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24 luglio 2012 2 24 /07 /luglio /2012 21:47

Apro volentieri una categoria legata in modo indissolubile ad una fascia di persone che pratica uno sport ciclistico  che viene chiamato...le granfondo.

E' bastato lo sguardo di una persona che lo pratica, a farmi capire che la determinazione, la concentrazione e lo spirito di competitività sono componenti essenziali per arrivare fino in fondo ad una manifestazione sportiva quando la si svolge con grande passione. Per capirci, cosa serve per avere delle buone carte in mano per fare le granfondo? Inizierò con il parlarvi di una passione, perchè le granfondo, sono proprio questo alla base di tutto: gli amatori della bicicletta che trasformano una passione in una prova incredibile di forza e resistenza...ma non basterebbe questo a portare avanti una cosa di questo genere: cosa spinge una persona a pedalare per centinaia di km in salita, in discesa, con intemperie e calura, senza alcuna ricompensa? Forse è proprio nella domanda che esiste la risposta...chi pratica le granfondo lo fa' essenzialmente perchè lo fa' stare bene, gli conferisce carica, serenità e autostima. 

Come iniziare a praticare questo genere di ciclismo? La base essenziale è avere una bici! Per intenderci, avere una mountain bike o una bici da corsa, non è la parte fondamentale, dato che è lo spirito che conta in questo genere di sport: gli amatori della bici utilizzano la dueruote praticamente come una loro estensione del corpo, si recano a lavoro con il sole o con le intemperie, vanno in vacanza e ogni loro movimento è sempre associato alla passione di non rinunciare per nessuna cosa al mondo se non passare qualche ora al giorno sulla propria bici. Il sacrificio che ne comporta ne vale la pena: la resistenza fisica, il fisico che beneficia della salute perchè tenuto in costante attività e la propria soddisfazione personale, non barattabile con nessun altro mezzo.

Per le Granfondo nella normalità dei casi i ciclisti si spingono a percorrere oltre i 160 km. Ad oggi il termine Granfondo si usa  per indicare tutti questi tipo di corse ciclistiche indipendentemente dalla sua distanza percorsa.Dal 1990 al 2000 il movimento ha preso forma con la nascita di quasi tutte le grandi “classiche” attuali,dal 2000 al 2010 più che alla nascita di nuovi grandi eventi abbiamo assistito alla crescita del numero dei circuiti e di tante prove di piccola o media dimensione. La vera sfida è quella che ci aspetta nel terzo decennio, quello della maturità.Sono distanze e sforzi che non si improvvisano. Chi ha fatto l'esperienza sa benissimo che pedalare per 8-10 ore, su itinerari che comprendono nella stragrande maggioranza dei casi salite ed asperità non indifferenti, non è per il ciclista della domenica. Richiede un condizionamento fisico lungo ed adeguato, dunque la capacità di prevedere ed organizzare gradatamente la preparazione.

Senza ombra di dubbio lo spirito delle granfondo, così come nacquero, è andato via via modificandosi, muovendo verso una filosofia sempre più agonistica, ma se analizziamo bene il fenomeno, non c'è mai stato nessun organizzatore che abbia fatto seguire i partecipanti dalle milizie armate obbligandoli a correre.Questo significa che sono stati i partecipanti ad avere sempre più voglia di mettersi a confronto con il proprio amico o contro il tempo, per dare un senso agli allenamenti settimanali.



L'organizzatore intelligente, quindi cosa fa? Analizza il "mercato" e scopre che all'interno del suo target di utenza, esistono due anime: una agonistica che ha come sogno di potere vivere una giornata alla settimana da professionista e una più pacata, tranquilla, che vive la bicicletta senza ansie da prestazione e che la utilizza anche solo come mezzo di locomozione per andare alla scoperta di nuovi territori.  Chiunque abbia un minimo di conoscenza globale del ciclismo, sa che nell’ambito del fondismo operano tante persone che per passione e/o esperienza e/o intelligenza e/o capacità manageriali navigano un paio di spanne sopra l’attuale dirigenza del ciclismo italiano. 
Due modi di vivere la bicicletta completamente diversi, ma che non interferiscono l'uno con l'altro.

