Quando le notizie diventano una strana rincorsa alle paure della gente comune, si arriva nache a presagire e mettere in allarme città intere, senza preoccuparsi delle conseguenze: stiamo parlando della notizia che informerebbe Napoli, di un terremoto che dovrebbe verificarsi l' 11 dicembre 2012: su quali prove, studi o documenti affermare tali notizie? Partiamo dall' inizio allora:
Un sito americano: “Martedì 11 terrificante terremoto a Napoli”
secondo il sito americano quakeprediction.com, nel corso della giornata di martedì 11 dicembre un terremoto interesserà la città di Napoli.
Il lato curioso della questione è che, sul grafico esplicativo, la percentuale di concretizzazione dell'evento è pari al 100%!
La notizia, pubblicata dal quotidiano Il Mattino, ha fatto il giro della Penisola ed ha messo, giustamente, in allarme i cittadini napoletani.
Il gestore del sito americano, Luke Thomas, si definisce come un earthquake predicter, ossia previsore di terremoti, ed afferma che non è affatto un geologo.
Il suo "metodo" di previsione, spiega Thomas, si basa su nove criteri: “cambiamento della temperatura dell’acqua, rilevazioni delle frequenze sonore, piccoli scosse telluriche, comportamento degli animali, comportamento degli uomini, fasi lunari, intervallo di tempo tra un terremoto ed un altro, rilevazioni satellitari”.
Sappiamo che il monte Pollino, da parecchio tempo crea paure tra la popolazione per via di leggeri terremoti che disturbano i sonni dei civili, facendoli talvolta scappare da casa per delle scosse più forti e poco prevedibili. L' ultima scossa più importante, è stata registrata all'1.05 nella zona del massiccio del Pollino è stata avvertita anche in tutta la provincia di Salerno e in maniera particolare a Sapri e nel golfo di Policastro dove molta gente è scesa in strada, preferendo trascorre la notte nelle auto. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 6,3 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune potentino di Rotonda e di quelli cosentini di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno.
"Il sisma ha provocato panico tra le persone - racconta al telefono il capitano Emanuele Tamorri, comandante della compagnia carabinieri di Sapri - la scossa è stata avvertita dall'intera popolazione ma fortunatamente, al momento, nel golfo di Policastro non si registra alcun danno".
Intanto il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione. Gabrielli incontrerà l'unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell'ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma. Sono state registrate finora oltre 100 repliche. Lo ha reso noto il funzionario di sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. Intanto però sale la preoccupazione in tutto il golfo di Policastro dove nei mesi scorsi sono state avvertite già altre scosse.
Talmente coraggioso che anche -6aprile.it-, sito nato dopo il terremoto che sconvolse l’Aquila, è arrivato a dichiarare di fare attenzione alla bufala, mettendo in guardia dalla pericolosità delle affermazioni di Luke Thomas. Addirittura qui si cita la falsa predizione Bendandi per la quale Roma sarebbe stata distrutta da un terremoto l’11 maggio 2012. Un solo appunto: anche il Mattino ha ricordato che i terremoti non si possono prevedere. Non hanno dato spazio a Thomas in quanto detentore del verbo. Hanno solo messo in guardia tutti coloro che condividevano il messaggio su Facebook. Altro che ribalta. L’unica che possiamo definire tale è quella di soggetti che cercano facile pubblicità. Quando invece non fanno altro che alimentare il panico. Come sostiene il Mattino che ci ricorda come Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.
Per verificare poi l’esattezza di queste previsioni, veniva indicato proprio per il 7 dicembre una probabilità di terremoto su Napoli del 92 per cento. Ora riguardate le rilevazioni dell’Ingv. E non è tutto. Il responsabile di questo sito, Luke Thomas, si qualifica come “previsore di terremoti” ma ammette di non essere affiliato in alcun modo all’associazione geologica americana. Thomas spiega anche che si basa su nove criteri per la definizione dei terremoti che vanno dall’aumento della temperatura dell’acqua alle rilevazioni delle frequenze sonore, dei piccoli terremoti, il comportamento degli animali, il comportamento degli uomini, le fasi della luna, l’intervallo di tempo tra un evento sismico ed un altro, le rilevazioni satellitari, il cambiamento della temperatura.