneta' dei popoli del mondo. In cambio della possibilità di esercitare tale controllo, e del fatto di tenere la bocca chiusa, gli vengono concessi vantaggiosi privilegi legati alla manipolazione della moneta, e naturalmente la possibilità di incrementare la propria ricchezza ad ogni piè sospinto". Ci siamo? Quindi, chi abbia davvero approfondito tutto questo, evitando di analizzarlo superficialmente, sa come ci siano profonde connessioni tra il Vaticano, le Case Reali e gli ebrei Sionisti.



HP - Giusto, giusto.



MT - Dello stesso tenore sono le affermazioni del personaggio che hai ospitato in trasmissione poco tempo fa, Terry Melanson, che qui afferma: "Il denaro mercenario insanguinato degli Hesse-Kassel", la Hesse-Kassel (Assia-Kassel) è una famiglia Reale dell'elite, il Casato degli Hesse, ci siamo? "nel tempo divenne il catalizzatore per l'origine delle grandi fortune della famiglia Rothschild. L'Enciclopedia Ebraica ci informa del fatto che Nathan Rothschild fosse in così buoni rapporti con il Principe Dalberg, membro degli Illuminati, che Napoleone gli permise di divenire membro del Collegio Elettorale di Darmstadt nel 1810". Quindi si tratta di personaggi che frequentavano i salotti buoni, questi Rothschild. Ma non cadete mai nell'errore di ritenere, come fanno alcuni personaggi, che Lord Rothschild controllasse il Casato degli Hesse. Vi ricordate del fatto che abbiamo parlato di porre tali questioni a testa all'insù in precedenza? Quella è la più grande contraffazione, quando si legge di questi 'usurai' ebrei. Ci sono personaggi che non sanno di cosa stanno parlando e che affermano che questo personaggio controllasse le Case Reali. Oh Mio Dio! Prodotto di scarse conoscenze. Non dobbiamo mai dimenticare questa connessione, ci siamo? "I Rothschild erano inoltre profondamente connessi con il Duca d'Orleans, e con Carlo di Lorena", di cui abbiamo parlato prima. E' vero, a Lord Rothschild fu ordinato, da Carlo di Lorena, di procurarsi i finanziamenti per gli Illuminati, e si trattava degli stessi Illuminati, ricordiamolo, che esercitavano un potere diretto su Madison, Adams, Franklin e Jefferson, ci siamo? Questo nel contesto americano. Quindi, il Principe di Hesse, il cui nome era Carlo di Hesse, non so se abbiamo a disposizione il link lì, comunque sia, egli rappresentava il capo di tutti i massoni tedeschi, e così come il Duca di Brunswick, era un membro fondamentale dell'Ordine della Stretta Osservanza, a proposito del quale mi chiedevi poco fa. Bene, e voi vorreste dirmi che questi importantissimi discendenti cattolici dei Merovingi, Principi di Reami, si sarebbero fatti prendere in giro da uno 'Svengali' Rothschild qualunque? Che non sarebbero stati in grado di farlo stare al suo posto, se mai avesse osato anche solo alzare la testa? E presentarsi lì, insomma, con la schiena curva, con la sua piccola valigia di denaro, per dimostrarsi in grado di manipolare questi personaggi? E' questo che vi dicono i libri di storia?



HP - Giusto, giusto.



MT - Giusto. Ora sì che tutto ha un senso.



HP - Magari stava utilizzando il suo, com'è che si chiama? Quel personaggio mitico di argilla, per aprirsi la strada.



MT - Il Golem, il Golem.



HP - Il Golem, certo, esatto.



MT - Esatto. Il Principe fu visitato mentre era a letto, e la voce disse: "Tu prenderai le tue istruzioni da Lord.. da Amschel! Lui ti spiegherà come esercitare il potere e governare! Lascia a Lui i tuoi soldi, Lui li investirà correttamente!". Ma questi personaggi possedevano imperi in tutto il mondo, e loro avrebbero permesso a un personaggio qualunque proveniente dal ghetto di Francoforte di presentarsi e spiegargli ciò che dovevano fare? E ci sono libri, Henrik, che sono stati scritti, e questo non è uno scherzo, che sono stati scritti ed affermano che quella è la storia.



HP - Certo, di nuovo, semplicemente affermano che egli avesse aperto una banca, così dal nulla, insomma, ma da dove aveva preso i fondi per aprire una banca? Insomma, semplicemente era accaduto. E chi gli aveva permesso di aprire una banca? Lo stesso discorso vale per i Wallenberg qui in Svezia, lo stesso vale per i Rothschild, come hai appena detto. Quindi, insomma, ci sono assolutamente delle domande da porre in questo caso. Quello è sicuro.



MT - O per Rockefeller, o per Pierpont Morgan, e per tutti loro. Certo. Andiamo avanti. La stessa questione viene sottolineata qui: "A partire dal 1816, quando il ministro delle finanze dell'Impero Austriaco propose che ai Rothschild venisse concesso ufficialmente il Titolo nobiliare, lo Stemma degli Hesse divenne un elemento chiave 'Ai Rothschild fu richiesto di presentare uno Stemma, che Solomon realizzò", fu Solomon Rothschild a realizzarlo, egli presentò questo stemma, e questo stemma presentava un'aquila su di esso, e quell'aquila faceva riferimento al Casato degli Hesse, ed era in effetti uno dei loro simboli, "(con l'Aquila) che si riferiva all'Austria", e loro utilizzarono anche un leone sul proprio stemma, che derivava dalla dinastia del (Casato) degli Hesse-Kassel (Assia-Kassel). Quindi, lo stemma dei Rothschild utilizzò l'Aquila degli Austriaci, e sono molto sorpreso dal fatto che non abbiano utilizzato 'l'Aquila a Due Teste' in questo caso, ma di sicuro hanno utilizzato il Leone della dinastia del Casato degli Hesse (Assia). Quindi, non è accaduto che -- non si tratta del fatto che gli Hesse-Kassel abbiano utilizzato qualche stemma ebraico, erano gli ebrei che stavano utilizzando il loro stemma Reale.



HP - Giusto.



MT - Loro (gli ebrei) prendono ordini. La prossima, eccola qui. Questa è di Jim Marrs, anche lui ha compreso tutto questo: "Uno dei suoi co-fondatori, viene riportato, uno dei suoi co-fondatori, viene riportato sia stato Guglielmo di Hesse, colui che aveva assunto Mayer Rothschild. E' certamente confermato che i Rothschild e l'Aristocrazia tedesca fossero connessi tramite la Massoneria: il biografo dei Rothschild, Niall Ferguson, ha riportato che il figlio di Mayer, Solomon, fosse un membro della stessa loggia massonica del contabile di Mayer, Seligmann Geisenheimer". Ci siamo? Quindi, gli ebrei che stavano lassù in 'Alto', Hoffman, Mayer, Warburg. Oppenheimer, Rothschild, quelli che vi pare, erano non solo massoni, ma anche erano impegnati a stringere mani, ed operavano insieme superata la porta della loggia. Prendevano istruzioni dall'Aristocrazia, perchè l'Aristocrazia, esattamente come la Gerarchia Cattolica, non desidera che queste loro condotte deprecabili possano essere visibili al mondo. Quindi, il contratto prevede, il patto è, esattamente come il killer che viene assoldato dalla Mafia: 'Tu te ne assumi la responsabilità, noi non ne sappiamo niente'. Quand'è l'ultima volta che avete visto un Rothschild in tribunale?



HP - Non mi è mai capitato, quindi...



MT - Appunto! Qui viene detto inoltre: "nel 1782, il quartier generale degli Illuminati, della Massoneria Illuminata (Illuministica o degli Illuminati) fu trasferito a Francoforte, un centro controllato dalla famiglia Rothschild. Viene riportato che a Francoforte per la prima volta gli ebrei furono ammessi nell'ambito degli ordini della Massoneria. Se in effetti i membri della famiglia Rothschild o i loro più stretti associati furono influenzati dall'occultismo della Massoneria Illuminata di Weishaupt, potremmo aver scoperto il legame tra l'occulto e il mondo dell'alta finanza. Ricordiamolo, fu Rothschild a finanziare, fu Rothschild a finanziare Cecil Rhodes in Africa; Lord Rothschild era un membro del circuito più elitario delle Tavole Rotonde Inglesi (English Round Tables); mentre Paul Warburg era l'architetto del Sistema della Federal Reserve, ed era un agente dei Rothschild".



HP - Certo, e questi erano semplicemente degli strumenti per aumentare il flusso di denaro, tra l'altro. O per incrementare la ricchezza di questi gruppi in primo luogo, giusto?



MT - Loro hanno il compito di controllare i livelli più bassi della piramide: le banche, le associazioni caritatevoli, parlo di questi Casati impegnati nel settore bancario, mi segui? Le 'corporation' (società di capitali), il Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell'Ammiragliato - norme bancarie e commerciali). Perchè mai quelli che sono davvero in Alto dovrebbero sporcarsi le mani? Hanno bisogno di topi di fogna (straccioni). E questi topi di fogna (straccioni) saranno poi spazzati via, ci siamo? Gli ebrei sono sempre stati molto vulnerabili. Quindi erano ansiosissimi di trovare questo genere di protezione. In pratica, da chiunque avrebbe potuto garantirgliela. Ecco la prossima immagine, abbiamo -- e come ho detto nella precedente slide, a lui fu concesso questo stemma, giusto? E furono premiati dagli Hesse-Kassel, furono ricompensati con il Titolo nobiliare, furono premiati quando gli fu concessa la possibilità di usufruire di uno 'status nobiliare', in pratica. Ed è appunto quello che qui sta indossando.