Visto che QUALCUNO ha voluto iniziare  una lotta contro l'eccesso di agonismo all'interno delle granfondo, altri, che invece si sono fermati a ragionare, hanno scelto di andare incontro alle due esigenze.

Nascono così i percorsi "aggiunti" tipo Randonneè (non sono ancora delle rando vere e proprie e forse non lo saranno mai), cioè totalmente cicloturistici, senza premiazione sui tempi, con partenza alla francese (a volte anche da una zona di partenza diversa), ma con tutti i servizi della granfondo, dal percorso segnato, ai ristori, al pasta party ecc ecc. Questi percorsi vanno ad affiancarsi a quelli agonistici, senza mai, però, farne veramente parte. Le due anime riescono così a vivere parallelamente una stessa giornata di festa.

A questa nuova tipologia di pensiero, si affiancano anche le granfondo meramente cicloturistiche - che godono anche di un ottimo successo - che dovrebbero diventare un punto di riferimento per quegli organizzatori che non amano gli agonisti.

 Questo articolo lo dedico sostanzialmente a un mio amico, Fabio,  che pratica questa straordinaria attività, il quale mi ha fatto capire ogni giorno, quanto sia importante una propria morale che ruota sulle Granfondo. Tutti i giorni che lo vedo, è sempre sulla sua bici, ormai è una parte di sè. Come per lui, lo è per altri che praticano il ciclismo ad ogni livello. Se l' articolo è di interesse di altre persone, sarò lieto di continuare degli articoli legati alle Granfondo, alle loro maggiori manifestazioni e sulla loro preparazione agonistica e amatoriale.

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7 luglio 2012 6 07 /07 /luglio /2012 23:37

Finalmente la FIFA ha aperto all’uso della tecnologia in campo per evitare ulteriori figuracce in merito ai gol fantasma. Si tratta dei tanto famosi tiri che carambolano su pali o traverse oppure che vengono salvati dal portiere quando hanno superato di pochi o tanti centimetri la linea di porta. Ovviamente giocatori e soprattutto il portiere stesso sanno qual è la verità, ma non lo confesseranno mai e guardialinee, arbitri e assistenti di porta non si sono dimostrati all’altezza non riuscendo a percepire il gol. E così, dopo un’attesa lunga e inutile, finalmente l’International Board ha vagliato l’uso di sistemi tecnologici che saranno utilizzati a partire dal Mondiale per Club del 2013 e per la Coppa del Mondo del 2014, mentre già si parla di un interessamento anche da parte dalla Premier League – la serie A inglese – dal 2012-2013. Quali strumenti verranno utilizzati?

Le tecnologie esistono da tempo, ma si è deciso arbitrariamente di non utilizzarle: chiedete maggiori lumi ai tifosi Ucraini che hanno visto la propria nazionale uscire dagli Europei di casa a causa di un gol regolare non assegnato nonostante la presenza di un assistente di porta a un paio di metri dalla linea di porta inglese. Ha avuto la meglio, dunque, Sepp Blatter della Fifa che è prevalso contro il parere contrario di Michel Platini, presidente Uefa. Quali strumenti si utilizzeranno? Il celeberrimo occhio di falco già comunemente usato nel tennis, che sfrutta la triangolazione di diverse videocamere ad altissima velocità di cattura delle immagini, che ricostruiscono in tempo reale il volo della palla e dunque la sua posizione, in tempo reale. Inoltre si testerà anche il sistema ‘GoalRef‘ danese-tedesco che sfrutta sensori magnetici per segnalare in tempo reale se la palla ha passato la linea o meno, senza possibilità di errore.

I gol fantasma sono passati alla storia perché hanno deciso ad esempio il mondiale inglese vinto dai padroni di casa, ma ogni mese, anche per partite meno importanti, capita che dopo alcuni tiri non si possa comprendere (in diretta) se la sfera abbia attraversato completamente o no la linea. Tutto dipende quindi dalla decisione dell’arbitro aiutato dagli assistenti, ma gli errori sono innumerevoli. Era stato presentato nel 2007 Adidas Teamgeist II, un pallone hitech che avrebbe potuto ovviare a questo fastidioso inconveniente grazie all’utilizzo di un interno altamente tecnologico.

