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2 dicembre 2012 7 02 /12 /dicembre /2012 17:00

http://www.bisedizioni.it/img/approfondimenti/r/rudolf_steiner_e_l_antroposofia_148.jpgL’Antroposofia è un percorso di conoscenza, che guida lo spirito nell’uomo verso lo spirito dell’universo. Nasce negli individui come un bisogno del cuore e del sentimento e trova giustificazione in quanto tentativo di soddisfare un’esigenza interiore. Può essere compresa solo da coloro che vi trovano quello che loro stessi sentono il bisogno di scoprire. Per cui, antroposofi sono quelli che sentono un bisogno essenziale di vita, certi interrogativi sulla natura umana e sull’universo, proprio come uno sente la fame e la sete.

Rudolf Steiner, Pensieri Principali di Antroposofia, 1904.

La Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner non può essere né un movimento di massa né un fenomeno elitario: da un lato, infatti, solo il singolo individuo, nella sua libertà, può decidere di farla sua; dall’altro questo singolo individuo può mantenere le sue radici in tutti gli strati della società, in tutti i popoli e in tutte le religioni egli sia nato e cresciuto.

Steiner cominciò a parlare regolarmente a gruppi teosofici, cosa che disturbò e confuse diversi suoi amici. Il rispettabile, anche se spesso radicale studioso, storico, scienziato, scrittore e filosofo cominciò a emergere come un “occultista”. La decisione di Steiner di parlare direttamente dalla sua ricerca spirituale, non rifletteva alcun desiderio di essere un insegnante spirituale, alimentare la curiosità o far rivivere qualche saggezza antica. Scaturiva invece dalla sua percezione di quali fossero le necessità del proprio tempo.

Rudolf Steiner considerò come un suo compito quello di sorvegliare le realtà spirituali al lavoro nel regno della natura e attraverso l’universo. Egli esplorò la natura interna dell’anima e dello spirito umano e il loro potenziale per uno sviluppo ulteriore; sviluppò nuovi metodi di meditazione; studiò le esperienze delle anime umane prima della nascita e dopo la morte; guardò indietro nella storia spirituale e nell’evoluzione dell’umanità e della Terra; fece studi approfonditi sulla reincarnazione e sul karma. Dopo diversi anni, Rudolf Steiner divenne sempre più attivo nelle arti. E’ significativo come vide le arti quali fondamentali strumenti per tradurre la scienza spirituale in innovazione sociale e culturale. Possiamo vedere ciò che accade quando la scienza scavalca il cuore umano e traduce la conoscenza in tecnologia senza grazia, bellezza o compassione. Nel 1913 cominciò la costruzione del Goetheanum a Dornach in Svizzera. Questa straordinaria costruzione di legno prese corpo poco per volta durante la Prima Guerra Mondiale. Un gruppo internazionale di volontari collaborò con lavoratori e artigiani locali per dar corpo alle straordinarie forme intagliate e alle strutture disegnate da Steiner. Steiner vedeva l’architettura al servizio della vita umana, e disegnò il Goetheanum per sostenere il lavoro dell’antroposofia – in particolar modo il teatro e l’euritmia. Il Goetheanum fu dato alle fiamme e distrutto da un incendiario a Capodanno del 1922. Rudolf Steiner disegnò una seconda struttura che fu completata dopo la sua morte. Attualmente è il centro della Società Antroposofica e della sua Scuola di Scienza Spirituale.

http://www.libreriacristinapietrobelli.com/data/speciali_img/antroposofia_24.jpgDopo la fine della Prima Guerra Mondiale, l’Europa era in rovina e la gente pronta a nuove forme sociali. Tentativi di realizzare l’ideale di Steiner di un “organismo sociale triarticolato” come un’alternativa politica e sociale, non ebbero successo. Ciononostante, i suoi concetti di fondo sono oggi ancor più rilevanti. Il pensiero sociale di Steiner può essere compreso solo nel contesto della sua visione della storia. In contrasto con Marx, Steiner vedeva la storia modellata essenzialmente da mutamenti nella coscienza umana, mutamenti nei quali partecipano attivamente persone con una spiritualità più alta.

