Il governo entra in azione per contrastare la violenza sulle donne e il femminicidio. Dopo le statistiche allarmanti sul fenomeno il consiglio dei Ministri vara norme per inasprire le pene e forme di prevenzione a tutela delle donne. Via libera anche a misure contro le proteste violente anti-tav e sul contrasto alle infiltrazioni mafiose nell'Expo 2015.
"Avevamo promesso intervento duro a contrasto tutto ciò che va sotto nome femminicidio - ha commentato soddisfatto Enrico Letta dopo la riunione - la promessa ora è mantenuta". Il premier lancia un messaggio chiaro, di "fortissimo cambiamento radicale sul tema", un "segnale - ha spiegato - di lotta senza quartiere".
Le violenze potranno inanzitutto essere perseguite anche in assenza di querela, quindi anche solo in base a una segnalazione, magari da parte di vicini o conoscenti, che saranno tutelati dallo Stato. "Gli abusi contro i familiari avranno inoltre una corsia preferenziale nei tribunali", ha assicurato il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Le forze dell'ordine potranno inoltre allontanare da casa il coniuge violento, se c'è un rischio per l'integrità fisica della donna. viene assicurata una costante informazione alle parti offese in ordine allo svolgimento dei relativi procedimenti penali; viene estesa la possibilita' di acquisire testimonianze con modalita' protette allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilita'; viene esteso ai delitti di maltrattamenti contro familiari e conviventi il ventaglio delle ipotesi di arresto in flagranza; si prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero - su informazione della polizia giudiziaria - puo' richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all'indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.
Via libera a modifiche alla legge sullo stalking: il reato comprenderà anche le persecuzioni attraverso "strumenti informatici o telematici", telefoni e internet insomma, e arriva l'arresto obbligatorio per lo stalker colto sul fatto, come anche per i responsabili di maltrattamenti. Arresto facoltativo invece per chi viola il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittime. Nel decreto sono previste anche aggravanti per chi commette violenza sessuale nei confronti di donne incinte o disabili. Tutele anche per le donne straniere: tutte le norme sono a loro estese, anche se non sono in possesso di un permesso di soggiorno. Anzi le vittime che denunciano potrebbero ottenerlo. Infine, e' stabilito che i reati di maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi e di stalking siano inseriti tra i delitti per i quali la vittima e' ammessa al gratuito patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito. Cio' al fine di dare, su questo punto, compiuta attuazione alla Convenzione di Istanbul, recentemente ratificata, che impegna gli Stati firmatari a garantire alle vittime della violenza domestica il diritto all'assistenza legale gratuita. Sempre in attuazione della Convenzione di Istanbul, si prevede il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di protezione (Tutela vittime straniere di violenza domestica, concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari come gia' previsto dall'articolo 18 del TU per le vittime di tratta). A completare il pacchetto, si e' provveduto a varare un nuovo piano straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere che prevede azioni di intervento multidisciplinari, a carattere trasversale, per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza e i servizi di assistenza, formare gli operatori.
Nel decreto del governo però si affrontano anche temi legati alla sicurezza e all'ordine pubblici. Pene più aspre per chi commette rapine a danno di anziani o in presenza di minori, stretta anche sui reati a danno di infrastrutture energetiche e di comunicazione (un esempio: i furti di rame dalle linee ferroviarie). L'ultimo capitolo del testo è stato ribattezzato "No Tav", anche perchè la linea ad alta velocità viene esplicitamente citata: "Norme in materia di concorso delle Forze armate nel controllo del territorio e per la realizzazione del corridoio Torino-Lione, nonché in materia di istituti di pena militari".
Il decreto infine stabilisce che tutto il controllo delle attività relative all'Expo di Milano sia monitorato dalla Direzione investigativa antimafia, per cercare di contrastare i tentativi della criminalità organizzata di inserirsi negli appalti e negli affari legati all'evento. Accelerato inoltre il Piano operativo nazionale per la sicurezza e lo sviluppo per garantire trasparenza nelle attività economiche specialmente al Sud.
E il governo non va in vacanza: prossimo consiglio dei ministri fissato per il 23 agosto, ha annunciato il premier Enrico Letta.