Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
">

LOGO-SITO-19-gennaio

10 ottobre 2012 3 10 /10 /ottobre /2012 20:51

 

Sack AS-6

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Germania nazista sviluppò diversi modelli di aeroplani dal profilo alare circolare. Uno dei pochi che riuscì a volare fu il Sack AS-6, che si sollevò in aria per la prima volta nel 1944. Lo sviluppo, attraverso modelli di dimensioni sempre maggiori, venne anche sollecitato dall’interessamento diretto dell’allora responsabile del RLM, gen. Udet, che mise a disposizione strutture ufficiali. Dal modello A.S.5, dotato di motore, il progettista elaborò finalmente l’A.S.6, che venne iniziato nel 01/44 a Lipsia presso la Mitteldeutsche Motorwerke, mentre il completamento venne presso la Flugplatz Werkstatt sulla base di Brandis. La costruzione era basata su una struttura ad ordinate e centine in legno, come il rivestimento.
Era dotato di una pessima manovrabilità per via del fatto che le ali non riuscivano a contrastare efficacemente il movimento rotatorio del motore, e quello che si ritiene l'ultimo esemplare originale è stato fatto a pezzi dai piloti dopo un atterraggio di fortuna in tempo di guerra allo scopo ottenere legname per scaldarsi durante la notte.Vennero effettuate altre 2 prove, sempre a Brandis, e venne registrata una torsione della struttura dovuta al momento di coppia del complesso motore/elica. Nell’attesa di un motore DB più potente, Sack nel tentativo di meglio stabilizzare il velivolo, rientrò in Messerschmitt per studiare e disegnare una versione totalmente nuova ( maggior ala, motore DB.605ASCM/DCM da 2.000hp., elica quadripala, nuovo carrello, nuove superfici di controllo, nuovo timone, ed armamento costituito da 6 cannoni MK.108 ) a cui pose il nome di A.S.7, conosciuto anche come Me.600.
 
 
Vought XF5U
Un design a "tutta ala" per un aereo americano progettato durante gli anni '40 del 1900. Le prestazioni erano promettenti, con una velocità massima di quasi 900 km/h e un carico utile di circa 8 tonnellate, ma la propulsione a elica fu ben presto soppiantata dai motori jet, e nel 1946 il velivolo era già considerato obsoleto.Le prove effettuate in galleria evidenziarono problemi con l'unica superficie di controllo allora presente sull'aereo e costrinse Zimmerman ad aggiungere una coppia di stabilizzatori. Anche con questa modifica il primo volo del V-173 si presentò difficoltoso a causa di una notevole inerzia nella risposta del velivolo ai comandi imposti dal pilota. Questo non impedì alla US Navy di richiedere il completamento del mockup della versione militare del V-173, denominata XF5U e richiesta alla Vought dalla stessa US Navy un anno prima.Il più grosso problema per il V-173/XF5U fu la scatola di ingranaggi che trasferiva la potenza dai motori alle eliche, la quale produceva una quantità inaccettabile di vibrazioni e, stranamente, conteneva componenti in argento.
Couzinet RC360 Aerodyne
Progettato dal francese René Couzinet negli anni '50 del secolo scorso, è un velivolo a forma di disco che non fu mai realizzato perché il governo francese considerò il progetto troppo dispendioso e difficile da realizzare. Questa macchina bizzarra aveva la forma di un disco volante. René Couzinet Tornò in Francia, e senza il sostegno da parte dello Stato per i velivoli eventuali del suo concepimento, Couzinet si interessò ai problemi di decollo verticale (era la moda negli anni Cinquanta). Nel suo stabilimento di l'Ile de la Grande Jatte, a Levallois-Perret, ha costruito un modello 3/5-scale legno della RC 360, che è stato presentato come il futuro del trasporto aereo. Ma, mai disco volante René Couzinet volò, perché l'amministrazione aveva stimato che l'investimento in "lontano" progetto sarebbe sciocco resistenti. L'aliscafo e l'aereo ala multiplo, sono stati due dei sogni grandiosi René Couzinet, in cui credeva con grande convinzione.
Couzinet costruì solo un modello in scala del velivolo, alimentato da tre motori da 135 cavalli ciascuno (sei nel modello finale) e direzionabile tramite 50 piccoli alettoni capaci di garantire un certo grado di manovrabilità. Il pilota sedeva nella capsula al centro del disco.
 

