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22 agosto 2014 5 22 /08 /agosto /2014 21:45

zanzaraEP

Quali sono i sintomi e i possibili rimedi all’allergia alle zanzare? E come ci si può curare con l’omeopatia? Le punture di zanzara possono causare importanti reazioni allergiche con sfoghi cutanei estesi, fastidiosi e duraturi. L’allergia al veleno degli insetti, infatti, è una reazione anomala alla loro puntura causata da una sensibilizzazione allergica verso alcune componenti iniettate al momento del morso. Per quanto riguarda le zanzare, l’elemento incriminato è un antigene contenuto nella loro saliva. Si parla, quindi, di allergia alle sostanze iniettate dagli insetti quando la reazione locale è eccessiva: troppo estesa, grave e duratura. Il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. In alcuni casi si può anche verificare febbre e malessere generale. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Dermatology, questo tipo di allergia è abbastanza comune fra i bambini, tanto che nel 75-80% dei piccoli di circa sei anni con una reazione abnorme alla puntura il test allergologico è risultato positivo (immunoglobuline E presenti in circolo).Sintomi
La maggior parte delle persone non è allergica alle punture di zanzara e sviluppa una reazione cutanea caratterizzata unicamente da gonfiore e prurito. In caso del fenomeno allergico noto come “Sindrome di Skeeter“, invece, le eruzioni cutanee presentano bolle, notevole gonfiore e lividi. Inoltre, il gonfiore non sarà circoscritto unicamente alla zona della puntura, bensì interesserà gran parte dell’arto (gamba o braccio). Questo tipo di sintomi in genere durano ore e, nei casi più gravi, anche giorni. Forme particolarmente rare comportano gonfiore e bolle che scoppiano in tutto il corpo. La risposta allergica più grave è l’anafilassi. Essa colpisce vari organi e causa abbassamento della pressione sanguigna, orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie.
Rimedi e omeopatia
La cura più efficace consigliata in caso di allergie è quella a base di farmaci antistaminici. Per prevenire le punture di zanzare, comunque, è utile evitare di soggiornare in ambienti e località troppo umide, utilizzare un repellente specifico da applicare sulla pelle, preferire detergenti neutri, creme non troppo profumate e abiti leggeri di tessuti naturali e traspiranti. Qualora si preferisca ricorrere ai rimedi naturali e all’omeopatia, Apis mellifica è indicata per tutte le punture che danno un rigonfiamento roseo e caldo, con sensazione locale di aghi o spilli. Ledum palustre si utilizza se il rigonfiamento è bianco bordato di rosso, e sembra freddo. Urtica urens viene utilizzata in presenza di punture analoghe a quelle curate dall’Apis mellifica, ma qualora l’acqua fredda peggiori il dolore e il bruciore. Arsenicum album è indicato se dopo la puntura c’è un intenso stato di prostrazione e la persona è molto spaventata. Tarentula cubensis, infine, va preferita se la lesione diventa di colorito cupo e violaceo.

Allora proviamo a fare una trappola, oltre a ultrasuoni, creme, prese elettriche:

 

Nessuna sostanza chimica artificiale, niente 'spiralette' né diffusori di 'profumi' da attaccare alla presa di corrente. Ecco cosa occorre:

  • 1 grammo di lievito di birra

  • 4 cucchiai di zucchero

  • 200 ml di acqua

  • Una bottiglia di plastica da 2 litri

  • Cartone o cartoncino nero

  • Scotch

  • Un contenitore per riscaldare l'acqua.

Per prima cosa, occorre tagliare la bottiglia di plastica e farlo un centimetro prima che inizi a diminuire la sua circonferenza. Dovrebbe essere tagliata in modo uniforme ed orizzontalmente.

1

Nel frattempo, si riscalda l'acqua e vi si versa lo zucchero, mescolando fino a quando non si sarà sciolto. La soluzione va lasciata raffreddare. È preferibile far bollire l'acqua circa 10 minuti per eliminare eventuali tracce di cloro. Successivamente l'acqua zuccherata va versata nella parte inferiore della bottiglia.

2

A questo punto, all'acqua sarà fredda si aggiunge il lievito senza mescolarlo in modo che la reazione chimica duri di più. Ciò produce diossido di carbonio (CO2) in piccole quantità, la principale 'attrattiva' per le zanzare. Mettere la parte superiore della bottiglia capovolta come un imbuto e inserirla dentro l'altra metà. Sigillare con nastro adesivo attorno ai bordi, in modo che la CO2 si concentri solo al centro del contenitore.

3

Rivestire l'intera bottiglia di cartoncino nero. Attenzione, la parte superiore non va coperta. La trappola deve essere posta in un angolo buio e preferibilmente umido. Per gli esterni, basta metterla in un angolo o appesa al soffitto, perforando il contenitore.

4

Dopo due settimane, basta staccare il cartoncino per vedere il risultato. Allora, l'”imbuto” andrà smontato per eliminare le zanzare intrappolate all'interno. Basta poi riempire la bottiglia con gli ingredienti già utilizzati per creare una nuova trappola. (Francesca Mancuso

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/10231-trappola-zanzare-bottiglia-di-plastica

http://www.tantasalute.it/articolo/allergia-alle-zanzare-sintomi-rimedi-e-omeopatia/46099/

 

 

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