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16 aprile 2013 2 16 /04 /aprile /2013 21:17
 
sonno
Attraverso la registrazione delle onde cerebrali, del battito cardiaco, del ritmo respiratorio, del tono muscolare e di vari altri parametri è possibile seguire il cammino del sonno.

Gli studiosi hanno evidenziato che il sonno non è uguale per tutta la sua durata ma è caratterizzato dalla presenza di due fasi principali:

la fase NON-REM o sonno ortodosso

la fase REM o sonno paradosso

La fase non REM può essere suddivisa in quattro stadi, che segnano la progressiva discesa nel sonno profondo, caratterizzato da un abbassamento della temperatura corporea, un rallentamento del battito cardiaco e del respiro, il rilassamento della muscolatura e dalla comparsa di onde cerebrali (Theta, fusi del sonno e complessi K) più lunghe e meno rapide rispetto a quelle tipiche dello stato di veglia (Alfa e Beta). Lo stadio 4 è un sonno profondamente ristoratore ed è in questa fase che, secondo gli studi, il cervello libera gli ormoni della crescita. In questa fase è molto difficile svegliare una persona: è il momento, infatti, in cui i collegamenti nervosi con l’esterno sono ridotti al minimo.

La fase REM è definita sonno paradosso perché è una fase del sonno caratterizzata da eventi che denotano una situazione tutt’altro che tranquilla e rilassante, associabile all’idea canonica di riposo notturno. E’ in questa fase che le persone sognano. Il termine REM sta per Rapid Eye Moviment (movimenti rapidi degli occhi) ponendo l’attenzione sul fatto che in questa fase si assiste a bruschi movimenti degli occhi accompagnati da un aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria. Dalle rilevazioni riguardanti l’encefalogramma si rileva la comparsa di onde Delta, più “agitate” rispetto a quelle del sonno profondo, accompagnate da brevi apparizioni di onde Alfa e Beta, tipiche dello stato di veglia. In contrasto con l’aumentare dell’attività dei muscoli involontari (cuore e polmoni), i muscoli volontari vengono letteralmente paralizzati….mentre la nostra mente viaggia sempre più velocemente.

Nel corso dell’intera nottata si ha un’alternanza di sonno NON REM e REM (4-5 cicli in media). La prima fase di sonno profondo (stadio 4 della fase NON REM) interviene nella prima ora dopo l’addormentamento e non si ripeterà più nella notte, con uguale intensità. Ad essa, infatti, seguirà la prima fase REM, caratterizzata da caratteristiche fisiologiche completamente diverse e, da questo momento si alterneranno fasi NON REM sempre più brevi a fasi REM sempre più lunghe e caratterizzate da una maggior articolazione dell’attività onirica.
 
ZOOM : "Decine di microrisvegli inconsapevoli"

Una delle scoperte più sorprendenti, derivanti dall’osservazione del sonno è che, durante la notte, ci si sveglia in continuazione, pur non conservandone il ricordo.

I ricercatori hanno diviso questi risvegli in due categorie: nella prima vi sono dei veri e propri risvegli della durata di pochi secondi, brevissimi quindi ma molto numerosi (varie decine per notte); la seconda categoria, invece, riguarda non proprio dei risvegli ma delle “fluttuazioni” verso la veglia, una sorta di pre-risveglio. Queste fluttuazioni verso la veglia sono addirittura centinaia nel corso della notte e si verificano nelle fasi di sonno NONO REM (nella fase REM il corpo è immobile).
CURIOSITA’ : "Paralizzati per difenderci meglio"

Durante ogni fase REM (per quattro o cinque periodi, che sommati insieme durano circa 80-90 minuti), la muscolatura involontaria è totalmente paralizzata, non possiamo muoverci e perdiamo completamente il comando dei nostri muscoli: una situazione allucinante e traumatica se fosse vissuta quando si è svegli. Questa paralisi è verosimilmente destinata a difendere l’individuo dai movimenti inconsulti provocati dal sonno; esistono, infatti, persone che non hanno questa “difesa” e gridano, si agitano, al punto di cadere dal letto.

…ma la ragione di questa difesa è probabilmente molto più profonda, legata ad antichissimi meccanismi evolutivi ancora non ben chiariti. Alcuni ritengono, per esempio, che restare immobili di notte, nei momenti in cui i cicli del sogno possono indurre l’individuo a gridare ed agitarsi, era un vantaggio perché, in questo modo, si evitava di attrarre predatori notturni proprio in un momento di massima vulnerabilità.
 
Molte ricerche hanno evidenziato che

negli individui in buona salute, con molti interessi e soddisfatti della loro qualità della vita, la qualità del sonno non si modifica con l'età.

Rimandiamo all'articolo corrispondente chi volesse saperne di più sull'insonnia. Ora ci preme invece sottolineare come l'analisi del riposo di un soggetto fornisce molti dati sulla salute presente e futura. È fondamentale

conservare il ritmo veglia-sonno più costante possibile.

Non conta cioè quando si va a letto o quando ci si sveglia, l'importante è mantenere costanti questi momenti (e in tal modo le ore di sonno totali). Questa considerazione è banale e tutti pensano che, tranne per i giovani che al sabato sera fanno mattina in discoteca, sia perfettamente applicabile. In realtà solo una piccola parte della popolazione riesce a rispettare la regola precedente, chi non vi riesce cade in due pericolosi stati. Prima di descriverli occorre notare che

la resistenza al sonno è un indicatore dell'età biologica.