HP - Credo sia molto interessante sapere come numerose famiglie siano state inserite all'interno dell'Aristocrazia, non abbiamo molto tempo per parlare di questo, ma è comunque da tenere bene a mente che quello è uno status che è stato concesso a 'determinate' famiglie a causa delle attività che hanno svolto, o in relazione a ciò che hanno compiuto, o conclusioni assimilabili a queste.



MT - E' esatto. Se svolgi bene il tuo lavoro, poi meriti di essere ricompensato, no? E naturalmente questo è un fatto che dobbiamo tenere presente, perchè chi è stato in realtà a fornire queste onoreficenze? In questa particolare fase temporale, erano le dinastie cattoliche che stavano concedendo queste onoreficenze.



HP - Giusto.



MT - Se lui è un ebreo, se tu fossi un ebreo, se tu fossi Lord Rothschild, gradiresti il fatto che qualche dinastia cattolica ti concedesse delle onoreficenze? O il Papa, o che la Croce dei Cavalieri di Malta venisse da te indossata? Non se tu fossi un ebreo devoto. Questa è una questione che gli ebrei dovrebbero comprendere. Se questi personaggi fossero davvero vostri amici, morirebbero piuttosto che accettare quelle onoreficenze dai loro cosiddetti rivali e nemici, o no? Tuttavia loro, superata la soglia della loggia, sanno che stanno facendo tutt'altro rispetto a ciò che voi credete stiano facendo. Quindi, è ovvio che possano accettare queste onoreficenze.



HP - E' ciò che hai detto anche prima, Michael, queste alleanze si sviluppano a livelli che sono completamente differenti rispetto alla maniera in cui noi li percepiamo, la razza non è un problema in questo caso, o neppure la religione in un certo senso, o addirittura la cultura e la nazionalità, sono questioni irrilevanti in questi casi.



MT - No, assolutamente nessuna rilevanza. E' tutta roba per il pubblico. Questa è un'altra immagine di un altro Rothschild, che indossa, un attimo chi è? Mi pare Mayer Rothschild.



HP - Ah, va bene, certo.



MT - E sta indossando le decorazioni tipiche dell'Aristocrazia, quello è lo stemma dei Cavalieri dell'Ordine della Giarrettiera, o di quelli di Malta, lo stemma che sta indossando in quel caso.



HP - Certo.



MT - La prossima slide, vedete.



HP - Questo è J.P. (Morgan), Warburg, sono i 'Bravi Ragazzi'...



MT - Certo, Oppenheimer, e Jacob Schiff, il prossimo che vedrete è Shimon Peres (Ordine di San Michele e San Giorgio), un ebreo, proveniente da Israele, che indossa onoreficenze cattoliche. Bene, non bisognerebbe sorprendersi, perchè buona parte della Terra di Palestina è passata al Papa, ne avevi sentito parlare?



HP - Certo, allora, esattamente, credo - ho dimenticato il suo nome, ma ha scritto approfonditamente a questo proposito, e ci sono state un pò di polemiche quando al Vaticano è stata fatta quella concessione, gli sono state concesse delle proprietà per costruire una chiesa lì, che successivamente si sono estese, ed una serie di questioni di questo genere, quindi si tratta assolutamente di un'importante relazione tra Roma e Israele o Gerusalemme, volendo, giusto.



MT - Ti ricordi se è stato Eric Jon Phelps a parlare di questo?



HP - No, mi pare di no, ma mi verrà in mente più tardi comunque, va bene.



MT - Allora, per essere precisi, in questa slide, non si tratta di una onoreficenza cattolica, si tratta in effetti dell'Ordine di San Michele e San Giorgio che è in effetti uno dei supremi Cavalierati concessi dalla Regina.



HP - Certo, va bene.



MT - Ma dato che ci siamo resi conto che sono tutti parte dello stesso club, in realtà non è così rilevante. Il punto è che sono assolutamente connessi, gli ebrei e la Chiesa Cattolica sono connessi. Non sono affatto i nemici che sembrerebbero sulla carta, assolutamente no.



HP - Andrew Bertie, il precedente capo dei Cavalieri di Malta, ad esempio, è il cugino della Regina, e la Regina è a capo, o magari dovrei dire rappresenta la Grande Protettrice dell'Ordine di San Giovanni, se non erro, un altro ordine cattolico, quindi, insomma...



MT - Sì, è ovvio, insomma, assolutamente. E naturalmente dovremmo sempre sottolineare che Cecil Rhodes, che viene sempre considerato un personaggio indipendente che si è presentato lì in Sudafrica, ma si dimenticano costantemente di ricordarvi che il Sudafrica era gestito dagli ebrei, dagli Oppenheimer, e dai Warburg, e dai Goldsmith, e dai Sachs, e da tutti questi personaggi, molto tempo prima che lui giungesse lì, ed egli era in combutta con tutti loro, è da loro che ha ricevuto i suoi finanziamenti.



HP - Giusto. Quindi, andiamo avanti in questo caso, e facciamo di nuovo riferimento a questa citazione di Juri Lina.



MT - Juri Lina: "Nel 1786 - egli afferma - il Marchese di Mirabeau fondò una loggia degli Illuminati in un monastero Giacobino a Parigi". Quando si parla di Giacobini, lo ripeto, si parla di cattolici. "Questi membri degli Illuminati ben presto definirono sè stessi 'Giacobini'. Un altro gruppo di Illuminati fu fondato in quello stesso anno a Francoforte con la denominazione di 'Occhio Onniveggente' ". Lo ripeto ancora, una loggia era stata aperta a Francoforte con la denominazione 'Occhio Onniveggente' - "Questo gruppo divenne più tardi tristemente noto come i Franchisti. Tale loggia era guidata dagli ebrei estremisti Jakob Frank e Michael Hess, quest'ultimo assunto da Mayer Amschel Rothschild". Quindi, quest'ultima (loggia) divenne particolarmente settaria, cominciò a creare organizzazioni terroristiche, corpi rivoluzionari, cominciarono a creare una serie di problemi, loro combattevano, e ricordiamolo, dovevano tenere nascosti i propri crimini, quindi cosa fecero? Inviarono i propri agenti, che furono inviati appunto a partire dalla Svizzera, insomma, questi Danton, questi personaggi, Marat, venivano in realtà dalla Svizzera, si tratta di quegli uomini che furono determinanti nel corso della Rivoluzione Francese, ma non provenivano affatto dalla Francia. Si presentarono in quel paese per fomentare la Rivoluzione, per agitare la popolazione, per eliminare i monarchi, per favorire la sollevazione, in pratica, e portare avanti queste folli attività, in maniera tale che la vera storia non fosse mai scoperta. Insomma, c'erano 15 grandi proprietà possedute dai Rothschild a Parigi nella fase del cosiddetto Regno del Terrore, quando l'intera Parigi veniva messa a ferro e fuoco dalle masse che percorrevano le strade, e di quelle 15 grandi proprietà, neppure una fu anche solo scalfita.



HP - Non è interessante?



MT - Beh, certo, è una pura coincidenza quella, come no! Sì, certamente, c'era il sigillo reale lì, che spiegava: non dovete toccarci, noi siamo quelli che vi hanno mandato qui.



HP - Certo, esattamente, appunto, agenti provocatori. Sta accadendo oggi, e accadeva anche allora, insomma.



MT - La prossima slide mostra un personaggio estremamente importante nella storia ebraica: "Il filosofo e cabalista ebraico Mosè Mendelssohn fu uno stretto sodale dei personaggi presenti in questi circoli aristocratici della massoneria". Eccome se lo era, ho dei link a cui le persone potrebbero far riferimento e verificare le informazioni. "Mendelssohn fu una delle più illustri figure della storia ebraica e veniva effettivamente considerato dagli storici ebraici come il Terzo Mosè", questo è un elemento particolarmente rilevante.



HP - Si tratta di un vero e proprio titolo.



MT - Certo, e frequentava i salotti buoni. Oh, è estremamente importante, quando si scopre che Mosè fosse in realtà Akhenaton, mio Dio, si tratta di una questione particolarmente rilevante, ci siamo?



HP - E chi era il secondo (Mosè)? Si trattava forse di Gesù? O, chi era il secondo...



MT - No, si trattava di un altro profeta, di un 'Messia', il cui nome era, non riesco a ricordarlo, si trattava di un personaggio della Stirpe di -- oh mio Dio, come si chiamava?



HP - Uno delle loro famiglie nobili --



MT - Si trattava di una delle Stirpi Giudaiche, era uno della dinastia Asmodea, o uno dei Maccabei, i Maccabei? Sì, un personaggio che risale a quel periodo, alla dinastia dei Maccabei. Semplicemente non mi viene in mente il nome.



HP - Va bene, va bene, certo.



MT - Tuttavia Webster afferma a proposito di questo Mosè Mendelssohn, egli afferma che "Alle spalle di Mendelssohn", e questo è un elemento importante da sottolineare, "Alle spalle di Mendelssohn operasse la Kahal ebraica", i Gaonim, fondamentalmente, "la struttura governativa mondiale e internazionale degli ebrei".



HP - Va bene, questo è molto interessante.



MT - Quindi ebbe un ruolo davvero notevole lui stesso.



HP - E questa Kahal è un'organizzazione che esiste ancora oggi?



MT - Certo, esiste ancora oggi, opera alle spalle del B'nai B'rith, e di tutte le differenti organizzazioni ebraiche. Si tratta di quegli ebrei super-elitari, certo, si tratta di quei personaggi che discendono ideologicamente da questi Farisei, e dai Sadducei, e dai Gaonim. Quegli ebrei super-elitari che hanno utilizzato personaggi come Mendelssohn, questa sorta di filosofo di rottura, insomma, questi tipi rivoluzionari in genere. Questi personaggi vengono assunti perchè c'è sempre la necessità di aggiornare le strutture. La Massoneria ha aggiornamenti. Il Giudaismo ha avuto aggiornamenti. Quindi, vengono utilizzati questi intellettuali, in effetti, per presentare una facciata positiva al mondo. Ricordatelo, devono sempre presentare una buona facciata al mondo. E lo stanno facendo alla grande, nei media.



