Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
">

LOGO-SITO-19-gennaio

28 dicembre 2013 6 28 /12 /dicembre /2013 22:39

Negli ultimi anni sono sempre più numerose le teorie che affermano che in passato esseri provenienti da altri pianeti abbiano visitato la Terra. Le testimonianze dei viaggi interstellari sarebbero reperibili nelle leggende di vari popoli, molto distanti tra loro sia in fisicamente che temporalmente, che hanno in comune credenze e usi e talvolta anche nomi.
Secondo lo scrittore studioso di Ufo e archeologia Zacharia Sitchin, potremmo rivenire informazioni importanti che suffragano la teoria delle visite di esseri non umani nella mitologia greca, sumera e latina. Personaggi potenti e ricchi di armamentari così evoluti da non poter essere neppure immaginati da chi ha vissuto migliaia di anni fa; Dei e Dee che vivevano arroccati in luoghi irraggiungibili e che si muovevano su carri di fuoco o su nuvole; talvolta si innamoravano degli umani e generavano dei figli, altre volte li perseguitavano.

 

Che fossero alieni stanziatisi sul nostro pianeta per chissà quale motivo non possiamo metterci la mano sul fuoco. Secondo alcuni teorici gli alieni sarebbero i nostri genitori e potremmo trovare il tassello mancante nel puzzle dell’evoluzione darwiniana proprio nel loro intervento genetico che ci mutò da scimmie a esseri evoluti.
Tuttavia pur vivendo in un’epoca di grandi rivelazioni, queste non assurgono mai a verità, ma stanno sotto il giogo del condizionale.
E’ d’obbligo l’uso del condizionale anche nel raccontare la storia dell’ egittologo Louis Caparat, il quale sostiene di aver fatto una scoperta sensazionale nel 1987.

La ragione era un po’ sentenziosa:

Caparat affermava che non erano state ancora scoperte le sale più importanti della piramide. Solamente i suoi tre aiutanti e lui avrebbero potuto scavare in quel luogo ed accedere ai tesori occulti.

Il ministro della Pubblica Istruzione ed l cancelliere francese di allora vollero almeno delle prove.

 

Caparat portò in questa fase una serie di piani e manoscritti dove si affermava - in un certo modo - che tra i siti scoperti dagli inizi del secolo fino agli anni ’80 c’erano delle zone grigie. I precedenti archeologi non avevano potuto accedere a quei luoghi. Caparat presentò anche una lettera di una industria nordamericana che metteva a disposizione una moderna scavatrice che avrebbe aiutato molto il lavoro. Il ministro chiese una settimana di pausa.

Nell’inverno dell’88, Caparat ed i suoi assistenti già stavano scavando dentro Cheope.

 

Gli furono concessi quattro mesi, con la possibilità di estendere il periodo se si arrivava a trovare qualche indizio. Il lavoro fu preciso ed arrivò a far esaurire l’archeologo. La tenace persistenza, nonostante tutto, fu il suo miglior consigliere. Avanzavano con rapidità giorno dopo giorno. La scavatrice americana funzionava con incredibile successo; si bloccò in alcuni punti.

Un breve tempo uno degli aiutanti di Caparat - Ernest - iniziò a provare un disturbo al petto. Non poteva ingerire nessun alimento. Vomitava in modo strano, non riusciva a dormire e si arrabbiava quando lo toccavano. Una suggestiva macchia rossa gli circondava il collo.

L’archeologo lo accompagnò all’ospedale più vicino. Per sua sfortuna dovettero ricoverarlo. I medici lo esaminarono. Sembrava soffrire di un virus non ben identificato che atrofizzava i condotti interni dei polmoni.

 

Le fosse nasali emanavano una grande quantità muco di colore rossastro.

 

 

Come tanti archeologi anche Caparat ha sempre affermato che quanto sappiamo sulle piramidi egizie è solo una piccola verità e anche gli scavi archeologici portano alla luce unicamente una piccola parte di quanto è celato sotto la sabbia. Ma non sarebbe solo la sabbia a nascondere qualcosa, sarebbero coloro che non vedono di buon occhio rivoluzioni importanti alla storia, come se questa fosse un qualcosa di preconfezionato e immutabile o come se fosse sconveniente mutare o rivelare qualcosa di diverso da quanto è stato scritto.
In accordo con il governo Egiziano fu concesso a Caparat di scavare sotto la piramide di Cheope per fare luce su eventuali zone non ancora rivenute.
In breve tempo l’equipe che faceva capo all’archeologo francese reperì una galleria inesplorata che conduceva ad una stanza. Con incredibile sorpresa, dentro la stanza, si dice esser stato reperito un sarcofago in cristallo contenente le spoglie di una creatura che in apparenza non sarebbe stata umana. Accanto al presunto umanoide un papiro che venne scrupolosamente tradotto dallo stesso archeologo. Il contenuto sarebbe stato un patto tra l’alieno e Cheope; il primo offriva conoscenza e protezione in cambio di ospitalità fino alla sua morte.
Il lavoro di Caparat venne bruscamente interrotto dal governo egiziano che sequestrò quanto scoperto e rispedì l’archeologo frettolosamente in Francia.
Attualmente non sappiamo se quanto sopra riportato corrisponda effettivamente a verità o se sia una esagerazione mediatica.
Certo è che alcuni giornali riportarono la sensazionale notizia. Quotidiani egiziani riportarono la notizia del reperimento di una statua di pietra in una teca di cristallo. La notizia tuttavia non ha mai avuto particolare clamore, come non l’ ha avuto neppure il ritrovamento in alcune tombe egizie di particolari raffigurazioni sulla pietra che, apparentemente, sembrerebbero umanoidi alieni.
Come mai certe notizie, seppur con il tenore di semplice curiosità o di supposizioni,  non vengono prese in considerazione dai media?
Forse per certi versi respiriamo ancora i fumi della sacra Inquisizione che bruciò sul fuoco dell’ignoranza chi ardiva proporre qualcosa di diverso.

Un strana storia sulla Grande Piramide di Giza è apparsa a marzo 2000 riportata dal quotidiano egiziano Rose El-Yussuf.


Secondo quanto scritto, nel 1988 l’egittologo francese Louis Caparat,

“ha scoperto una stanza segreta nella Grande Piramide di Cheope(il suo nome greco. Il vero nome del faraone era Khufi –J.T.).”

L’alieno umanoide,

“fu ritrovato in una cassa di cristallo trasparente. Sulle prime l’alieno sembrava ibernato” o in uno sonno apparente.

Caparat riportò” di avere trovato anche un testo scritto su un papiro” che descriveva l’incontro tra il faraone Khufu con l’alieno, che gli disse che i viaggiatori della sua specie sarebbero arrivati dallo spazio.


L’alieno, si suppone, che suggerì il disegno della piramide e persuase gli Egiziani a costruirla come loro luogo dopo la morte.

“Caparat mandò un messaggio ad un suo collega in Spagna, Francisco de Braga, un biologo, invitandolo a venire in Egitto" a prelevare campioni di sangue, cellule, tessuto e DNA dell’alieno morto.

Ma quando il dott. De Braga arrivò al Cairo, fu fermato dal Ministro di Stato della Sicurezza e rimesso su un aereo per Madrid.

Secondo Rose El-Yusuf, l’alieno morto fu portato in un laboratorio in una località sconosciuta, dall’Intelligence egiziana.

 

(Grazie a Wisam Mohammad e Alfredo Dissoni per questa storia)
 


Commento dell’Editore:

Mie cari lettori, prendete questa storia con un grano di sale. Misteriosi corpi morti furono ritrovati attorno la Grande Piramide fin dai tempi di Abdullah Al Mamun che per primo entrò nella struttura nell’813 a.C.


Abdullah che fu il figlio del califfo Haroun Al Raschid, trovò un gruppo di egiziani che con alacrità fece un buco giusto nella parete della Piramide.

Secondo l’autore Peter Tompkins:

“Alcuni autori arabi hanno riportato che Al Mamun trovò nel sarcofago una statua di pietra dalle forme umane. All’interno, essi dissero, un corpo che portava un pettorale d’oro con molte pietre preziose, una spada incredibile sul suo petto, un rubino sulla testa grande come un uovo che sprizzava luce come fosse giorno. “Vedi I segreti della Grande Piramide di Peter Tompkins, Harper and Row, New York, N.Y. 1971, pag. 15.”

Bisogna comunque dire che ci sono tanti racconti sulla Grande Piramide che girano fin dal 1996, compresa la visita del gruppo dell’UNESCO, con veicoli militari ed elicotteri neri visti a Giza, ed il recente giro della grande costruzione.

 


Condividi post
Repost0
28 dicembre 2013 6 28 /12 /dicembre /2013 22:32

Una leggenda Sarda, molto antica, di circa 3 mila anni addietro, racconta una storia che a dir poco sembrerebbe fantascienza, ma che, se preceduta dalla dichiarazione che un grande scienziato Italiano fece, si direbbe che è solo la narrativa di una storia avvenuta e vissuta qualche migliaio di anni fa dagli abitanti dell'isola, ovvero un contatto con esseri di altri mondi..

"Quanto agli “uomini blu”, con tale denominazione venivano chiamati gli abitanti di altri mondi in contatto con i protosardi, secondo un rituale che presentava diverse varianti.
In altre parole, certi protosardi comunicavano con gli extraterrestri mettendosi sopra i nuraghi o in un altro luogo dove regnava il silenzio, stesi col corpo nudo su una pietra levigata, in linea con le stesse che emanano micro onde cosmiche capaci di essere ricevute dai recettori umani. Oltre a ciò occorreva una grande concentrazione che consentiva di ricevere questi suoni muti."

