La fine del mondo era il 21 dicembre 2012? No, è del 2021!
Il 6 gennaio 2013, sul IL CONTE ROVESCIO

   

Pensavamo di essere passati indenni dalla più grande catastrofe della nostra vita, della fine del mondo ed invece cosa è successo? Non ci è parso che ci sia stato un cambiamento geologico, marino o astronomico e quindi...tutto come prima: ma allora sono sempre stupidaggini? La questione che vi pongo sulla predetta fine oramai fino alla nausea vorrei sempre riassumerla con poche parole sui poveri maya...loro non hanno mai profetizzato la fine del mondo ma di un cambiamento spirituale...evidente che la maggior parte delle persone che non si interessano all' esoterismo e  di altre forme spirituali che coinvolgano la propria coscienza, non abbiamo percepito assolutamente nulla di tutto questo. È evidente che l’umanità non aspetta più la fine del mondo il 21 dicembre 2012. E più probabile che dei maya volevano accentuare l’inizio dell’era nuova e non la fine del mondo, del risveglio delle coscienze che hanno percepito una forma di vita più complessa, attraverso sogni onirici e contatti nei sogni che mostrano una realtà diversa da come la si conosce.

Le macchie solari e le altre attività del Sole aumentano e diminuiscono con un ciclo di 11 anni, la metà del periodo d’inversione dei poli magnetici della nostra stella.Questo è un altro tassello fondamentale che riguarda il nostro clima e la nostra vita sul pianeta. Quello corrente è il 24° da quando siamo in grado di osservare il fenomeno; è iniziato nel 2008 e dovrebbe arrivare al picco verso il 2013. Ciononostante gli eventi di espulsione di massa coronale siano in attenuazione è ancora presto per credere che essi siano in diminuzione. Studi indipendenti sulla massa interna, sulla superficie e sulla corona solare indicano, però, che il prossimo ciclo, il 25°, dovrebbe essere assai ridotto o non comparire affatto.
“Questo è decisamente inusuale e inatteso - afferma Frank Hill dell’NSO - ma vi sono tre osservazioni del Sole, di natura decisamente diversa, le quali puntano nella stessa direzione e ciò rappresenta un’indicazione significativa che il ciclo delle macchie solari potrebbe essere sul punto di entrare in uno stato di ibernazione”.
Infatti, a questo punto, i fenomeni che preludono all’inizio del ciclo successivo dovrebbero essere rilevabili, ma non lo sono. Pertanto, sempre secondo Hill, esso potrebbe essere ritardato al 2021-2022 o non comparire affatto. Oltretutto, secondo studi sulla corona solare effettuati dal gruppo di Richard Altrock dell’AFRL, il picco del 2013 potrebbe essere relativamente basso. La domanda che si pongono i ricercatori è se siamo di fronte ad un altro periodo di minima attività delle macchie solari, come già avvenuto nel periodo 1645-1715 in cui per 70 anni esse furono praticamente assenti, noto come “minimo di Maunder”.
“Se abbiamo ragione - continua Hill - questo (del 2013, ndr) potrebbe essere l’ultimo picco dell’attività solare che vedremo per diversi decenni. Ciò influenzerebbe tutto, dall’esplorazione spaziale al clima sulla Terra”. In seguito, lo scienziato dell’NSO ha chiarito che il suo gruppo non sta predicendo una mini-era glaciale, ma un comportamento inusuale dell’attività solare, le cui connessioni coi cambiamenti climatici sono ancora poco note. Secondo i suoi calcoli, un nuovo minimo di Maunder porterebbe ad una diminuzione della temperatura media del nostro pianeta di 0,3 °C, troppo poco per scatenare una nuova glaciazione, come qualcuno ha ipotizzato. Però, se il fenomeno durasse alcuni decenni potrebbe mitigare marginalmente l’effetto del riscaldamento globale, a seguito del quale si prevedono aumenti della temperatura media di 2,0-4,5 °C da qui al 2100. Ironicamente sarebbe proprio il Sole a raffreddare la Terra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Sole quindi potrà ''entrare'' in un periodo di ibernazione. Un fenomeno di questo tipo venne osservato già dal 1645 al 1715, periodo conosciuto come il “Minimo di Maunder”. Il periodo coincise con una parte della “Piccola Era glaciale”, in cui la temperatura media dell'emisfero settentrionale scese di 2-4 gradi Fahrenheit.

Gli scienziati hanno spiegato che qualsiasi temperatura derivante da un nuovo prolungato minimo solare sarebbe molto bassa, tuttavia non sufficiente a compensare il riscaldamento dai gas serra. “I recenti cicli solari di 11 anni hanno cambiato la temperatura della superficie terrestre di 0,1 °C”, ha detto Judith Lean, fisico solare dell’US Naval Research Laboratory.

Per gli scienziati un sonno solare prolungato potrebbe avere un impatto sul meteo del cosmo, sui viaggi spaziali e anche sulle comunicazioni con la Terra. Una minore attività delle macchie solari significa meno radiazioni solari, un vento solare più lento ed un campo magnetico più debole.Un altro documento sulla recente attività solare ha mostrato che il profondo minimo solare del 2008, quando il disco solare era integro, ebbe effetti magnetici sulla Terra. Tali effetti sono da un lato la causa dell'aurora, ma in casi estremi, secondo un comunicato stampa della Nasa, potrebbero provocare dei problemi sulla rete elettrica della Terra o generare correnti pericolose nelle lunghe condutture. Cosa ci aspetta allora fino al 2021? Eventi misteriosi e sconvolgimenti climatici sono già iniziati.

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