 

Adidas Teamgeist II

 

Il pallone hitech ha un interno composto da sensori e chip che lavorano in coppia a altri sensori situati nei pressi della porta per stabilire in tempo reale se la palla sia finita oltre la linea o no, un trackaggio preciso e neppure troppo complicato da realizzare. Era stato promesso un test in importanti competizioni, dopo che un test giapponese aveva confermato la sua bontà ma la proposta di Adidas si era scontrata appunto contro il muro dell’International Football Association Board che chiedeva una sicurezza del giudizio del 100%; paradossale parlare di sicurezza al cento per cento con il calcio, uno degli sport più approssimativi e soggettivi che esistano. Ma il progetto è naufragato nonostante l’appoggio – tra gli altri – dell’allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger. Oggi si arriva finalmente alla svolta con il doppio sistema in via di approvazione. Il limite sarà però il costo visto è stata stimata una spesa di circa 300.000 euro a stadio.

Un ' altra opzione è impiegare i nuovi ritrovati High Tech per aiutare l'arbitro a quelle decisioni altrimenti passibili di errori. Anzi, c'è anche ci si diceva assolutamente contrario, ma è necessario stare al passo coni tempi, aggiornarsi, guardarsi attorno e capire che ormai qualcosa è cambiato e noi dobbiamo cambiare con questo qualcosa.

E' stato inventato un pallone particolare, una sfera che potrebbe aiutare non poco il direttore di gara grazie ad una sua caratteristica: cambia colore a seconda che abbia passato la linea di porta, o che sia finito oltre la linea di fondo... Cambia colore persino se chi lo riceve si trova in posizione di offside. Sembra incredibile? Forse, ma vero.

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Di sicuro questo pallone promette di salvaguardare gli arbitri dai gravi errori di valutazione in cui possono incappare. Pensate solo a cosa sarebbe successo ai Mondiali di Sudafrica se a Lampard fosse stato convalidato il gol realizzato negli ottavi durante il match contro la Germania. Probabilmente nulla, la Spagna avrebbe comunque vinto al Coppa, ma...

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1 luglio 2012 7 01 /07 /luglio /2012 20:57

http://img.plug.it/sg/sportuni/upload/del/0030/delusione-azzurra.jpgLa Spagna si riconferma campione d'Europa battendo per 4-0 l'Italia di Cesare Prandelli nella finalissima dell'Europeo 2012. Reti di Silva e Jordi Alba nel primo tempo e di Torres e Mata nel finale. Se nella sfida durante la prima fase gli azzurri avevano tenuto testa ai campioni in carica, questa volta la Spagna è tornata ad evidenziare la propria superiorità tecnica. Ed anche sul piano fisico gli uomini di Del Bosque sono sembrati arrivare più brillanti all'atto finale. L'Italia, comunque encomiabile per come ha affrontato il torneo, ha anche giocato l'ultima mezz'ora in dieci uomini per l'infortunio di Thiago Motta.

TUTTO NEL PRIMO TEMPO - Recuperato Abate che vince il ballottaggio con Balzaretti a destra, Prandelli schiera la formazione attesa alla vigilia. L'approccio degli azzurri è buono, la compattezza fra i reparti non manca, ma il centrocampo spagnolo riesce piuttosto velocemente a prendere in mano il controllo delle operazioni oltre che soffocare le nostre fonti di gioco, Pirlo in primis. E dopo soli 13', archiviati un colpo di testa di Ramos ed una sassata di Xavi, entrambi sopra la traversa, la Spagna passa: Fabregas va sul fondo a sfruttare la palla in profondità, Chiellini arranca ed il centrocampista catalano può mettere teso e forte sulla testa di Silva che gira sul palo opposto la palla dell'1-0. l difensore della Juve, peraltro, accusa una ricaduta del problema muscolare avuto a inizio torneo e deve lasciare il posto a Balzaretti.

http://img.plug.it/sg/sportuni/upload/cas/0025/casillas-balotelli4.jpgKAPPAO' - La reazione dell'Italia non manca, un paio di tiri dalla bandierina di Pirlo creano il panico nell'area iberica, e Cassano trova due conclusioni da fuori che impegnano Casillas. Ma nel momento migliore degli azzurri la Spagna piazza il colpo del kappaò con Jordi Alba, bravo a consegnare palla a Fabregas, scattare velocissimo alle spalle della nostra difesa e raccogliere la palla di ritorno del compagno, per poi controllare in corsa con grande maestria e battere Buffon. Un gran gol che è un concentrato di forza, velocità e tecnica pura.

