L'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean) del Cnr ha, fin dalla sua fondazione nel 1927, un legame importante con la cantieristica navale, militare e civile. L'Istituto, già noto come ‘Vasca navale‘,è stato tra i primi centri di ricerca al mondo in questo settore. Forte di notevoli infrastrutture sperimentali, riceve molte commesse dall'esterno e ha una naturale vocazione al trasferimento tecnologico sia diretto, con prototipi e progetti sviluppati intra muros, sia indiretto, attraverso consulenze e test. Il rapporto con la Marina militare è tra i più consolidati.
"Molte attività che svolgiamo con la Marina hanno prodotto risultati applicativi interessanti", spiega Emilio Campana, responsabile dell'Insean-Cnr. "Tra quelle più recenti e di immediato impiego il Qpp (Quiescent Prediction Period), lo studio di un sistema di appontaggio per i velivoli di portaerei e portaelicotteri da utilizzarsi quando le navi perdono operatività per le oscillazioni del ponte. Anche nelle ‘tempeste perfette' ci sono periodi in cui le onde e i moti della nave sono notevolmente ridotti (chiamati 'periodi di quiescenza'), prevederli con almeno 30 secondi d‘anticipo dà maggiore sicurezza ai piloti dei velivoli che devono rientrare a bordo. Il sistema è utile anche per il rimorchio e il recupero di oggetti trainati, dei mezzi Rov e di mezzi da sbarco o di salvataggio".
Il progetto Qpp nasce dallo sviluppo di un sistema per acquisire in tempo reale la conformazione della superficie del mare e dallo studio di modelli matematici per prevedere il moto della nave. Claudio Lugni dell'Insean-Cnr, Francesco Serafino e Francesco Soldovieri dell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente di Napoli (Irea) del Cnr hanno sviluppato il sistema radar alla base del Qpp, che si è mostrato tanto utile e affidabile da far nascere l'idea di trasferirlo all'industria. È nato così lo spin-off Remocean (www.remocean.it), che ha permesso di ingegnerizzare e commercializzare il sistema, guadagnando importanti riconoscimenti come l'ItaliaCamp competition (www.italiacamp.it).
"Remocean è già stato istallato su diverse navi civili e militari", spiega Lugni. "La sua adozione offre maggiore sicurezza a chi si trova a navigare in situazioni difficili. Oltre a dare informazioni precise sul moto ondoso in arrivo, rileva con grande sensibilità oggetti affioranti come iceberg, barche e scogli. È in grado di effettuare anche monitoraggio costiero, misura della batimetria e oil-spill detection".
Altri progetti sviluppati dall'Insean in collaborazione con la Marina riguardano lo studio della complessa interazione tra la scia di un'elica e il timone, una delle principali problematiche della propulsione navale, dell'idrodinamica dei sommergibili, dei rivestimenti per ridurre il consumo di carburante. Altri temi di ricerca riguardano la politica marittima europea integrata: trasporto eco-sostenibile e sfruttamento sostenibile del mare. L'Insean, inoltre oltre si occupa del controllo del rumore, della resistenza strutturale delle navi e della sicurezza dei passeggeri, un tema di drammatica attualità. Offre consulenze per varie Marine, inclusa la Us Navy, industrie aerospaziali internazionali e al mondo sportivo: le canoe olimpiche azzurre e le barche italiane di Coppa America (da ‘Il Moro di Venezia' a ‘Luna Rossa') sono state testate negli impianti dell'Istituto.
Fonte Emilio Fortunato Campana , Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale, tel. +39 06 50299270, email e.campana@insean.it