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18 novembre 2019 1 18 /11 /novembre /2019 23:22

Quando sentiamo parlare di alieni la maggior parte di noi immagina omini verdi o i famosi “grigi”; qualcuno interessato all’ufologia va oltre e immagina rettiliani, pleiadiani, nordici … fino ad arrivare a circa una settantina di specie diverse che sarebbero entrate in contatto con gli esseri umani.

La verità è che finora non abbiamo prove inoppugnabili (almeno non tutti gli esseri umani ne vengono messi a conoscenza) dell’esistenza di creature aliene evolute, ma se solo ne trovassimo una potremmo ragionevolmente ipotizzare la presenza di migliaia, se non di milioni, di razze intelligenti nel nostro universo.

Sinceramente degli “iargani” non avevo mai sentito parlare e informandomi sui vari siti e blog italiani in rete ho letto delle cose talmente fantasiose che stavo per rigettare l’ipotesi della loro esistenza; poi sui siti stranieri ho capito che sono davvero in molti a credere alla loro esistenza e mettendo insieme le testimonianze di chi crede di averli incontrati ho trovato un filo logico piuttosto interessante.

 

Uno dei massimi esponenti della teoria degli iargani è l’ingegnere olandese Stefan Denaerde, che nell’estate del 1967 ebbe il suo incontro ravvicinato. Il suo è uno dei rarissimi casi in cui gli esseri umani sono stati testimoni di USO e non di UFO: Denaerde era in vacanza con sua moglie Miriam e i suoi tre figli e stava navigando nel Mare del Nord a largo di Oosterchelde con un veliero di 16 m. L’incontro fu in realtà uno scontro: l’imbarcazione urtò qualcosa di solido, ma invece di uno scoglio affiorante l’uomo vide davanti a sé un oggetto metallico largo circa 15 m che stava lentamente salendo in superficie. L’incidente non causò danni gravi alla fusoliera e l’oggetto si fermò proprio contro lo scafo; da esso uscirono ben 8 creature umanoidi alte oltre 2,5 m, che dopo aver controllato anche loro i danni al loro veicolo, salirono a bordo della barca e si avvicinarono a Denaerde.

Con suo enorme stupore sentì gli esseri umanoidi parlare una lingua quasi umana, solo leggermente più sgraziata e dal tono metallico, ma non riuscì a comprendere cosa dicessero. Li osservò parlottare tra loro ed usare uno strumento al polso che sembrava regolare la loro voce; al termine una delle creature riprese a parlare e Denaerde si accorse che aveva iniziato a pronunciare delle parole conosciute, come se fosse una lingua antecedente il suo olandese. Man mano che la creatura parlava e che l’uomo cercava di interagire con loro quel dispositivo regolava i termini e dopo alcuni minuti fu in grado di comprendere il senso di gran parte delle sue parole.

Stefan Denaerde, alias Adrian Beers, dopo quell’incontro divenne un contattista e più volte parlò della sua esperienza; scrisse anche il libro “Buitenaardse beschaving” in cui ha riportato tutti i dettagli.

Iniziamo con la descrizione delle creature.

Gli iargani sono umanoidi alti e robusti, con arti simili a quelli dei gorilla e un abbozzo di criniera dietro la nuca; il corpo però è snello e la testa sembra un incrocio tra quella umano e quella di un cavallo, anche se molto appiattita. La pelle varia di colore da sfumature di vaniglia ad un marrone molto scuro. Le mani hanno quattro dita molto lunghe e sottili. Gli occhi sono molto più grandi di quelli terrestri e sono di colore blu o marrone. Le orecchie sono più piccole de umane e sono arrotondate.

Denaerde ha affermato che quell’incontro era stato organizzato nei minimi dettagli dagli iargani e si protrasse per due giorni all’interno del loro disco volante, dove gli spiegarono da dove provenivano, come si articolava la loro società e perché alcuni di loro avevano delle basi sui fondali oceanici del nostro pianeta.

Dissero di provenire dal pianeta Iarga e l’uomo identificò la posizione spaziale del pianeta a circa 10 anni luce di distanza, probabilmente nel sistema stellare Epsilon Eridani; se fosse vero gli alieni vivrebbero su Eridani B o Eridani C.

Se la Terra viene descritta come un pianeta blu, Iarga sarebbe un pianeta verde dalla luce soffusa: il pianeta sarebbe completamente ricoperto di nubi che filtrerebbero i raggi della stella e sulla superficie ci sarebbe solo un pallido crepuscolo. Iarga sarebbe più grande del nostro pianeta, avrebbe anche due grandi anelli concentrici come Saturno e avrebbe anche una grande luna.

La civiltà iargana, secondo l’addotto, è ad un livello di sviluppo tecnologico, mentale e sociale molto più avanzato del nostro. La struttura sociale è molto simile alla nostra, così come lo stile di vita: secondo Stefan Denaerde gli iargani insegnerebbero agli esseri umani da secoli come impostare la società e i valori alla sua base; per questo ci sarebbero molte somiglianze con gli insediamenti umani.

I centri abitati sarebbero costituiti da cilindri metallici di circa 300 m di diametro per 100 di altezza all’interno dei quali gli iargani vivrebbero in grandi comunità. Si sposterebbero su sistemi a rotaia magnetica e i veicoli assomiglierebbero a treni dalla forma di torpedine.

La politica si baserebbe su un governo mondiale di quattro saggi che curano gli interessi ed il benessere dell’intera collettività..

 

Non esisterebbero denaro o proprietà private, ma un sistema di equità di risorse, un sistema di leggi per il bene comune e la partecipazione di ogni individuo allo sfruttamento dei materiali.

Da ciò che emerge del lungo rapporto di Denaerde la specie umana non sarebbe frutto di un’evoluzione come spiegata da Darwin, ma di un progetto extraterrestre che purtroppo sta fallendo. Gli iargani e altre poche razze extraterrestri seguirebbero l’essere umano sin dagli albori insegnando loro i principi di uguaglianza, collaborazione e fratellanza; purtroppo loro ritengono che la società terrestre sia un’aberrazione della loro perché, nonostante lo sviluppo tecnologico, si sta impegnando costantemente a calpestare i propri simili e a danneggiare il pianeta che gli permetta la vita.

La loro presenza sul nostro pianeta sarebbe giustificata dal fatto che loro continuino a studiare la nostra evoluzione e cerchino di intercedere con alcuni nostri rappresentanti affinchè raggiungano la pace spirituale necessaria all’evoluzione.

Stefan Denaerde nel suo libro ha descritto moltissime cose sul pianeta Iarga e gli iargani, ma in questo articolo non voglio dilungarmi oltre.

Sì, sembra una storia ben architettata, una fiaba uscita da una mente molto fervida, ma diversi tasselli della questione “iargani” sembrano collegarsi alle maggiori ipotesi degli ufologi: una civiltà che vive su un pianeta simile alla Terra, con una società basata sugli stessi principi, ma che li ha perfezionati correggendo gli errori che stanno portando gli esseri umani all’estinzione; non per altro è una civiltà evoluta, superiore a quella umana. Le uniche cose che stonano sono che si preoccupi per noi, che ci studi e cerchi in qualche modo di aiutarci, ma soprattutto che come tutti gli altri alieni non voglia mostrarsi alla popolazione mondiale per aiutarci a correggere quelli che per lei sono i nostri errori.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere

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