 INFERIORITA' NUMERICA - Prandelli si gioca subito la carta Di Natale (per Cassano), e l'attaccante dell'Udinese si fa vivo in due occasioni dalle parti di Casillas. Ma il ct azzurro paga poi la successiva sostituzione di Montolivo con Thiago Motta: anche l'italo-brasiliano, infatti, accusa un problema muscolare che lascia l'Italia in dieci uomini e chiude la partita. Il terzo ed il quarto gol portano le firme di Torres e Mata, entrati nel finale. Onore al merito alla squadra che torna nuovamente campione dopo l'Europeo 2008 ed il Mondiale 2010. Una vera e propria generazione di fenomeni.

 

 

 

 

FONTE

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1 luglio 2012 7 01 /07 /luglio /2012 20:56

Finale Euro 2012 - Spagna vs. Italia          Finale Euro 2012 - Spagna vs. Italia

 

Partita giocata con impegno e forza di volontà: dopo aver dato una sonora sconfitta alla GERMANIA con un netto 2 a 0 appena qualche giorno fa, la partita che l' Italia ha giocato contro la Spagna non è stata un inno alla dirompente forza azzurra; è stata una partita che ha messo in risalto quanto, stanchezza e caldo abbiano ridotto dei campioni come la nostra nazionale, a una squadra che non riusciva a stare al passo contro un mostro di bravura come la Spagna. Nulla è valso provare a giocare in triangolazioni veloci, nulla è stato potuto contro dei giocatori che sembravano essere instancabili e entusiasti del loro gioco. Fin dai primi minuti di gioco, si è notato come l'Italia, abbia avuto difficoltà nel seguire il gioco, cosa che invece la Spagna ha messo in moto subito. I cambi effettuati per i giocatori sono stati subito colpiti dalla iettatura più nera, appena entrati, venivano investiti dalla malasorte, senza neanche il contatto fisico come lo sfortunato THIAGO...

Il nostro Balotelli invece nonostante abbia usato tutte le carte che possedeva per una eccellente partita, come anche Pirlo, non sono bastati a fare almeno un goal. Dopo il terzo tiro in porta azzurra con esito positivo della Spagna, qualcosa ha iniziato a mostrarsi sul volto dei tifosi. Hanno visto che la squadra azzurra ha provato insistentemente a combattere e a reagire contro gli avversari.Il quarto goal non è stato molto incisivo per mostrare come effettivamente, anche il caldo può aver giocato insieme all' Italia, colpendola duramente, molto di più di come ha colpito la Spagna che, diversamente, non ha mostrato segni di debolezza e stanchezza. Rimane senza dubbio la tristezza che la nostra nazionale abbia perso contro una squadra che negli ultimi anni, mostra una forza senza confronti. Il rispetto che si deve portare all' Italia va portata con merito: siamo arrivati alla finale e abbiamo perso contro la Spagna, meritatamente. Anzi, come risultato, poteva anche andare peggio: in molte occasioni i passaggi spagnoli nell' ultimo momento sono stati bloccati o sbagliati o in un altro caso, contornati da un rigore non concesso dall' arbitro. Non possiamo sentirci offesi da una squadra che vanta adesso, la seconda volta che vince gli EUROPEI di calcio. Non possiamo essere arrabbiati con la nostra squadra, perchè ha dato tutto ciò che poteva. Prandelli, l' allenatore della nazionale, alla fine della partita, ha fatto un gesto importante e degno di rispetto: e' passato da ogni giocatore italiano e ha stretto la mano oppure un fugace abbraccio, segno di rispetto e onore. Possiamo vantarci di avere una nazionale che è  finita alla finale, possiamo vantarci di aver visto una squadra,la nostra, che non  si arrende di fronte a nessuno. Se non si arrende l'ITALIA del calcio, potranno arrendersi i tifosi? Questa volta è andata male: da ogni lezione ricevuta si apprendono nuove tecniche e si imparano a riconoscere dei lati deboli da riafforzare la prossima volta.

 

conte rovescio

 

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30 giugno 2012 6 30 /06 /giugno /2012 07:04

Sul sito ufficiale della Ferrari (www.ferrari.com) e sul proprio portale (www.fernandoalonso.com),Fernando Alonso ha voluto condividere con italiani e spagnoli le proprie sensazioni prima dellafinale di domenica sera:“Che domenica che ci aspetta! Siamo partiti con Spagna-Italia quando eravamo a Montreal per il Gran Premio del Canada e ci ritroveremo, tre settimane dopo, con la stessa partita, stavolta in finale. E’ da tredici anni ormai che passo più tempo in Italia che in Spagna e da tre sono in una squadra che rappresenta l’Italia in tutto il mondo, quindi non potevo sognare una conclusione più bella per Euro 2012. Mercoledì sera ho sofferto fino all’ultimo rigore per la mia Spagna, giovedì sera ho gioito per il successo degli Azzurri, meritatissimo!”. L’asso di Oviedoconsidera veramente l’Italia come la sua seconda casa:“Sono felice per tutti i miei amici italiani: nessuno dava la Nazionale come finalista alla vigilia e, invece, ce l’hanno fatta. Non hanno mai mollato, hanno sempre creduto nelle loro capacità e hanno dimostrato di poter essere all’altezza dei migliori. Un po’ come la nostra Ferrari di quest’anno: siamo partiti male, ci siamo presi un bel po’ di critiche con tutti che ci davano per spacciati, eppure adesso le cose sono cambiate, no? Solo che per noi ferraristi manca ancora una vita – dodici gare – prima della fine del campionato mentre Spagna e Italia sono a novanta minuti (o a centoventi?) dall’assegnazione del titolo!” Alonso non si sbilancia in pronostici e, soprattutto, non si fida dei nostri campioni:“Sarà dura domenica, perché l’Italia è forte: lo è stata nella prima partita e lo sarà ancora di più domenica sera, ora che è cresciuta tantissimo. I giocatori chiave? Facile: Iniesta e Casillas per noi, Pirlo e Buffon per loro. Poi ci sono le sorprese, come Balotelli ad esempio…” Molte volte in passato una vittoria sportiva ha avuto risvolti che andavano al di là della semplice competizione.

 

 

 Comunque vada, sarà un caso del genere anche stavolta:Per noi spagnoli – ma lo stesso discorso vale per gli italiani – sarebbe fantastico vincere. Sarebbe qualcosa d’incredibile: Europei, Mondiali e poi ancora Europei, un ciclo eccezionale. E poi darebbe a tutti un motivo per sorridere in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo nel nostro Paese. L’ho detto prima, lo stesso discorso è valido anche per l’Italia. Le due nazioni che sono nell’occhio del ciclone, che sono in gravi difficoltà economiche, sono le migliori d’Europa, almeno nel calcio. Buffo, no? Una bella rivincita!!!”, ha concluso il due volte. Ed ancora: Italia-Spagna è stata la prima partita degli azzurri all'Europeo e nel frattempo sono cambiate tante cose. "Dovremmo cercare di ripetere quel primo tempo come atteggiamento, confrontarci senza paura. Ci giochiamo tutte le nostre possibilità". Al debutto Del Bosque tentò di sorprendere l'Italia col finto centravanti, mentre Prandelli utilizzò la difesa a tre con De rossi centrale. "Dobbiamo preoccuparci di mantenere certi equilibri tattici, i moduli contano fino a un certo punto. Dobbiamo sforzarci con  le idee, in modo veramente pratico. Poi ovviamente cambierà poco, se c'è o non c'è la loro punta centrale. Il loro gioco è quello, un gioco di qualità, con la ricerca costante di un giocatore tra le linee. Tatticamente noi siamo migliorati, perché ci siamo potuti allenare e perché è migliorata la nostra condizione fisica e psicologica. Adesso siamo squadra. Il nostro modulo non fa tanta differenza, perché parliamo sempre e comunque della fase difensiva. A me, invece, piace parlare della fase di costruzione del gioco". Questa finale l' Italia se la è meritata al 100%, battere la Germania è stata una grande soddisfazione: vincere l' europeo potrà essere la ciliegina sulla torta: non dimentichiamoci che se l' Italia dovesse vincere....la confederation cup prossima sarà una sfida dove l'italia potrà mostrare denti, artigli e colpi di coda: parliamo di giocatori....non di mostri del calcio....o si?

