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20 dicembre 2013 5 20 /12 /dicembre /2013 23:06

 

La Russia rende pubblici gli archivi Ufo Finalmente la verità sul “caso Voronezh”?

 

 

 

 

 Dopo la decisione della Marina Russa di rendere pubblici documenti su avvistamenti extraterrestri nei mari battuti da navi e sottomarini dell’ex Unione Sovietica, pare che anche il Governo stia puntando alle “disclosure” sugli x-files del passato. Al centro dei faldoni de-secretati anche il “caso Voronezh”, che tanto fece scalpore nel mondo. Era il 10 ottobre 1989
Il 2009 sarà ricordato come l’anno degli Ufo. E la “soffiata” su una possibile apertura degli archivi segreti russi relativi ad ufo e alieni è un po’ come una ciliegina sulla cassata di natale.
La notizia circola da qualche giorno. Proprio nel momento in cui mezzo mondo ha ormai rinunciato a conoscere la verità sulla piramide apparsa sul Cremlino e sulla spirale “esplosa” nei cieli norvegesi.
Le rivelazioni dovrebbero riguardare gli anni appena successivi alla seconda guerra mondiale. E in particolare al periodo che va dai primi avvistamenti in Kazakistan, fino al famoso “caso Voronezh” di cui parlarono i giornali di mezzo mondo.
Tra le notizie più attese anche l’avvistamento del 20 settembre 1977. Quel giorno sulla città di Petrozavodsk, migliaia di persone videro una enorme “medusa” volante che fece temere un attacco nucleare americano.
In attesa di avere una conferma su questa clamorosa notizia ricostruiamo il caso più incredibile dell’epoca: l’atterraggio di una navicella extraterrestre in un parco giochi di Voronezh, una grande città della Russia sud-occidentale, non distante dal confine ucraino.
A piedi nudi nel parco
“Questa volta sembra che non ci siano dubbi: gli Ufo sono atterrati davvero in Urss, per la precisione a Voronezh, nella Repubblica federativa Russa, e, sotto gli occhi increduli e atterriti degli abitanti del luogo, se ne sono andati a passeggio per il parco cittadino”.
Notizie così, di solito, si leggono solo nei siti di appassionati o nei blog a caccia di notizie incredibili e improbabili. E invece, il 10 ottobre 1989, a pagine 17, a firma di Fiammetta Cucurnia, questo articolo apparve nientemeno che su Repubblica.
La fonte? La maggiore agenzia giornalistica russa. La storica Tass, fondata nel 1925 e organo del gabinetto dei ministri dell’Urss.

Eppure in quel freddo ottobre di dieci anni fa l’agenzia ufficiale sovietica diramò un dispaccio che lasciò il mondo senza fiato: un enorme disco volante avrebbe sorvolato, per giorni, il parco cittadino di Voronezh, fino addirittura ad atterrare tra un nugolo di attoniti ragazzini.Sul luogo dell'atterraggio, sarebbe stata trovata una depressione circolare del diametro di circa 20 metri, con quattro incisioni nel terreno, disposte a rombo, le cui dimensioni sono variamente descritte dai giornalisti come di 15 o 30 centimetri di diametro per 4 o 25 centimetri di profondita', e all'interno delle quali e7 stata trovata dell'erba. Sulla base delle tracce, il peso dell'"astronave" atterrata sarebbe stato valutato nell'ordine delle 11 tonnellate.

Un altro buco nel terreno, del diametro di 2,5 centimetri e profondo 37, sarebbe stato trovato poco distante, come se gli esseri avessero prelevato dei campioni di terreno.

Secondo alcune notizie, sul luogo d'atterraggio sarebbe stato rilevato un "intenso campo magnetico". Inoltre, in due delle incisioni lasciate sul terreno dalle "zampe d'atterraggio" dell'UFO sarebbe stata rilevata una quantita' di radiazioni gamma superiore a quella del suolo circostante: 30-37 microroentgen/ora rispetto ai 10-15 rilevati all'esterno.

locazione" o "magnetismo biologico". La notizia dell'atterraggio UFO ha avuto un'enorme risonanza in tutta l'Unione Sovietica, soprattutto dopo che la notizia, pubblicata inizialmente sui giornali locali, e' stata rilanciata dall'Agenzia TASS il 4 ottobre sul circuito interno (ripreso infine il 9 ottobre nel notiziario per l'estero), in una corrispondenza da Voron‚zh dell'inviato Vladimir Lebedev, sulla base delle interviste da lui condotte con una decina di ragazzini e con Genrikh Silanov. Nel nuovo clima informativo della "glasnost", numerose testate giornalistiche russe hanno inviato giornalisti a Voron‚zh per contro-inchiestare la storia.

Secondo i giornalisti, la popolazione locale e' rimasta preoccupata dall'evento, al punto che su pressione del Segretario del Partito il sindaco di Voron‚zh, Viktor Atlasov, ha nominato una commissione ufficiale di indagine di cui facevano parte scienziati, criminologi, medici, meteorologi e perfino qualche ufologo locale.

