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11 aprile 2013 4 11 /04 /aprile /2013 22:16

Non capita tutti i giorni che un vero astronauta si esprima in merito all'esistenza di vita intelligente al di fuori del nostro pianeta, ma Salizhan Sharipov l'ha fatto. Durante un incontro con il pubblico l'ex astronauta russo ha fatto delle interessanti dichiarazioni a riguardo, dicendo che gli astronauti sulla Luna hanno visto delle creature e che forse si tratta del vero motivo della fine del programma Apollo.

.salizhan-sharipov

 

Quando si tratta l’argomento “alieni” occorre sempre prendere con le pinze tutte le dichiarazioni, perché di mitomani e falsari ce se sono fin troppi. Quando però la dichiarazione arriva da un protagonista rispettabile dell’epopea spaziale non lo si può certo ignorare come se nulla fosse.
La biografia di Salishan Sharipov

Salizhan Sharipov

Salishan Sharipov non è un cosmonauta noto ai più, per cui è necessaria qualche nota biografica per far capire al lettore di chi stiamo parlando. Sharipov nasce nel 1964 ad Ugzen in Kirghizistan (all’epoca URSS) da genitori di origine usbeca. È laureato in cartografia all’Università Statale di Mosca e alla scuola di aviazione dell’aeronautica sovietica. Oltre ad alcune ricerche scientifiche è noto anche per essere stato due volte nello spazio. La prima nel 1998 con la missione STS-89 a bordo dello shuttle Endeavour con cui ha attraccato per rifornito la Mir per una missione della durata poco superiore ai 3 giorni.

La seconda missione spaziale di Sharipov si è svolta nel 2004 quando ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con un modulo Soyuz rimanendo nello spazio per ben 192 giorni svolgendo una moltitudine di esperimenti. Durante questa missione ha anche effettuato due camminate all’esterno per una durata complessiva di 10 ore e mezza per effettuare alcune operazioni di manutenzione e di installazione di apparecchiature all’esterno della stazione spaziale.

La vita di un astronauta raccontata da un astronauta

In un recente incontro con il pubblico ha raccontato la sua vita di astronauta, con una serie di aneddoti che hanno descritto la durezza dell’addestramento dei piloti sovietici, della scomparsa di alcuni colleghi per incidenti, della lenta trasformazione da pilota a cosmonauta dove accanto ad una grandissima preparazione tecnica e fisica è anche necessario riuscire ad entrare in sintonia con gli scienziati, perché in definitiva continua ad essere vero che si va nello spazio per praticare esperimenti scientifici di varia natura.

Sembra di volare ad altissima velocità. Sembra che stai ricadendo verso la Terra. Ma devi sempre ricordarti che in realtà non è così.

È questa la descrizione delle sue passeggiate spaziali, un’esperienza terrificante secondo Sharipov, che può essere affrontata solo con un grandissimo autocontrollo, nervi d’acciaio e una buona dose di scaramanzia. Non serve privarsi dell’appendice, come recita una vecchia leggenda metropolitana, ma vedere il film sovietico ''Sole bianco del deserto'' è un must per ogni cosmonauta russo prima della sua missione.

Ma anche la semplice permanenza a gravità zero richiede una grande forza d’animo per affrontare la continua sensazione di caduta, il mal di spazio dei primi giorni, le 3 ore di allenamento quotidiano per non atrofizzare i muscoli e riuscire ad abituarsi nuovamente alla gravità terrestre in tempi ragionevoli. Per non parlare del cibo, perfetto dal punto di vista nutrizionale, ma non del gusto, con in più l’alterazione di questo senso nello spazio. Sharipov fu anche molto sfortunato durante la sua lunga permanenza a bordo della ISS per via di una scarsità di cibo dovuto alla voracità del gruppo precedente e di un ritardo di 6 mesi della fornitura successiva.

“Io credo agli alieni”

Salizhan Sharipov and aliens

Ma non stiamo parlando di Sharipov per la sua carriera sicuramente eccezionale, ma non stupefacente. Il fatto è che a differenza di tanti suoi colleghi si è più volte espresso positivamente riguardo la possibilità di trovare vita intelligente nei pressi del nostro pianeta. Non in un qualche sistema solare nei pressi del nostro, ma proprio vicino alla Terra!

Durante la già citata conferenza ha prima fatto una dichiarazione riguardo a cosa ha visto personalmente:

Durante una delle mie escursioni ho visto qualcosa di molto strano, non posso dire al 100% che fosse un UFO, ma non so cosa fosse.

E poi, dietro esplicita domanda di Igor Berezyuk riguardo al suo pensiero di un contatto tra cosmonauti e alieni Sharipov commenta:

Durante le loro camminate sul suolo lunare gli astronauti hanno visto delle creature. Hanno tentato di descriverle, ma non hanno trovato come farlo. Hanno riportato al centro di controllo missione a Houston il fatto che venivano seguiti dalle creature e che erano più di una. E tutto questo è risaputo. Nessuno dice perché il programma lunare è stato chiuso. Nessuno lo sa. Forse era questa la ragione. “

Berezyuk, che è il direttore del museo su UFO e spazio annesso al planetario Kharkov, ha poi fatto posare ironicamente Sharipov vicino ad un manichino di alieno grigio.

Poi è stata la volta di altre due risposte ad altri due argomenti altamente speculativi. La prima domanda riguarda Dio.

Tutti crediamo in Dio, ma non possiamo spiegarlo. Se siamo materialisti allora sappiamo che in un raggio di 12 miliardi di anni luce ci sono stelle e pianeti. E conosciamo le leggi della fisica. Sono cose che comprendiamo. Ma nessuno può dire che non ci sia Dio, o cosa sia Dio. È una domanda difficile per me.

E poi sulla possibilità di arrivare su Marte:

Voglio solo menzionare un paio di problematiche. C’è il problema della radiazione. Ci vuole un anno per il viaggio d’andata e altrettanto per il ritorno. Come possiamo proteggere gli astronauti dalle radiazioni? Bisogna progettare la navetta con delle paratie sufficientemente spesse e quindi notevolmente pesanti per essere un’efficace protezione dalle radiazioni. Altri problemi riguardano i pezzi di ricambio, delle provviste. Questo solo per citarne alcuni.

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