Infatti, quanto più si è giovani più a lungo si riesce a rimanere svegli. Pensiamo all'anziano che in treno o davanti alla televisione crolla dopo pochi minuti in un sonno senza motivo. L'assenza di stimoli (o l'incapacità di cercarne) lo spinge al sonno. In quest'ottica dormire più del dovuto è un indicatore sicuramente negativo. Purtroppo questa condizione è spesso presente in individui cronologicamente giovani...
Il riposo lungo del week end - Alzarsi tardi durante il week end o in vacanza altera il ritmo veglia-sonno in modo ripetitivo. Spesso si attribuisce la causa a un alterato orario di inizio del sonno (per esempio quando si fa tardi alla sera), ma, se la causa può essere vera per i giovani, per persone mature l'oziare nel letto durante il week end è un rito (in questo caso la motivazione è la necessità di riposo dopo una dura settimana di lavoro). Perché un riposo lungo caratterizza individui che non vivono bene e invecchieranno male? La risposta è semplice se si pensa che una delle condizioni di una vita felice è la coltivazione di molti interessi. Per coltivare un interesse seriamente occorre tempo e a chi spreca il week end e le vacanze dormendo, in genere non resta molto tempo; quindi o non ha molti interessi o, se li ha, non ha la forza di viverli intensamente. È una posizione molto dura, ma purtroppo l'esperienza la dà verificata nel 90% dei casi.
Il riposo pomeridiano - Nonostante timidi tentativi di riabilitazione, è ormai assodato che il classico riposo pomeridiano è un indicatore del grado di attività dell'individuo. Lo spezzare la giornata con un ulteriore riposo rende dipendente dal sonno il soggetto, che riesce a dare il meglio di sé solo in particolari momenti della giornata; si produce uno sfasamento che altera anche la vita di relazione (mentre lui riposa gli altri lavorano già). L'età biologica di chi non può fare a meno della siesta è sicuramente poco attraente.
In alcuni casi si cerca di riabilitare il riposino chiamandolo sonno bifasico: riposando un'ora, un'ora e mezza al pomeriggio si riuscirebbe poi a riposare solo 4 o 5 ore per notte. Non esistono evidenze scientifiche di ciò, anzi, con il riposo pomeridiano in genere aumentano le ore di sonno globali nella giornata.
 
 
 
 
 
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14 aprile 2013 7 14 /04 /aprile /2013 09:43
Avvenire
 
 
Pareri contrastanti sulla costruzione e opera della statua eretta per Papa wojtyla, in sua memoria.Molta gente ritiene che non era necessaria un' opera del genere, poichè le sue azioni non sono state misurate dalla grandezza ma dalla semplicità che lo ha reso molto importante per tutto il mondo.
Cestochova batte Santiago. La città nel sud della Polonia ha così inaugurato la più alta statua al mondo di Giovanni Paolo II. A esaltare i suoi circa 14 metri, quasi due in più di quella in Cile, anche il fatto che sorga all’interno di un parco che ospita ricostruzioni in miniatura dei santuari di Lourdes, Fatima e Santiago di Compostela.''Pesa 10 tonnellate ed e' alta 13,8 metri. E' piu' grande di quella in Cile.
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13 aprile 2013 6 13 /04 /aprile /2013 22:17

Se questa immagine qua sopra vi fa sentire un po' a disagio, e magari vi fa venire in mente un virus, o qualche tipo di mostro batterico, respirate bene a fondo e pensate che ognuno di voi, e anche io, siamo stati questa cosa qua sopra.

Ma sembra a volte che abbiamo smesso di meravigliarcene, rivolgendo la nostra meraviglia, appunto, a cose molto più insignificanti di quell'incredibile santuario che la vita ogni giorno dispone nel nostro corpo.

Questa "cosa" si chiama MORULA. Ed è quella forma che l'uovo dentro ogni donna prende pochi istanti dopo essere stato fecondato.

Dopo essere stato fecondato, l'uovo si suddivide rapidamente in due cellule, poi in quattro, in otto, e così via fino a trentadue. In questo stadio prende il nome di morula, ed è uno stadio molto importante, perchè in questo preciso momento l'uovo - cioè quel che l'uovo è diventato, ovvero una morula, ha la capacità di originare cellule di qualunque tipo. In termini medici si parla di totipotenzialità.

E' uno dei grandi misteri della vita che nessuna ricerca genetica è riuscita finora minimamente a spiegare: come fa un agglomerato di cellule tutte uguali, che si sono suddivise da un'unica cellula, a generare tre diversi strati di cellule (i foglietti embrionari) che contengono le informazioni per complicate architetture TUTTE DIVERSE (gli apparati digerenti, respiratori, genitali, l'ectoderma - da cui originerà la cute - il sistema nervoso centrale, i nervi periferici, il mesoderma - da cui si formano ossa, muscoli e cartilagini) ??

E' il mistero stesso che ci pervade. Del quale, si può dire, siamo fatti, del quale siamo intessuti. Ma sembra a volte che abbiamo smesso di meravigliarcene, rivolgendo la nostra meraviglia, appunto, a cose molto più insignificanti di quell'incredibile santuario che la vita ogni giorno dispone nel nostro corpo.

 

 

 

 

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13 aprile 2013 6 13 /04 /aprile /2013 21:38
Il rapper coreano ci riprova, lanciando il nuovo tormentone come fece per Gangnam style: con un inaudito successo di visualizzazioni di oltre 1 miliardo di visite sul suo video, ecco quindi la nuova sfida: riuscirà ad eguagliarlo? Gentleman è il titolo del nuovo singolo di Psy, il rapper sud-coreano divenuto una star interplanetaria grazie al Gangnam Style, il fenomeno musicale del 2012 che ha fruttato all'autore 18 milioni di dollari. Riuscirà Psy a bissare il successo della prima hit? Se Gangnam Style nella sua futilità era comunque un brano divertente, questa Gentleman forse non ha tutte le carte in regola per sfondare.
Psy, dopo Gangnam Style ci riprova con Gentleman [VIDEO]
Ecco il video:
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11 aprile 2013 4 11 /04 /aprile /2013 22:25

Quando il mistero diventa molto curioso, si affaccia nuovamente nella stessa zona di un ritrovamento fake, una nuova scoperta che fà nuovamente discutere: se la prima volta la scoperta era un cilindro di metallo:

 è stato portato alla luce una specie di piastra metallica (6 cm di diametro) durante degli scavi per la costruzione di un ponte, nei pressi della cittadina Russa di Vladivostok.
Lo scienziato marino (e appassionato di paranormale) Valery Dvuzhilny dice di essere sicuro che quel materiale non sia di origine terrestre. Dalle analisi effettuate risulta essere composto al 97% di alluminio ed il restante 3% da piccole quantità di calcio, ferro, samario, piombo e tugsteno. La cosa incredibile è che l’alluminio è stato scoperto solamente il secolo scorso mentre questo oggetto misterioso è stato fatto risalire a ben 2000 anni fa.

poi:

 

Un ignaro cittadino di Vladivostok ha trovato uno strano oggetto metallico in un pezzo di carbone che stava per usare per riscaldare la sua abitazione. L'occhio del signor Dimitry è stato però in grado di cogliere un piccolo riflesso metallico e ha avvisato chi di dovere che ha sua volta ha ripulito l'oggetto riportando alla luce un oggetto veramente misterioso.

Pezzo di UFO nel carbone

Un pezzo di alluminio lavorato in un blocco di carbone di 300 milioni di anni fa

Arriviamo quindi allo strano ritrovamento del signor Dimitri di Vladivostok che, come fa da una vita, è andato ad acquistare un carico di carbone da utilizzare per il riscaldamento invernale della sua abitazione. Portato il carico a casa un pezzo di carbone è caduto a terra spezzandosi e rivelando un oggetto metallico al suo interno. Dimitri ha capito subito che si trattava di una scoperta ben strana e ha pensato di informare Valery Brier, biologo della regione di Primorye.

Valery, assieme al suo staff, ha accettato di analizzare lo strano reperto estraendone l’oggetto metallico. Analizzando il carbone si è stabilito, come era prevedibile, che si trattava di carbone formatosi circa 300 milioni di anni fa. Molto più interessante è invece ovviamente l’oggetto metallico.

OOPArt nel carbone

poi:

Durante l'esplorazione del terreno tramite carote (campioni di roccia) prelevati da una profondità di 9 metri durante la perforazione dei fondali per sostenere il ponte su un isola russa vicino a Cape Nazimova, strane leghe metalliche sono state scoperte "conservate" in pietra arenaria preistorica ( età - 240 milioni di anni fa). I pezzi di leghe speciali avevano una composizione insolita e non sono certamente utilizzate nei macchinari di perforazione. Le leghe, ha detto il prof. Brier, erano artificiali e costruite da esseri intelligenti.
macchina.jpgNon molto tempo fa in Russia un dispositivo meccanico è stato trovato in una roccia vulcanica che è stata datata 400 milioni anni .E 'stato trovato nella remota penisola del Kamchatka, a 150 miglia dal villaggio di Tigil, dagli archeologi dell'Università di San Pietroburgo tra altri fossili strani. L'affidabilità dei reperti è stata certificata.

Quello che ha sconvolto gli studiosi, tra cui l'archeologo Yuri Golubev è il rendersi conto di trovarsi di fronte i resti di una specie di macchina vecchia di 400 milioni.

 

La Russia è un buon posto per talenti emergenti: ritrovamenti veri o falsi?Già scoperti come falsi? Appassionati ed esperti sono già stati ad analizzare quanto scoperto: la curiosità quindi è una sola: quanto impegno ci si mette nello scoprire il falso, se nella logica, niente è vero? Credo quindi che il ''gioco'' sia nello scoprire la bufala: la verità infine va accettata per quello che è e non viceversa.

 

 

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10 aprile 2013 3 10 /04 /aprile /2013 21:37
Facebook, anche in Italia chiamate VoiP free grazie all’app

Sono ora rese disponibili anche in Italia le chiamate VoiP tramite app di Facebook e Facebook Messenger, la funzione che permette, sia che si usi iOS piuttosto che Android, di effettuare/ricevere telefonate o messaggi vocali da parte degli amici.

Grazie ad un aggiornamento remoto dell'applicazione infatti, anche gli utenti italiani possono eseguire chiamate verso la propria community Facebook in maniera del tutto gratuita. La procedura è piuttosto semplice, basta posizionarsi sul contatto e cliccare sulla "i" che trovate sulla barra a destra, a quel punto cliccando sul pulsante "Chiama gratis" e confermando sull'avviso che compare successivamente, avrete fatto partire la vostra telefonata.

L'applicazione è stata resa disponibile per un primo momento solo in Canada, come a voler testare il buon funzionamento su un raggio limitato, prima di estenderlo ad altri paesi, e quindi dopo USA, Regno Unito e in Italia ci si prepara ad accoglierla su larga scala.Non si riscontrano problemi al momento, potete dunque effettuare le vostre telefonate connettendovi su rete Wi-Fi o in mancanza, anche da rete cellulare; le prime prove da rete Wi-Fi confermerebbero una buona qualità dell'audio, ma è ovvio che i fattori ad infuenzarla sono molteplici ed è sempre raccomandabile avere un segnale forte.

Un altro passo avanti per la piattaforma social che ha rivoluzionato il modo di comunicare e relazionarsi con gli altri. Sicuramente è uno strumento che si aggiunge ad altri già conosciuti quali Skype, Viber, Vonage, Line, e che quindi allarga il potenziale di comunicazione; comunicazione che con numeri che sfiorano i 10 miliardi di messaggi scambiati al giorno, solo con l'applicazione Whatsapp, permette di comprendere quale sia il traffico oggi.

C'è già chi, pensando alla comodità di tale strumento, si chiede a questo punto: "Chi userà più i minuti del telefono?". E in effetti ci sarebbe da aspettarsi un cambiamento di strategia da parte delle compagnie telefoniche, che dovranno, qualora il fenomeno esplodesse, rimodificare i loro piani tariffari in vista di una maggiore esigenza dei loro clienti.

