Quando un giorno diventa un simbolo per tutti gli innamorati, serve solo una grande fantasia per festeggiare questo giorno e farlo divenire, un giorno diverso dagli altri giorni che trascorriamo tutto l' anno con la nostra persona amata. La fantasia fortunatamente viene sempre in soccorso o forse, con qualche aiuto riesce a trasformarsi in qualcosa di concreto: una cena, un mazzo di rose, una rosa, un pelouche, dei cioccolatini, un anello, una proposta di impegnarsi concretamente, una viaggio, una gita, un luogo particolare, un luogo storico, un' alba, un tramonto....
La storia che riguarda questo giorno ed il perchè sia nato, non tutti però lo sanno: fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie
Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.La leggenda
A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.
La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d'addio: "dal vostro Valentino," una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore.
L' atto di amore
Un giorno San Valentino sentendo due fidanzati bisticciare al di là della siepe del suo giardino andò loro incontro porgendo una bellissima rosa rossa.
Donandola ai due giovani raccomandò loro di stringere insieme il gambo con cautela per non pungersi.
Questo semplice gesto ebbe il magico potere di riconciliare i due innamorati che vollero che fosse proprio Valentino a benedire il loro felicissimo matrimonio.
San Valentino aveva un bellissimo giardino dove tutti i bambini si riunivano per giocare insieme.
Giunta la sera egli usciva dalla cappella, li benediva e donava a ciascuno un fiore raccomandando loro di ubbidire alla propria mamma.
Ogni bambino, tornando a casa, coltivava nel cuore sentimenti di amore e rispetto.
Un giovane centurione romano di nome Sabino si innamorò di una bellissima ragazza di nome Serapia e la chiese in sposa.
I parenti di lei, essendo cristiani, non acconsentivano perché Sabino era pagano. Il giovane innamorato si fece istruire e battezzare e gli ostacoli sembravano superati, ma Serapia si ammalò gravemente.
Sabino disperato chiese l'intervento del santo vescovo dicendogli che vivere senza Serapia sarebbe stato per lui un inutile e insopportabile martirio.
San Valentino alzò le mani e la voce a Dio e un sonno beatificante unì per l'eternità i due innamorati.
Il buon Vescovo Valentino aveva un bellissimo giardino dove permetteva ai bambini di giocare e, a fine giornata, regalava loro un bel fiore.
Un giorno però, dei soldati lo fecero prigioniero e il loro re lo condannò al carcere a vita.
In cella Valentino si preoccupava per i bambini che non avevano più un luogo sicuro dove giocare.
Il Signore allora fece fuggire dalla casa del custode due dei piccioni viaggiatori che il vescovo teneva nel suo giardino e questi si posarono sulla sua finestra.
Valentino li riconobbe e legò al collo di uno un sacchetto a forma di cuoricino con dentro un biglietto. I bambini e i familiari lessero il biglietto. che diceva "A tutti i bambini che amo.. dal vostro Valentino".
Un giorno speciale per la persona speciale: solo una frase che ricorda sempre il perchè si sceglie una persona per stare al suo fianco:
TI AMO, BUON SAN VALENTINO.
il conte rovescio