Raimondo De Muro nasce a  Siurgus Donigala nel 1916, scrittore e organizzatore culturale, ha dedicato la sua vita alla conoscenza e alla promozione delle tradizioni del suo paese natio e della Sardegna, ma sempre con grande curiosità e apertura per le cose del mondo. Prevedendo con largo anticipo l'importanza del turismo e della cultura per lo sviluppo dei paesi della Sardegna, fu fondatore del gruppo folkloristico di Siurgus Donigala e presidente della ProLoco negli anni '60.

uomini_blu2

I racconti della Nuragheologia sono stati scritti da Raimondo de Muro, nell'arco di oltre trent'anni. L'opera completa consta di cinque romanzi, più un sesto libro che è una sorta di compendio di quelle che egli definisce “le norme di vita della Nuragheologia”. Cosa sia la Nuragheologia, non è facile da spiegare. De-Muro sostiene che, in Sardegna è esistita, e forse in qualche modo sopravvive ancora, una sorta di “organizzazione comunitaria”, diffusa soprattutto nel mondo agro-pastorale, con proprie leggi e norme di condotta; un ordinamento sociale che, correndo parallelo alle vicende storiche ”ufficiali” dell’isola, affonda le sue radici nei millenni, risalendo fino all’epoca nuragica. I racconti furono pubblicati nei primi anni ottanta da una piccola casa editrice, ora non più attiva, e ormai sono in circolazione poche copie; nonostante ciò La memoria della Nuragheologia è ancora viva, non solo in Sardegna. Nei racconti leggiamo che i grandi padri della Sardegna hanno tramandato che un corpo celeste (Nibiru?) centrò la terra e questa si incurvò dalla parte orientale. Perciò le antenne dei Nuraghi persero per sempre la loro finalità di comunicazione con gli abitanti degli altri mondi. Ma come avvenne questa comunicazione? L’uomo sarebbe dotato di orecchie nascoste (i recettori magnetici) in grado di captare le voci di mondi lontani, a patto che questi organi di senso vengano esercitati. Ma se non si conosce l’alfabeto di questi segnali non si comprendono i messaggi.


Lo stesso Raimondo De Muro, nei "Racconti della Nuragheologia" scriveva:

"Cento bisavoli prima del bisavolo mio, nella Sardegna, raccontano gli antichi, sono venuti gli uomini del pianeta blu, a pelle blu e liscia che pareva di porcellana, con un corpo che pareva pieno di aria, ma non era di aria ma trasparente come una vetrina, che non era possibile toccarli se uno non voleva essere fulminato all’istante. Dicono gli antichi che erano uomini di alta statura, con la faccia uguale alle statue di bronzo e di pietra che ricordano questa venuta. Sulla testa portavano un corno come un vomere e sulla fronte un porro che lampeggiava. Si erano fatti vie di fuoco e in queste vie restava la polvere della vita e da questa polvere è nato ogni essere vivente, racconta il proverbio antico.
Si tratta di una spiegazione, questa della nuragheologia, piuttosto avventurosa, ma che dimostra, ancora oggi, la sua validità, posto che non si possano essere certezze in materia. In realtà non sappiamo che cosa sia realmente la vita. Sappiamo solo che alcuni suoi ingredienti di base come l’idrogeno, l’ossigeno, l’azoto, il carbonio esistono un po’ dappertutto e che questi, aggregandosi, servono come materiali della struttura vivente. Ma, scoperti i mattoni della vita, il resto è buio completo! Resta solo questo racconto della nuragheologia, che non è racconto mitologico ma una esperienza vissuta da lontani progenitori, che può essere e non può essere!"

uomini_blu3Poi De Muro scrive anche sulla Grotta del Bue Marino:

 

"Sicché, quando i giovani saranno i vecchi e i vecchi saranno i giovani l’avvenimento ricordato con quella scrittura figurata, nella parte della grotta del Bue Marino e non solo in quella ma in mille altre grotte marine e terrestri dell’isola, se queste fossero state lasciate intatte con la loro storica narrazione, si ripeterà, cioè, l’incontro avvenuto nell’isola tra i Sardi che avevano esperienze di galazzoni e quindi a conoscenza dell’esistenza, non solo di altre infinite umanità più o meno a somiglianza della nostra, ma anche di infiniti altri pianeti, più o meno consimili alla terra, coi quali è possibile, un incontro, come quello già avvenuto circa tremila anni fa.
Si dirà che questo è fantascienza, ma non lo è affatto, perché un simile avvenimento è scientificamente probabile che sia avvenuto, perché, oggi, siamo in grado di provare che a quell’epoca, un gruppo di pianeti della Via Lattea e precisamente quelli della costellazione di Sino si trovavano dalla terra, per via dell’eterno spostarsi nell’universo, a circa cinquanta anni luce di distanza (la galassia è un disco di centomila anni luce). A quella distanza era possibile «incontrarsi», perché, i Sardi e quindi gli extra terrestri ancora di più, i loro «messaggi» li trasmettevano con la percezione sensoriale (oggi purtroppo un esercizio impossibile per l’uomo non più addestrato da sessanta generazioni) il che permetteva loro di ricevere e trasmettere col pensiero, ad una velocità di gran lunga superiore ai trecentomila chilometri al minuto secondo."


C’è un fatto testimoniale incontrovertibile, che nessuno può negare, ed è che in Sardegna, nelle sue grotte e anche nelle grotte di altri popoli, esistono ancora e sono alla vista di tutti, delle incisioni o figurazioni schematiche antropomorfe che raccontano questo incontro.

"Non è pensabile che questi esseri umani abbiano perso il tempo a fare ciò per gioco - racconta De Muro - se lo hanno fatto vuol dire che hanno trovato bisogno di eternare e far sapere ai posteri questo straordinario avvenimento. Avvenimento che si ripeterà, ed è questo forse il motivo che li ha indotti a fare quelle iscrizioni in ogni grotta, perché lo capissero e lo sapessero tutti e tutti si preparassero, quando i giovani saranno i vecchi e i vecchi saranno i giovani. Ma quando? Quando quel pianeta si ritroverà nella medesima distanza di quella epoca? Questo è il punto, quando avverrà ciò?
In qualunque tempo avvenga questo ritorno degli uomini blu è un problema che riguarderà le generazioni future, a noi, oggi, ci serve, prendere atto che gli antichi ci hanno lasciato una «notizia», in cui ci dicono che altri esseri umani di altri mondi, sono venuti qui su questo pianeta e che torneranno. Prendiamo atto di questa «documentazione»"

 

UOMINI DI ALTRI MONDI DALLA PELLE BLU - RICORDANDO I W56 DEL CASO AMICIZIA

 
Da sempre gli extraterrestri ci bombardano di notizie, solo che noi non le sentiamo e non le comprendiamo: L’uomo avrebbe perduto tante capacità che lo rendevano simile agli abitanti degli altri mondi, allontanandolo da un tipo di vita che asseconda la natura umana. Ma quando questa possibilità di comunicazione era attiva, ecco come avveniva, secondo i precetti di un tempo codificati in sardo, che De Muro ha reso così in lingua italiana:

“Se vuoi avere le orecchie accese, mettiti in testa il casco con le orecchie riceventi, come facevano gli antichi, quando andavano al nuraghe per ascoltare le voci dei pianeti. Narra la storia antica che il casco con le antenne (fatto di sottili fili di rame e pelle di daino), come la protuberanza carnosa (fatta di sensibili organi riceventi) che ha la forma di un vomere, degli uomini blu, sono stati ricordati con le statue di bronzo nascoste in luogo sicuro e che gli stranieri hanno interpretato per un elmo cornuto e un copricapo di ferro”.


Secondo questa antica testimonianza, gli elmi di certi bronzetti sarebbero sormontati da antenne sofisticate, non da corna di animale. Quanto agli “uomini blu”, con tale denominazione venivano chiamati gli abitanti di altri mondi in contatto con i protosardi, secondo un rituale che presentava diverse varianti. Questi esseri somigliano molto alla storia dei W56, si, il Caso Amicizia!!

In altre parole, certi protosardi comunicavano con gli extraterrestri mettendosi sopra i nuraghi o in un altro luogo dove regnava il silenzio, stesi col corpo nudo su una pietra levigata, in linea con le stesse che emanano energie cosmiche capaci di essere ricevute dai recettori umani. Oltre a ciò occorreva una grande concentrazione che consentiva di ricevere questi suoni muti.

uomini_blu4

De Muro tratta l’argomento con molta perizia e lo tratta in maniera scientifica segnalando e argomentando su ciascuna fase di quella che fu un esperienza senza pari. I nomi dei 170 Nuraghi, così ben studiati e usati per un fine celeste, la grafia, i petroglifi, le norme di comportamento della nuraghia, i brebus, i precetti salmodiati col tono di voce bassa, i diccius, i racconti popolari, rendono l’idea a chiunque voglia accostarsi e comprendere. Questo materiale, andrebbe preso sul serio, non solo affinché possiate conoscere, ma anche affinché possiate seriamente sperimentare di persona cosa significhi tutto ciò.