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10 aprile 2013 3 10 /04 /aprile /2013 09:07

Tappo di CerumeI tappi di cerume, si formano nell' arco di anni di mancata pulizia accurata delle orecchie. Bastoncini cotonati, anni fa venivano ritenuti un' ottima soluzione alla pulizia ma solo negli ultimi anni, è stato riscontrato un crescente disagio di chi ne fa utilizzo. L'uso dei bastoncini con il cotone dovrebbe limitarsi alla parte esterna. Se si usano per quella interna, é opportuno non spingerli troppo nel condotto uditivo per non comprimere ulteriormente il cerume I tappi si formano gneralmente in condizioni di mancato scorrimento del cerume e della sua fuoriuscita.Tappo di Cerume
In condizioni fisiologiche, infatti, la sottile peluria presente nel canale uditivo favorisce lo scorrimento del cerume dall'interno verso l'esterno, impedendo che la sostanza ceruminosa ristagni nel condotto uditivo.

 Tappo di Cerume
Il cerume è una sostanza cerosa normalmente prodotta dalle ghiandole sebacee e ceruminose del condotto uditivo esterno. Una giusta quantità di cerume è indispensabile per mantenere una certa umidità nell'orecchio (riducendo quindi il rischio di essiccamento) e per ostacolare l'entrata di particelle dannose (patogeni, polveri, acqua ecc).
Tappo di Cerume
La prevenzione è fondamentale per minimizzare il rischio di formazione/ripresentazione del tappo di cerume. La corretta pulizia del canale auricolare, il lavaggio settimanale delle orecchie (se necessario) ed, eventualmente, l'instillazione di alcune gocce specifiche nell'orecchio prevengono la formazione di tappi di cerume.
Tappo di Cerume
Il tappo di cerume è uno dei fattori responsabili della progressiva perdita dell'udito.

Come rimuoverlo senza peggiorare la situazione
I tappi di cerume si formano nell'orecchio esterno, cioé nella parte visibile formata:
- dal padiglione auricolare, una struttura di cartilagine rivestita da un sottilissimo strato di pelle;
- dal condotto uditivo esterno, un tubo rivestito da uno strato protettivo di cerume prodotto dalle ghiandole ceruminose, che ha la funzione di captare le onde sonore e convogliarle verso la membrana del timpano*.

Si accumula

La formazione dei tappi, nella maggior parte dei casi, é dovuta all'accumulo di cerume, che ristagna all'interno del condotto uditivo (vedere il riquadro qui in alto).
Il cerume é una sostanza molto simile al sebo*, ma con la differenza che:

- la sua consistenza é un po' piú spessa,
- é di colore giallastro.
Tale sostanza é prodotta dalle ghiandole ceruminose, situate lungo il condotto uditivo.
Via le impuritá

Il cerume, allo stesso modo del sebo:

- ha lo scopo di catturare le varie impuritá che si raccolgono nel condotto uditivo;
- serve a proteggere l'orecchio da qualsiasi agente esterno, come corpi estranei oppure insetti;
- ha una funzione emolliente.
La sua peculiare caratteristica di defluire naturalmente verso l'esterno gli permette di eliminare la sporcizia che inevitabilmente penetra nell'orecchio, mantenendo cosí il condotto pulito.
In base a tale caratteristica, la rimozione del cerume puó avvenire in modo agevole, senza ricorrere a pericolose e arbitrarie manovre igieniche all'interno del condotto uditivo.

Acque fredde

Le acque fredde favoriscono la formazione di esostosi, cioé di forme orali benigne costituite da una protuberanza dello stesso. Coloro che praticano nuoto a livello agonistico e i sub che fanno frequenti immersioni in acque dalle basse temperature spesso presentano una o piú esostosi sul periostio* del condotto uditivo.
Tali protuberanze ossee predispongono alla formazione di tappi di cerume.

Infatti, se all'interno di un condotto vi sono due esostosi che impediscono la normale fuoriuscita del cerume, é inevitabile che, con il passare del tempo, il cerume tenda ad addensarsi nello spazio compreso tra le due protuberanze.

Evitare operazioni casalinghe
Evitare qualsiasi manovra all'interno del condotto, come lavaggi fai da-te o tentativi di autoestrazione. Infatti, non avendo la possibilitá di vedere perfettamente di quale tipo di corpo estraneo si tratta, é bene lasciare allo specialista il compito di osservare e di verificare se si tratta effettivamente di un tappo di cerume.

Attenzione ai coni di cera
Sono in vendita coni di cera che, posti sull'orecchio, vengono accesi come candele. Aspirando aria, riducono la pressione interna all'orecchio e permettono l'aspirazione del tappo. La difficoltá di chi li adopera é capire quando il tappo é stato aspirato. Il rischio é che la cera cada nel condotto uditivo e si aggiunga al tappo, peggiorando la situazione. Personalmente, dopo l' utilizzo di ben 8 coni di cera, non ho avuto il benchè minimo miglioramento: ovviamente aprendo quel che rimane del cono ci si ritrova con una sostanza che a prima vista, sembra proprio l' odioso tappo di cerume che in minima parte si canalizza nel cono e si riduce lentamente. Chiedendo a medici specifici nel campo dell' otorinolaringoiatria, in tutti i casi ho ottenuto la stessa risposta: NON SERVONO A NIENTE E POSSONO PEGGIORARE UNA SITUAZIONE già di per sè, piuttosto disagiata perchè non si sente per niente ben ad un orecchio( oppure a 2 orecchie). La sostanza che si ritrova nel cono è un composto di cera e garza imbevuta della sostanza.