HP - Certo, si tratta di Pubbliche Relazioni.



MT - Pubbliche Relazioni, esattamente.

Traduzione intervista di:Heimskringla
Video di riferimento:http://www.youtube.com/watch?v=6ynIpK6geHk
Per approfondire: http://lagrandeopera.blogspot.it/

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4 novembre 2013 1 04 /11 /novembre /2013 23:00


Anasazi:

Gli Anasazi (dalla lingua navajo antichi), furono un popolo nativo del Nord America, vissuto tra il VII secolo e la fine del XIV. Oggi si preferisce chiamarli Popoli Ancestrali o Pueblo Ancestrali.

Erano diffusi nel territorio attualmente tra il Colorado, lo Utah, l'Arizona ed il Nuovo Messico, in cui lasciarono numerosi resti: il più famoso sito è quello di Chaco Canyon, a cui si aggiungono quello di Pueblo Bonito e Mesa Verde.
La loro popolazione si estinse o emigrò in circostanze misteriose nel raggio di una sola notte. Secondo un recente studio, però, questa popolazione, come quella dei Maya, fu sterminata dal caldo. Infatti, dopo essere migrata verso terre migliori, il caldo gli ha impedito di rifornirsi di acque e di fare lunghi tragitti. Questa "scoperta" è stata possibile grazie agli alberi: infatti degli studiosi hanno analizzato gli anelli dei tronchi di albero di quella zona e hanno notato che il periodo piovoso, umido, era quello degli anelli spessi, mentre quelli più fini "indicavano" un'annata secca; naturalmente gli scienziati hanno notato molti anelli fini.
Il ritrovamento di coproliti umani contenenti miosina, oltre a femori e altre ossa lunghe umani spaccati per estrarne il midollo, fanno supporre che tra loro fosse comune il cannibalismo.
Il nome "Anasazi" fu dato alle rovine ritrovate da pastori Navajo verso il 1800.

 Chaco Canyon:

Nuovo Messico, Stati Uniti. Nel 1888, due cowboy scoprono i resti di una delle civiltà più enigmatiche del pianeta.. Chaco Canyon è una valle lunga 19 chilometri e larga circa un chilometro e mezzo. Pueblo Bonito è un grande complesso a forma di ferro di cavallo, edificato nel 1100 d.C. e composto da 700 stanze. Degli Anasazi non si sa praticamente nulla, nemmeno se erano a conoscenza della scrittura. Quello che si sa è che erano esperti contadini e erano ossessionati dal cielo e dalle energie della Terra.


Il mistero dei Kiva:
I Kiva sono delle stanze perfettamente circolari, presenti in tutti gli insediamenti Anasazi. Il più grande Kiva è quello denominato "Casa Rinconada", che ha un diametrodi 20 metri e una profndità di cinque metri.

L'ipotesi più accredita è che fossero utilizzati per le cerimonie sacre. Coperti da tetti in legno, avevano tutti un foro al centro. Sembra che gli Anasazi credessero che, proprio grazie a questo foro, ci si potesse mettere in contatto con gli spiriti degli antenati e con le forze della Terra.

Astronomia:

Gli Anasazi avevano una conoscenza dell'astronomia. Una delle caratteristiche delle loro costruzioni è che sono sempre allineate secondo determinati fenomeni astronomici.

Chi erano e che cosa facevano:

Molte delle ipotesi formulate su questo popolo, col tempo, si sono rivelate inesatte. Una delle prime teorie si basava su un errore di traduzione di una parola Navajo. Questo popolo, nel 1800, abitava le terre che erano state degli Anasazi. E proprio il terminie "anasazi" deriva da una parola Navajo che significa "antichi" e non "nemici", come si credeva all'inizio. Si sono fatte risalire le loro origini a più di 6000 anni fa mentre, in realtà, non se ne hanno notizie antecedenti ai 2000 anni fa.

Bibliografia:

Jared Diamond, Collasso - Come le società scelgono di morire o vivere, Einaudi, 2005.


e non solo:
I discendenti dei navajo, e degli ute, sanno qualcosa, raccontano strane leggende.
Erik Hokart, ricco, intraprendente, in cerca di pace nel deserto fra la Monument Valley e il Grand Canyon, è inciampato su un mistero antico, qualcosa che risale all’epoca in cui in queste terre vivevano gli Anasazi.
Solo e accampato nel cantiere della sua nuova casa, progressivamente sempre più inquieto e spaventato, Hokart manda una richiesta di aiuto a Mike Raglan, che è cresciuto da queste parti, ha fatto il cowboy e l’illusionista, e che negli ultimi vent’anni si è guadagnato da vivere facendo l’investigatore del mistero, sbugiardando ciarlatani e truffatori.
Ma quando Raglan arriva sul posto, che gli indiani chiamano “la mesa infestata”, del suo amico non c’è più traccia.
Raglan ha già incontrato misteri insolubili in Tibet e in altre aree selvagge del mondo, e capisce che c’è qualcosa di grosso in movimento.
Qualcosa di minaccioso, e di antico.
E personaggi molto strani e pericolosi sono molto interessati a ciò che Raglan potrebbe sapere.

 

Louis L’Amour ha venduto 320 milioni di copie dei propri libri – 89 romanzi, 14 raccolte di racconti, una raccolta di poesie e due saggi, che a oltre vent’anni dalla sua morte sono ancora tutti in catalogo.
L’Amour è stato uno dei maggiori, se non il maggiore autore di western del ventesimo secolo – dai suoi romanzi e dai suoi racconti sono stati tratti film, telefilm, sceneggiati.
Film con John Wayne!
A partire dagli anni ’70, fino alla sua morte nel 1988, sfornò tre romanzi l’anno per la Bantam, e tutti vendettero almeno un milione di copie a freddo.

Non avevo mai letto L’Amour – pur avendo visto film e telefilm tratti dai suoi lavori – forse perché, complici appunto John Wayne e Tex Willer, per me il westren resta una faccenda visiva.
Ma ci sono letture indispensabili – ed è criminale ignorare un autore con una solida tradizione pulp, e con 320 milioni di copie vendute.
E poi…

The Haunted Mesa, che allieta questo mio weekend, venne pubblicato un anno prima della morte dell’autore, ed è un romanzo di fantascienza, o se preferite è una storia weird di ambientazione contemporanea, che va a pescare in quei misteri che tra gli anni ’70 e ’80 erano giurisdizione di Erik von Daniken, Charles Berlitz e Peter Kolosimo.
E per impianto, svolgimento e ritmo, la storia avrebbe potuto essere pubblicata a puntate su Weird Tales cinquan’anni prima.
Ci sono elementi che potrebbero richiamare in effetti Colui che Sussurrava nelle Tenebre di H.P. Lovecraft, nella ricetta generale.
Gli strani visitatori notturni, i riferimenti ad antiche leggende, il narratore disorientato, la cura quasi maniacale per l’accuratezza fattuale e storica, le creature dall’Altrove…

Ammettiamolo, molti degli elementi che fecero di questo romanzo un’opera inaspettata e sorprendente nell’87 oggi, dopo X-Files, Fringe e la nuova ossessione per certi misteri, perdono probabilmente in efficacia.
Ma si tratta di una buona storia d’avventura e di mistero, con un protagonista che è sostanzialmente il conduttore di Voyager… se il conduttore di Voyager fosse Clint Eastwood.
La narrativa è interamente dominata dal paesaggio del deserto, che L’Amour sapeva descrivere come pochi altri, e dai riferimenti storici e folklorici distribuiti con parsimonia, in un crescendo che accompagna il progressivo allontanarsi della situazione dai territori del quotidiano.
L’Amour è un narratore esperto, con una tecnica che può suonare insolita per la sua apparente mancanza di sottigliezza, ma che risulta certamente efficace. C’è una cadenza da narrazione orale, nella sua prosa, che cattura il lettore attraverso ripetizioni e dettagli apparentemente banali.
Non sorprende che si adattasse tanto bene al genere western.

Il personaggio di Mike Raglan, ruvido ma competente, scettico ma possibilista, duro ma senza machismo, che affronta il mistero con una grande pazienza, un assoluto pragmatismo e una magnum 357 (“Nel caso incontrassi orsi o leoni di montagna…”), rimane un personaggio estremamente interessante e divertente, e ci piacerebbe saperne di più delle sue altre avventure, accennate ma mai esplicitate.

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3 novembre 2013 7 03 /11 /novembre /2013 22:21
Da giorni sulla rete circola una notizia che lascia sconcertati. Phobos, la luna di Marte, sarebbe artificiale.
A dare la notizia, a quanto si legge sui vari siti, sarebbe l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.
Non è la prima volta che si prende in considerazione Phobos per le sue anomalie.
Già due professori, l’astrofisico russo Iosif Samuilovich e l’astronomo Cherman Struve, russo anch’egli,  studiandone l’orbita giunsero a conclusioni che non furono mai accettate dall’ascienza “ufficiale”. Per il primo si trattava di un corpo cavo ed artificiale. Per il secondo di un corpo vuoco costruito “da qualcosa o da qualcuno“.
Ora, lo studio dell’ESA sembrerebbe confermare tutto ciò.
L’abstract dello studio dell’ESA nel quale si parla di ciò è apparso nella rivista in peer-review “Geophysical Research Letters”.
Il primo a credere che Phobos fosse artificiale fu il famoso astrofisico russo Dr. Iosif Samuilovich Shklovsky, quando calcolo’ il movimento orbitale del satellite di Marte, Phobos. Egli giunse alla inevitabile conclusione che la luna di Marte è cava e artificiale, in sostanza una astronave titanica.