A cura della Redazione Segnidalcielo

Condividi post
Repost0
21 dicembre 2013 6 21 /12 /dicembre /2013 22:55

moai em marte
 Alcune foto segrete della NASA scattate la settimana scorsa dalla sonda Curiosity sono state divulgate sul web dal gruppo hacktivist “Anonymous” riusciti ad accedere ad un cellulare privato di un funzionario che aveva scattato una foto del documento segreto.

Come si evince dalla dicitura del documento, le foto sarebbero state inviate in forma riservata agli uffici amministrativi della NASA.
Ecco le foto del documento in questione:

IMG_20131220_214152 IMG_20131220_214201IMG_20131220_214217

Nel documento è presente la seguente frase:
When we have been concerned by reports interrupted data send of Curiosity, officers of this Directorate visisted the Air Intelligence Data Centere, discovering an undeniable artifact, similiar to the Easter Island ones, on the Mars territory G-34-54 Latitude 34-367

In sostanza è stato fotografato dalla sonda Curiosity un manufatto, sul territorio di Marte, che presenta le stesse caratteristiche dei Moai dell’Isola di Pasqua.

Se non si tratta di una roccia che, nei secoli, a causa delle intemperie cosmiche abbia preso le sembianze di un volto umano in maniera del tutto casuale, ci troviamo di fronte alla più grande ed incontrovertibile testimonianza di presenza Extraterrestre intelligente su Marte.

Il portavoce del Pentagono Dott. George Little ha riferito che a seguito della “fuga di dati” il presidente Obama rilascerà a breve una dichiarazione ufficiale, inoltre, ha asserito che verranno presi severi provvedimenti per il funzionario responsabile non autorizzato a fotografare tale documento catalogato con il level 4, ossia il massimo livello di segretezza dei dati sensibili.

Siamo di fronte ad un nuovo Datagate?

 

http://www.etseetc.com/2013/12/moai-da-ilha-de-pascoa-teria-sido-fotografado-em-marte/

Condividi post
Repost0
20 dicembre 2013 5 20 /12 /dicembre /2013 23:06

 

La Russia rende pubblici gli archivi Ufo Finalmente la verità sul “caso Voronezh”?

 

 

 

 

 Dopo la decisione della Marina Russa di rendere pubblici documenti su avvistamenti extraterrestri nei mari battuti da navi e sottomarini dell’ex Unione Sovietica, pare che anche il Governo stia puntando alle “disclosure” sugli x-files del passato. Al centro dei faldoni de-secretati anche il “caso Voronezh”, che tanto fece scalpore nel mondo. Era il 10 ottobre 1989
Il 2009 sarà ricordato come l’anno degli Ufo. E la “soffiata” su una possibile apertura degli archivi segreti russi relativi ad ufo e alieni è un po’ come una ciliegina sulla cassata di natale.
La notizia circola da qualche giorno. Proprio nel momento in cui mezzo mondo ha ormai rinunciato a conoscere la verità sulla piramide apparsa sul Cremlino e sulla spirale “esplosa” nei cieli norvegesi.
Le rivelazioni dovrebbero riguardare gli anni appena successivi alla seconda guerra mondiale. E in particolare al periodo che va dai primi avvistamenti in Kazakistan, fino al famoso “caso Voronezh” di cui parlarono i giornali di mezzo mondo.
Tra le notizie più attese anche l’avvistamento del 20 settembre 1977. Quel giorno sulla città di Petrozavodsk, migliaia di persone videro una enorme “medusa” volante che fece temere un attacco nucleare americano.
In attesa di avere una conferma su questa clamorosa notizia ricostruiamo il caso più incredibile dell’epoca: l’atterraggio di una navicella extraterrestre in un parco giochi di Voronezh, una grande città della Russia sud-occidentale, non distante dal confine ucraino.
A piedi nudi nel parco
“Questa volta sembra che non ci siano dubbi: gli Ufo sono atterrati davvero in Urss, per la precisione a Voronezh, nella Repubblica federativa Russa, e, sotto gli occhi increduli e atterriti degli abitanti del luogo, se ne sono andati a passeggio per il parco cittadino”.
Notizie così, di solito, si leggono solo nei siti di appassionati o nei blog a caccia di notizie incredibili e improbabili. E invece, il 10 ottobre 1989, a pagine 17, a firma di Fiammetta Cucurnia, questo articolo apparve nientemeno che su Repubblica.
La fonte? La maggiore agenzia giornalistica russa. La storica Tass, fondata nel 1925 e organo del gabinetto dei ministri dell’Urss.

Eppure in quel freddo ottobre di dieci anni fa l’agenzia ufficiale sovietica diramò un dispaccio che lasciò il mondo senza fiato: un enorme disco volante avrebbe sorvolato, per giorni, il parco cittadino di Voronezh, fino addirittura ad atterrare tra un nugolo di attoniti ragazzini.Sul luogo dell'atterraggio, sarebbe stata trovata una depressione circolare del diametro di circa 20 metri, con quattro incisioni nel terreno, disposte a rombo, le cui dimensioni sono variamente descritte dai giornalisti come di 15 o 30 centimetri di diametro per 4 o 25 centimetri di profondita', e all'interno delle quali e7 stata trovata dell'erba. Sulla base delle tracce, il peso dell'"astronave" atterrata sarebbe stato valutato nell'ordine delle 11 tonnellate.

Un altro buco nel terreno, del diametro di 2,5 centimetri e profondo 37, sarebbe stato trovato poco distante, come se gli esseri avessero prelevato dei campioni di terreno.

Secondo alcune notizie, sul luogo d'atterraggio sarebbe stato rilevato un "intenso campo magnetico". Inoltre, in due delle incisioni lasciate sul terreno dalle "zampe d'atterraggio" dell'UFO sarebbe stata rilevata una quantita' di radiazioni gamma superiore a quella del suolo circostante: 30-37 microroentgen/ora rispetto ai 10-15 rilevati all'esterno.

locazione" o "magnetismo biologico". La notizia dell'atterraggio UFO ha avuto un'enorme risonanza in tutta l'Unione Sovietica, soprattutto dopo che la notizia, pubblicata inizialmente sui giornali locali, e' stata rilanciata dall'Agenzia TASS il 4 ottobre sul circuito interno (ripreso infine il 9 ottobre nel notiziario per l'estero), in una corrispondenza da Voron‚zh dell'inviato Vladimir Lebedev, sulla base delle interviste da lui condotte con una decina di ragazzini e con Genrikh Silanov. Nel nuovo clima informativo della "glasnost", numerose testate giornalistiche russe hanno inviato giornalisti a Voron‚zh per contro-inchiestare la storia.

Secondo i giornalisti, la popolazione locale e' rimasta preoccupata dall'evento, al punto che su pressione del Segretario del Partito il sindaco di Voron‚zh, Viktor Atlasov, ha nominato una commissione ufficiale di indagine di cui facevano parte scienziati, criminologi, medici, meteorologi e perfino qualche ufologo locale.

Intervistato dai reporter del settimanale Moskovskie Novosti, il sindaco ha affermato di credere ai bambini. Dichiarazioni possibiliste sono anche venute dal professor Stanislav Kadmenskiy, Ordinario della cattedra di fisica nucleare all'Universita' di Voron‚zh, che ha eseguito i prelievi dei campioni di terreno da analizzare; da Vladimir Moisevey, direttore dell'Ufficio sanitario regionale; dal colonnello Lyudmila Makarova, direttrice del Nucleo Scientifico della Milizia; e da un portavoce del Comitato per la sicurezza dello Stato (KGB). Secondo alcune voci, un prete ortodosso avrebbe addirittura benedetto il luogo dell'atterraggio, che secondo la Diocesi di Voron‚zh sarebbe stato "opera del Demonio".

 

 

 

Subito dopo il “contatto” col suolo terrestre, la navicella avrebbe aperto il portellone lasciando uscire tre individui alti “almeno quattro metri sul cui busto si staglia una testa minuscola”. Gli alieni, in visita al nostro pianeta, erano accompagnati da un piccolo robot  e sembravano molto incuriositi dalla situazione. Qualche passo nel parco, rimanendo comunque vicino all’astronave, poi i quattro sarebbero risaliti sul veicolo e se ne sarebbero ritornati da dove erano venuti.
Detta così sembra veramente incredibile. Ma quello che accadde a Voronezh nel 1989 è forse il caso ufologico più controverso del dopoguerra. Il comunicato della Tass, la reazione dei giornali di più autorevoli del mondo, crearono stupore e anche inquietudine. Nei giorni successivi una miriade di particolari andarono ad arricchire il racconto. Nella zona dell’atterraggio, ad esempio, fu individuata un’area circolare di almeno venti metri di diametro al cui interno erano visibili delle incavature che formavano una sorta di losanga. Dentro queste incavature venne rinvenuta una sostanza misteriosa (simile alla terracotta) che non ha analoghi sulla terra.
Quello che colpì più di tutto, però, fu la reazione dei testimoni. I più giovani erano entusiasti di aver assistito al fenomeno. I più anziani vissero per alcuni giorni in uno stato di stordimento e paura che costrinse il Comune di Voronezh a mettere a disposizione di molti uno psicologo dell’ospedale locale.

La vicenda andò avanti per mesi poi, come sempre accade in questi casi, finì nel dimenticatoio, tra imbarazzanti smentite, e goffi tentativi di confondere le carte in tavola. Ma prima dell' evento a Voronezh, ci fu un altro caso importante: Il fatto che piu' da vicino ricorda la storia di Voron‚zh, e' quello avvenuto nel distretto di Kharovsk, nella regione di Vologda (nel nord della Russia). Ne diede notizia fra gli altri il 30 giugno il giornale dell'Armata Rossa, Krasnaja Zvezda, riportando un comunicato della TASS del 23 giugno.