Come si manifesta
Spesso passa inosservato, altre volte si fa "sentire" con lievi disturbi, come per esempio:
difficoltá nell'udire bene, sensazione di suoni ovattati, talvolta, ronzii o dolore.
Stiamo parlando del tappo di cerume che si forma nell'orecchio: si tratta di un disturbo quasi mai serio, ma che non deve assolutamente essere sottovalutato o trascurato.
E' piú frequente subito dopo l'estate in seguito ai bagni al mare o in piscina oppure puó essere una conseguenza del raffreddore.
Non appena si avverte la sensazione di chiusura dell'orecchio, é bene rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria.
Soltanto il medico, infatti, é in grado di: osservare davvero a fondo l'orecchio, verificare l'eventuale presenza di un tappo, toglierlo con facilitá senza procurare danni all'udito, che invece potrebbero essere causati da chi, imprudentemente, tenta di rimuovere il tappo da solo.
In eccesso
La presenza del cerume nell'orecchio é un elemento importante, ma quando la sua quantitá diventa eccessiva: tende a comprimersi, non riesce a defluire verso l'esterno.
A queste condizioni, é inevitabile la formazione di un tappo.
Predisposti
Ció avviene piú facilmente in persone che presentano:
- un'abbondante produzione di cerume: la formazione del cerume varia da persona a persona, cosí come é soggettiva anche quella del sudore;
- i condotti uditivi particolarmente stretti: essi possono essere piú o meno diritti, stretti o con esostosi (vedere il riquadro qui in alto). Tali caratteristiche impediscono una normale fuoriuscita del cerume;
- disturbi della parte interna del condotto, che, in caso di dermatiti, puó presentare una pelle piú spessa o gonfia e puó tendere a seccarsi, dando origine a desquamazioni.
Queste alterazioni possono costituire un ostacolo al passaggio del cerume e favorire la formazione dei tappi;
- anomalie della masticazione: in alcuni casi, la particolare conformazione della mascella puó provocare una deviazione del condotto uditivo. Questa lieve curvatura puó agevolare l'accumulo di cerume e la conseguente formazione del tappo.
SENTIRE POCO
La formazione di un tappo di cerume provoca, in genere, una riduzione della capacitá di sentire.
Si tratta di quel disturbo che in termini scientifici viene definito "ipoacusia ostruttiva".
Si verifica quando viene compromessa la trasmissione del suono, a causa di particolari alterazioni riguardanti la parte: dell'orecchio esterno, di quello medio.
La persona, dunque, per continuare a sentire, deve aumentare gli stimoli sonori e, dunque, alzare il volume della televisione e della radio e chiedere a chi le sta accanto di parlare a voce piú alta.
Questo disturbo puó portare alla sorditá solo in rarissimi casi.
Fastidio
Nella maggior parte dei casi, la presenza di un tappo all'interno del condotto uditivo non dá disturbi. Alcune volte, quando il tappo é molto grosso e chiude quasi completamente il condotto, si possono avvertire i seguenti fastidi: suoni ovattati, fischi, sensazione di pressione e di peso all'orecchio, dolore intenso, ma soltanto nei casi piú seri.
Quando il condotto é quasi completamente ostruito, si puó verificare un'ipoacusia, cioé una riduzione della capacitá uditiva che corrisponde a una perdita dell'udito (in alcuni casi, raggiunge il 30 per cento).
In genere, sono i toni bassi a non essere piú percepiti: cio' avviene in tutte le ipoacusie di tipo trasmissivo.
Colpa dell'acqua
Spesso, la perdita di udito viene scatenata: dai primi bagni al mare, da un semplice bagno nella vasca oppure da una doccia.
Infatti, l'acqua che entra nell'orecchio puó determinare un rigonfiamento improvviso del volume del tappo. Il cerume, infatti, é idroscopico, ossia assorbe acqua e, gonfiandosi, puó ostacolare il passaggio dei suoni e provocare difficoltá di udito.
In ogni caso, si tratta soltanto di una riduzione temporanea della capacitá di sentire o di un fastidio espresso attraverso la sensazione di suoni ovattati. Tale problema, peró, non degenera mai in una sorditá totale.
Talvolta, si possono avvertire fischi (rumori provocati dal disturbo e chiamati "acufeni") e, nei casi piú seri, si puó accusare: un dolore intenso, come se fosse un'otite*, un senso di pressione o di peso sul timpano.

fonte


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Terapia
Togliere il tappo
Questi disturbi possono essere risolti attraverso la semplice rimozione del tappo di cerume, che permette l'immediata scomparsa di tutti i sintomi. E' importante, peró, che l'asportazione o l'estrazione sia effettuata da laringoiatra.Per togliere un tappo di cerume il medico si puó avvalere di una delle tre tecniche vale a dire: il lavaggio, l'estrazione a uncino, l'aspirazione.
Tutte e tre queste manovre sono completamente indolori.
Vengono eseguite dall'otorino che, guardando a occhio nudo e con l'ausilio dello specchio di Clar (vedere il riquadro in basso), interviene direttamente sull'orecchio.
Gli attrezzi del mestiere
Il medico puó verificare lo stato di salute del condotto uditivo e della membrana timpanica attraverso un controllo chiamato "otoscopia". La visi prevede l'utilizzo di speciali strumenti, come per esempio:
- lo specchio di Clar, uno strumento che il medico pone sulla fronte, sostenuto da un laccio che gira intorno alla testa. Lo specchio é di forma parabolica e ha davanti una lampadina che irradia luce in tutte le direzioni.
I suoi raggi, rimbalzando sullo specchio, vengono riflessi in un unico punto, dove, grazie alla massima concentrazione di luminositá, si ha la visione ottimale,
- l'uncino, cioé uno strumento simile a un normale uncinetto con una punta a gancio molto sottile, che serve per ancorare il tappo e per estrarlo dal condotto uditivo,
- lo speculum, uno strumento a forma di piccolo imbuto (dalle varie dimensioni), che viene inserito nel condotto uditivo per facilitare l'estrazione del tappo con l'uncino.
Il lavaggio

La tecnica piú usata per rimuovere il tappo consiste in un lavaggio che viene eseguito con un apposito strumento, chiamato "schizzettone".
Grazie a questo attrezzo, il medico puó spruzzare un po' d'acqua contro le pareti del condotto e consentire ad essa di:

- penetrare fino in fondo,
- raggiungere il tappo,
- spingerlo verso l'esterno.

