Attese quest’anno anche due eclissi parziali di Luna. La prima, tradizionale, è prevista il 25 aprile. La successiva, in calendario il 19 ottobre, sarà, invece, una cosiddetta eclissi di penombra. La Luna, infatti, attraverserà un cono d’ombra proiettato dalla Terra nello spazio a causa della sua atmosfera.
”Potrebbe diventare molto luminosa – spiega all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope – in prossimità del suo massimo avvicinamento al Sole, a fine novembre 2013, quando arriverà a soli 1,5 milioni di chilometri dalla nostra stella”. Nel mese di dicembre, in particolare, la cometa sarà ben visibile dall’emisfero Nord, diventando l’assoluta protagonista del Natale del prossimo anno. Poi la sua luminosità inizierà gradualmente a diminuire. A differenza della più famosa cometa di Halley, Ison non è una cometa periodica e non è mai passata dalle nostre parti. È importante dal punto di vista scientifico perché porta con sé le molecole originarie del sistema solare, molte di natura organica, mai evaporate a differenza delle altre comete che le hanno ormai perse durante il loro peregrinare cosmico. Proprio per questa sua peculiare caratteristica i principali telescopi del mondo hanno già programmato di puntare i loro sofisticati occhi per ammirare la sua luminescente coda e analizzarne la composizione chimica.
ISON: una cometa che ricorderemo come la passata cometa di Halley, per il suo passaggio in questo 2013.La chiamano già “la cometa del secolo” e sarà perfettamente visibile a occhio nudo dalla Terra. Ison si prepara a essere un grande spettacolo ma gli scienziati si pongono un’affascinante domanda: come apparirà Ison dalla superficie di Marte? Ma Ison non sarà sola. Altre due comete la precederanno. A inaugurare la speciale passerella è la C/2012 K5 Linear, luminosa e ben visibile, con l’aiuto di un piccolo binocolo, già dal mese scorso e, grazie alla vicinanza alla Terra, ancora più brillante nei primi giorni dell’anno. In primavera il testimone passerà a Panstarrs, il cui nome, come per Ison, deriva dal telescopio che l’ha scoperta, un osservatorio situato nelle isole Hawaii. Sarà visibile dal 10 al 24 marzo prossimi. ”Passerà a circa 50 milioni di chilometri dalla Terra”, sottolinea Masi. Una distanza pari a un terzo di quella che in media separa la Terra dal Sole.
ISON, MARTE E LA TERRA - Secondo i calcoli degli addetti ai lavori, il prossimo 5 ottobre Ison transiterà all’orizzonte del Pianeta Rosso in un allineamento quasi perfetto con la Terra – poco più di un puntino azzurro nell’universo. L’evento si preannuncia talmente emozionante da stimolare fin da ora la fantasia degli astrofili: Stuart Atkinson è uno scrittore e astronomo amatoriale e ha elaborato questa immagine di come potrebbe essere l’incontro tra Ison, la Terra e Marte.
Foto: Starry Night/Stuart Atkinson via Wired