Secondo la notizia, vari testimoni sparsi per i villaggi della zona avrebbero osservato per mesi strani oggetti nel cielo. Il primo avvistamento sarebbe avvenuto alle ore 23 del 24 aprile, quando due donne videro un oggetto argenteo quadrangolare lungo 12 metri, da cui parti' un raggio di luce che permise di vedere all'interno dell'UFO quattro esseri simili a uomini, alti e vestiti di una tuta scura. All'incirca alla stessa ora, almeno altri due gruppi di testimoni indipendenti osservarono nella stessa zona il passaggio a bassa quota di un oggetto infuocato.

Il 26 maggio un enorme "fungo" luminoso venne osservato ai margini di un bosco da un'insegnante la cui auto si arresto' improvvisamente quando si venne a trovare ad un centinaio di metri dall'oggetto. Sul posto vennero trovate due depressioni e alcune piante spezzate.

Ma questi avvistamenti non furono che il preambolo del fatto principale, di cui fu testimone il 6 giugno una dozzina di ragazzini della scuola locale, mentre stavano tornando a casa. Uno di loro improvvisamente avvisto' una "stella" giallastra che rapidamente si avvicino' diventando un palla luminosa piu' grande di un'atuomobile, che infine si arresto' proprio sopra le case del villaggio di Konantsevo, e poi si diresse verso un prato a circa 500 metri dai bambini, che si misero a piangere dallo spavento.

L'oggetto atterrato sembrava essere 3-4 metri di diametro. Improvvisamente la "sfera" si divise in due semisfere, e tra di esse comparve un essere scuro, piu' alto di un uomo, con un tonco tozzo e corto, gambe lunghe, braccia affilate pendenti fino a terra e con al posto della testa quello che sembrava un rigonfiamento ovale che univa le due spalle. Visto di profilo, l'essere sembrava "piatto" come una tavola; sul petto portava una specie di disco luminoso, dello stesso colore della sfera.

A questo punto i ragazzini notarono sul sentiero una donna con in testa un fazzoletto rosso che, ignara della presenza dell'UFO, si stava dirigendo verso il villaggio. I bambini le urlarono di non avvicinarsi agli "extraterrestri", ma la donna non li senti' e quando si trovo' nei pressi dell'essere, entrambi scomparvero senza alcun rumore. Di li' a qualche secondo la donna "ricomparve" a qualche centinaio di metri di distanza, e si allontano' urlando.

Intanto una seconda sfera, uguale alla prima, fece la sua comparsa in cielo e, come la prima, scese a terra, suddividendosi in due semisfere tra le quali comparve un altro essere senza testa. Poi comparve una terza sfera, e la sequenza si ripet‚ identica; poi una quarta, da cui pero' non usci' alcun essere.

Il tutto sarebbe durato circa mezz'ora, poi le sfere e gli esseri scomparvero cosi' come erano apparsi.

 

 

 

 

 

Condividi post
Repost0
19 dicembre 2013 4 19 /12 /dicembre /2013 22:56

 

E’ divenuta di recente un personaggio pubblico nel momento in cui ha deciso di esporsi mediaticamente raccontando la sua personale esperienza di contatto con personalità extraplanetarie.
Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive sulle più seguite reti nazionali, narrando con particolare e significativa sobrietà questa sua affascinante esperienza.

Il modo dettagliato e lucido in cui racconta il suo primo contatto ed i successivi incontri con queste realtà extraterrestri provenienti da Sirio B fanno di Marina Tonini una
  contattista normale  , semplice portavoce di un messaggio di rinnovamento per l'umanità
 
Spiega Marina che: “I contatti con le  popolazioni di Sirio B continuano ed il contenuto dei messaggi lo comunico in una serie di conferenze e attraverso un video-blog su Youtube intitolato 'In-coscienza aliena'.
 
L'esistenza degli Ufo è già stata provata, gli avvistamenti sono in tutto il mondo e quotidianamente.
La diminuzione del campo magnetico terrestre sta intensificando delle frequenze che espongono il nostro pianeta, il sistema solare e l'intera galassia ad una svolta energetica.
Tale fenomeno libera e cambia la frequenza di noi esseri umani e di tutto ciò che è sottoposto a questa forza.
Il lavoro di alcune delle persone contattate è quello di facilitare questo passaggio facendo partecipi gli altri della propria esperienza.
La prima azione da fare è ammettere che il proprio punto di vista è relativo, poi guardare in faccia la nostra realtà e promuovere una nuova società fondata su valori differenti.
Noi possiamo essere la prova della nostra intelligenza se lo vogliamo e svegliarci a nuove certezze.
 

fin dall’età di tre anni ha vissuto particolari esperienze spirituali, disponendo d’un sentire spirituale e alternativo rispetto alle correnti religiose tradizionali, un sentire che l’ha accompagnata fin dalla più tenera età. Nel corso dell’intervista Marina racconta di come si senta particolarmente vicina alla figura del Cristo, da un punto di vista spirituale piuttosto che cattolico. Per chi non lo sapesse, la differenza tra un contattista e un canalizzatore è che, mentre il canalizzatore tiene rapporti con razze extraterrestri per via telepatica, il contattista ha o ha avuto dei contatti fisici diretti. Nel caso di Marina, a contattarla sono stati i Siriani di Sirio B. Come capirete (fatte le dovute ovvie eccezioni) un contattista è mediamente più attendibile e concreto di un canalizzatore.

Nel 2008 Marina ha iniziato a fotografare forme d’energia, orbs e apparizioni metafisiche, che ha raccolto in un reportage privato, composto da molte testimonianze fotografiche, alcune delle quali mostrate durante le interviste e altre che ho potuto visionare personalmente e che attestano l’esistenza e la presenza di questi esseri metafisici e queste realtà non ordinarie. Successivamente ha scoperto che la casa nella quale vive, un ex monastero appartenuto all’ordine dei monaci cistercensi di San Bernardo da Chiaravalle, è un luogo “particolare” dove le energie si manifestano intensamente, un luogo nel quale il confine tra le dimensioni è più sottile e dove, le è stato detto dai suoi amici dello spazio, era destinata ad arrivare. Insomma nulla è a caso e la vita di Marina pare testimoniarlo.

  Marina Tonini 

Infatti Marina ci racconta che le esperienze della sua vita sono state un susseguirsi di eventi che l’hanno preparata al seguito, la “ciliegina sulla torta” – parafrasando Marina – , e che con il senno di poi ha compreso essere stati una “scuola” in preparazione del suo successivo contatto con queste realtà, esperienze attraverso cui ha acquisito determinate caratteristiche indispensabili per portare avanti il messaggio dei Siriani. In seguito, nel corso di una conferenza nella quale andò senza particolari aspettative e senza un precedente background di conoscenze ufologiche, vide per la prima volta questi tre esseri Siriani che si ripresentarono molte volte successivamente, anche nella sua casa, ricordandole di un accordo prenatale stipulato con loro, attraverso il quale lei sarebbe divenuta portavoce di un messaggio per l’umanità da parte di queste civiltà extraplanetarie, un messaggio di consapevolezza. Da quel momento gli eventi che hanno portato Marina Tonini a divenire un personaggio pubblico e conosciuto, hanno iniziato a manifestarsi spontaneamente come fossero guidati da una mano invisibile.

Marina ama definire questi accadimenti come “preordinati”, ed oggi comprende e riconosce perfettamente le numerose connessioni e sincronicità che collegano gli accadimenti della sua vita. Marina Tonini ha vissuto forti contatti prevalentemente con le popolazioni di Sirio B, una stella multidimensionale ( esistente su differenti dimensioni simultaneamente – N.d.t ) che dalla nostra prospettiva terrestre è una nana bianca orbitante intorno a Sirio A. Questa stella multidimensionale, nelle dimensioni di coscienza superiori, è un pianeta abitato a tutti gli effetti. Marina Tonini ha avuto la straordinaria opportunità di visitare questo mondo meraviglioso grazie ad un viaggio in astronave che ha raccontato molte volte e che abbiamo avuto il piacere di riascoltare nella chiacchierata LIVE del 21 agosto 2013. I Siriani di Sirio B, come altre popolazioni extraplanetarie, sono esseri evoluti spiritualmente e tecnologicamente. Esseri compassionevoli che oggi stanno coadiuvando il piano divino per l’evoluzione della coscienza umana.

Marina Tonini è divenuta portavoce di questa superciviltà e del messaggio straordinario di rinnovamento che essi portano all’uomo di Gaia oggi. I contatti di Marina si susseguono ancora, manifestandosi al momento opportuno. Sono infatti i Siriani a stabilire un contatto con lei quando devono trasmetterle indicazioni, aggiornamenti e messaggi da integrare all’interno della sua opera di divulgazione. -

Oggi Marina porta avanti il messaggio di consapevolezza dei Siriani attraverso le sue conferenze, un connubio tra spiritualità e “sensorialità”, conferita dalle note di Luca Donini ed Estas Tonne, che si alternano accompagnando Marina nelle sue conferenze in musica. Marina ci confida che il suo desiderio sarebbe quello di trasformare le sue conferenze in qualcosa di coinvolgente, magico, nel quale  musica,  immagini ed il messaggio possano fondersi per dare vita ad un’esperienza unica nel suo genere, capace di toccare corde profonde del cuore e dell’anima. E su queste premesse, infatti, le conferenze di Marina sono cambiate nel tempo e sono tutt’ora “in divenire”.