Secondo il suo pensiero è possiibile costruire un sano ordine sociale solo individuando le esigenze della materia, dell’anima e dello spirito. Tali esigenze sono caratterizzati da una potente tensione tra la ricerca di comunità e l’esperienza dell’Io, o vera individualità. La comunità, intesa come senso di interdipendenza materiale, è l’essenza della nostra economia mondiale. Come il pensiero indipendente e i discorsi liberi, l’Io, o il sé essenziale, è la base di ogni tentativo e innovazione creativa, ed è cruciale per la realizzazione dello spirito umano nelle arti e nella scienza.

Senza la libertà spirituale, la cultura inaridisce e muore. Individualità e comunità sono elevate al di sopra di ogni conflitto solo quando vengono riconosciute come polarità creative con radici nella natura umana, non come contraddizioni. Ogni aspetto deve trovare l’espressione sociale appropriata. Abbiamo bisogno di forme che assicurino libertà a tutte le espressioni della vita spirituale e che promuovano la comunità nella vita economica. La salute di questa polarità, comunque, dipende da un completo riconoscimento del terzo bisogno e funzione umana – la relazione sociale che si collega al nostro senso dei diritti umani. Anche qui, Steiner ha enfatizzato il bisogno di sviluppare un distinto regno di organizzazione sociale a supporto di questa sfera – ispirato all’interesse per l’uguaglianza che si risveglia man mano che riconosciamo l’essenza spirituale di ogni individuo umano. Questo è il significato e la sorgente del nostro diritto alla libertà dello spirito e della sostanza materiale.

Queste intuizioni sono la base della risposta di Steiner ai bisogni di oggi, e hanno ispirato il rinnovamento in molte aree della vita moderna.

 

 

 



http://www.mondobenessereblog.com/wp-content/uploads/2009/06/antroposofia-il-sistema-terapeutico-dei-tre-poli.jpg?9d7bd4Dottori, terapisti, agricoltori, uomini d’affari, accademici, scienziati, teologi, pastori e insegnanti, tutti si sono avvicinati a lui per trovare il modo di portare nuova vita ai loro sforzi. Il movimento della scuola Waldorf ha avuto inizio con una scuola per i bambini degli impiegati della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria. Oggi vi sono scuole Waldorf in tutto il mondo. Ci sono case, scuole e villaggi comunità per bambini e adulti con bisogni particolari. L’agricoltura biodinamica iniziò con una serie di conferenze richieste da un gruppo di agricoltori preoccupati dal trend distruttivo del’agricoltura “scientifica”. Il lavoro di Steiner con alcuni medici portò a un movimento medico che include cliniche, ospedali e vari tipi di terapie. Come arte del movimento, l’euritmia serve pure come lavoro educativo e terapeutico. Rudolf Steiner parlò molto poco della sua vita con riferimenti personali. Nella sua autobiografia, comunque, affermò che, fin dalla sua prima infanzia, era perfettamente consapevole dell’invisibile realtà che era nel nostro mondo di tutti i giorni. Egli lottò dentro di sé per i primi quarant’anni della sua vita non per raggiungere l’esperienza spirituale, ma per unire le sue esperienze spirituali con una ordinaria realtà attraverso metodi scientifici. Steiner interpretò questa era scientifica, anche nei suoi aspetti più materiali, come una fase essenziale nell’educazione spirituale dell’umanità. Soltanto dimenticandosi in questa fase del mondo spirituale e occupandosi del mondo materiale si possono far brillare facoltà nuove ed essenziali, in particolar modo l’esperienza della vera libertà interiore dell’individuo.