L’astronomo russo, il Dr. Cherman Struve, spese mesi a calcolare le orbite delle due lune marziali e lo fece con estrema accuratezza agli inizi del 20° secolo. Studiando le note dell’astronomo, Shklovsky si rese conto, col passare dei decenni, che la velocità e posizione orbitale di Phobos non corrispondevano piu’ alla posizione formulata matematicamente da Struve.


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Dopo un lungo studio delle forze gravitazionali, magnetiche e delle maree, Shklovsky giunse alla ferma conclusione che “non ci sono elementi che facciano supporre che cause naturali siano le origini delle due strane lune e loro comportamento bizzarro, particolarmente quello mostrato da Phobos. Le lune quindi sono artificiali. Qualcosa o qualcuno le ha costruite".

Durante una intervista relative alla misteriosa luna marziana, Shklovsky spiegò: "C’è solo un modo in cui si possono riconciliare i requisiti di coerenza e costanza di forma di Phobos e la sua densità media estremamente bassa: dobbiamo dedurre che Phobos sia cava, un corpo vuoto, che assomiglia ad una lattina vuota."


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La scienza mainstream (ufficiale) per decenni ha ignorato il lavoro innovativo di Shklovsky, fino a che la ESA ha cominciato a guardare piu’ da vicino questa strana piccola luna. Ed uno studio dell’ESA ha dichiarato Phobos non naturale.

L’abstract dello studio dell’ESA, che è apparso nella rivista in peer-review "Geophysical Research Letters" rivela che Phobos non è cio’ che da generazioni credono molti astronomi e astrofisici, ovvero che sia un asteroide catturato.


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"Noi riportiamo risultati indipendenti da due sottogruppi del team Mars Express Radio Science (MaRS) che in modo indipendente hanno analizzato i dati di rilevamento radio del Mars Express (MEX), allo scopo di determinare in modo concreto , l’attrazione gravitazionale della luna Phobos sulla astronave MEX e quindi la massa di Phobs. Ci sono nuovi valori per il parametro gravitazionale (GM=0.7127 ± 0.0021 x 10-³ km³/s²) e la densità di Phobos (1876 ± 20 kg/m³) che forniscono significativi nuovi limiti sul range corrispondente della porosità del corpo (30% ± 5%) e forniscono una base per una interpretazione maggiore della struttura interna. La nostra conclusione è che l’interno di Phobos contiene probabilmente grandi vuoti. Quando applichiamo questi risultati a varie ipotesi che riguardano l’origine di Phobos, questi risultati sono in contrasto con l’affermazione che Phobos sia un asteroide catturato."

Casey Kazan scrive in ESA: Phobos, la luna di Marte 'Artificiale,'… Che il sito ufficiale dell’ESA su Phobos conteneva espliciti dati scientifici, provenienti da piu’ prospettive, che hanno fortemente sostenuto l’idea che ciò è come apparirebbero degli echo di un radar, che ritornassero dall’interno di una gigantesca astronave geometrica e cava. Infatti erano la fonte primaria della segnatura radar interna che si vede geometricamente in 3D.


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La convergenza di tutti e tre questi esperimenti indipendenti del Mars Express – immagine e distribuzione della massa interna, (rilevamento) e immagine radar interno, ora concordano sul fatto che l’interno di Phobos è parzialmente cavo, con dei vuoti geometrici al suo interno. E questo significa che Phobos è artificiale”

In altre parole … Phobos non è un satellite naturale, non è un asteroide catturato ed è cavo. Questo è esattamente cio’ che il Dr. Shklovsky trovo’ allora, negli anni ‘60. Phobos è stato costruito artificialmente e collocate nell’orbita di Marte. Ma...da chi?

Fonte: http://www.ubuntuparty.org.za
Credit: Taken from a weekly report by George A. Filer - MUFON Director
Traduzione: Cristina Bassi

Fonte: http://www.thelivingspirits.net
 La Russia invierà la prossima missione di ricerca verso la luna marziana Phobos nel 2022. L'ha detto oggi il direttore dell'Accademia delle scienze russa Lev Zelyony.
"Noi intendiamo tornare su Phobos nel 2022. La missione diventerà una pietra miliare per programmi internazionali simili", ha detto Zelyony in un incontro a Mosca, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax.
La precedente missione russa verso Phobos, la cosiddetta Phobos-Grunt, fu lanciata il 9 novembre 2011, ma una volta raggiunta l'orbita, si persero i contatti con la navicella.
 
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3 novembre 2013 7 03 /11 /novembre /2013 00:08
A cominciare dagli anni Novanta del secolo scorso, i neuroscienziati hanno mostrato che la mente non sia altro che il “prodotto” del nostro cervello. L’essere umano- ha scritto Francis Crick- è “un fascio di neuroni”. La mente- ha sostenuto Damasio- è “una proprietà” del cervello”, il collegamento di insiemi di neuroni. Tutti i processi mentali, perfino i processi psichici più complessi, “derivano”- ha precisato Kandel- da “operazioni del cervello”. L’assunto cardine- ha aggiunto il premio Nobel per la medicina- è che ciò che comunemente chiamiamo mente rappresenta “un insieme di funzioni svolte dal cervello”.

Le neuroscienze, identificando mente e coscienza con la materia e il funzionamento del cervello, evitano di fatto l’intricato e ancora misterioso rapporto mente-cervello e cercano di capire mente e coscienza in un mondo fisico. Una volta che la mente sia stata ammessa fra gli eventi del mondo naturale, “dobbiamo trovarle- ha sostenuto Colin McGinn- un posto nello schema delle cose laboriosamente costruito a partire dal XVIII secolo”. Il problema principale tuttavia è se ciò sia possibile senza sacrificare la peculiarità della mente e della coscienza. Il problema irrisolto e forse irrisolvibile verte su come la mente (immateriale) sorga dal cervello (materia). Se le decisioni sono prese dal cervello, che è un oggetto fisico, sottoposto dunque alle leggi della fisica, la volontà non è libera. La mente, divenendo un meccanismo neurale elettrochimico, non è “libera” di scegliere fra opzioni diverse.

Sta di fatto che in realtà non è ancora dimostrato che noi- come ha detto Crick- siamo “un fascio di neuroni: dall’attività dei neuroni e delle aree cerebrali non è infatti possibile “dedurre” quali siano i contenuti della mente e della coscienza. Inoltre, Crick tralascia di chiedersi chi siano i “noi” che dovrebbero capire come funziona il “pacco di neuroni” che “noi” siamo, se non cellule nervose, altri pacchi cioè di neuroni, in una regressione all’infinito. Per Cartesio, esistono due regioni ontologiche: la “res extensa” (la materia, il cervello) e la “res cogitans”. La “res cogitans” è l’anima, che pensa, riflette ed è consapevole di se stessa (coscienza). Questa entra in contatto con la “res extensa”, cioè con il cervello, attraverso gli organi di senso, non è soggetta alle leggi fisiche ed è immortale.

Invero, l’assunzione dei neuro scienziati che la mente non sia “nient’altro che un prodotto del cervello” ci appare un concetto piuttosto “grossolano”, come concorda anche Steven Rose. E’ limitato considerare la mente soltanto come un prodotto del cervello. Ciò che definiamo come mente non discende unicamente dalle attività di un sistema nervoso isolato, ma ha origine sia da funzioni neurali sia da processi esperienziali. Noi siamo un “fascio di neuroni” e di altre cellule, ma siamo anche essere umani. Abbiamo una mente che si costituisce attraverso l’interazione evolutiva, ontogenetica e storica dei nostri cervelli e dei nostri corpi con gli ambienti sociali e naturali che ci circondano. Abbiamo la capacità di creare e ricreare i nostri mondi.
Il Giornale Online
La nostra conoscenza etica può essere arricchita dal sapere neuro scientifico, ma non sostituita. Il cervello- ha scritto la poetessa americana Emily Dickinson- “ è più grande del cielo”. Ma la mente- per noi, è più grande del cervello. La mente perciò non può essere “riducibile” ai neuroni e non può essere “abbassata” al livello delle sinapsi o dei neuroni. La mente è qualcosa di più. Certamente, la mente e la coscienza sono passibili di investigazione scientifica, ma esse non si prestano ad essere “ingabbiate” dai metodi neuro scientifici con le tecniche di brain imaging, i nostri elettrodi e i nostri “armadietti dei medicinali” (Rose). La prospettiva più congruente a noi sembra essere quella bio- sociale integrata, un modello fondamentale per qualsiasi tentativo di comprensione del cervello, della mente e dunque della natura umana. Siamo infatti gli eredi non solo dei geni, ma anche degli ambienti, dell’educazione, delle dinamiche interpersonali e delle culture dei nostri antenati. Le nostre menti quindi sono attivate dai nostri cervelli, ma non sono “riducibili” ad essi.

Attualmente, il pensiero dominante tra i neuro scienziati è decisamente “riduzionista” nella sua insistenza sulle spiegazioni neurali. La nascita delle nuove neuroscienze in realtà “strappa” il controllo dell’anima e della mente dalle mani dei filosofi e dei teologi. Si ammette cioè l’esistenza di una “identità” di mente e coscienza con il cervello. Il problema irrisolto e forse irrisolvibile- lo ribadiamo- è il seguente: come la mente sorge dal cervello? La domanda in che modo da una serie di meccanismi neuronali un evento acquisti significato, diventi cioè coscienza, è finora senza risposta. L’emozione che si prova di fronte ad un tramonto o sentendo un brano musicale, la gioia allo sguardo di una persona che amiamo, lo struggimento che si avverte per tanti eventi della vita, lo stato soggettivo che si sperimenta per la rossità del rosso, per l’aroma del caffè o per un buon bicchiere di vino, che per Thomas Mann, è un dono di Dio, sono tutte esperienze personali che vengono sentite come diverse da un evento fisico, anche se per ognuna di esse s’individuano arre cerebrali attive. Non è possibile dunque spiegare gli stati soggettivi, i qualia, con il loro correlato fisico (neuronale).