 

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28 giugno 2012 4 28 /06 /giugno /2012 21:07

http://www.agi.it/uploads/newson/2W/Hx/2WHx_DtFgi5yhIivZmfb-Q/thumb250-700_dettaglio2_000_Par7200284.jpgE' l'Italia la seconda finalista degli Europei 2012. Nella semifinale di Varsavia, gli azzurri di Prandelli hanno sconfitto per 2-1 la Germania con una doppietta di Mario Balotelli nel primo tempo e domenica primo luglio affronteranno a Kiev i campioni in carica della Spagna per il titolo continentale. Prandelli, che schiera De Rossi e Chiellini in condizioni non perfette, deve fare a meno di Abate, Loew preferisce Kroos a Muller e parte con Klose in panca.

Su un terreno di gioco scivoloso e pieno di buche, tedeschi subito minacciosi al 6' con una 'ginocchiata' di Hummels che trova Pirlo ben appostata sulla linea. Buffon non impeccabile nemmeno al 12', quando e' incerto su Boateng, rimediando coi pugni poi su Kroos. Neuer si scalda con Montolivo e Cassano ma al 20' capitola: magia di Fantantonio sulla sinistra, Balotelli di testa firma il vantaggio. Buffon al 27' para in tuffo su Ozil e al 35' vola per dire no a Khedira.

L'Italia pero' e' concentrata e, al 36', raddoppia ancora con SuperMario, che fa esplodere il destro su assist smarcante di Montolivo. Subito Germania in attacco in avvio di ripresa (dentro il laziale Klose), Buffon non puo' distrarsi e, dopo l'ingresso di Diamanti per Cassano, compie un mezzo miracolo al 17', mandando una punizione di Reus sulla traversa.
  Tocca anche a Thiago Motta per Montolivo, poi a Di Natale per Balotelli. L'Italia si difende ma con Marchisio spreca due ottime chance per chiudere i conti. La seconda, poi, fa quasi disperare la panchina azzurra, che incita gli azzurri, bravi a 'salire' nel finale per non soffrire troppo la pressione teutonica. A 9' dalla fine, Di Natale scatta in contropiede tutto solo ma calcia incredibilmente fuori. Allo scadere Hummels spara su Buffon, poi Ozil sfiora il palo da angolo.

Al secondo dei quattro minuti di recupero Lannoy concede alla Germania un rigore per mano in area di Balzaretti, trasformato da Ozil. L'Italia stringe i denti e stacca il pass per Kiev, dove domenica contendera' alla Spagna il titolo di campione d'Europa.

PRANDELLI: "PARTITA STRAORDINARIA"

"E' stata una partita straordinaria. Abbiamo fatto quelle cose che avevamo pensato di fare per mettere in difficolta' questa squadra". Lo ha dichiarato il ct della nazionale italiana Cesare Prandelli, ai microfoni di Rai Sport, al termine di Germania-Italia, incontro di semifinale di Euro 2012, vinto dagli azzurri per 2-1. "Negli ultimi quindici minuti - ha aggiunto il ct - abbiamo sbagliato due volte il 3-0, ma i giocatori non ne avevano piu'.
  L'importante e' che abbiamo dato esempio di concretezza e attaccamento alla maglia e quando si parla di Italia dobbiamo essere tutti molto attenti". Riferendosi poi ai due gol di Balotelli, Prandelli e' sicuro. "La carriera di Mario e' appena iniziata".