Tra i trenta e quarant’anni, Steiner divenne consapevole di un riconoscimento interiore di quello che definì “il punto di svolta nel tempo” nella storia dello spirito umano. Questo evento corrisponde al l’incarnazione di Cristo. Steiner riconobbe che il significato di tale punto di svolta nel tempo prescinde da tutte le differenze di religione, razza o nazionalità e ha conseguenze per tutta l’umanità. Rudolf Steiner fu pure indotto a riconoscere la nuova presenza e attività di Cristo iniziata nel ventesimo secolo, non nel mondo fisico, ma nel regno eterico della Terra e dell’umanità – il regno invisibile delle forze della vita. Steiner voleva nutrire un percorso di conoscenza per andare incontro alle profonde e urgenti esigenze del nostro tempo. Quegli ideali, sebbene realizzati in modo impreciso, possono guidare le persone a trovare una continua ispirazione nell’antroposofia per le loro vite e il loro lavoro. Rudolf Steiner lasciò i frutti di una attenta osservazione e percezione spirituale ( o, come preferiva chiamarla, una ricerca spirituale) una visione che è libera e interamente conscia dell’integrità del pensiero e della conoscenza inerente la scienza.

 

                                                                             Definizione della medicina antroposofica



La medicina antroposofica è un ampliamento della medicina convenzionale. Venne sviluppata a partire dal 1920 dal Dott. Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, in collaborazione con la Dott.ssa Ita Wegman e con altri medici. L’antroposofia inaugura un metodo conoscitivo, fondato su una propria epistemologia, che guida la ricerca delle leggi che stanno a fondamento delle manifestazioni della vita, dell’anima e dello spirito nell’uomo e nella natura. Frutto di tale ricerca è un’immagine integrata dell’uomo che permette di valutare tutti gli aspetti in cui la vita umana si realizza. Ciò rende possibile, tra l’altro, una concezione unitaria, razionale e inevitabile di fisiologia, patologia e terapia.

 

 

http://www.hod.it/img_articoli/158.jpgIl medico che orienta la sua professione in senso antroposofico si sforza di cogliere, assieme al paziente, il significato della malattia riguardo alla sua evoluzione corporea, psichica e spirituale, tenendo conto delle leggi intrinseche alla biografia dell’uomo.

Strettamente connessa alla medicina antroposofica è la pedagogia curativa, in cui ci si accosta in modo nuovo ed efficace ai problemi dei bambini bisognosi di cura dell’anima e dei portatori di handicap.

I rimedi vengono trovati prestando attenzione da un lato all’aspetto individuale dei fenomeni patologici e dall’altro alla stretta connessione evolutiva tra l’uomo e gli altri regni della natura.

Nell’ambito della medicina antroposofica sono stati elaborati dei criteri specifici per:
1. particolari processi di preparazione farmaceutica, così come sono codificati anche nella Farmacopea Omeopatica Tedesca (HAB);
2. punti di vista razionali per la somministrazione dei medicamenti per via orale, parenterale ed esterna;
3. terapia artistica sotto forma di euritmia curativa, arte della parola, musicoterapia, pittura e modellaggio, con indicazioni fornite, in collaborazione con i medici curanti, da terapisti professionalmente qualificati.

L’approccio terapeuticoPer passare dalla patologia alla terapia si tratta sempre di appurare concretamente in che modo interagiscono, nella persona ammalata, i suddetti sistemi organici funzionali (nel senso della quadripartizione e della tripartizione) e in che modo si possa arrivare a una guarigione del paziente, se con un rimedio tratto dagli altri regni della natura o piuttosto con un’attività eseguita dal paziente stesso. Fondamento essenziale per tale ricerca è la conoscenza delle corrispondenze dell’uomo con i regni della natura e con le attività da lui stesso esercitate.

