Due frane di complessivi 30 milioni di metri cubi di terra e roccia scesero a valle bloccando la valle e la ferrovia di Zermatt. Diversi chalet e fattorie, in totale una trentina, furono distrutte. I danni ammontarono a 80 milioni di franchi. Le due frane provocarono una inondazione perché il corso del fiume Vispa fu interrotto. Secondo i geologi le frane furono probabilmente accelerate da piccoli terremoti.
Fra le catastrofi naturali della Svizzera quella più importante, assieme al terremoto di Basilea, avvenne il 2 settembre 1806. Sul fianco sud del Rossberg, nel canton Svitto, si staccarono durante la notte 40 milioni di metri cubi di terra e rocce che precipitarono a valle per quasi 1000 metri. Il fronte della frana aveva un’ampiezza di 6 chilometri quadrati.
Data l’ora, la popolazione di Goldau fu colta nel sonno: morirono 457 persone, cento case furono distrutte cosi come 200 stalle e due chiese. Dei paesi di Goldau e Röthen non restò quasi più nulla. La massa di detriti interessò anche un lago, il Lauerzersee, dal quale, secondo testimoni, si alzarono onde alte fino a 20 metri. La catastrofe di Goldau provocò una delle prime azioni di solidarietà nella Confederazione con raccolta di fondi per i sopravvissuti e per la ricostruzione del paese distrutto.
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