Le conferenze di Marina sono incentrate sul messaggio di consapevolezza, sulle nuove energie, sulla spiritualità emergente all’alba di una nuova era per l’umanità, cambio di coscienza ed impegno per manifestare una nuova “versione” del mondo fondata su valori autentici e sulla connessione profonda che intercorre tra tutto ciò che esiste. Il filo conduttore del messaggio è la responsabilità individuale nel creare una nuova realtà, di come il pensiero sia responsabile della nostra realtà quotidiana e come possiamo cambiare il nostro vivere semplicemente cambiando noi stessi e la nostra prospettiva del mondo.

Per conoscere le date delle conferenze, le novità, gli appuntamenti futuri e per rivedere tutti i video di Marina Tonini potete fare riferimento al suo sito web : www.marinatonini.it

 

See more at: http://www.coscienzanuova.net/marina-tonini-ed-contatti-da-sirio/#sthash.ZM4DrrLJ.dpuf

 

 

 

 


Condividi post
Repost0
19 dicembre 2013 4 19 /12 /dicembre /2013 22:36
Molti personaggi storici del passato, hanno trascritto nelle loro cronache avvistamenti di oggetti volanti. La possibilità che in passato vi siano stai incontri ravvicinati con extraterrestri è una ipotesi molto suggestiva che pare trovare spesso conferme dai documenti che ci giungono dal passato, in cui gli dei sembrano farsi guerra tra loro con armi letali a noi note...

 

Alamo Gord, 16 luglio 1945. Gli scienziati si ritrovano in Nuovo Messico per il test della prima bomba atomica. Il fungo sprigionato raggiunse l'altezza di oltre 12 km e per la prima volta nella sua storia l'uomo ha creato un ordigno capace di distruggere l'intero pianeta. 
Ma è davvero la prima volta che viene sperimentata sul nostro pianeta un'arma simile? In molti scritti, come la Bibbia o gli antichi testi epici indiani si parla non solo di Carri Volanti ma anche di armi forbidabili che gli Dei utilizzavano. L'arma di Brama sembra essere proprio una arma nucleare e i suoi effetti sono proprio gli stessi della bomba atomica, come ad esempio "soli roteanti" o "alberi che bruciano" o "perdita di capelli da parte della gente". Nel 1922, un ufficiale scopre nel Pakistan meridonale, le rovine della città di Mohenjo Daro, risalente al 2600 a.C. ed abbandonata per motivi economici e climatici. Tuttavia il ritrovamento degli abitanti morti all'improvviso per strada, sembrano essere ricchi di radiazioni e le loro ossa non hanno subito decomposizione. Il ricercatore britannico David Davenport sembrò aver trovato una zona nel sito in cui era avvenuto il processo di vetrificazione, tipico dei siti in cui è avvenuto una esplosione atomica. Molti sono gli scritti dove si parla di guerre tra gli dei che ricordano molto chiaramente le armi nucleari. C'è da chiedersi se gli antichi fossero stati testimoni di tecnologie belliche da parti di visitatori extraterrestri.
 
Nella Bibbia si parla di eventi riconducibili ad eventi bellici nucleari. La distruzione di Sodoma e Gomorra sembra essere quella di un olocausto nucleare. I cosiddetti "angeli" che portavano la morte dal cielo, secondo i ricercatori, potrebbero essere invece alieni con armi sorprendenti.
Nel Mar Nero, l'archeologo Ballard, avrebbe scoperto una fattoria sommersa risalente a migliaia di anni fa. Egli potrebbe aver trovato anche le prove che il Diluvio Universale fosse una storia vera. Il Mar Nero infatti, sarebbe stato sommerso intorno all'8000 a.C. assieme a molti altri villaggi del Mar Mediterraneo. Noè, potrebbe essere un personaggio vero e che la sua Arca potrebbe essere un fatto storico. Negli scritti dei "Rotoli del Mar Morto", si narra che Noè sia di discendenza "divina", forse inseminato artificialmente da visitatori alieni, ovvero un esperimento genetico. Secondo la Bibbia, Dio manda il Diluvio per punire gli abitanti della Terra, ma potrebbe essere invece una strategia degli alieni per creare una nuova stirpe di uomini?
In alcuni quadri medeievali ci sarebbero le prove che gli uomini conoscessero razzi volanti, satelliti spaziali o mezzi volanti simili ai dischi volanti? Riprodotti in quadri religiosi,  questi oggetti volanti, sarebbero l'interpretazione in chiave religiosa di antichi avvistamenti di oggetti volanti non identificati o di veri e propri incotri con esseri intelligenti?
Ma le presunte prove della visita di extraterrestri nel passato sono molteplici. Le prime testimonianze risalgono già dal XIV, in concomitanza con la Peste Nera, che secondo alcuni studiosi potrebbe essere stata addirittura diffusa dagli extraterrestri.
Un incontro con un oggetto volante assai anomalo lo ebbe persino Cristofolo Colombo e il suo equipaggio poco prima di sbarcare nelle Americhe. Videro una luce come quella di una candela che si muoveva su e giù. "Un oggetto luminoso di alza dall'acqua e va verso il cielo...".
L'avvistamento di Colombo sarebbe riportato anche nei registri ufficiali dell'Inquisizione. Anche il navigatore Magellano sembra avvistare un oggetto anomalo in cielo. Fenomeni naturali o oggetti volanti extraterrestri?
E se tutto fosse vero e gli extraterrestri ci hanno realmente visitato in passato? 
Germania, Norimnberga,14 aprile 1591. Dalle testimonianze raccolte e dalle incisioni, centiania di testimoni videro in cielo luci, croci volanti e dischi combattere come se ci fosse stata una battaglia aerea. 
Il primo oggetto non identificato visto con un telescopio fu da parte di Cotton Mather nel 1714, un predicatore cristiano, colonialista in America. L'avvistamento è riportato anche nelle cronache della NASA. 
L'interesse crescente per l'astronomia accende l'interesse mondiale sulla possibilità di vita intelligente su altri pianeti del Sistema Solare. Nel XVIII secolo l'idea della vita extraterrestre comincia a prendere piede e iniziano a comparire i primi documenti relativi agli avvistamenti, soprattutto agli albori della nascita degli Stati Uniti d'America.
Toman Paine lancia uno degli attacchi più pensanti alla cristianità e afferma che l'esistenza degli extraterrestri è una cosa ovvia. Subirà gravi danni personali da queste e da altre affermazioni di natura politica. L'uomo inizia a comprendere che le credenze religiose sono assurde e che il cosmo potrebbe essere pieno di vita al di la dell'idea dell'esistenza di Dio. 
Nel Nuovo Messico, molti resti di edifici dei nativi americani, mostrano grandi conoscenze di carattere astronomiche. E' un sito imponente ed isolato, che secondo alcuni studiosi potrebbe essere allineato assieme ad altri adifici alla Cintura di Orione. E' possibile che anche le popolazioni native americane abbiano avuto contatti con entità axtraterrestri?
 
Altri misteri sembrano esserci in alcuni siti nel Canada e in Scozia. Antichi segreti e forse addirittura l'Arca dell'Alleanza. A partire dal 1896-97-98 negli USA, si inziarono a verificare avvistamenti massicci nei cieli, fino ad arrivare agli attuali livelli di massa. Sono dei segni che presto si manifesteranno apertamente? Se fosse accertato che forme di vita extraterrestre ci hanno visitao in passato, la nostra storia andrebbe completamente riscritta.
Condividi post
Repost0
16 dicembre 2013 1 16 /12 /dicembre /2013 22:27

http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html 

 
L’esatta posizione di questo Pianeta X è legata principalmente al periodo di rivoluzione che l’astro stesso compie orbitando attorno a questa stella compagna del Sole, la quale, a seconda della distanza percorsa nella propria orbita, costituirebbe il vero filo conduttore tra il Pianeta X e il nostro Sistema Solare.
 
Entrambe le stelle si muovono lungo delle orbite molto estese che condurrebbero ciclicamente il Sole e la sua compagna binaria (ovvero un sistema planetario completo) ad avvicinarsi reciprocamente. I periodi orbitali delle binarie possono variare da meno di un’ora a pochi giorni, a centinaia di migliaia di anni. Potremmo quindi fare parte di un sistema binario nel quale i periodi orbitali compiono la propria rivoluzione in un arco di tempo lungo anche molte migliaia di anni.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
Supponiamo inoltre che questo Pianeta X impieghi diverse centinaia di anni per completare una rivoluzione intera attorno alla propria stella (dati approssimativi basati sulla rivoluzione di 2M1207 b attorno alla propria nana bruna, ma stando anche dentro ai parametri di casa simil-nettuniani) e che sia “destinato” ad attraversare il Sistema Solare proprio negli anni a venire di questa nostra “Era moderna”, ciò significherebbe che potremmo “godere” della presenza di questo corpo celeste nella nostra volta stellata per “molto” tempo.
 
 
In quel lungo periodo la Terra incontrerebbe dei gravissimi disagi climatici ed ambientali, i quali sarebbero condizionati dalla propria posizione sul periodo orbitale che occupa nello Spazio; in breve, durante il periodo dei 365 giorni, tempo in cui impiega a compiere una rivoluzione completa attorno al Sole, la Terra vivrebbe diversi mesi all’anno sotto l’opprimente influenza gravitazionale del Pianeta X, continuando a soffrire le interazioni della sua ingombrante presenza anche per lungo tempo, questo sarebbe logicamente connesso al periodo di rivoluzione di questo “intruso” spaziale.
 