L’indagine antroposofica permette di studiare con esattezza tali corrispondenze e di verificarne la reale portata: esse si fondano, nel primo caso, sul lungo cammino evolutivo percorso dall’uomo stesso e dagli altri regni della natura. In un lontano periodo dell’evoluzione cosmica, ad esempio, quando vennero posti i fondamenti spirituali per la creazione degli organi interni dell’uomo, nacquero contemporaneamente gli abbozzi spirituali di determinate specie vegetali. La virtù terapeutica di una pianta medicinale deriva dalla sua affinità spirituale genetica con un organo interno dell’uomo.

Da questo punto di vista la somministrazione di un medicamento acquista una dignità e un valore che trascendono il caso singolo, permettendo di riunire quanto si era una volta separato nel corso dell’evoluzione. L’uomo viene posto di nuovo all’inizio della creazione.

La biografia individualeUn motivo centrale della medicina antroposofica è l’attenzione all’aspetto biografico del decorso delle singole malattie. Essa si sforza di riconoscere e di far comprendere il senso delle malattie e dei loro sintomi ai fini dell’evoluzione somatica, psichica e spirituale, tenendo conto delle leggi che regolano il corso della vita terrena dell’uomo. Sotto quest’aspetto vengono anche ricercate le opportune misure terapeutiche. Certe malattie infatti, se trattate in modo adeguato, possono avere un effetto positivo per l’evoluzione biografica.

Un esempio caratteristico è quello delle malattie esantematiche dell’infanzia, il cui superamento permette di “rimodellare” la corporeità ricevuta alla nascita, che proviene dall’asse ereditario dei due genitori e spesso può essere poco confacente ai compiti di destino della singola individualità. La guarigione da tali malattie è connessa infatti con un cambiamento della personalità del bambino e con l’acquisizione di nuove capacità fisiche e psichiche. Recenti studi epidemiologici paiono anche confermare l’esistenza di una precisa correlazione tra la mancata esperienza delle malattie esantematiche, tipicamente infiammatorie, nell’età infantile e la comparsa di tumori nell’età adulta.

Il problema del senso delle malattie va comunque inquadrato, secondo le indicazioni dell’antroposofia, nell’arco di un destino che abbraccia ripetute vite terrene: occorre tenere in considerazione, però, non solo il singolo individuo, ma anche le varie comunità più o meno grandi in cui il singolo individuo si trova a vivere l’esperienza terrena.

Come esiste una storia individuale, così si parla anche di storia dell’umanità e di storia delle malattie, della loro comparsa e della loro scomparsa in periodi di tempo anche relativamente brevi. Le ragioni più profonde di tali avvenimenti sono accessibili a chi sia in grado di leggere nella storia spirituale dell’umanità.

Tratto da http://www.medicinaantroposofica.it

 


 

 