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31 ottobre 2013 4 31 /10 /ottobre /2013 22:55

Quello che, per molti decenni, è stato considerato il cuore della civilizzazione europea è il modello sociale europeo. Esso viene ora demolito dall’offensiva neo-liberistica delle politiche estreme di austerità. L’istituto della famiglia come sorgente naturale di valori morali e come strumento essenziale di educazione e di socializzazione della persona umana è stato anch’esso demolito. Queste politiche minacciano l’idea stessa di Europa. L’imperativo presente è di ritornare alle radici dell’Europa unita, che nacquero già 200 anni fa, come idee di pace e di cooperazione. Come europei che credono nell’importanza dei diritti umani, noi sosteniamo l’idea di una Europa che muova verso valori sociali, democratici, pacifici e rispettosi dell’ambiente naturale, un’Europa del popoli e dei cittadini. Una tale visione dell’Europa è incompatibile con ogni forma di egemonismo, di xenofobia, di razzismo e di nazismo. 

Ora la competizione, che è stata la macchina dello sviluppo degli ultimi tre secoli, sta diventando la macchina che produce la guerra. Ciò è l’effetto Europadei limiti dello sviluppo, nel frattempo emersi, e della fine dell’“era dell’abbondanza”. Ciò si sta verificando in condizioni di profonda e generale disuguaglianza: nel campo della potenza militare; nel campo delle tecnologie; nel campo del consumo e dei redditi; nel campo del denaro; nel campo delle risorse, nel campo delle istituzioni. Se questi vincoli noi li mettiamo assieme alla vecchia idea della competizione è ovvio che il mondo sarà fatalmente spinto verso l’uso della forza. È ciò cui stiamo assistendo: coloro che sono più forti saranno spinti dalla circostanze a usare la loro forza. Lo faranno. Lo hanno già fatto. Lo stanno facendo ora in Siria. Chi sarà il prossimo della lista?

Il contesto globale è orientato verso la falsa idea della società di consumatori. Noi riteniamo che muoversi in questa direzione significhi promuovere una successione di conflitti, sia globali, sia regionali – che condurranno il mondo intero in un vicolo cieco, in fondo al quale c’è la catastrofe di una nuova guerra mondiale. Una tale guerra sarà simile a quella che il mondo conobbe 100 anni orsono, ma ingigantita dall’esistenza di armi nucleari e di altro genere, dotate di un potere tremendamente distruttivo. I pericoli di guerra stanno aumentando. Molti segnali sono già visibili, ma molti preferiscono non vederli. Il collasso di una civilizzazione moderna basata sul consumo è inevitabile. Non è questione di buona o cattiva volontà. Il fatto è che la crisi mondiale si va estendendo sia in termini di complessità, e di dimensione, sia in termini di profondità, e non vi è chi abbia Giulietto Chiesa e Antonio Ingroiauna soluzione in vista: non gli Stati, non la scienza del XX secolo, non le differenti culture e religioni.

Siamo in presenza di una tremenda carenza di comprensione proprio della complessità della crisi. Essa non si riduce a una semplice somma di fattori, come la crisi finanziaria, quella dei cambiamenti climatici, quella dell’energia, dell’acqua, della disoccupazione, della crescita demografica, degli ecosistemi violati, della diversità biologica compromessa. Inoltre noi non siamo di fronte a una crisi lineare. Al contrario noi vediamo i rischi di una catastrofe senza precedenti che richiede, prima di tutto, di essere compresa e, insieme, controllata. Stiamo già assistendo a un accelerato percorso verso una catena di collassi interconnessi tra di loro e che possono demolire i pilastri portanti della civilizzazione umana. Noi riteniamo che soltanto una Nuova Europa Unita possa essere uno dei pilastri di una coesistenza pacifica multipolare nel XXI secolo.

È un’Europa multiculturale che si adopera per gettare un ponte tra il Nord e il Sud, specialmente nell’area mediterranea. Un’Europa che venisse concepita come una fortezza dovrebbe affrontare non solo una ma molte Lampedusa tutto attorno ai suoi confini e perfino all’interno di essi. Noi siamo contro ogni tentativo di costruire un nuovo “Muro di Berlino” nella forma di “arco Mar Baltico-Mar Nero-Mar Caspio”, utilizzando i partner orientali dell’Unione Europea. La Russia – nonostante le differenze tra regimi politici – è già sotto molti profili interconnessa con l’Europa ed è il grande vicino che l’Unione Europea deve considerare partner affidabile. La Russia, la Turchia, l’Unione Europea e i suoi partner dell’est – Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Ucraina – devono considerare se stessi come componenti decisive di una indivisibile sicurezza europea. Questo sarà il contributo dell’Europa alla pace e alla sicurezza del mondo intero. Gli Stati Uniti d’America, che durante la Guerra Fredda hanno svolto il ruolo di un Panos Trigazis e Tatjana Zdanokaalleato “privilegiato e protettore” dell’Unione Europea, devono ora diventare partner con eguali diritti.

Una Nuova e Unita Europa, capace di svolgere un attivo ruolo di pace, deve essere forte e autonoma nelle sue decisioni. Una Nuova e Unita Europa costruita su questi principi non ha nemici. Ciò significa che essa deve avere un proprio esercito, che dovrà essere utilizzato solo ed esclusivamente sotto l’autorizzazione delle Nazioni Unite. È giunto il tempo di abbandonare lo schema amici-nemici che fu caratteristico della Guerra Fredda. Esso è ormai il passato. La sicurezza è di ciascuno e di tutti. Ogni tentativo di costruire la sicurezza solo per noi stessi senza tenere contro di quella degli altri produrrà soltanto tensioni e conflitti. Il compito primario è dunque quello di costruire amicizie di lunga durata, cooperazioni strategiche in tutte le direzioni. Una nuova guerra globale sarebbe la fine dell’umanità e ogni piano che la preveda come possibile è un’idea folle. Noi, membri del Club di Sofia, ci impegniamo a costruire un tale approccio e a proporlo a tutti i soggetti di tutti i continenti, a trovare una via comune per la comprensione della nuova epoca che irrompe ad alta velocità nelle nostre vite e che tratteggia il destino delle future generazioni. Noi vogliamo agire non solo per il loro benessere, ma per la loro stessa sopravvivenza.

(Sintesi della Dichiarazione costitutiva del “Club di Sofia”, think-tank paneuropeo costituitosi nella capitale bulgara il 26 ottobre, su iniziativa di Giulietto Chiesa, presidente del laboratorio politico “Alternativa”, con Antonio Ingroia di “Azione Civile”, il greco Panos Trigazis di “Syriza” e la lettone Tatjana Zdanoka, europarlamentare dei Verdi e co-presidente del “Partito per i diritti umani nella Lettonia Unita”. Tra i promotori anche altri parlamentari come l’ucraino Vadim Kolesnichenko, del “Partito delle Regioni”, e il deputato comunista moldavo Zurab Todua. Completano la lista dei fondatori del “Club di Sofia” il russo Sergey Kurginyan, presidente del partito “Essenza del Tempo”, il polacco Mateusz Piskorski, direttore esecutivo dell’“European Centre of Geopolitical Analysis”, il lituano Algirdas Paleckis, del partito “Fronte Socialista del Popolo” e il bulgaro Zakhari Zakhariev, presidente della “Sklavyani Foundation” e dirigente del Partito Socialista di Bulgaria).

 

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http://www.libreidee.org/2013/10/il-club-di-sofia-falsa-europa-in-guerra-contro-di-noi/

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31 ottobre 2013 4 31 /10 /ottobre /2013 22:50

 Questa data è importante non soltanto nella cultura celtica, ma anche nel satanismo: Il 31 ottobre. È uno dei quattro sabba delle streghe. I primi tre segnavano il tempo per le stagioni benefiche: la risurrezione della terra dopo l’inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. Il quarto sabba marcava l’arrivo dell’inverno e la sconfitta del sole – freddo, fame, morte.

L’antica leggenda di Halloween

 

 

Le origini - Halloween risale  agli antichi druidi celti (sacerdoti religiosi, custodi di tradizioni). I Celti vivevano in ciò che oggi è la Francia, l’Inghilterra, il Galles e la Scozia, e celebravano la vigilia del nuovo anno, il 31 ottobre, in onore di Samhain, il principe della morte. I Celti credevano che in questo giorno gli spiriti malvagi dei morti ritornavano per creare confusione e caos fra i viventi. La festa doveva placare Samhain e gli spiriti dei defunti. La vigilia di Samhain e altre pratiche occulte hanno dato origine a molte delle tradizioni che oggi fanno parte di Halloween. Il nome Halloween deriva dall’inglese: il primo novembre è il giorno di tutti i Santi, in inglese “All Saints’ Day”, e la vigilia del 31 ottobre viene chiamata “All Hallowed Eve” (”vigilia di tutti i santi”), che è poi stato abbreviato in “Halloween”.

Il costume di Halloween - Nella cerimonia celtica i partecipanti dovevano vestirsi con pelli e teste d’animali al fine d’acquisire la forza dell’animale rappresentato e spaventare così gli spiriti malvagi che erano presenti. Nel corso del tempo i costumi si sono trasformati fino a rappresentare il soggiorno dei morti, rendendo così a Samhain il culto che gli è dovuto.

