Un gruppo di studenti di fisica dell’Università di Leicester ha pubblicato uno studio nel quale è dimostrata la possibilità teorica dello sviluppo di scudi deflettori per proteggere le astronavi dai raggi laser e dalle collisioni con i mini corpi celesti. Ricordate gli scudi deflettori di Star Wars? Nell’universo creato da George Lucas questi campi energetici hanno il potere di bloccare quasi ogni tipo di attacco.
Fortunatamente per noi, almeno al momento, non dobbiamo ancora proteggerci da blaster, armi laser e raggi della morte, ma il concetto sarebbe realmente applicabile. Alcuni studenti di fisica dell’Università di Leicester (Regno Unito), ispirandosi a quanto visto in Guerre Stellari, hanno teorizzato un campo di plasma super caldo, tenuto alla giusta distanza da un campo magnetico, in grado di riflettere la maggior parte delle radiazioni elettromagnetiche.
Ovviamente i limiti pratici non mancano. Il dimensionamento del generatore di campo magnetico, le grandi quantità di energia richieste alla generazione del plasma e soprattutto il fatto che chi si trovasse dentro al campo non potrebbe vederci attraverso, rendono improbabile l’uso come scudi difensivi.
Se applicata a dimensioni più piccole, la teoria potrebbe avere un’utile applicazione nei reattori da laboratorio usati nello studio di particolari fenomeni fisici come, ad esempio, quello della fusione nucleare. Tutto questo non implica che dobbiamo per forza rinunciare ad uno scudo elettromagnetico. I vari strati dell’atmosfera ci proteggono regolarmente dalle radiazioni nocive provenienti dallo spazio e anche se non si può definire come tecnologia è sufficiente a rendere possibile la vita sulla Terra.
Fonte: http://www.cnet.com