Adottare una spiaggia in cui le uova delle tartarughe marine si stanno schiudendo e presidiarla per evitare fonti di disturbo, in un periodo delicato per la sopravvivenza e l’equilibrio riproduttivo della specie: un gesto protettivo che in Calabria sta accomunando diverse associazioni ambientaliste e volontari, uniti nell’intento di difendere le Caretta-caretta che vengono a deporre le loro uova sui lidi calabresi, come avviene da decenni ormai sulla costa jonica, dai molteplici rischi e pericoli per gli animali neonati imputabili alcuni alla natura stessa altri all’invadenza dell’uomo. Ed è su questo ultimo fronte che operano i volontari. Le tartarughe Caretta Caretta ci sono anche a Lampedusa e sono una specie protetta e curata da tre strutture differenti: WWF, LegaAmbiente e CTS, non sempre in accordo completo, anzi, spesso con una certa, diciamo così, competitività. Per esempio, i volontari LegaAmbiente presidiano le uova delle tartarughe sulla spiaggia dei Conigli, dove il WWF è stato escluso. A loro volta, i volontari di LegaAmbiente non partecipano alle liberazioni di tartarughe malate, svolte a cura del WWF.
A Bova Marina, a Palizzi e in diverse altre località, i volontari sono impegnati nella sensibilizzazione dei cittadini e dei bagnanti. Come spiega Beatrice Barillaro, presidente del WWF Calabria:
Di giorno facciamo opera di sensibilizzazione tra i pescatori, i bagnanti, tutti gli attori interessati in qualche modo alla problematica dei nidi delle tartarughe. E anche di sera le nostre attività continuano con tante iniziative. Siamo partiti il 3 agosto e la schiusa continuerà fino a settembre, anche ottobre.
La Tartaruga comune (Caretta caretta, LINNEO 1758) è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo. La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane. Di Caretta caretta, come della maggior parte di tartarughe marine, si conosce ancora molto poco.
Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 – 140 cm, con un peso variabile tra i 100 ed i 160 kg. La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti. Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro, a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche pre – frontali ed un becco corneo molto robusto.Ci sono dei campi di volontariato del WWF organizzati a protezione delle tartarughe e della schiusa delle uova:
Abbiamo organizzato turni settimanali e i volontari, una quarantina circa, sono tutti del centro e del nord Italia, spiega ancora la Barillaro. Questo è il veicolo per fare turismo. La gente viene qui per godere di questo spettacolo naturale, non per guardare gli ecomostri o i depuratori che non funzionano
Il messaggio è chiaro e diretto: difendere le bellezze naturali e la vita della flora e della fauna marina è utile anche a risollevare l’economia turistica del Meridione, più di qualsiasi villaggio stereotipato di cemento:
Bisogna preservare questi posti perché sono un’attrazione turistica vera per la Calabria. Ogni anno combattiamo con le amministrazioni che continuano a usare i mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge e fanno costruire i capanni ovunque. Dovrebbero fare più attenzione.
Le tartarughe ringraziano.
[Fonte: Adnkronos Sostenibilità]