I simboli - Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi… questi simboli hanno poco a che vedere con la vigilia di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo occulto che hanno trovato un posto naturale nella festa di Halloween.Le notti di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione – si credeva che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che nel mondo occulto sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che sovente il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Halloween.

I pericoli velenosi dell’occulto - Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 ottobre uno dei giorni più importanti nell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. L’industria cinematografica ha contribuito abbondantemente al dannoso influsso di Halloween promovendone e glorificandone i contenuti. Molte persone sono rimaste coinvolte nel mondo occulto a causa dell’influenza di Halloween e dei film, in quanto questi suggeriscono che possiamo possedere capacità soprannaturali. Il ”DOLCETTO O SCHERZETTO” ma soprattutto la MALEDIZIONE. Che tu ci creda o no, è vero, la maledizione colpisce! Da qualche tempo Halloween seduce anche degli insegnanti che desiderano nutrire l’immaginazione dei ragazzi e aprire nuove vie per l’espressione diversificata. Però, senza rendersi conto, queste attività pedagogiche esaltano la paura, l’irrazionale e la morte! A prescindere dall’innegabile interesse del giovane pubblico, si è preso il tempo per analizzare i fondamenti di Halloween e i processi educativi che derivano dalla partecipazione dei ragazzi?

 

 

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30 ottobre 2013 3 30 /10 /ottobre /2013 22:53

cimitero-sonora-04

 
 
 
 
 

Tutti gruppi umani del nostro pianeta hanno caratteristiche uniche che ne definiscono la cultura: gli abiti indossati, la lingua, le usanze e le tradizione che si trasmettono di generazione in generazione. Ognuno di questi elementi fornisce informazioni preziose di un determinato gruppo culturale.

Tuttavia, esistono una serie di usanze trasversali che vengono praticate in ogni continente del mondo. Esse comprendono la circoncisione, i rituali di sepoltura e la deformazione cranica. Si tratta di tradizioni nate nel passato remoto dell’umanità, tanto che il loro scopo e significato si perde nella notte dei tempi.

Una volta si credeva che le deformazioni craniche si fossero sviluppate originariamente in Egitto, per poi diffondersi in tutto il mondo. Ma i ricercatori si sono resi conto che questa curiosa usanza non ha avuto origine in una zona geografica isolata, ma che sorse tra diversi gruppi culturali in maniera indipendente.

Alcuni sono arrivati ad ipotizzare che la deformazione del cranio sia un passo trasversale inerente l’evoluzione della cultura di tutti i gruppi umani. Eppure, si tratta di una pratica estremamente deformante e dolorosa: il suo obiettivo è quello di allungare la scatola cranica di una persona, una pratica che una volta eseguita non è più reversibile.

Inoltre, a differenza della circoncisione, una volta che la pratica è stata eseguita non è possibile nasconderla. Si tratta di un marcatore culturale permanentemente visibile che non identifica solo l’appartenenza ad un determinato gruppo, ma indica anche lo status dell’individuo all’interno del gruppo.

La pratica comincia si dell’età neonatale, quando le ossa del cranio sono ancora morbide e la struttura non è ancora fissata. Il metodo più semplice è quello di sottoporre il cranio ad una pressione costante, con delle bende ad esempio, oppure di massaggiare la testa del bambino tutti i giorni, fino ad ottenere la caratteristica forma oblunga. Un secondo metodo prevede l’applicazione di un dispositivo meccanico al cranio del neonato che, nel tempo, produrrà la forma allungata desiderata.

Ma perchè una madre sottoponeva suo figlio ad una procedura così dolorosa e trasfigurante? Alcuni reperti archeologici mostrano che la deformazione cranica era già in uso nel neolitico, intorno ai 10 mila a.C., sebbene fino al 5 mila a.C. La pratica sembra essere episodica. Ciò potrebbe essere dovuto all’esiguo numero di individui sottoposti alla deformazione, oppure al numero limitato di crani rinvenuti.

I primi esempi di crani allungati più antichi sono stati rinvenuti nell’Australia sudorientale, a Coobool Creek e Kow Swamp. Sorprendentemente, alcuni crani delle stessa epoca sono stati trovati nella Grotta Shanidar in Iraq. Negli altopiani orientali del Brasile è stato recuperato un cranio risalente al 7500 a.C.

A partire dal 5 mila a.C., la tradizione di deformare il cranio sembra subire un’ampliamento. L’ipotesi si basa sul gran numero di teschi recuperati. A soli 300 metri dal villaggio di Onavas, nella parte meridionale dello stato di Sonora, Messico, è stata rinvenuta una sepoltura collettiva composta da 25 persone, 13 delle quali presentano la strana deformazione del cranio.

Cinque degli individui con la deformazione cranica presentano anche una mutilazione dentale. Queste pratiche culturali sono tipiche delle popolazioni precolombiane rinvenute a sud dello stato di Sinaloa e nel nord di Nayarit, ma rappresentano un’assoluta novità per Sonora.

Alcuni scheletri presentano ornamenti realizzati con conchiglie e lumache che si trovano nella regione del Golfo della California. Si tratta di bracciali, un anello al naso, orecchini, pendenti e collane di perline. Inoltre, una persona è stata sepolta con un guscio di tartaruga collocato all’altezza dell’addome.

Alcuni ricercatori ritengono che la pratica dell’allungamento si sia espansa nel momento in cui i gruppi di cacciatori-raccoglitori abbiano cominciato a fondersi in ambienti di tipo urbano. Figurine umanoidi con crani allungati cominciano a comparire nei ritrovamenti archeologici confermando ulteriormente l’antichità di questa usanza.

Indipendente da luogo del ritrovamento, la maggior parte dei crani modificati presenta analogie sorprendenti: scanalature trasversali o depressioni sono state osservate su tutti i teschi, chiari segni che l’allungamento è il frutto di manipolazione intenzionale e non il risultato di problemi genetici o congeniti.

Gli esperti segnalano due tipi di deformazione cranica artificiale: tabulare o circonferenziale. La modifica tabulare prevede la compressione della parte anteriore o posteriore del cranio del bambino. E’ il tipo di deformazione più diffuso su tutto il pianeta. Alla nascita, il cranio del bambino viene compresso tra due tavolette, le quali appiattiscono la fronte del bambino. Questo tipo di modifica fa sì che il cranio si espanda lateralmente e all’indietro.

Garcilaso de la Vega, in uno scritto nel 1609, spiega i metodi utilizzati dagli abitanti di alcune regioni del Perù: “Sin dalla nascita, il cranio dei bambini è compresso tra due tavole legate insieme, le quali vengono strette un po’ di più ogni giorno. Dopo tre anni, il cranio risulta alterato per tutta la vita, così da poter rimuovere l’apparecchio”.

Le modifiche circonferenziali, invece, vengono eseguite applicando delle bende strette attorno al cranio, in modo da costringerne la crescita verticale. Questo metodo riduce il diametro del cranio, spingendolo verso l’alto e all’indietro. Possono venir usate fino a tre bende per produrre la forma conica della testa.

Le indagini sulla deformazione cranica in tutto il mondo forniscono un altro interessante riflessione: se la tradizione della deformazione fosse originata in un unico luogo e poi diffusa in tutto il mondo, ci si aspetterebbe di trovare la stessa tecnica di modellatura in grandi aree geografiche. Invece, sorprendentemente, troviamo che entrambe le tecniche sono state utilizzate all’interno di aree molto vicine tra loro.

Oltre alla manipolazione fisica del cranio. I ricercatori riportano altre tecniche adottate da molte culture per accentuare la forma allungata della testa. In alcuni gruppi etnici, i capelli venivano raccolti e intrecciati e posti in un contenitore per accentuare la forma allungata della testa.

Lo stesso copricapo allungato che adorna il capo di molti faraoni rispondono allo stesso criterio. In Egitto, solo alla nobiltà era permesso di indossare copricapi allungati, come simbolo del loro status elevato. Ma l’antico Egitto non è il solo luogo dove si registra questa usanza.

Copricapi allungati in oro sono stati scoperti in Europa centrale, alcuni dei quali risalenti al 1400 a.C. Ovviamente, si tratta di ornamenti non utilizzati dagli uomini comuni. Curiosamente, nell’antica Grecia quando gli schiavi venivano liberati erano autorizzati ad indossare un cappello a punta chiamato pileo, forse per indicare uno status sociale più elevato.

Nell’arte rupestre preistorica si vedono personaggi indossare curiosi cappelli a punta. E durante le feste di compleanno, ancora oggi, il festeggiato indossa un cappello a punta, per simboleggiare la sua importanza. Potrebbe essere questa tradizione un residuo di un passato dimenticato? Perchè i popoli di tutto il mondo hanno questa pratica simbolica in comune?

Gli etnologi hanno ipotizzato che una testa allungata simboleggiasse una maggiore intelligenza. Tuttavia, bisogna dire che in antichità la sede dell’intelligenza non era sempre considerata la testa. In alcune culture, come quella ebraica, la sede dell’intelletto era il cuore, ad esempio.

Si è anche ipotizzato che l’allungamento fosse motivato da un criterio estetico o da motivazioni belliche, rendendo l’aspetto dell’individuo più aggressivo. Si è poi compreso che la deformazione del cranio aveva a che fare con la suddivisioni in classi sociali: in molte culture, una testa deforme era indicatore dell’elevata classe sociale di appartenenza.