Generalmente, si utilizza soltanto acqua tiepida, anche perché, se la membrana del timpano é integra, non si corre alcun rischio di infezione.

Non é necessario, pertanto, ricorrere ad alcun disinfettante.
Soltanto nel caso in cui il medico rilevi la presenza di un'infiammazione nel condotto uditivo, si puó aggiungere all'acqua un blando disinfettante.
Questa tecnica non provoca dolore e viene scelta dal medico se l'orecchio é sano, altrimenti é meglio ricorrere all'estrazione.
L'estrazione
In alcuni casi, il lavaggio viene sconsigliato perché non é possibile introdurre acqua nell'orecchio.
I liquidi inseriti con forza potrebbero, infatti, provocare dolore, soprattutto se sono in corso otiti:

- acute,
- croniche.

Nei casi di timpano perforato, invece, si cerca di evitare che l'acqua penetri nell'orecchio medio, formato dal timpano, da tre ossicini (martello, incudine, staffa) e dalla tuba di Eustachio (una sorta di condotto che si apre quando si sbadiglia o si deglutisce).
In alternativa, il medico ricorre a un'estrazione manuale del tappo, servendosi di uno strumento a forma di uncino.
Per questo piccolo intervento, é indispensabile che l'otorino abbia una mano perfettamente ferma, in modo da:

- introdurre con precisione l'uncino nell'orecchio,
- afferrare il tappo,
- estrarlo,
- evitare piccole lesioni al condotto.
L'aspirazione

Infine, é possibile aspirare il tappo per mezzo di una cannula collegata a una macchina aspiratrice. Si ricorre a questa tecnica specialmente quando:

- il cerume é molle,
- si é in presenza di fattori che non consentono l'uso dell'acqua.

Se il tappo é troppo duro o se le pareti del condotto sono troppo strette, é possibile che il medico si avvalga di composti oleosi o di farmaci, allo scopo di ammorbidirlo.
Anche l'impiego di olio di oliva oppure il ricorso a speciali gocce sono in grado di facilitare la rimozione del tappo prima del lavaggio o dell'estrazione. Una volta rimosso il tappo, non é necessario alcun trattamento o farmaco, a meno che il medico non riscontri complicazioni o eventuali malattie.

In ogni caso, state molto attenti alle operazioni classiche della pulizia delle orecchie, un semplice disturbo può trasformarsi in un problema da richiedere l' aiuto di un medico. Seguite le informazioni lette e continuate a essere attenti alla vostra persona.


Chi lavora in ambienti in cui l'inquinamento acustico é molto elevato o é esposto a rumori assordanti, in genere utilizza tappi protettivi (in cera o in gomma piuma).
Per quanto queste protezioni siano efficaci contro il rumore e, dunque, siano utili, talvolta possono facilitare la formazione di tappi di cerume.
Infatti, spesso vengono spinti nell'orecchio troppo in profonditá. E' inevitabile che ció:
- non permetta al cerume di defluire,
- lo renda sempre piú compatto.
Per evitare la formazione di ristagni di cerume, é necessario che i tappi vengano introdotti soltanto nella parte piú esterna del condotto uditivo.
Dal momento che non sono da escludere eventuali infezioni, é opportuno:
- cambiarli periodicamente (ogni 15-20 giorni);
- lavarli quotidianamente (se sono in gomma piuma);
- conservarli in una scatola chiusa.

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8 aprile 2013 1 08 /04 /aprile /2013 22:39

воронеж пятиухая кошка Владимир Обрывков Лунтя

 
© Screenshot dal video di RIA Novosti

Madre Natura non smette davvero mai di stupirci con le sue creazioni. Ciò che oggi ci sembra normale, un tempo provocava paura o perplessità, come era avvenuto con lo Sphynx, la razza di gatti senza pelo.

Oggi è la volta dei “gatti dalle 5 orecchie”: parliamo di un gatto unico, dal nome di Luntja, una creatura veramente fuori dal comune: il solo gatto al mondo ad avere cinque orecchie.

Era stato raccolto per strada, ancora cucciolo, da Vladimir Obryvkov, docente di anatomia, biologia generale e istologia presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Agraria Statale di Voronež, che se ne è preso cura premurosamente.

Luntja ha un paio di normali padiglioni auricolari che convivono felicemente con un paio di altre orecchie, rivolte a specchio, cioè a 180 gradi, rispetto alle prime, e ha un’altro piccolo orecchio di lato. Inoltre, come ha mostrato la radiografia, non ha sette verterbre cervicali come dovrebbe, ma solo tre che hanno fatto presa.

E con questo terminano tutte le stranezze. Sebbene gli scienziati ritengano che gli animali aventi un tal genere di anomalie vivano meno dei loro fratelli, Luntja è agile e in piena salute, con un grande appetito e una notevole intelligenza. Non volendo naturalmente perdere questo tesoro, il suo padrone ha deciso di cercarle un compagno che abbia dei simili geni recessivi dp da orecchie multiple.

Come ha raccontato a “La Voce della Russia” lo zoologo Dmitrij Isonkin, l’idea di ottenere una progenie con molte orecchie da questa gatta è assolutamente realistica:

A suo tempo era stata ottenuta allo stesso modo la razza dei Canadian Sphynx. Per riuscirci era stato necessario incrociare due gatti con geni recessivi di mancanza di pelo, poi dalla prima figliata furono scelti dei cuccioli nati “nudi”, e l’operazione venne ripetuta. La stessa tecnologia può essere adottata anche per ottenere una razza di gatti con tante orecchie. Semmai l’altra domanda è: a che scopo? I contatti tra animali consanguinei peggiorano la salute di questi ultimi e la resistenza alle malattie.

