L’uomo è ricercato per l’omicidio di un vicino con il quale era in lite. “Vogliono uccidermi’: sono le parole di John McAfee, il noto informatico americano pioniere dei programmi software antivirus, ricercato da giorni in Belize (lo Stato in cui vive) per l’omicidio del suo vicino di casa.
RICERCATO - Marco Vidal, capo dell’Unità per la Soppressione delle Gang di Belize City ha spiegato che John McAfee è ricercato in relazione all’omicidio di Gregory Paul, ucciso con colpi di arma da fuoco nella sua casa a San Pedro Town, sull’isola di Ambergris. I due avevano rapporti tesi negli ultimi tempi: Paul aveva denunciato i comportamenti “incivili” di McAfee, che avrebbe ripetutamente esploso colpi di arma da fuoco negli ultimi giorni e che a suo dire teneva male i propri cani.
SONO INNOCENTE - McAfee è in fuga da oltre due giorni, da quando la polizia è arrivata nella sua abitazione in riva al mare. “Mi sono nascosto sotto la sabbia”, ha raccontato a Wired che è riuscito a contattarlo, spiegando di essere innocente. Non è lui che ha sparato alla testa a Gregory Faull, trovato in casa in una pozza di sangue. L’audio originale della telefonata è disponibile sul sito, pubblicato con il suo consenso.
LE LITI - Vittima con la quale McAfee non aveva buoni rapporti. Tanto che in passato c’erano state delle denunce che avevano vito sil vicino lamentarsi dei cani di McAfee, quattro dei quali sono stati trovati avvelenati venerdì, facendo pensare a una possibile vendetta dell’americano che ora si professa innocente.
LA PARANOIA - McAfee, 67 anni, al telefono afferma di nascondersi a casa di un amico e di temere per la sua vita. “Non sono paranoico, vogliono uccidermi, non c’è dubbio. Vogliono torturarmi. Sapete quello che accade nelle carceri in Centro America pur di avere delle informazioni dai detenuti, pur di far firmare loro dichiarazioni Dio sa su che cosa”.
McAfee si è detto certo che prima o poi lo scoveranno: ‘Il Belize è un Paese piccolo e io sono facilmente riconoscibile’ a causa dei miei tatuaggi.
PROSPETTIVE GRAME - Al telefono con Wired ha detto di non avere altri piani che continuare a nascondersi nella casa in ci si trova il più a lungo possibile, avendo troppa paura di avventurarsi all’esterno e di essere catturato dalla polizia locale.