Questo aspetto si riscontra anche nelle sepolture. I reperti suggeriscono che gli individui con il cranio allungato avevano un qualche tipo di status più elevato, tanto da meritare una sepoltura più elaborata. Il capo, e i membri della sua famiglia, possono presentare una maggiore deformazione, mentre un sacerdote o uno sciamano una modifica meno intensa. Così, colui che aveva la testa più lunga era anche il più nobile.

 http://www.glialienitranoi.it/index.php/dossier-ufo-e-vaticano/18-dossier-alieni

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27 ottobre 2013 7 27 /10 /ottobre /2013 22:38

presenzeQuesto articolo vuole essere di conforto per tutti coloro che credono nei fantasmi, e magari hanno avuto qualche incontro ravvicinato, però magari sono frenati dal raccontare le loro esperienze per svariati motivi. C’è chi teme di essere preso per matto, chi non vuole essere deriso, o chi addirittura si finge scettico.
Non voglio farmi carico di sfatare l’eccessiva rigidità in materia, ma vorrei semplicemente dare la possibilità agli altri di esprimersi, raccontare insieme le esperienze riguardanti questo mondo al di la della vita, e magari giungere insieme a qualche conclusione plausibile..
Personalmente ho avuto moltissime manifestazioni, ma non volendo rivolgermi a santoni o maghi (che magari il più delle volte vogliono solo fregarti denaro) , ho preferito capire da sola di cosa si trattasse. Diciamo che tutto è iniziato quando ero molto piccola, non c’è stato un fenomeno ben preciso. Molto spesso capitavano cose strane in casa mia… ma si trattava di cose abbastanza sciocche, e che capitano tutt’oggi. Per fare un esempio: sparivano in un determinato momento un numero di oggetti della stessa categoria (ad esempio non trovavo un mare di videocassette, oppure la bigiotteria, spariva tutta insieme e nessuno sapeva dove fosse stata messa. Poi ricomparivano nel punto dove già avevo guardato, un mistero…).
Fino a qui nulla di strano, diciamo. Sono cose che possono accadere…cosi si dice,no?
Fatto sta che eventi strani in casa mia sono all’ordine del giorno. Piano piano ho sviluppato una certa sensibilità in materia. Intendo fisica. Non mi sento una medium, nè tantomeno una matta, ma di cose da raccontare ce ne sono molte.
Non so definirvi con esattezza quando tutto questo è iniziato, ma posso dirvi che non mancava che io vedessi ombre, o punti accecanti di luce improvvisamente…
Ma ciò che preme di più raccontare sono i fatti accaduti recentemente.
Da un po’ di anni infatti, mi capita di sentire un freddo strano. Un freddo come interiore , non come un semplice spiffero, e in un punto preciso del corpo. Dopo svariate volte, sono giunta alla conclusione che in realtà questa mia chiamiamola “sensazione” sia in stretta connessione con queste presenze, e vi spiegherò brevemente il perchè. La cosa che ho notato di più è che mi capita più spesso quando c’è silenzio in casa, e specialmente quando sono concentrata a fare qualcosa.
Anche prima di addormentarmi lo sento spesso, provo a rigirarmi dall’altra parte coprendomi, ma il freddo ricomincia sempre allo stesso punto dopo un po’ di secondi.
Già sapevo che in casa mia ci fosse qualche presenza, da fatti strani accaduti, che non vorrei menzionare, ma esserne entrata in qualche modo in contatto è stato “scioccante”.
Non ne ho parlato con nessuno, ero decisamente terrorizzata di andare a dormire, per non sentire quel freddo pungente. Finchè non l’ho accettato. Ho pensato “magari ha qualcosa da dirmi” oppure “vuole che ne parli”. Ora non lo so spiegare bene, ma non l’ho mai fatto. Ho provato a parlarne a qualcuno, la risposta è sempre stata la stessa “tu stai fuori come un balcone!!”. Finchè non ho incontrato majuro, uno delle prime persone che hanno creduto alle mie parole, e ora grazie a lui che posso scrivere la mia esperienza al riguardo.
Diciamo quindi che ho incominciato a sviluppare una sorta di convinzione di poter entrare a contatto con loro. E ciò l’ho potuto constatare anche fuori casa. In uno dei viaggi più significativi di questa storia. Circa due anni fa mi recai a visitare i campi di concentramento di Birkenau e Auschwitz, e ciò che sentii li non l’ho più provato da allora. A parte gli incubi e i sogni ( a cui personalmente do un significato minore, e cioè come una semplice rielaborazione delle cose che più ci colpiscono durante la giornata), nel momento della visita in quel posto sentivo delle sensazioni fortissime. Sentivo un grandissimo freddo, e vi assicuro che non erano i -4 gradi… Questa sensazione l’ho provata soprattutto nelle capanne, al coperto. Li sentivo lamentarsi , sentivo freddo in tutte le parti del corpo, come se mi toccassero in mille punti, disperati di ascolto. Una violenza che non avevo mai sentito prima… e come al solito non ho potuto parlarne…
Un altro episodio che mi ha dato conferma è stato in questo periodo, molto particolare della mia vita… a volte sento freddo sulla mano.. cerco di coprirla sotto le coperte, ma la sento nuovamente… un freddo però questa volta dolce e consolatorio…lo stesso freddo che ho sentito una notte mentre piangevo, come una carezza consolatoria sulla fronte del tipo “qui ci sono io..”… non so descrivervi la sensazione di pace e tranquillità che ho provato, mi sono sentita subito meglio, e mi sono addormentata.
A volte mi è capitato anche di vedere qualcosa, e non si è trattato di sogni lucidi. Ben due volte ho visto distintamente appena ho aperto gli occhi due figure: una volta un bambino con il papà li ho visti per due secondi ho battuto le ciglia li ho rivisti e poi sono svaniti… quando l’ho raccontato ovviamente nessuno mi ha creduta. Un’altra volta invece è stato molto più particolare, e l’ho raccontato a poche persone. Il giorno seguente sarei dovuta andare a vedere a Roma la madonna di Fatima (se non sbaglio era l’8 dicembre). Il giorno prima pregando chiesi alla madonna conforto , e ricordo chiaramente che le chiesi che sarebbe bastato vederla anche per pochi secondi per trovare la forza giusta e combattere senza buttarmi giù.
Voi forse non ci crederete, ma nello stesso modo in cui ho visto il bambino con il papà, io la mattina seguente ho visto distintamente una sagoma molto simile ad una suora tutta grigia, perché dietro a lei c’era una luce accecante. Ora non so dirvi se quella fosse proprio la Madonna , ma era molto somigliante… e la sensazione che ho provato era di pace e serenità. La mia convinzione è che fosse proprio lei, la mia Mamma celeste a rassicurarmi che lei mi sarebbe stata vicino!
In conclusione non so dirvi il perché del manifestarsi di certi eventi, e del perché e cosa vogliano queste presenze. Però posso dirvi che ultimamente le sensazioni di freddo sono diminuite sensibilmente. Da quando cioè ho incominciato a scrivere per il sito. Ora non posso che dare due spiegazioni a questo, considerato che coincide con un periodo particolare della mia vita.
Le ipotesi sono le seguenti: o queste “presenze” volevano che io parlassi di loro, e perciò dal momento che ho iniziato a farlo , sono diminuite…. Oppure è qualcuno di caro (oppure un angelo custode) che voleva avvisarmi per tempo che mi sarei ammalata presto e di correre ai ripari (al riguardo posso dirvi che sognavo spesso che mi cadevano i denti incisivi e più
Visibili, anche se alla teoria dei sogni credo limitatamente.).
Non so dare una spiegazione alle mie sensazioni, però posso assicurarvi che non me le sogno, e anzi talvolta ho provato ad andarmene da quel punto….ma tanto poi lo sentivo nuovamente a distanza di pochi secondi!a volte ho provato anche a sfregare la parte interessata, e ricominciava in quel punto. Addirittura una volta ho urlato “ora basta!” e il freddo ha cessato improvvisamente. Una volta è capitato invece di sentire freddo in un punto per poi spostarsi in un altro dopo che mi lamentavo.. insomma di cose da dire ne avrei tantissime!
Ora spero di aprire un dibattito in materia. Spero che le persone che abbiano avuto esperienze in materia si facciano avanti e non abbiano paura. So anche che ci saranno degli scettici che non mi crederanno, ma non temo critiche.. anzi… sono più che sicura che quello che ho provato sulla MIA PELLE non sia stata un’impressione (l’ho pensato anche io all’inizio..) !!!!!
E poi ormai alle persone che non mi credono ci ho fatto l’abitudine. Vorrei solamente parlare di questo, cercando di arrivare ad una qualche possibile soluzione….

TAMARA

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26 ottobre 2013 6 26 /10 /ottobre /2013 22:27
 

bilocazioneFenomeno che consiste nella presenza di una persona in due posti diversi.   In inglese è usata l’espressione “OBE – Out of the body experience” e gli spiritisti sono propensi ad usare il termine proiezione accoppiato ad astrale.   Come la maggior parte dei fenomeni paranormali, il fenomeno di bilocazione conta numerosissimi episodi. La cosa che sorprende è che nella maggior parti dei casi, il soggetto è consapevole dello sdoppiamento.

Che cos’è la bilocazione?

Questo  fenomeno non è mai stato spiegato in modo   soddisfacente poiché esso è inspiegabile se non usiamo canoni diversi da quelli   solitamente impiegati nella tradizionale ricerca scientifica.

Innanzitutto bisogna prendere in   considerazione che l’essere umano non consiste soltanto del suo corpo fisico,   visibile nel mondo terreno. Sarebbe infatti impossibile descrivere tanti   fenomeni insoliti, se non andiamo oltre i nostri cinque sensi   terreni.

Secondo il libro“Verso la Luce”, l’essere   umano consiste di ben tre corpi: il corpo fisico, il corpo astrale e il corpo   spirituale. Di questi tre, soltanto l’ultimo, lo spirito, è capace di scindersi   dall’uomo fisico ed intraprendere “viaggi” fuori dal corpo. Questa capacità è   comunque riservato agli spiriti più progrediti – a meno che Dio non abbia   qualche scopo particolare per cui anche lo spirito umano potrà essere   momentaneamente “prelevato” dal corpo fisico mentre esso dorme e portato   altrove. Si possono venire a conoscenza dei dettagli nello stesso libro già   menzionato.