Prendiamo ad esempio i gatti da cortile, che sono di solito molto più sani di quelli di razza. Gli stessi Sphynx non possono vivere per strada a causa della mancanza di pelliccia, mentre per dare ai persiani il “musetto carino” sono stati danneggiati in fase di selezione i condotti lacrimali: nell’accudire i persiani bisogna perciò fare dedicare molta attenzione ai loro occhi. Lo zoologo pone l’attenzione sul fatto che molte razze create artificialmente appaiano strane:

E non dico nulla sui Baby Sphynx, una vera via di mezzo tra un gatto nudo e un bassotto. Invito chi non li ha ancora visti a cercare le loro foto su Internet: garantisco che dimenticherete difficilmente una tale visione.

All’uomo va bene così: alleva una nuova razza, ne ricava denaro e premi alle esposizioni. Ma come vivono questi animali, le cui anomalie si rinforzano generazione dopo generazione? A loro si pensa per ultimi. Credo che ciò non sia affatto umano. Bisogna sforzarsi di far crescere degli animali sani, non produrre dei mutanti.

Sia come sia, il proprietario di Luntja è deciso a trovarle un compagno. Ma la scelta non è facile, perché non ci sono molti bei gatti con quattro orecchie che vadano bene per questo ruolo. O il potenziale cavaliere vive troppo lontano, o non si riesce a mettersi d’accordo col proprietario. Tuttavia di recente Vladimir Obryvkov ha trovato un candidato giusto: un gatto a quattro orecchie, di nome Luntik (e non poteva essere diversamente, visto il nome che porta...) di Rostov sul Don. La sua padrona Ljudmila Šehovcova aveva già fatto accoppiare il suo gattino con gatte normali, ma il gene delle orecchie multiple non era uscito. Comunque è molto grande la probabilità di avere dei cuccioli con quattro-cinque orecchie da una coppia di genitori aventi il gene recessivo dp.

Luntja si sta già preparando all’incontro col suo prescelto dal colore rosso fuoco. Chissà, forse questa dolce coppietta metterà le basi di una nuova razza di gatti a cinque orecchie. E il fatto che inizialmente non venga ritenuta una razza, anzi sia rifiutata, non significa che in futuro non diventi la norma, come invece spesso accade in casi simili.
 
 
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5 aprile 2013 5 05 /04 /aprile /2013 21:53

Il successo dei siti gratuiti e dei video amatoriali ha sconvolto l'industria del porno, in Svizzera come altrove. E mentre alcuni artisti cercano di riappropriarsi del cinema X, i professionisti del settore devono trovare nuovi sbocchi, puntando sulla qualità, l'estetica e un pizzico di realismo.

Prendi una donna, bionda, bruna o rossa. Poco importa. Sorride, geme, urla. Un uomo la brandisce. Davanti, di dietro e di fianco. La videocamera riprende ogni gesto, filma la penetrazione nei minimi dettagli. La scena si ripete. Non c'è trama, né scenario, ma un unico obiettivo: eccitare lo spettatore attraverso la ripresa dell'atto sessuale in tutta la sua crudezza e artificiosità.

"Gola Profonda" fu il primo film a luci rosse a passare nelle sale cinematografiche standard. La sua proiezione destò molta curiosità e interesse, ma provocò anche critiche virulenti tra le fasce più conservatrici della popolazione americana e i gruppi femministi radicali. Didascalia:

 

È su queste sequenze d'immagini che si costruiscono oggi i video pornografici che vanno per la maggiore, scaricati centinaia di migliaia di volte al giorno. L'industria del porno non è mai stata così florida e così fuori controllo come negli ultimi anni. I siti come Xvideos, Xhamster e Youporn sono tra i più cliccati al mondo e offrono ogni genere di materiale. Gratuiti, di facile accesso e consumo, sono il frutto dell'evoluzione del web e di una società che vuole tutto e subito.

Se l'offerta su internet è in piena espansione – alimentata dalle produzione fai-da-te – l'industria tradizionale boccheggia e i film prodotti a regola d'arte si fanno sempre più rari.

Un'evoluzione che ha spinto chi lavora nel settore del cinema X in Svizzera, o semplicemente difende la necessità di una pornografia più artistica, a cercare nuovi sbocchi. È il caso di Sabine Fischer e Sandra Lichtenstern.

Diplomatesi in arte e design a Zurigo, queste trentenni hanno iniziato a produrre filmati pornografici quasi per gioco, partendo dalle vecchie pellicole degli anni Settanta. «Cerchiamo le scene più ammiccanti, divertenti, perfino sdolcinate per poi tagliarle e rimetterle assieme in un nuovo prodotto artistico», spiega Sandra. «Siamo convinte che la pornografia abbia bisogno del supporto degli artisti per non trasformarsi in prodotto per ossessionati sessuali e distanziarsi da questa sciatta mediocrità».

Iniziato nell'estate 2009, il loro progetto ha avuto un successo insperato: migliaia di copie vendute in pochi mesi, senza alcuna pubblicità se non quella del passa-parola, e un pubblico composto essenzialmente di coppie.

Un grande commedia a luci rosse

La scelta di Sandra e Sabine di concentrarsi sugli anni Settanta non è casuale.

«A quei tempi non esistevano ancora le videocamere digitali e per girare un film pornografico ci voleva tempo, denaro e una buona tecnica cinematografica», commenta Sandra. «La messa in scena era curata nei minimi dettagli e spesso i film iniziavano con una scena erotica nella quale si intravvedeva una gamba nuda o un seno scoperto. Niente a che vedere con i personaggi stereotipati di oggi, che sembrano bambole impegnate a fare stretching. Alla base del film c'era sempre una trama, una tempistica e dei dialoghi precisi. Era l'epoca delle grandi commedie che lasciavano ancora spazio all'umorismo e alle emozioni».

Se i primi film pornografici risalgono agli anni Venti, è soltanto a partire dagli anni Settanta che riescono ad emergere dalla clandestinità, portati dal vento della rivoluzione sessuale. I primi film vengono proiettati nelle sale standard e accolti con un misto di curiosità ed entusiasmo dalla società post-sessantottina.