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commenti

N
<br /> No problem. Se vuoi pubblicare articoli antroposofici (studio Steiner dal 1972) vai qui: http://digilander.libero.it/VNereo/index.htm nella sezione "inediti".<br /> <br /> <br /> Cordiali saluti.<br /> <br /> <br /> Nereo<br />
Rispondi
I
<br /> <br /> il conte ringrazia<br /> <br /> <br /> <br />
N
<br /> Non si può dire che esista un'antroposofia che non sia un business in Italia, e quindi una bufala...<br /> <br /> <br /> Il desiderio di arrivare ad una comprensione collettiva della realtà è il massimo pregiudizio che da sempre limita l'autostima e come risoluzione pone il "noi" (del crocchio, del gruppo, del<br /> partito, della coalizione, della fazione, dello Stato, ecc.,) al posto dell'"io". Ieri come oggi, questo "porre", il famoso "Setzen", assolutizzato come facoltà della ragione da Johann Gottlieb<br /> Fichte, è ancora il massimo impedimento all'individualismo etico che Rudolf Steiner disseminò in tutta la sua opera, in vista di questo terzo millennio, da lui chiamato "i tempi nuovi". L'istanza<br /> individuale odierna è in genere così formulata: "Se io faccio così fatica a discernere le informazioni corrette da quelle errate significa che per una comprensione collettiva e per muovermi di<br /> conseguenza in modo giusto ho bisogno del collettivo". La tanto facile quanto illusoria e massonica risposta a questa aberrazione è purtroppo, ancora una volta, un'altra aberrazione, quella di<br /> Fichte, il quale al contrario di Steiner, tende in tutta la sua opera ad accentuare la missione "educatrice" dello Stato e a risolvere l'io empirico nel "Noi spirituale" della Nazione. Per Fichte<br /> "la forma dell'opporre è così poco contenuta nella forma del porre, che anzi le è addirittura contrapposta" (Fichte, "Fondamenti dell'intera dottrina della scienza", [265]), e con ciò Fichte<br /> costruisce la base per chiamare ogni cosa percepibile "urto" ["Anstoß"]. Certamente il fichtianesimo, cioè questa filosofia di Stato è complicata come uno dei tanti uffici del nostro Stato,<br /> insomma un vero e proprio UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici). E poiché le cose avvengono "in alto come in basso" come diceva Ermete Trismegisto, le cose che avvengono nello Stato sono<br /> identiche a quelle che avvengono nel collettivo. <br /> <br /> Nello Stato abbiamo per esempio a che fare con la complicazione fra tre articoli della Costituzione - 1) l'art. 65 che prevede che sia la legge a stabilire le cause di ineleggibilità e<br /> incompatibilità dei parlamentari; 2) l'art. 66 che riserva alla Camera il giudizio su cause sopraggiunte; e 3) l'art. 25 che vieta la retroattività delle pene - e la legge Severino (d.lgs. 31<br /> dicembre 2012, n. 235) in merito alla funzione del parlamentare. Tale funzione è disciplinata dalla Costituzione. Una funzione disciplinata dalla Costituzione si modifica soltanto con una legge<br /> costituzionale. La legge Severino non è una legge costituzionale ma è una legge ordinaria. E con una legge ordinaria non si può modificare il contenuto della Costituzione. Dunque poiché in base<br /> all'art. 25 della Costituzione, secondo comma, nessuno può essere punito con una legge che è stata fatta successivamente al fatto da cui deriva la condanna e la legge Severino è del 2012 mentre<br /> il reato del Berlusca riguarda il 2001, il problema da risolvere non è un cavillo, ma è il risultato dell'opera di cretini che il collettivo ha votato per farli operare; a ciò si può aggiungere<br /> il fatto normativo UE, per il quale in tutta Europa vige il principio che nessun cittadino può essere sanzionato da una norma successiva al fatto commesso. Insomma, dando il via alla legge<br /> Severino il Pdl ha dato il via al mandare in galera Berlusconi. E qui siamo nell'imbecillità.<br /> <br /> Nel collettivo abbiamo la medesima imbecillità: la società antroposofica predica "La filosofia della libertà" di Steiner non in base a Steiner ma in base all'idea fichtiana di intuizione, con<br /> tutte le folli formule che ne derivano, come da un puzzle di castronerie. In base a tale filosofismo ciarliero, i sedicenti antroposofi del fichtiano delirio del comunismo giuridico<br /> proibizionista, hanno addirittura proposto la creazione di gruppi di studio per aggiustare la terminologia de "La filosofia della libertà" in quanto, a loro parere, Steiner sarebbe uno che va "a<br /> spanne generando confusioni e fraintendimenti filosofici che mai un filosofo come Rosmini avrebbe generato" (cfr. il seguente mp3 dal 16° minuto in poi)!<br /> Continua qui:<br /> http://digilander.libero.it/VNereo/L-intelletto-di-Gottlieb-e-degli-antroposofi-di-Stato.htm<br />
Rispondi
I
<br /> <br /> se ci teneva a postare un articolo, me lo poteva chiedere....lo postavo in homepage con tanto di link attivo...<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> <br />

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