 

 

 

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24 giugno 2012 7 24 /06 /giugno /2012 21:44

I tempi supplementari finiscono 0-0 dopo il dominio azzurro. Un grande Buffon ipnotizza Cole, poi gol di Diamanti e festa. Si torna in campo giovedì contro la Germania

Kiev, 24 giugno 2012 - Con il cuore in gola, ai rigori, l’ultimo trasformato da Diamanti, l’Italia va in semifinale contro la Germania. Un grande, meritatissimo traguardo: due pali, una serie di palle gol non sfruttate, l’Italia di Prandelli ha messo alle corde con la forza del gioco l’Inghilterra e se fosse finita in modo diverso sarebbe stata un’atroce e ingiusta beffa.

Ai rigori, hanno sbagliato Montolivo, Young, Buffon grandissimo su Cole, e il sigillo di Diamanti. Bella, emozionante Italia. E ora la Germania.

Italia d’attacco, si diceva, e Inghilterra coperta, ma era difficile immaginarsi quello che è successo nei primi tre minuti: palla sempre fra i piedi degli azzurri, e lunga azione conclusa da un clamoroso destro sul palo di De Rossi, da trenta metri. Il rumore di quel palo ha continuato a ronzare nella testa degli azzurri, intimiditi nei dieci minuti successivi, con un miracolo di Buffon su Johnson, da due passi.

Una parata pazzesca. Si trattava di riordinare le idee e il gioco, Pirlo e De Rossi si sono dannati in mezzo, aiutati da Montolivo, Marchisio, Abate e Balzaretti, e i risultati ci sarebbero stati, se Balotelli non avesse toppato malamente su due gran palle gol di Pirlo e Montolivo, soprattutto la prima, quando è entrato ancora una volta in stand by solo davanti a Hart. In difficoltà anche Cassano.

Italia lasciata sola dai suoi due attaccanti, con cinque occasioni a due (una anche per Rooney, in tufo di testa, alto) nel bilancio del gioco fino all’intervallo. E quel palo che non smetteva di vibrare. Nella ripresa, il copione non è cambiato, gli azzurri lì a fare la partita e l’Inghilterra, stile vecchia scuola italiana, in dieci dietro la linea del pallone, a distruggerla.

Parata super di Buffon (Afp)
Con altre quattro occasioni sprecate, un’agonia: De Rossi, ancora Balotelli (e tre), Montolivo sull’immediata ribattuta del tentativo dell’ex interista, e all’89’ Nocerino, lanciato in area da Marchisio, con il tiro che poteva risolvere tutto respinto da uno stinco di Johnson. Per loro, fiammate anche pericolose in contropiede, come con Young, contenute dai ripiegamenti di tutta la squadra. Per novanta minuti, l’Italia ha apparecchiato la tavola, ma non ha affondato il coltello. I tre cambi: Diamanti per Cassano (male il barese, non c’è feeling con Balotelli), Nocerino per De Rossi stanchissimo, Maggio per Abate. E nel primo tempo supplementare, minuto 101’, il secondo palo, di Diamanti. Nel secondo tempo supplementare, un gol annullato giustamente per fuorigioco a Nocerino. Fino all’epilogo ai rigori. E alla festa, sacrosanta.

 

 

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23 giugno 2012 6 23 /06 /giugno /2012 17:56

http://www.ansa.it/webimages/large/2012/6/21/fb5b3fc618398e0c5a25fd5ecfdc7556.jpgC'e un altro Balotelli in volo per Kiev, per il quarto di finale di Euro 2012 Italia-Inghilterra. E' Enoch, fratello minore di Mario, che parte con il charter dei famigliari da Cracovia questa mattina. Stesso sorriso, stessa cresta gialla da moicano, stesso cappelletto del fratello più famoso, il 19/enne calciatore che aveva tentato l'avventura allo Stoke City è in compagnia di un gruppo di amici di cui uno di Manchester. "Avevo creato una bottiglia di champagne celebrativa per Mario e gli ha portato fortuna - ha detto l'amico inglese - ora ne farò un'altro per l'Europeo".  Sono circa 1.000 gli italiani che hanno comprato un biglietto per assistere al quarto di finale di Euro 2012 tra Italia e Inghilterra di domani sera a Kiev, che deciderà chi affronterà la Germania in semifinale. Lo fa sapere Andrea Domeniconi, secondo segretario dell'ambasciata italiana a Kiev parlando con l'ANSA. I dati, aggiornati a ieri sera, sono però ancora officiosi. Sono molti di più, invece, i tifosi inglesi. Circa 10 mila sostenitori della squadra dei tre leoni hanno infatti deciso di seguire i propri beniamini allo stadio olimpico della capitale ucraina, lo stesso in cui si giocherà la finale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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20 giugno 2012 3 20 /06 /giugno /2012 19:29

