L' argomento è molto delicato: si tocca proprio un tasto dove troppe persone non hanno possibilità e problemi a vivere semplicemente con un proprio stipendio e trovare i soldi per pagare una tassa sulla propria casa diventa oltre che assurdo, una vera e propria sciagura premeditata: ecco quindi, una strizzata d' occhio per tutti noi da parte del governo, che tra mille problemi che deve risolvere, ci ''aiuta'' a passare meglio delle vacanze per poi addolcire una amara pillola per il dopovacanze: dopotutto essere meno stressati dal lavoro aiuta a ritrovare la voglia di regalare dei soldi a un governo che finora ci ha sempre messo in queste situazioni. Quindi ecco la vittoria dei partiti con tanto di sorrisi e soddisfazioni: La prima rata Imu sulla prima casa viene sospesa fino al 16 settembre. Nessuna sospensione per gli immobili di pregio, invece lo stop riguarderebbe i terreni agricoli. È quanto prevede la il decreto sull'Imu appena licenziato dal Consiglio dei ministri. È prevista, comunque, anche una clausola di salvaguardia: il governo farà riforma entro 31 agosto o si pagherà il 16 settembre. Per la produttività in bilancio c’erano 500 milioni da erogare nel 2014 in base agli accordi tra le parti nel 2013: il governo ha deciso di prendere una parte, 250 milioni, che però sarà reintegrata. E’ una copertura di cassa temporanea e non ha nessun effetto sul numero di accordi”, ha precisato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
La sospensione del pagamento riguarderà la prima casa con le relative pertinenze (garage, cantine, ecc.) escluse le ville, i castelli, e gli immobili signorili e di pregio. Non si verserà la rata di giugno neanche per gli immobili residenziali concessi a famiglie a basso reddito utilizzati come abitazioni principali, gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica con le stesse finalità degli Iacp.
La riforma complessiva della tassazione sulla casa, si legge nell'articolo 2 del decreto che contiene una clausola di salvaguardia, "dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2013 come risultante dalle relative risoluzioni parlamentari e, in ogni caso, in coerenza con gli impegni assunti dall'Italia in ambito europeo. In caso di mancata riforma entro la data del 31 agosto 2013 continua ad applicarsi la disciplina vigente e il termine di versamento della prima rata dell'imposta municipale propria degli immobili è differito al 16 settembre".
Il decreto sarà presentato alle Camere "nei tempi piu' rapidi possibili". Lo ha detto il premier Enrico Letta dopo aver annunciato l'approvazione del dl. "Oggi noi interveniamo con un provvedimento urgente che sospende la rata dell'Imu che le famiglie italiane dovrebbero pagare a giugno e si dà un tempo fino al 31 agosto entro il quale il governo e la maggioranza faranno la riforma dell'Imu", ha aggiunto il premier. "Con grande nettezza diamo conseguenza al discorso che abbiamo fatto al parlamento", ha aggiunto il premier, "entro il 31 agosto faremo la riforma". Inoltre nel decreto sono previste "forme di deducibilità dell'imposta pagata sugli immobili che servono per le attività produttive". Il presidente del Consiglio ha poi detto che slitta dal 31 luglio al 31 dicembre la scadenza dei contratti dei precari P.A. "Siamo fiduciosi che la Ue veda tutti gli sforzi che l'Italia sta facendo per rimanere virtuosa, per rispettare gli impegni che si è presa", ha sottolineato il premier.
UN MILIARDO PER LA CASSA INTEGRAZIONE - Letta ha aggiunto che il governo ha stanziato circa 1 miliardo per la Cig: "Nel 2013 la Cig era finanziata per 1 miliardo di euro circa. Questi soldi sono finiti nelle settimane scorse e c'è un'esigenza fortissima che è arrivata", ha spiegato il premier, "facciamo un intervento di rifinanziamento per un altro miliardo di euro che consente di avvicinarsi al fabbisogno che immaginiamo per il 2013". Parte della copertura arriva dai fondi per la produttività che "a legislazione vigente e per la situazione attuale del nostro bilancio quest'anno non si sarebbero potuti utilizzare e vengono usati come copertura temporanea con l'impegno a rimettere queste risorse nel momento in cui faremo l'operazione complessiva".
GOVERNO, VIA I DOPPI STIPENDI - "Il decreto legge approvato elimina lo stipendio di ministri, sottosegretari e viceministri perché riteniamo che non sarebbe stata sufficiente una semplice rinuncia", ha spiegato il premier dopo il consiglio dei Ministri. "E' un intervento strutturale che riguarda anche il futuro", ha chiarito, "il parlamentare che svolge la funzione di ministro deve sapere che gli basta lo stipendio da parlamentare. Non ha senso un doppio stipendio. Il governo vuole dare un messaggio molto forte".
NOMINE - Il consiglio dei Ministri ha nominato Daniele Franco nuovo ragioniere generale dello Stato e Marco Minniti sottosegretario di Stato con delega ai Servizi segreti.
ALFANO - "Non sono soddisfatto ma soddisfattissimo, la prima palla del governo è andata in goal". Così il vicepremier Angelino Alfano, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l'approvazione del dl su Imu e Cig. Previsto anche un focus sulle imprese: ci sono “passaggi molto importanti – illustra Letta – come la norma che fa ripartire la logica dei contratti di solidarietà, altro strumento importante per venire incontro a lavoratori e imprese”. E il ministro dell’economia rincara al dose: “L’impegno per la deducibilità alle imprese – spiega Saccomanni – si inquadra nel progetto di riforma futuro. Però è stato un elemento di riequilibrio, per indicare che c’è una precisa volontà di alleggerire il carico fiscale su imprese che producono”. Inoltre, “il Cdm sposta dal 31 luglio al 31dicembre la scadenza dei contratti per i precari della Pubblica amministrazione”. La notizia è che c’è un impegno a ridefinire la materia riguardante la tassazione sulle proprietà immobiliari entro 100 giorni dalla data di scadenza della prima rata dell’Imu. Il governo vuole “intervenire con cognizione di causa, evitare provvedimenti affrettati” aggiunge Saccomanni. Tuttavia “abbiamo preso l’impegno a chiudere entro la prossima riunione del Consiglio dei ministri: può essere anche domenica nell’ambito di questo ‘ritiro spirituale’ che dobbiamo fare”. Un altro degli obiettivi dell’esecutivo, secondo quanto dichiarato da Saccomanni, è anche evitare l’aumento dell’Iva: “Ma non mi chieda adesso come faremo a realizzarlo” ha risposto a Lilli Gruber. Sul tavolo anche l’ipotesi di una revisione delle agevolazioni fiscali, in generale, è una “strada obbligata”, dice Saccomanni. Ma va ripreso, aggiunge, “il lavoro” fatto nel precedente governo dal sottosegretario Vieri Ceriani, poi non concluso per il venir meno “del consenso politico”.