 
E’ possibile che il Pianeta X rimanga dentro al nostro Sistema Solare per molto tempo
 
Il “passo” delle due stelle sul lunghissimo percorso del nostro sistema binario giocherebbe un ruolo di primo piano sulla scacchiera cosmica, se infatti esse dovessero ritrovarsi in una fase di interazione maggiore (quindi più vicine tra loro) l’orbita del Pianeta X si introdurrebbe all’interno del Sistema Solare molto più di quanto si possa immaginare.
 
 
Osservando la “bizzarra danza” di Plutone, possiamo capire quanto una orbita eccentrica possa mandare all’aria la più diligente delle teorie. A causa della grande eccentricità dell’orbita (maggiore anche di quella di Mercurio), Plutone interseca ogni 248 anni l’orbita di Nettuno (i due pianeti viaggiano comunque su diversi piani orbitali) e viene periodicamente a trovarsi, per circa “20 anni”, nella condizione di penultimo pianeta più lontano dal Sole. L’ultima volta ciò si è verificato tra il 1979 e il 1999.
 
 
Sappiamo che questo è normale poiché si tratta di un fenomeno appartenente al moto del nostro Sistema Solare e che quindi conosciamo bene, ma non trascuriamo il fatto che per un periodo di circa 20 anni, durante i suoi 248 di orbita “eccentrica” attorno al Sole, Plutone si trova in una posizione in cui “non dovrebbe essere”. Questo non può che suggerire diversi esempi sostanziali, specie se sviluppati su di un possibile periodo di rivoluzione appartenente ad un pianeta extrasolare dall’orbita eccentrica in fase di entrata nel Sistema Solare.
 
 
Non un singolo Pianeta X ma “differenti eventi” connessi a diversi periodi orbitali
 
Nella nostra volta stellata potrebbe avvenire uno degli scenari più incredibili. Insieme a questo “misterioso pianeta” potrebbero irrompere sul palcoscenico stellato altri corpi spaziali, parenti strettissimi dell’intruso enigmatico: i suoi “nipoti” satelliti. Durante la fase del suo passaggio, il Pianeta X probabilmente non si presenterebbe da solo. Un corpo celeste dalle notevoli dimensioni, come appunto “dovrebbe” essere questo colosso spaziale, difficilmente è privo di satelliti orbitanti. Se uno dei suoi satelliti arrivasse a spingersi dentro le regioni più interne del nostro sistema costituirebbe anche un serio pericolo per i pianeti circostanti, una minaccia incombente di un impatto planetario. In questa rappresentazione (vedi foto) abbiamo dato il ruolo da protagonista al Pianeta X, ma anche le sue lune potrebbero creare grossi problemi se dovessero attraversare zone vicine all’orbita terrestre.
 
 
Una brutta sorpresa per l’intero Sistema Solare, che si troverebbe a subire sconvolgenti cambiamenti di ogni tipo in un arco di tempo tutt’altro che breve. Di sicuro sarebbe uno spettacolo unico poter osservare un cielo totalmente “nuovo”, ma la presenza di più corpi celesti a pochi passi da noi costituirebbe una vera e propria certezza di stravolgimento epocale. Non è da escludere la possibilità che questo oggetto di massa planetaria sia in realtà una sub-nana bruna, anche se non è ancora del tutto chiara la distinzione tra una sub-nana bruna ed un comune pianeta, tranne per il fatto che una sub-nana bruna si forma esattamente come una stella, dal collasso gravitazionale di una nube di gas.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
Per non creare confusione, visto i tanti ingredienti trattati fino ad ora, precisiamo che il corpo celeste che si spingerebbe all’interno del Sistema Solare è il Pianeta X con le sue lune orbitanti; non si tratterebbe quindi di un sistema planetario. Questo Pianeta X (coi suoi satelliti) orbiterebbe attorno alla propria stella, una nana bruna, la probabile compagna del Sole: “Tyche” (Nemesis)…ovvero un “micro” sistema planetario completo concettualmente simile al Sistema Solare ma probabilmente meno esteso.
 
 
Il Pianeta X potrebbe arrivare a transitare tra le regioni più vicine della Terra “trattenendosi” per molto tempo, questo dipenderebbe dal proprio periodo orbitale e dall’estensione dell’orbita stessa. Ovviamente il tutto sarebbe legato esclusivamente al tipo di movimento che avviene sul sistema binario e alla distanza dell’orbita della stella compagna da quella del Sole. Di certo non si tratterebbe di una “toccata e fuga” come da sempre si ipotizza. Se il periodo dell’orbita del Pianeta X fosse ad esempio di 200 anni, la fase di interazione (variabile a seconda della propria ellittica) potrebbe anche durare per diversi anni. Mentre se, come in un caso simile a 2M1207 b, il periodo dell’orbita del Pianeta X fosse di 800/1000 anni o forse più, la fase di interazione potrebbe addirittura durare per molti anni. Maggiore è il periodo di questa orbita “X” e maggiore (ma difficilmente rilevabile) è il tempo in cui l’intruso (Pianeta X) permarrebbe all’interno o comunque in fasi ravvicinate del nostro Sistema Solare.
 
 
Diverse fasi di interazioni gravitazionali
 
Tutto questo lo stiamo teorizzando tenendo conto anche del periodo di rivoluzione dell’orbita terrestre, la quale “obbligherebbe” la Terra ad “affacciarsi”, per almeno quattro mesi all’anno, sul versante dove questo Pianeta X (che ricordiamo essere il pianeta che orbita nella zona più distante dalla propria stella ‘nana bruna compagna del Sole’) attraverserebbe, con i suoi satelliti orbitanti, il piano dell’eclittica del nostro Sistema Solare.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
In quel periodo la Terra, passando in mezzo all’enorme scia di questo intruso spaziale, sarebbe esposta maggiormente ai pericoli rappresentati dai detriti rocciosi che proprio questo “colosso” trascinerebbe con sé, rendendo il nostro pianeta più vulnerabile ad impatti meteorici. Pertanto, ogni anno che passa, la Terra vivrebbe sotto “diverse” fasi di interazione da parte del Pianeta X; questo potrebbe essere uno dei motivi per cui la Terra in questi ultimi anni ha mostrato continui “sbalzi di umore” che non sono confrontabili tra loro e dai quali non è possibile tracciarne una precisa logica di comportamento anche se si analizza ogni aspetto dei drastici mutamenti del clima terrestre.
 
 
Rimarrà sempre un compito difficile identificare una precisa rotta di questa compagna binaria del Sole, ma soprattutto risulta impossibile capire come esattamente si muovano i propri pianeti orbitanti e relativi satelliti. Forse, da tempo, alla NASA sono già riusciti a tracciare delle orbite precise. Noi, tenuti all’oscuro da tutto, possiamo solo basarci su quei pochi “accenni” di verità trapelate; ci riferiamo a quelle “quasi” ufficializzazioni avvenute dagli anni 80 fino ad oggi, che sono state sottolineate più volte da illustri scienziati e ricercatori.
 
 
Se in realtà tutto quanto non fosse legato ad un ciclo binario ma ad una singolare fase di “incrocio” con un sistema planetario sconosciuto, allora ogni tipo di tentativo di calcolare una rotta precisa del Pianeta X diverrebbe inutile.

Una mappa astronomica di matrice extraterrestre

 

Inoltre non dobbiamo mai sottovalutare i preziosissimi messaggi impressi su campi di grano, si tratta di “saggi consigli” di matrice extraterrestre che racchiudono importanti verità, come appunto la “mappa astronomica”, con tanto di eventi, impressa nel crop circle di Santena (apparso il 17 Giugno 2012), la quale sembra proprio suggerire che il pianeta che orbita più distante dalla stella compagna del Sole sia davvero in fase di attraversamento all’interno del Sistema Solare, impossibile però dedurne un periodo preciso dell’orbita.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
crop circle di Santena
Di certo in questo pittogramma di tipo astronomico è stato tracciato un evento futuro, il quale potrebbe verificarsi e durare anche per molti anni. Rimarrebbe solo da capire quanto questo Pianeta X si spingerebbe verso di noi. Questa fase critica di avvicinamento spiegherebbe inoltre il motivo degli innumerevoli corpi rocciosi provenienti dallo Spazio che stanno investendo anche la Terra e che potrebbero perfino aumentare in futuro, proprio come raffigurato in questo magnifico pittogramma, nel quale possiamo trovare una “quasi” completa spiegazione.
 
 
Sistemi Binari
 
La maggior parte delle stelle si trova in sistemi binari o multipli in cui la nube originaria, collassando, ha generato più corpi. Il tipo di interazione tra le stelle che compongono un sistema binario dipende dalla distanza che separa le due stelle, l’interazione può limitarsi alla semplice attrazione gravitazionale o essere assai più cospicua. Quanto minore è tale distanza, tanto più le interazioni sono importanti; esistono stelle per cui la distanza reciproca è così ridotta rispetto ai loro raggi, che può instaurarsi un regime di scambio di massa tra le due stelle.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Le stelle binarie che possono essere risolte tramite un telescopio o tramite un interferometro vengono chiamate binarie visuali. Per la maggior parte delle binarie visuali conosciute, non è stata ancora osservata una intera rivoluzione, ma solo una parte della curva dell’orbita, a causa del lungo periodo orbitale che un’ampia orbita comporta.
 
