Una curiosità vivace e una mente speculativa hanno portato Leonardo da Vinci a spaziare praticamente in ogni campo del sapere umano del suo tempo: dalle invenzioni e creazione di macchine, all'architettura, alla botanica, alla fisiologia, alla fisica, alla filosofia, alle lettere, alla pittura ed alla scultura. Utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione e integrando le proprie competenze, Leonardo da Vinci ha dedicato la sua vita e le sue opere all'indagine della realtà.Per Leonardo da Vinci la guerra era «pazzia bestialissima». Ma, da uomo pratico qual era, sapeva benissimo che Ludovico il Moro, lo spietato signore di Milano, di quella pazzia era un appassionato. Così, nell'anno 1482, presentandosi al «Signore illustrissimo» della dinastia sforzesca, sa quali corde deve toccare. Nella lettera in dieci punti scritta a Ludovico, Leonardo, già famoso come artista e pittore, si offre infatti come ingegnere militare. E promette bombarde potentissime, ma anche «comodissime et facili da portare», propone di costruire «ponti leggerissimi e forti», suggerisce mirabolanti macchine da assedio e da battaglia: «Farò carri coperti, securi e inoffensibili, e quali entrando intra li inimica con le sue artiglierie, non è sì grande moltitudine di gente d'arme che non rompessimo. E dietro a questi potranno seguire fanterie assai, illese e senza alcun impedimento».
Il bellicoso Moro fu sedotto da queste prospettive. E prese Leonardo al suo servizio, per 17 anni, fino al 1499. Quando l'artista deve lasciare Milano perché Ludovico è stato travolto dalla sua stessa sete di battaglie, sconfitto sul campo e trascinato in prigione dai francesi. «Il Duca perse lo Stato e la roba e la libertà» annota sconsolato lo stesso Leonardo «e nessuna opera si finì per lui»
Attraverso i codici, scritti e disegni in forma di appunti che ha redatto lungo tutto il corso della sua vita che testimoniano studi, invenzioni di macchine e congegni, ricerche artistiche e letterarie, siamo in grado di srotolare il filo rosso della sua ricerca. Essi rappresentano la dimostrazione del suo procedere mobile e creativo, capace di passare dall'indagine del movimento delle acque agli studi sul volo usando indifferentemente le parole come i disegni.
Le sue analisi hanno supportato lo svolgersi e l'evolversi delle sue opere pittoriche. La pittura viene considerata da Leonardo come l'arte per eccellenza, il fine ultimo e più alto, come dichiara nel Libro di Pittura. Allo stesso tempo, la potenza intuitiva delle sue scoperte, così come l'evolversi del suo pensiero scientifico e artistico, rintracciabili nei suoi dipinti, ne fanno un corpus scientifico di valore unico, dove si manifesta un reciproco scambio, una complementarità intrinseca tra arte e scienza.
Così, se i suoi trattati di anatomia costituiscono il fondamento per la realizzazione nei dipinti di figure tanto armoniche e credibili come quelle della Leda o della celebre Gioconda, allo stesso tempo rappresentano uno dei primi seri approcci alla fisiologia nella storia della medicina, tra cui, per esempio, le indagini dettagliate sulla fisiologia del feto umano, mai realizzate prima d'allora.
Similmente, gli studi di botanica, quelli di ottica e di prospettiva, gli forniscono gli strumenti per realizzare scenari naturali sempre più scrupolosi e verosimili, elaborando una teoria prospettica del tutto originale; ma l'analisi della struttura e del funzionamento dell'occhio sono altresì l'ennesima testimonianza delle sue notevoli intuizioni, che verranno confermate nei secoli successivi dalla scienza moderna.
Leonardo dà dunque vita ad un corpus di opere di incomparabile ricchezza e allo stesso tempo di grande congruità dettata da uno scopo sublime e universale: capire. A seguire, altri articoli che inserisco in homepage: seguite il sito, ho delle novità molto forti.