NASA pepp AEROSHELL


 





La Aeroshell pepp è stato creato per testare paracadute per il programma Voyager sbarco su Marte. Per simulare la sottile atmosfera marziana il paracadute doveva essere utilizzata a un'altitudine di più di 160.000 metri sopra la terra. Un pallone lanciato da Roswell è stato utilizzato per sollevare inizialmente il AeroShell. Il pallone alla deriva verso ovest alla gamma missile in cui il veicolo è stato abbandonato ed i motori sotto il veicolo, potenziato a l'altitudine desiderata in cui è stato distribuito il paracadute. I test sono stati condotti nell'estate del 1966. NASA.

Il programma Voyager è stato annullato e sostituito dal progetto molto più piccolo vichingo diversi anni più tardi. Successivamente, la NASA ha usato il nome Voyager per le sonde Voyager 1 e 2 ai pianeti esterni - questi non aveva nulla a che fare con il programma chiamato Marte Voyager. C'è un Aeroshell Pepp rimasto, a distanza White Sands Missile, Nuovo Messico.

Astro Kinetics Dynafan
Presentato per la prima volta nel 1964, il velivolo era una sorta di cappello dotato di una minuscola cabina di pilotaggio aperta. Per volare, il Dynafan sfruttava l'effetto Coanda, la tendenza di un gas (in generale, un fluido) a seguire il contorno della superficie più vicina.
Questo sistema di propulsione eliminava la necessità di rotori, e avrebbe consentito prestazioni pari a quelle di un elicottero. L'aereo è certamente non più di 4 m (13 piedi) di diametro e, con un pilota, doveva pesare un minimo assoluto di 300kg (£ 660) con un AUW probabilmente un significativo 30% -50% in più. Queste cifre indicavano un carico alare rispettabile migliore di 24 kg / m 2 (5lb/ft 2 ) e un rapporto potenza / peso di 4kg/kw o quasi 5lb/hp, facilmente comparabili a molti aerei leggeri convenzionale. L'immagine del 'piattino a forma di elicottero' viene da una rivista di divulgazione scientifica, ma a parte gli articoli dell' epoca, non si sa molto.
AVROCAR VZ-9AV
Uno dei più celebri velivoli a forma di disco, l' Avrocar era stato segretamente costruito tra il 1958 e il 1961 su commissione del governo statunitense. Anche in questo caso viene sfruttato l'effetto Coanda, ma è necessario solo un motore per fornire la spinta necessaria al volo.
Sebbene più maneggevole dei suoi predecessori, l'Avrocar non era adatto al volo supersonico per via della sua forma, e fu inizialmente progettato come "jeep aerea" con compiti simili a quelli che svolsero gli elicotteri americani durante il conflitto vietnamita.
Il velivolo poteva superare una velocità di 400 km/h e una quota di 3.000 metri, con un raggio d'azione di poco superiore ai 200 km e un carico utile di mezza tonnellata scarsa.
 