 
Il centro di massa è una convenzione fisica introdotta per semplificare notevolmente lo studio dei sistemi. L’intero sistema di corpi si comporta come se la massa complessiva del sistema fosse concentrata in quel punto, da questo segue che se si riesce a studiare in qualche modo il moto e le forze agenti nel centro di massa si può risalire al comportamento dell’intero sistema. Dal disegno qui sotto ci possiamo fare un’idea più precisa:
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Il centro di massa è sostanzialmente un punto in cui le grandezze che determinano le caratteristiche del sistema sono in equilibrio.


http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
Descrizione [1] – Il centro di massa o baricentro è il punto geometrico corrispondente al valore medio della distribuzione della massa del sistema nello spazio. In questa raffigurazione (puramente teorica) di un sistema stellare binario, del quale potremmo realmente fare parte, le orbite ellittiche e le stelle ad esse appartenenti sono rappresentate in perfetta simmetria rispetto al comune centro di massa e sono posizionate sullo stesso piano dell’eclittica con le medesime proporzioni. In realtà in un sistema binario nulla è simmetrico, i periodi delle orbite e le masse stellari sono sempre differenti l’una dall’altra e ben più complessi di quanto si possa illustrare; pertanto il baricentro di un sistema di tipo binario può non coincidere con la posizione di alcuno dei punti materiali che costituiscono il sistema fisico.
 
 
Descrizione [2] – Il Sistema Solare è costituito da un astro centrale, il Sole, da 8 pianeti, oltre 160 satelliti, 3 pianeti nani con quattro lune e una pletora di piccoli corpi. Quest’ultima categoria include gli asteroidi, le comete, i meteoroidi e la polvere interstellare.
 
 
Descrizione [3] – Il Pianeta X potrebbe arrivare a transitare tra le regioni più vicine della Terra “trattenendosi” per molto tempo, questo dipenderebbe dal proprio periodo orbitale e dall’estensione dell’orbita stessa. Maggiore è il periodo di questa orbita “X” e maggiore (ma difficilmente rilevabile) è il tempo in cui l’intruso (Pianeta X) permarrebbe all’interno o comunque in fasi ravvicinate del nostro Sistema Solare. Ovviamente il tutto sarebbe legato esclusivamente al tipo di movimento che avviene sul sistema binario e alla distanza dell’orbita della stella compagna da quella del Sole. In realtà l’orbita del “presunto” Pianeta X potrebbe essere meno allungata di quella raffigurata in questo schema: “Pensiamo che questo sia solo un tipo di…insomma…se c’è qualcosa là fuori potrebbe trattarsi di un grande corpo in un’orbita approssimativamente circolare”, risponde (visibilmente imbarazzata) Amy Mainzer (NEOWISE Principal Investigator, JPL, NASA) alla domanda provocatoria di un giornalista durante la conferenza NEOWISE/NASA del 29 Settembre 2011.
 
 
Descrizione [4] – Non possiamo sapere se questo Pianeta X sia un pianeta o una sub-nana bruna (vedi paragone con 2M1207 b nella prima parte dell’articolo). E’ curioso notare come, con un pizzico di fantasia, un evento simile coinciderebbe con un passaggio della profezia Hopi: “Nei giorni finali la Stella Blu Kachina (Pianeta X) verrà coi suoi nipoti (le sue lune orbitanti) e faranno tornare la Terra alla sua rotazione naturale”. In questo caso la Blu Kachina non rappresenterebbe una cometa come si è ipotizzato fino ad oggi, ma un vero e proprio corpo planetario: il Pianeta X. Questo verrebbe chiaramente sottolineato dal fatto che farebbe ritorno coi propri “parenti” (nipoti/lune).
 
 
Descrizione [5] – La fascia principale degli asteroidi è sempre più soggetta ad influenze gravitazionali. Il meteorite precipitato in Russia il 15 Febbraio 2013, sembrava provenire proprio da questa cintura asteroidale.
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
Descrizione [6] – Nemesis o Tyche? In attesa del verdetto di WISE, gli astrofisici J. J. Matese e Daniel Whitmire, celebri teorici di Nemesis, ripropongono (nel 2010) i loro studi aggiornati e corretti, come previsione teorica dell’esistenza di una compagna del Sole. “Presentiamo un’analisi aggiornata, dinamica e statistica, circa le prove relative a una ‘presenza’ nella parte interna della nube cometaria di Oort, le quali suggeriscono che il Sole abbia una compagna di massa ≈ 1-4 M gioviane”. Questa compagna del Sole denominata Tyche “potrebbe avere fino ad un centinaio di lune, alcune abbastanza grandi da essere corpi come Plutone, Eris, MakeMake o Sedna e che trascinerebbe con sé anche un numero elevatissimo di meteoriti, asteroidi e comete”. Curioso come in questo caso ci siano delle incredibili coincidenze con la stella Red Kachina della profezia Hopi: “Ci saranno messaggeri (le Entità Extraterrestri) che precederanno questa venuta del Purificatore. Loro lasceranno messaggi (nei crop circle) a quelli che sulla Terra ricordano le vecchie vie” (a coloro che non si lasciano ammaliare dal finto luccichio del mondo materiale). “Quando il Purificatore arriva (la Stella Compagna Binaria del Sole) lo vedremo prima come una piccola Stella Rossa che verrà molto vicina e si siederà nei nostri cieli a guardarci. Guardandoci per vedere quando bene ricordiamo i sacri insegnamenti”.
 
 
Descrizione [7] – Molte binarie visuali hanno lunghi periodi orbitali, dell’ordine di centinaia o migliaia di anni, e perciò le loro orbite sono note solo con incertezza. Se le componenti di un sistema binario sono abbastanza vicine (binarie strette), esse possono distorcere reciprocamente le loro atmosfere e, in alcuni casi, possono pure scambiarsi materiale così da modificare la loro normale evoluzione. Nella maggior parte dei casi le componenti che formano un sistema binario non si disturbano a vicenda finché permangono all’interno della sequenza principale; se però esse fanno parte di un sistema stretto, allora possono andare incontro a maggiori interazioni nelle ultime fasi della loro evoluzione. Si stima che circa il 50-60% delle stelle binarie possano ospitare pianeti terrestri abitabili in orbite stabili. L’individuazione di pianeti nei sistemi binari presenta particolari difficoltà tecniche che ne hanno permesso finora la scoperta di un numero limitato.
 
 
Descrizione [8] – In questo sistema planetario “sconosciuto” sono stati raffigurati 7 ipotetici pianeti con orbite posizionate sullo stesso piano a scopo rappresentativo. Forse solo la NASA conosce esattamente le reali caratteristiche di questo sistema misterioso.
 
 
Descrizione [9] – In questa rappresentazione la Terra è posizionata nel periodo orbitale più a rischio, in quanto sarebbe esposta maggiormente ai pericoli rappresentati dai detriti rocciosi che proprio questo il Pianeta X trascinerebbe con sé, rendendo il nostro pianeta più vulnerabile ad impatti meteorici. Inoltre la Terra si troverebbe sotto l’enorme influenza gravitazionale di questo “colosso” spaziale.
 
 
Intanto l’Ombra misteriosa del Pianeta X rimane avvolta dal mistero. La stella “madre” di questo corpo celeste continua senza sosta il suo lungo cammino nella propria orbita…immersa tra le più oscure profondità dello Spazio. Forse un giorno, non troppo lontano, la compagna binaria del Sole farà la sua comparsa nella nostra volta stellata, portando con sé uno spettacolo senza precedenti. Quel giorno potrebbe non essere poi così distante.
(Fine)
http://silentobserver68.blogspot.com/2013/04/la-stella-binaria-del-sole-parte-2-di-2.html
Cliccare per ingrandire
Scritto da Dan Keying
 
  
Per Segnidalcielo.it
 

 
Articolo riproducibile citando autore e fonte
 
Condividi post
Repost0
13 dicembre 2013 5 13 /12 /dicembre /2013 21:25

 

LE FOTO DELL' ACCADUTO SONO STATE POSTATE IN RETE IL 06 OTTOBRE 2013, MA SI RIFERISCONO A QUALCHE MESE FA, PRECISAMENTE AL GIORNO 03 MARZO 2013, QUANDO UN PALLONE METEO HA IMMORTALATO QUALCOSA DI VERAMENTE STRANO. INFATTI QUELLO CHE SI EVINCE DALLE FOTO PUBBLICATE IN RETE, SEMBRA TUTTO TRANNE CHE QUALCOSA DI TERRESTRE.
EFFETTUATI I VARI CONTROLLI DI ROUTINE DAGLI ORGANI COMPETENTI,  UTILIZZANDO I FILTRI DI CONTRASTO PER EVIDENZIARE I PARTICOLARI DELL' OGGETTO, SEMBRA CHE CI TROVIAMO DAVANTI A UN QUALCOSA DI " NON TERRESTRE ", MA SOPRATTUTTO DI NOTEVOLI DIMENSIONI. A VOI OGNI ULTERIORE VALUTAZIONE.
ECCO FOTO E VIDEO:
 


video
Condividi post
Repost0
12 dicembre 2013 4 12 /12 /dicembre /2013 22:54

UFO – La più grande storia nascosta di sempre

 La più grande storia nascosta di sempre (titolo originale UFO – The Greatest Story Ever Denied) di Jose Escamilla rappresenta sicuramente dei più importanti documentari sugli UFO da Roswell ai giorni nostri. Dai primi insabbiamenti militari relativi alla Battaglia di Los Angeles, il regista ripercorre le varie vicende relative agli avvistamenti UFO dimostrando l’effettiva possibilità di riprendere anche in pieno giorno degli oggetti non identificati grazie all’utilizzo di una semplice videocamera ad infrarossi.