http://www.rietilife.it/wp-content/uploads/2012/06/ITALIAIRLANDA_AS4_9871_Life-595x397.jpgSolo sudore, fatica (tanta nel fare gioco e resistere agli arrembaggi dell’Irlanda) e parecchio cuore, rinfrancato anche da un biscotto che non c’è stato. L’Italia chiude – non senza patemi – il girone di qualificazione e vola a Kiev, per giocarsi (domenica alle 20.45) i quarti contro una tra Inghilterra, Francia ed Ucraina (probabile rivedere Italia-Francia, tanto per far stare tranquilli gli scaramantici). Capitolo Cassano e Balotelli: pur non partendo insieme, i due fanno gioire le Stivale. Sempre di loro si parla. Il barese impallina Given e gioisce, le lacrime del 2004 sono lontane (il gol inutile alla Bulgaria… ma dimentichiamo biscotti e pasticceria varia). Balo è sempre uno show, volenti o nolenti: entra, prende calcioni e subisce falli, crea: nei minuti in cui subentra a Totò di Natale inventa più di quanto fatto in due match da titolare. E quella marcatura in rovesciata, la stizza e la grinta di ogni muscolo contratto, sono la ciliegina sulla torta di una serata vissuta minuto per minuto, con un occhio sempre a Danzica (dove la Spagna s’impone per 1-0 sui croati). Adesso palla lunga e pedalare: non nel senso stretto del temine (meglio farla girare la palla, e bene) ma buttare lo sguardo oltre e pensare subito a domenica. E se il modulo (4-3-1-2) ha convinto il tecnico si può ripartire da lì, magari cercando un po’ d’incisività in più e correggendo ciò che non va. Gli Azzurri non sono stati travolgenti, ma erano carichi al punto giusto, il che ha equilibrato la mancanza d’efficacia sotto porta (la pena è stata troppa pure sull’1-0, quando l’Irlanda s’è fatta sotto e l’Italia s’è dovuta difendere). La partita secca è poi sempre un’altra storia. Dai quarti alla finale è sempre un passo e la certezza è una: adesso non ci sono alibi, il destino verso la partita di Kiev del primo luglio dipende solo da noi. Foto: Alessandro SABATTINI / WWW.INSIDEFOTO.COM  © 19 Giugno 2012

 

 

 

 

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17 giugno 2012 7 17 /06 /giugno /2012 07:26

http://www.sologossip.it/wp-content/gallery/europei-2012-micaela-schaefer-si-spoglia-per-la-nazionale-tedesca/europei-2012-micaela-schaefer.jpg

Certo che per la propria squadra del cuore alcune persone sono pronte a tutto, soprattutto poi se si tratta di Nazionale e di donne..

Micaela Schaefer ha lasciato tutti sbigottiti di fronte alle sue grazie, praticamente quasi del tutto svelate, ricoperte da un body painting a forma di palloni da calcio e delle striscioline paillettate dei colori della bandiera tedesca. La modella infatti si propone come sostenitrice della squadra nazionale tedesca, affinchè abbiano un sostegno “morale” alla causa, e si impegnino di più per vincere gli Europei 2012 che quest’anno si svolgeranno in Polonia e Ucraina.

Riuscirà nel suo intento?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.sologossip.it/wp-content/gallery/europei-2012-micaela-schaefer-si-spoglia-per-la-nazionale-tedesca/europei-2012-micaela-schaefer-6.jpg      http://www.sologossip.it/wp-content/gallery/europei-2012-micaela-schaefer-si-spoglia-per-la-nazionale-tedesca/europei-2012-micaela-schaefer-4.jpg

 

http://www.sologossip.it/wp-content/gallery/europei-2012-micaela-schaefer-si-spoglia-per-la-nazionale-tedesca/europei-2012-micaela-schaefer-6.jpg

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