Lenticular Reentry Vehicle (LRV)
Il progetto è stato classificato come segreto nel 1962 e autorizzato il rilascio pubblico 28 dic 1999.Il velivolo sembra sia stato progettato per trasportare testate nucleari durante la Guerra Fredda, e sganciarle da altezze orbitali. L'origine del concetto è il progetto Pye Wacket, che cercava di elaborare design lenticolari per testate atomiche e convenzionali.
LVR, tuttavia, era molto più che una semplice testata: l'equipaggio di quattro uomini sarebbe stato costretto a vivere per sei settimane in orbita bassa raggiunta tramite un motore a razzo, fianco a fianco ad un reattore nucleare come generatore di elettricità e chissà quante bombe atomiche nella stiva.
Probabilmente, la produzione del velivolo è stata fermata poco dopo il prototipo, e non c'è dato che attesti che il Lenticular Reentry Vehicle si sia mai sollevato da terra.L'esistenza del programma LRV può dare credito al volo militare di piattini ed una teoria di oggetti volanti non identificati . Tuttavia, le caratteristiche di volo del LRV, come descritto da documenti, sono più simili a un livello orbitale per una capsula spaziale dell'era 1960, piuttosto che del movimento rapido e improvviso e cambiamento di velocità: caratteristiche di molte segnalazioni UFO .
Sikorsky Cypher
Verso la fine degli anni '80, la Sikorsky Aircraft creò un piccolo velivolo senza pilota chiamato "Cypher", dal diametro di quasi due metri e un peso di 20 chilogrammi. Il motore che lo faceva sollevare da terra aveva una potenza di quasi tre cavalli, ma si trattava di un prototipo dimostrativo.
Il modello finale pesa 110 kg ed è spinto da un motore da 53 cavalli di potenza. E' stato largamente impiegato durante le dimostrazioni civili nel corso degli anni '90, fino a quando è stato realizzato il prototipo Cypher II, commissionato dalla Marina americana con il nome in codice "Dragon Warrior".L'unico primo prototipo si staccò da terra per la prima volta nell'aprile 1992 e volò fino al 1993. Sin da allora, più di 550 dimostrazioni di volo vennero eseguiti per il governo statunitense.
Velivoli "lightcraft"
E' possibile volare sfruttando la potenza di un laser? Pare proprio di si, come dimostrano i "lightcraft", piccoli velivoli sperimentali spinti da un laser/maser.
Questo genere di propulsione è differente dalle vele solari spaziali, perché sfrutta la creazione di plasma incandescente per poter generare una spinta.
Il concetto è in corso di sperimentazione e miglioramento per la futura (e ancora del tutto ipotetica) realizzazione dell' "ascensore spaziale".La propulsione di un lightcraft dipende dal potere del laser esterno, allora il potere propulsivo non è limitato a questo, quindi viene generato da un macchinario di bordo (i razzi).Nel 1999, le prove da Leik Myrabo in cooperazione con l'esercito degli Stati Uniti mostrarono la fattibilità fondamentale di usare i laser per azionare oggetti in questo modo. La prova riuscì ad arrivare a più di cento piedi, che è comparabile al primo volo di prova di Robert Goddard del suo progetto con un  razzo. Nel 2000, un nuovo record di volo fu stabilito con un volo che dura 10.5 secondi e arrivò a 72 metri.
SiMiCon Rotor Craft (SRC)
Il «disco volante norvegese», chiamato SiMiCon rotor craft (Src), è stato costruito nell'università per la scienza e la tecnologia di Trondheim, in NorvegiaConcept in corso di sviluppo, è un piccolo velivolo senza pilota del diametro di 4,5 metri e finora realizzato solo in scala (1,5 metri di diametro). Ha un profilo circolare, e può volare come un aereo tramite la spinta di motori a reazione, o come un elicottero estraendo un set di quattro pale dalla fusoliera.È il nuovo aereo senza pilota che sarà utilizzato nei prossimi anni nel controllo ambientale o per azioni militari. E che potrebbe sostituire negli Usa i modelli attuali. Questi ultimi, infatti, richiedono lunghe piste per il decollo, sono lenti e non possono stazionare nel cielo.Per fermarlo in aria o farlo atterrare il pilota fa fuoriuscire le pale: il velivolo ridiventa elicottero. Piccolo e agile, può essere trasportato da un grosso camion che potrà funzionare anche da pista di decollo.
«Le sue possibili applicazioni sono numerose: dalla ricognizione di aree a scopi bellici oppure scientifici al controllo di edifici per motivi antiterrorismo, al monitoraggio di zone a rischio in seguito a incidenti ambientali» spiega Ragnvald Otterlei, uno degli ingegneri progettisti.

