Stanchi del caldo e delle torride giornate estive? A giudicare dal meteo non si direbbe, ma ci siamo quasi: mancano infatti ormai solo poche ore all’inizio dell’autunno nel nostro emisfero e domani si esce ufficialmente dall’estate. Dal punto di vista astronomico l’autunno avra’ inizio alle 2.29 a.m. del 23 settembre sul meridiano di Greenwich, cioe’ alle 4.29 in Italia, e contestualmente, con l’equinozio di domani, nell’emisfero Sud comincera’ la nuova primavera. Ma siamo proprio sicuri che la notte e il giorno abbiano la stessa durata, come ci hanno insegnato a scuola? Joe Rao, insegnante e conferenziere presso il New York’s Hayden Planetarium, oltre ad essere tra i piu’ noti presentatori del meteo negli Usa, nella sezione Skywatching della testata online Space.com si e’ divertito ad abbattere questo mito. EquinozioIn effetti, come riporta il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, Media Inaf, la parola equinozio deriva dal latino aequinoctium, ovvero ”notte uguale”. Pensare ad esso pero’ come ad una giornata in cui la durata della notte e quella del giorno siano esattamente identici e’ una grande semplificazione. Sarebbe cosi’ nel caso in cui la luce del Sole sparisse dal cielo una volta che esso sia calato dietro l’orizzonte, e quindi se la Terra non avesse un’atmosfera e non esistesse il crepuscolo. In tal caso in effetti il Sole sparirebbe e apparirebbe, passando la meta’ del tempo al di sopra e l’altra meta’ al di sotto dell’orizzonte. La luce del Sole viaggia in linea retta nello spazio, ma quando attraversa l’atmosfera terrestre la sua traiettoria viene incurvata a causa del fenomeno della rifrazione. La rifrazione atmosferica svolge dunque un ruolo fondamentale in questo processo, aumentando il diametro apparente del disco solare, sia quando esso sorge che quando tramonta. Cosi’ quando il Sole ci appare come un’enorme pallone arancione sull’orizzonte si tratta di un’illusione ottica dovuta proprio al fenomeno della rifrazione, perche’ in realta’ il Sole si trova gia’ completamente sotto la linea dell’orizzonte. EquinozioOltre al fatto che la rifrazione anticipa di fatto l’alba e ritarda il momento del tramonto c’e’ un altro fattore che rende il giorno piu’ lungo della notte durante l’equinozio: vengono infatti definiti alba e tramonto i momenti in cui il primo e l’ultimo pezzetto di Sole sono visibili sull’orizzonte, non quando lo sia il centro esatto del disco solare.
E’ questa la ragione per cui consultando un almanacco o un giornale per controllare l’orario previsto per il sorgere ed il tramontare del Sole ci si rende conto che il periodo e’ un po’ piu’ lungo di 12 ore. A New York City, ad esempio, domani l’alba e’ prevista alle 6:43 a.m., mentre il tramonto alle 6:54 p.m., quindi la luce durera’ non 12 ore esatte, ma 12 ore e 11 minuti. Per avere la stessa quantita’ di luce e di buio dovremo aspettare il 26 settembre, quando in effetti il Sole sorgera’ alle 6:47 a.m. e l’ultimo raggio di luce sparira’ esattamente 12 ore dopo. Al Polo Nord invece il Sole in questo momento sta tracciando un cerchio a 360 gradi intorno al cielo, sfiorando l’orizzonte. Teoricamente allo scoccare dell’equinozio d’autunno dovrebbe scomparire completamente, ma l’ultimo pezzetto di Sole visibile sparira’ dalla vista soltanto 52 ore e 10 minuti dopo. Miti astronomici, insomma, come la convinzione che nell’Artico si avvicendino 6 mesi di luce e 6 mesi di buio. Al Polo Nord il buio completo non durera’ affatto 6 mesi, bensi’ solo 11 settimane. Di certo c’e’ invece che con il tramonto di stasera l’appuntamento con l’estate e’ per l’anno prossimo.
http://www.meteoweb.eu/2014/09/notte-dellequinozio-dautunno-lora-x-alle-0429-italiane/326427/