«Sulla stampa dell'epoca si parlava di un nuovo stile cinematografico, alla conquista di Hollywood», spiega il filosofo francese Julien Servois, che ha ritracciato in un saggio lo sviluppo del cinema X. «Quando Gola Profonda, di Gerard Damiano, uscì nel 1972 fu un tale evento che perfino Jackie Kennedy andò a vederlo nelle sale newyorkesi».

«All'epoca sembrava ancora possibile che la pornografia venisse accettata come parte della vita sociale e si trasformasse in un genere cinematografico a pieno titolo, come il western o il musical», prosegue Julien Servois.

La parentesi libertina ha però avuto vita breve. Ben presto negli Stati Uniti come in Europa la censura ha confinato il cinema porno nelle sale specializzate e ne ha fatto un prodotto declinato essenzialmente al maschile. In Svizzera le scene più spinte venivano tagliate o ricucite a seconda della sensibilità dei cantoni e le sale cinematografiche erano oggetto di perquisizioni regolari da parte della polizia.

Gli anni d'oro dell'industria svizzera

Volto noto della scena punk zurighese, Peter Preissle ha iniziato a lavorare nell'industria pornografica nel 1979 e ha vissuto in prima persona tutte le tappe che hanno portato i film X dalla scena underground a un prodotto di consumo di massa. Bigliettaio, poi proiezionista, col tempo è diventato il braccio destro di Edi Stöckli, colui che possiede quasi tutti i cinema X in Svizzera e ha fondato la principale casa di produzione e di distribuzione a luci rosse, la Mascotte film SA.

Lo incontriamo nel quartier generale della società, in una viuzza sperduta del quartiere a luci rosse di Zurigo. «Una volta riuscivamo a guadagnare molto con pochi sforzi, oggi dobbiamo lavorare tre volte tanto per uscire in pari. La concorrenza è spietata e l'industria è diventata un affare per vecchi babbioni», racconta Peter Preissle. «Dobbiamo cercare di adattarci ai tempi che cambiano, magari producendo più cortometraggi oppure film a episodi, visto che i giovani non sono abituati a stare seduti per più di mezzora».

Ai tempi d'oro la Mascotte film AG produceva fino a 240 film l'anno. Oggi a malapena 120. «Quando c'erano ancora le pellicole a 35 mm, si pagava fino a 200'000 franchi per la produzione di un film, mentre oggi costa tra i 40 e i 50'000. Le riprese durano un paio di giorni: stesso cameraman, stesse luci, stesso scenario e stesso cast. Come in una partita di calcio. Tuttavia è sempre più difficile trovare dei bei film da mostrare nelle sale e degli attori giovani disposti a mettersi in gioco».

Nei locali della società sono archiviate almeno 3'000 pellicole. Vengono proiettate nelle sale specializzate, vendute sotto forma di DVD o messe a disposizione sui siti internet del gruppo. È qui che Sandra e Sabine hanno cercato il materiale per le loro ricerche: negli scaffali di famiglia che racchiudono oltre cinquant'anni di storia del cinema a luci rosse.

Cinema e gallerie, luoghi d'incontro e di scambio

Per far fronte alla concorrenza della rete, anche la famiglia Stöckli ha cercato di rinnovare la propria strategia di mercato. «Oggi con il porno non si diventa più ricchi, ma l'industria non è ancora in fin di vita», commenta Peter Preissle, che non vuole svelare il valore della società, stimato comunque a diversi milioni di franchi.

I cinema porno – una decina in Svizzera – si sono trasformati in luoghi d'incontro e di scambio, grazie anche all'avvento delle cabine private. Singole, doppie e perfino comunicanti, queste sale in miniatura garantiscono una maggior privacy e l'opportunità di guardare dei video per un paio di franchi.

A scadenze regolari vengono organizzate anche delle esposizioni d'arte erotica o degli incontri con le pornostar, un modo per renderle più "umane" e vicine al pubblico.

«Come accade per le sale standard, anche quelle pornografiche hanno registrato un calo delle entrate. Ma mantengono il loro fascino. Permettono alla gente di non lasciare tracce, come invece accade su internet, e di trasformare la visione di un film in un evento speciale», sottolinea ancora Preissle.

E mentre sul web si moltiplicano le chat partecipative e video fai da te , all'industria pornografia non resta che puntare su un pizzico di qualità in più, sullo charme e su una buona dose di mistero: un atout che le produzioni casalinghe non possono ancora vantare. E forse l'unica arma che le resta per sopravvivere.

Stefania Summermatter, Zurigo, swissinfo.ch

"Gola Profonda" fu il primo film a luci rosse a passare nelle sale cinematografiche standard. La sua proiezione destò molta curiosità e interesse, ma provocò anche critiche virulenti tra le fasce più conservatrici della popolazione americana e i gruppi femministi radicali. (Keystone)

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4 aprile 2013 4 04 /04 /aprile /2013 22:05

analogico-tele-phonographers-Christoper-Locke-7

Con tutto quello che succede in modo digitale in questi giorni, a volte è bello portare un po 'di fascino analogico in un vita. Un modo creativo è stato ideato da Christopher Locke di Austin, Texas. Invece di progettare un diffusore nuovo di collegare l'iPhone, Locke ha rimodellato ottoni, trasformandoli in amplificatori. Assunzione di trombe, tromboni e recupero corni francesi, ha fatto pezzi creativi molto belli per la casa: Lui li chiama " analogici Tele-fonografi . " 

L 'ispirazione per le sue creazioni deriva dalla forma dei vecchi grammofoni moda che sono stati utilizzati nelle case già nel 1877. Utilizzo di parti di macchine assortiti, oltre agli strumenti, Locke crea ogni unità personalizzata. Ogni pezzo è unico e non richiede alcuna alimentazione esterna. Sono compatibili sia con iPhone e iPad, quindi se vi trovate interessati in qualche fascino del vecchio mondo nel vostro spazio abitativo, Locke si può costruire un esempio personalizzato. Guarda il video qui sotto è vedere come funzionano. Per vedere di più del suo lavoro, controlla il suo sito web .

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