Il corpo astrale dell’uomo viene   anche definito la copia astrale poiché somiglia alla persona fisica. Esso   avvolge interamente l’essere umano come una specie di soprabito che si plasma a   seconda dei lineamenti e la forma della persona. Il corpo astrale non può   separarsi dal corpo fisico prima che la morte subentri. Quando ciò avviene, il   corpo astrale si libera e allora può a volte essere osservato da persone   particolarmente sensibili. In questi casi è facile che venga scambiato per un   fantasma o per lo spirito della persona appena morta.

Invece, l’elemento vitale dell’uomo,   l’unica nostra parte immortale, è lo spirito. Ed è proprio lo spirito che   a volte può compiere la bilocazione, anche se ciò può avvenire soltanto se la   persona è particolarmente evoluta spiritualmente, Un esempio vicino a noi è Padre Pio. Così, a volte egli avvertiva un forte richiamo – magari da parte   dello spirito custode di un essere umano sofferente – che seguiva poi con lo   spirito. Questo poteva accadere durante il sonno, ma non solo. Anche durante il   giorno – è documentato un caso in cui si sapeva che Padre Pio recitava la messa   mentre una donna l’ha visto davanti a sé alla stessa precisa ora.

La bilocazione di Padre Pio:

Oggi  i casi di bilocazione più noti   e vicini agli italiani sono indubbiamente quelli di Padre Pio. E’ ormai   leggendaria la storia di un ufficiale dell’esercito che all’improvviso si trovò   davanti Padre Pio nella stanza dove stava preparando la propria impiccagione.   L’infelice ufficiale venne dissuaso dal suo disperato gesto dal frate   cappuccino. Egli non conosceva Padre Pio, non lo aveva mai visto prima in vita sua.   Capì che si trattava di un’esperienza insolita. Nessuno sarebbe potuto entrare   nella stanza, poiché la porta era chiusa a chiave – eppure vide davanti a se un   frate che gli fece intendere che non doveva proseguire nel suo intento. L’ufficiale   si rese conto che si trattava di una visione, e colse l’intervento come   un messaggio divino.

Quando più tardi il militare andò a San   Giovanni Rotondo per conoscere Padre Pio di persona e ringraziarlo dopo averlo   identificato in una fotografia su un giornale, il frate lo riconobbe subito e lo   salutò con le parole: “C’è mancata poco quella notte, eh?!”

Inutile dire che questa persona   rimase profondamente colpita dalla sua esperienza, e si è probabilmente   domandato: “E’ stato un miracolo?”

 

Come è possibile ciò?

Prendendo in considerazione appunto i   tre corpi dell’essere umano possiamo dare una spiegazione. Il corpo fisico di   Padre Pio, per la sua natura collegato indissolubilmente al corpo astrale mentre   in vita, continuava ad esercitare il suo lavoro nel luogo fisico di San Giovanni   Rotondo. Ora sappiamo che dire la messa non è una cosa cui bisogna applicarsi   necessariamente al cento percento, mentalmente. Infatti, il rito religioso è   sicuramente impresso profondamente nella persona che lo esercita: l’ha imparato   a memoria. Quindi, non è strettamente necessaria la presenza vigile dello   spirito nell’esercitazione di questo rito che diventa puramente abituale per il   religioso – un po’ come guidare la macchina, battere un testo al computer,   stirare o compiere altri gesti quotidiani che abbiamo eseguito innumerevoli   volte mentre la nostra mente vaga da tutt’altra parte. Così, in questo momento   di “meccanica attività del corpo fisico e dell’annessa copia astrale, lo spirito   di Padre Pio poteva agilmente liberarsi e seguire un richiamo d’aiuto da parte   di una persona residente anche a moltissimi chilometri di distanza. Infatti, per   lo spirito la distanza non ha importanza, poiché esso non appartiene alla   dimensione fisica, bensì alla quarta dimensione.

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24 ottobre 2013 4 24 /10 /ottobre /2013 21:47

Non si conoscono i veri motivi del decadimento dell’edificio ospitava il manicomio infantile di Aguscello (Ferrara), fatto sta che all’inizio degli anni 70, l’ospedale psichiatrico infantile di proprietà della Croce Rossa Italiana, fu abbandonato.

 image

Oltre ad essere stato, per diversi anni, sede di messe nere e riti occulti (le prove sono ancora presenti nelle stanze fatiscenti) è ritenuto infestato dagli spettri dei piccoli ospiti, secondo le leggende morti tragicamente.

 

Si narra che i piccoli ospiti dell’istituto morirono qualche anno prima della chiusura, ma la causa di questa morte prematura è ancora oggi un mistero. Alcuni raccontano di un incendio divampato dal locale caldaie (ciononostante dalle foto fatte dai molti Ghost Hunters accorsi sul posto non risultano segni di bruciature o strutture carbonizzate); altre versioni parlano di un’improvvisa misteriosa epidemia o addirittura di una strage compiuta da un pazzo assassino. Non mancano voci secondo cui i piccoli pazienti ricoverati nell'Ospedale, subivano terapie e trattamenti orribili da parte del personale medico. Esisterebbe persino una fossa comune al centro dell’edificio ove venivano fatti sparire i corpi dei giovani.

 

Durante la notte, fra le rovine dell’ospedale, si sentono ancora i pianti disperati dei bambini e all’ultimo piano, irraggiungibile in quanto la scala è crollata, vi sono le impronte delle manine stampate sui muri.

 image

Riporto di seguito il racconto di un ragazzo che una notte, con degli amici, si è avventurato in quel posto maledetto :

 

“Eravamo sul lato destro quando cominciò: iniziai a tremare, mi venne la pelle d'oca e facevo fatica addirittura a camminare. Anche uscendo all'esterno, la temperatura non cambiava molto dall'interno dell'edificio, dal momento che non vi sono finestre e il tetto e in parte crollato. La differenza sarà stata al massimo di un grado e oltretutto quella sera non c'era nemmeno vento. Eppure improvvisamente avvertii un freddo terribile. Erano passati circa dieci secondi da quando quella sensazione era cominciata. Eravamo quasi arrivati sul retro, ci trovavamo precisamente davanti al vano delle caldaie, quando, non riuscendo più a camminare, dissi a Manuel, che mi precedeva con la torcia, di fermarsi. Si girò sorpreso e fece luce verso di me: gli dissi che avevo i brividi e sentivo molto freddo; poi non ricordo più nulla. Mi hanno detto che sono rimasto privo di sensi per quasi un minuto.”

 L'ospedale psichiatrico infantile di Aguscello è uno dei posti più conosciuti e frequentati dai ghost hunters in Italia. La storia di questo edificio è molto complessa: le uniche notizie certe sono che l'ospedale, di proprietà della Croce Rossa, è stato utilizzato fino all'inizio degli anni Settanta, quando fu abbandonato per motivi ignoti. Da quel momento il fabbricato, veramente malridotto per essere inutilizzato da soli trent'anni, è stato teatro di messe nere e altri riti occulti. Da anni circolano strane voci su questo posto, ormai quasi una meta turistica, come si può vedere dalle numerose scritte sui muri. In ogni caso, sono in molti a ritenerlo un luogo infestato. Da quello che si dice, sembra che tutti i pazienti dell'ospedale morirono in circostanze sconosciute; ottenere informazioni ufficiali è impossibile; negli anni però sono state formulate svariate ipotesi, alcune veramente poco plausibili (come quella di un incendio, di un maniaco o di un'epidemia) altre in parte attendibili. In particolare potrebbe essere verosimile che all'origine dei fatti possano esservi stati maltrattamenti, torture e abusi di ogni tipo, anche sessuali, inflitti ai pazienti da parte del personale medico. Una storia così terribile potrebbe essere stata insabbiata dagli enti interessati al fine di evitare uno scandalo, e questo giustificherebbe la reticenza e la difficoltà a reperire informazioni sull'accaduto. D'altra parte sono emerse recentemente storie agghiaccianti svoltesi in piccole cliniche o case di riposo e per questo genere di crimini non possono esservi vittime migliori che dei bambini malati di mente. In ogni caso teniamo a precisare che queste sono soltanto delle supposizioni.

Anche lo Staff di Mistero (Italia1) si è occupato della faccenda...filmando scene inquietanti!

 

 

Clicca QUI se non hai paura!

 

 

Un'altra leggenda narra di un bambino affetto da schizofrenia che, per sfuggire ai maltrattamenti dei medici, arrivò a gettarsi dalla finestra dell'ultimo piano. Il corpo non fu mai ritrovato ma anni dopo alcune persone giurano di aver visto un bambino correre nel giardino dell'Ospedale abbandonato, chi ha tentato di raggiungerlo non ha mai trovato nulla, a parte le vecchie giostre del cortile che si muovevano ancora...da sola!Il palazzo era gestito da alcune suore, le quali si occupavano personalmente dei pazienti. Queste odiavano i bambini e ne avevano talmente paura che la leggenda vuole che al terzo piano ci sia una sagoma nera: un disegno a grandezza naturale che raffigura una specie di ombra di bambino. La sagoma esiste veramente e si dice che, in quel punto esatto, fu lapidato un bambino.

Con l'inizio della guerra, le suore lasciarono l'ospedale e rinchiusero all'interno di esso tutti i piccoli pazienti, senza provviste. In breve tempo i bambini morirono tutti di fame e di sete. Questa è solo una leggenda ma i misteri di questo luogo sembrano non finire mai.

 

14[2].jpg     image       image
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Su un muro c'è scritto che, chiunque faccia girare la giostrina, non riuscirà più a fermarla poiché le anime dei bambini giocheranno in eterno.

 

 

 

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