 

 

Condividi post
Repost0
8 dicembre 2013 7 08 /12 /dicembre /2013 22:37

 

Le scoperte sugli UFO tenute segrete

 

 
Grant Cameron, uno dei più famosi studiosi UFO al mondo, dirige online un progetto conosciuto come "The President's UFO Website" (link). Il sito web ha il compito di catalogare materiali datati e studi sugli UFO provenienti da ogni amministrazione presidenziale americana, a partire da Franklin D. Roosevelt.

L'articolo di Cameron intitolato "President Carter, Daniel Sheehan, and Donald Menzel: The Congressional Research Service UFO Studies for President Jimmy Carter" descrive il ruolo svolto da Sheehan nell'analisi delle sezioni classificate nello studio sugli UFO dell'Air Force del 1969, conosciuto come Project Blue Book, che non è stato mai rilasciato per la pubblica distribuzione (per recuperare l'intero articolo digitate sul motore di ricerca di Google “The Marcia Smith Story — The President’s UFO Study.”).

Sheehan, che ho incontrato e discusso sul suo lavoro sugli UFO, è un Ph.D. di Harvard, è laureato in Legge e ha lavorato come consigliere generale per la U.S. Jesuit National Headquarters — National Office of Social Ministry a Washington D.C. Nell'anno 1976, ha anche lavorato come consulente per Marcia Smith, un'analista in Scienze e Tecnologia con il Congressional Research Service. All'inizio dell'amministrazione Carter, Smith è stata richiesta dalla U.S. House Science and Technology Committee per avviare due indagini importati:

* Per determinare se sono esistite intelligenze extraterrestri nella nostra Galassia.
* Per determinare se ci sia una relazione tra le intelligenze extraterrestri e il fenomeno UFO.


Il ruolo primario di Sheehan era quello di rivedere le sezioni classificate del Project Blue Book e fornire i suoi risultati a Smith, per includerli nella sua relazione alla commissione del Congresso. I materiali segreti del Blue Book erano custoditi in una sala a forma di volta nel seminterrato della Library of Congress’s Madison Building di Washington, e Smith ricevette il permesso dagli ufficiali dell'Air Force di far accedere Sheehan nel seminterrato.
Sheehan ebbe il permesso di accedere da due agenti di sicurezza e da un funzionario in borghese. Quando entrò, Sheehan trovò un vasto assortimento di materiali inerenti gli UFO, tra cui un proiettore cinematografico 35 mm e numerosi filmati dove mostravano strani veicoli.

Dopo aver esaminato alcune cassette di filmati, scoprì una cassa metallica che comprendeva fotografie molto chiare di quello che sembrava un UFO precipitato al suolo. "Aveva colpito in questa zona e scavato, come a ciò che producono gli aratri sul terreno", ha detto Sheehan. "Era incastrato nel lato del terreno fangoso, fino ad un angolo del terreno stesso. Era presente personale dell'Aeronautica. Guardai poi altre foto e notai che queste persone dell'Air Force stavano scattando delle fotografie".

"Nella foto notai che stavano scattando fotografie di questo veicolo. Una delle foto mostrava personale dell'Air Force che prendeva le misure di questa cosa con un grande e lungo nastro. Vedevo poi che queste persone portavano il parka (ndr CUI tipo di giacca a vento impermeabile), con pochi peli attorno al cappuccio. Notai inoltre che avevano una piccola targa con nome sulle loro giacche. Erano chiaramente persone della US. Air Force".

Dopo aver visto i vari materiali classificati, Sheehan condivise le sue informazioni con Smith. Lei, a sua volta, scrisse due rapporti per la House Science and Technology Committee, uno sulle informazioni raccolte sull'intelligenza extraterrestre e un altro sugli oggetti volanti non identificati.

Sheehan affermò che il primo rapporto concluse che "ci sono da due a sei altamente intelligenti civiltà, con uno sviluppo altamente tecnologico nella nostra Galassia oltre noi".

"Nella seconda relazione, vi erano disegni delle diverse forme di UFO che erano stati avvistati", Sheehan ha detto "il secondo rapporto non citava un caso in particolare, ma hanno affermato di credere che ci fosse un numero significativo di casi in cui le indagini dei funzionari della US. Air Force sono state incapaci di scartare la possibilità che uno o più di questi veicoli fosse in realtà proveniente da una di queste civiltà extraterrestri".

Ad oggi, gli Stati Uniti hanno fallito nel farsi riconoscere pienamente e di divulgare i risultati classificati del Project Blue Book.

In effetti, nel mese di maggio 2010 ci fu una dichiarazione dell'Air Force che disse: "non esiste nessuna evidenza presente o scoperte da parte dell'Air Force che gli avvistamenti classificati come non identificati rappresentino sviluppi tecnologici o principi che vanno al di là della portata della moderna conoscenza scientifica". Tale affermazione è in contrasto con le testimonianze di decine di ex militari statunitensi e funzionari governativi. E mentre la testimonianza di Sheehan non prova l'ipotesi di visite extraterrestri, indica comunque che l'Air Force ha fallito nel condividere la verità con tutto il pubblico quando, negli anni, ha affermato spesso che "non aveva nulla da nascondere".

Il sito di Cameron contiene altri diversi episodi, molto interessanti, sul cover up sugli UFO, incluso uno con l'amministrazione Clinton. Si tratta di un vero e proprio tesoro per gli storici che si occupano di UFO e di altri analisti.
 

Fonte:
http://www.centroufologicoionico.co...nute-segrete

http://www.columbiatribune.com/news...pt-a-secret/

Condividi post
Repost0

 FORUM

Cerca

nuovo sito conte critico

Archivi

Testo Libero

Articoli Recenti

  • Il 2021 tra le incognite del Covid. Ecco cosa dicono le profezie del Ragno nero
    Profezia del Ragno Nero del 2021. Una profezia che ha già nel passato dimostrato di essere attendibile. Basti pensare che l’anno scorso la profezia parlava sia del Covid che del Recovery found. Quest’anno l’anno sarà caratterizzato dalla “Corona di San...
  • Una lunga attesa
    Ciao a tutti, miei cari lettori. Il tempo passa, inesorabile, con la pandemia, senza una pandemia, che fuorvia una vita o meglio la destabilizza, fino a mutarla, con stressanti perdite di tempo e di idee che mutano come le varianti covid. Da tempo non...
  • Covid 19: il fuoco greco
    Analogia di un comportamento simile. Mi spiego: Wuang (Cina), nell' anno 2019,nei laboratori speciali dove si manipolano i ceppi virali, con molta probabilità inizia, tramite laboratorio, una lavorazione su di un virus con fattezze simili all' influenza...
  • I segreti del penultimo manoscritto di Qumran
    Un panorama ormai noto: le pareti a strapiombo sul Mar Morto nella zona di Qumran. (foto Franco56 / Wikimedia Commons) Due ricercatori universitari di Haïfa (Israele) hanno ricostruito i contenuti di uno degli ultimi rotoli di Qumran ancora da interpretare....
  • Cosa c’è alla fine del buco più profondo della Terra?
    Per rispondere a questa domanda basterebbe affermare: “rimuovi questo tappo di metallo arrugginito che vedi nella foto e troverai il buco più profondo della Terra”. Tuttavia, ed è davvero singolare, sappiamo molto di più su alcune galassie lontane che...
  • Sensazioni fantasma: il mistero di come il cervello tocca il processo
    Hai mai pensato che qualcuno ti avesse toccato il braccio sinistro quando, in effetti, avevano raggiunto la tua destra? Gli scienziati conoscono questo fenomeno come una sensazione fantasma e può aiutare a far luce su come i processi del cervello umano...
  • Abhigya Anand e la sua teoria sulla prossima catastrofe
    Saturno e Giove il 21 dicembre che è il giorno del solstizio ci appariranno vicinissimi, un allineamento che è stato visibile solo 800 anni fa, tra il 4 e il 5 marzo del 1226. Ultimo aspetto da sottolineare: Abhigya Anand avrebbe pure previsto il ritorno...
  • Alla scoperta delle Grotte Alchemiche nella magica Torino sotterranea
    Torino: la città magica, la città esoterica, la città occulta. E la città alchemica. Tra le mille narrazioni, simbolismi, leggende che permeano il capoluogo più misterioso d’Italia, la possibilità che nel suo sottosuolo si celino dei passaggi interdimensionali....
  • Commemorazione dei defunti: il 1 novembre
    Il 1 Novembre si celebra la festa di Ognissanti, una festività religiosa dedicata appunto a tutti i santi, quindi idealmente è il giorno dell’onomastico di chiunque porti un nome legato alla figura di un martire beatificato. Ognissanti è una solennità...
  • L' insostenibile leggerezza dell' essere umano
    Covid19, ultima frontiera: nonostante sacrifici e privazioni, lockdown, in casa, privati delle libere uscite, fondamentalmente per il bene primario della vita stessa e per rispetto di chi lavora negli ospedali in maniera sempre più oltre il limite della...

statistiche accessi

IL CONTE E IL DUCA

 

      thumbnail

 http://i.imgur.com/53qQJ.jpg