Intervistato dai reporter del settimanale Moskovskie Novosti, il sindaco ha affermato di credere ai bambini. Dichiarazioni possibiliste sono anche venute dal professor Stanislav Kadmenskiy, Ordinario della cattedra di fisica nucleare all'Universita' di Voron‚zh, che ha eseguito i prelievi dei campioni di terreno da analizzare; da Vladimir Moisevey, direttore dell'Ufficio sanitario regionale; dal colonnello Lyudmila Makarova, direttrice del Nucleo Scientifico della Milizia; e da un portavoce del Comitato per la sicurezza dello Stato (KGB). Secondo alcune voci, un prete ortodosso avrebbe addirittura benedetto il luogo dell'atterraggio, che secondo la Diocesi di Voron‚zh sarebbe stato "opera del Demonio".

 

 

 

Subito dopo il “contatto” col suolo terrestre, la navicella avrebbe aperto il portellone lasciando uscire tre individui alti “almeno quattro metri sul cui busto si staglia una testa minuscola”. Gli alieni, in visita al nostro pianeta, erano accompagnati da un piccolo robot  e sembravano molto incuriositi dalla situazione. Qualche passo nel parco, rimanendo comunque vicino all’astronave, poi i quattro sarebbero risaliti sul veicolo e se ne sarebbero ritornati da dove erano venuti.
Detta così sembra veramente incredibile. Ma quello che accadde a Voronezh nel 1989 è forse il caso ufologico più controverso del dopoguerra. Il comunicato della Tass, la reazione dei giornali di più autorevoli del mondo, crearono stupore e anche inquietudine. Nei giorni successivi una miriade di particolari andarono ad arricchire il racconto. Nella zona dell’atterraggio, ad esempio, fu individuata un’area circolare di almeno venti metri di diametro al cui interno erano visibili delle incavature che formavano una sorta di losanga. Dentro queste incavature venne rinvenuta una sostanza misteriosa (simile alla terracotta) che non ha analoghi sulla terra.
Quello che colpì più di tutto, però, fu la reazione dei testimoni. I più giovani erano entusiasti di aver assistito al fenomeno. I più anziani vissero per alcuni giorni in uno stato di stordimento e paura che costrinse il Comune di Voronezh a mettere a disposizione di molti uno psicologo dell’ospedale locale.

La vicenda andò avanti per mesi poi, come sempre accade in questi casi, finì nel dimenticatoio, tra imbarazzanti smentite, e goffi tentativi di confondere le carte in tavola. Ma prima dell' evento a Voronezh, ci fu un altro caso importante: Il fatto che piu' da vicino ricorda la storia di Voron‚zh, e' quello avvenuto nel distretto di Kharovsk, nella regione di Vologda (nel nord della Russia). Ne diede notizia fra gli altri il 30 giugno il giornale dell'Armata Rossa, Krasnaja Zvezda, riportando un comunicato della TASS del 23 giugno.

Secondo la notizia, vari testimoni sparsi per i villaggi della zona avrebbero osservato per mesi strani oggetti nel cielo. Il primo avvistamento sarebbe avvenuto alle ore 23 del 24 aprile, quando due donne videro un oggetto argenteo quadrangolare lungo 12 metri, da cui parti' un raggio di luce che permise di vedere all'interno dell'UFO quattro esseri simili a uomini, alti e vestiti di una tuta scura. All'incirca alla stessa ora, almeno altri due gruppi di testimoni indipendenti osservarono nella stessa zona il passaggio a bassa quota di un oggetto infuocato.

Il 26 maggio un enorme "fungo" luminoso venne osservato ai margini di un bosco da un'insegnante la cui auto si arresto' improvvisamente quando si venne a trovare ad un centinaio di metri dall'oggetto. Sul posto vennero trovate due depressioni e alcune piante spezzate.

Ma questi avvistamenti non furono che il preambolo del fatto principale, di cui fu testimone il 6 giugno una dozzina di ragazzini della scuola locale, mentre stavano tornando a casa. Uno di loro improvvisamente avvisto' una "stella" giallastra che rapidamente si avvicino' diventando un palla luminosa piu' grande di un'atuomobile, che infine si arresto' proprio sopra le case del villaggio di Konantsevo, e poi si diresse verso un prato a circa 500 metri dai bambini, che si misero a piangere dallo spavento.

L'oggetto atterrato sembrava essere 3-4 metri di diametro. Improvvisamente la "sfera" si divise in due semisfere, e tra di esse comparve un essere scuro, piu' alto di un uomo, con un tonco tozzo e corto, gambe lunghe, braccia affilate pendenti fino a terra e con al posto della testa quello che sembrava un rigonfiamento ovale che univa le due spalle. Visto di profilo, l'essere sembrava "piatto" come una tavola; sul petto portava una specie di disco luminoso, dello stesso colore della sfera.

A questo punto i ragazzini notarono sul sentiero una donna con in testa un fazzoletto rosso che, ignara della presenza dell'UFO, si stava dirigendo verso il villaggio. I bambini le urlarono di non avvicinarsi agli "extraterrestri", ma la donna non li senti' e quando si trovo' nei pressi dell'essere, entrambi scomparvero senza alcun rumore. Di li' a qualche secondo la donna "ricomparve" a qualche centinaio di metri di distanza, e si allontano' urlando.

Intanto una seconda sfera, uguale alla prima, fece la sua comparsa in cielo e, come la prima, scese a terra, suddividendosi in due semisfere tra le quali comparve un altro essere senza testa. Poi comparve una terza sfera, e la sequenza si ripet‚ identica; poi una quarta, da cui pero' non usci' alcun essere.

Il tutto sarebbe durato circa mezz'ora, poi le sfere e gli esseri scomparvero cosi' come erano apparsi.

 

 

 

 

 

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