3 maggio 2013
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17:20
Il tornado che abbiamo avuto la sfortuna di vedere sull' Eminlia, ha creato non pochi disagi: si è abbattuto nel pomeriggio nella zona al confine tra il modenese e il bolognese, in particolare nella zona di Castelframco Emilia, ha causato anche quattro o cinque feriti. E’ quanto risulta dalle prime informazioni divulgate dal 118 di Bologna, che ha specificato, tuttavia, che gli interessati non destano preoccupazione. Colpiti anche anche diversi comuni nel bolognese: da Argelato a San Giorgio di Piano,a Bentivoglio, a Sant’Agata bolognese. La protezione civile regionale sta valutando i danni: si parla dello scoperchiamento di alcune abitazioni e di alcuni capannoni. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco.
I tornado sono un fenomeno che in questo periodo purtroppo si riaffaccia nella nostra quotidianità: sono violento vortice d'aria, del diametro fino a qualche centinaio di metri, che si origina alla base di un cumulonembo e giunge a toccare il suolo.
Le trombe d'aria sono fenomeni meteorologici altamente distruttivi e nell'area mediterranea rappresentano il fenomeno più violento verificabile sia pure con frequenza non elevata. Sono associati quasi sempre a temporali estremamente violenti, possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche di 500 km/h.Il processo di formazione di una tromba d'aria è legato a caratteristiche atmosferiche particolari. Le condizioni propizie per la formazione di cumulonembi si trovano negli ambienti fortemente instabili, caratterizzati da venti variabili a seconda dell'altezza e dalla presenza di una massa di aria calda e umida, sovrastata da quella fredda e secca a un'altezza di circa 1500 metri. Nel caso l'aria a bassa quota venga costretta a risalire, a causa di perturbazioni e fronti d'aria, allora salendo si raffredda, si espande, innesca la condensazione e infine la formazione di una nube avente una base appiattita. A questo punto queste parti d'aria si riscaldano fino a una temperatura maggiore dell'ambiente, quindi acquisiscono la libertà di salire ulteriormente a una velocità elevatissima (250 km all'ora) formando un cumulonembo torreggiante. Quando queste parti d'aria riscendono dalla stratosfera si incanalano ai lati del cumulonembo dando luogo all'incudine della tromba d'aria.
il video: