Blackout di telefoni e internet, bufera sulle
compagnie ma la colpa è di una Tempesta Solare
[FONTE : NATIONAL GEOGRAPHIC ITALIA]
Le tre esplosioni avvenute sulla superficie solare il 10 e 11 giugno riprese nello spettro dell'ultravioletto dal Solar Dynamics Observatory della NASA. Fotografia per gentile concessione NASA/SDO
Negli ultimi giorni il Sole si è scatenato: sulla sua superficie si sono verificati tre "brillamenti" di classe X, le più potenti forme di tempesta solare. Si tratta di violente emissioni di radiazioni che coinvolgono aree della superficie solare molto più grandi del nostro pianeta.
Le due esplosioni consecutive di martedì 10 giugno si sono originate nella regione sudorientale del Sole. Ciascuna ha scagliato verso la Terra un miliardo di tonnellate di particelle cariche. L'arrivo di queste particelle nell'atmosfera terrestre può causare disturbi alle trasmissioni radio e ai segnali GPS: e in effetti martedì le comunicazioni ad alta frequenza hanno subito una serie di brevi black-out. La conseguenza più tipica per questo tipo di inconvenienti è il rallentamento dei voli che si svolgono lungo le rotte polari.
Secondo la NASA, le due eruzioni erano di classe X2. Il livello X è il più alto nella scala di misurazione delle tempeste solari, e le tempeste di classe X2 sono due volte più intense di quelle di classe X1.
Ma il Sole non si è calmato, e mercoledì 11 una nuova eruzione si è verificata nella stessa regione: come le altre, anche questa è
stata registrata in tempo reale dalle telecamere del Solar Dynamics Observatory, la sonda della NASA che tiene sotto controllo la nostra stella 24 ore su 24.
Quando il materiale eruttato dal Sole viaggia molto lontano dalla superficie della stella si parla di espulsioni di massa coronale, o CME. Secondo le previsioni della NOAA, l'agenzia per l'atmosfera e gli oceani del governo degli Stati Uniti, le CME generate dalle tre eruzioni dovrebbero raggiungere il campo magnetico terrestre entro la giornata di oggi, forse causando una piccola tempesta geomagnetica. Buone notizie per chi ama osservare i cieli notturni, che alle latitudini più alte potrebbero illuminarsi di spettacolari aurore solari.
Intanto la furia del Sole non sembra volersi interrompere: siamo in fatti al picco del ciclo undecennale di attività della nostra stella. Due macchie solari di nuova formazione si stanno posizionando in direzione del nostro pianeta: secondo gli studiosi i loro campi magnetici sono instabili, il che vuol dire che potrebbero generare eruzioni in qualsiasi momento. Insomma, il meteo spaziale prevede turbolenze ancora per qualche tempo.
Blackout di telefoni e internet, bufera sulle
compagnie ma la colpa è di una Tempesta Solare
tratto da: http://www.meteoweb.eu
Continuano i disservizi alle linee telefoniche e internet per alcuni gestori, in modo particolare Wind e Fastweb, ma anche Infostrada, Tim, Tre e altre compagnie. I blackout, inoltre, non si stanno verificando solo in Italia. Si tratta di disservizi diffusi a macchia di leopardo, in base ai danni provocati ai satelliti.
Intanto è bufera su alcune compagnie al punto che “l’Agcom e l’Antitrust chiedano spiegazioni a Wind per il pesante blackout che ha colpito la rete internet e della telefonia fissa e mobile“, come ha dichiarato la deputata del Partito democratico componente della commissione Telecomunicazioni, Lorenza Bonaccorsi. “Sui sociali network – spiega Bonaccorsi – si sono riversati migliaia di utenti che protestano per il blocco del servizio. A parte uno scarno comunicato di Wind, che parla di generiche ‘difficolta”, non ci sono informazioni sulla durata del black-out e gli utenti sono stati lasciati sostanzialmente abbandonati per ore“.
“Lavoratori, professionisti, imprenditori, famiglie: sono rimasti tutti al buio. E’ opportuno che le autorita’ di vigilanza verifichino cosa e’ successo e a chi vanno attribuite le responsabilita‘”. Contattati da LaPresse, i portavoce di Wind Wind confermano, quanto riportato da una nota ufficiale che conferma come “da alcune ore si stanno registrando disservizi generalizzati sulla rete fissa e mobile“. Wind conferma che si “sta lavorando intensamente per ripristinate il regolare servizio“. La società conferma “che assicurerà un tempestivo aggiornamento sui tempi di risoluzione“. La compagnia al momento non ha ufficialmente confermato le cause dell’odierno black-out, né si possono di conseguenze fornire tempistiche per la ripartenza del servizio. Viene confermato che i disservizi avvengono a macchia di leopardo, colpendo a seconda delle zone i cellulari, i telefoni fissi o il traffico dati, o come in alcune zone tutti e tre i servizi contemporaneamente.
In realtà, come abbiamo già scritto stamattina e come avevamo previsto già dalla giornata di ieri, il problema di questo blackout deriva da una tempesta solare la cui onda d’urto ha raggiunto la Terra proprio nella giornata odierna. Nelle scorse ore, infatti, l’attività solare si è improvvisamente risvegliata. Sulla nostra stella si sono verificati tre brillamenti di classe X in sole 24 ore, registrando uno dei periodi più prolifici del ciclo undecennale. Ad una prima analisi sembrava che le nubi di plasma e di particelle cariche, ossia l’onda d’urto degli eventi, non fossero dirette verso il nostro pianeta, ma ulteriori e più approfondite osservazioni hanno suggerito che una parte di tale materiale ha colpito il nostro campo magnetico proprio stamattina.
L’onda d’urto sta mettendo fuori uso alcuni satelliti di telefonia mobile e i sistemi di comunicazioni GPS, per cui si stanno verificando brevi ma estesi blackout. La protezione offerta dal campo magnetico terrestre, che assorbe la maggior parte delle particelle nocive per la nostra salute, fa si che i brillamenti risultino innocui. Tuttavia, specie quelli di classe X, come quelli avvenuti nelle scorse ore, possono causare un malfunzionamento dei satelliti e disturbare lo strato di atmosfera attraverso il quale passano le comunicazioni, causando delle interruzioni. Adesso è impossibile ipotizzare quando la situazione tornerà alla normalità.
COS’E’ UN “BRILLAMENTO” O “FLARE” SOLARE - Un “brillamento”, chiamato anche “flare” solare, è un gigantesco crepaccio che si apre sulla fotosfera solare, cioè sulla sua superficie. Precisamente i brillamenti sono i punti di uscita dei campi magnetici solari dalle profondità del suo mantello, perché eiettano fasci di particelle elettricamente cariche, oltre che potenti getti radiativi. Però nei massimi di attività, assieme ai flare compaiono anche le macchie, che sono altre “voragini” che si aprono sulla fotosfera, ma in cui le linee di forza dei campi magnetici, incurvati dalla rotazione differenziale, oltre che dalla potente gravità, rientrano dentro il Sole.