Condividi post
Repost0

commenti

 FORUM

Cerca

nuovo sito conte critico

Archivi

Testo Libero

Articoli Recenti

  • Il 2021 tra le incognite del Covid. Ecco cosa dicono le profezie del Ragno nero
    Profezia del Ragno Nero del 2021. Una profezia che ha già nel passato dimostrato di essere attendibile. Basti pensare che l’anno scorso la profezia parlava sia del Covid che del Recovery found. Quest’anno l’anno sarà caratterizzato dalla “Corona di San...
  • Una lunga attesa
    Ciao a tutti, miei cari lettori. Il tempo passa, inesorabile, con la pandemia, senza una pandemia, che fuorvia una vita o meglio la destabilizza, fino a mutarla, con stressanti perdite di tempo e di idee che mutano come le varianti covid. Da tempo non...
  • Covid 19: il fuoco greco
    Analogia di un comportamento simile. Mi spiego: Wuang (Cina), nell' anno 2019,nei laboratori speciali dove si manipolano i ceppi virali, con molta probabilità inizia, tramite laboratorio, una lavorazione su di un virus con fattezze simili all' influenza...
  • I segreti del penultimo manoscritto di Qumran
    Un panorama ormai noto: le pareti a strapiombo sul Mar Morto nella zona di Qumran. (foto Franco56 / Wikimedia Commons) Due ricercatori universitari di Haïfa (Israele) hanno ricostruito i contenuti di uno degli ultimi rotoli di Qumran ancora da interpretare....
  • Cosa c’è alla fine del buco più profondo della Terra?
    Per rispondere a questa domanda basterebbe affermare: “rimuovi questo tappo di metallo arrugginito che vedi nella foto e troverai il buco più profondo della Terra”. Tuttavia, ed è davvero singolare, sappiamo molto di più su alcune galassie lontane che...
  • Sensazioni fantasma: il mistero di come il cervello tocca il processo
    Hai mai pensato che qualcuno ti avesse toccato il braccio sinistro quando, in effetti, avevano raggiunto la tua destra? Gli scienziati conoscono questo fenomeno come una sensazione fantasma e può aiutare a far luce su come i processi del cervello umano...
  • Abhigya Anand e la sua teoria sulla prossima catastrofe
    Saturno e Giove il 21 dicembre che è il giorno del solstizio ci appariranno vicinissimi, un allineamento che è stato visibile solo 800 anni fa, tra il 4 e il 5 marzo del 1226. Ultimo aspetto da sottolineare: Abhigya Anand avrebbe pure previsto il ritorno...
  • Alla scoperta delle Grotte Alchemiche nella magica Torino sotterranea
    Torino: la città magica, la città esoterica, la città occulta. E la città alchemica. Tra le mille narrazioni, simbolismi, leggende che permeano il capoluogo più misterioso d’Italia, la possibilità che nel suo sottosuolo si celino dei passaggi interdimensionali....
  • Commemorazione dei defunti: il 1 novembre
    Il 1 Novembre si celebra la festa di Ognissanti, una festività religiosa dedicata appunto a tutti i santi, quindi idealmente è il giorno dell’onomastico di chiunque porti un nome legato alla figura di un martire beatificato. Ognissanti è una solennità...
  • L' insostenibile leggerezza dell' essere umano
    Covid19, ultima frontiera: nonostante sacrifici e privazioni, lockdown, in casa, privati delle libere uscite, fondamentalmente per il bene primario della vita stessa e per rispetto di chi lavora negli ospedali in maniera sempre più oltre il limite della...

statistiche accessi

IL CONTE E IL DUCA

 

      thumbnail

 http://i.imgur.com/53qQJ.jpg