La nuova regione attiva solare 1499 sembra in rapida crescita, con scoppiettanti e ripetuti brillamenti solari di classe M, di cui gli ultimi registrati nel pomeriggio di oggi tra le 13:32 e le 18:50 rispettivamente. Questo sviluppo potrebbe essere il presagio di un’attività solare maggiormente pronunciata nei prossimi giorni. Ibrillamenti solari o flare, sono gigantesche esplosioni che avvengono sul Sole che inviano energia, luce e particelle ad alta velocità nello spazio. Queste eruzioni sono spesso associate a tempeste magnetiche solari note come espulsioni di massa coronale (CME). Sono certamente i più comuni eventi solari, ma non gli unici. I brillamenti più intensi sono conosciuti come “brillamenti di classe X”, in un sistema di classificazione che divide i brillamenti solari in base alla loro forza. Quelli più piccoli sono invece di classe A, seguiti dalla classe B, C, M. Ogni lettera rappresenta un aumento di 10 volte della produzione di energia. Quindi un evento di classe X è dieci volte più violento di uno di classe M e 100 volte più intenso rispetto alla classe C. All’interno di ciascuna classe, vi è una scala suddivista da 1 a 9 che contraddistingue una sottosezione. I brillamenti di classe C sono troppo deboli per influenzare in modo significativo il campo magnetico della Terra. Quelli di classe M invece possono causare blackout radiofonici molto brevi ai poli, e tempeste di radiazioni che potrebbero mettere in difficoltà gli astronauti nello spazio. L’astronomo dilettante John Stetson ha fotografato l’attività delle macchie solari in corso dal Maine (Fotografia in allegato). “Queste regioni solari attive stanno producendo brillamenti di classe M e C, molto semplici da osservare attraverso il mio telescopio H-alfa“, dice Stetson a Spaceweather. Le previsioni della NOAA stimano una probabilità del 25% di nuovi flare di classe M, anche se probabilmente si tratta di una previsione sottostimata considerato il rapido sviluppo dei campi magnetici nella regione solare.