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30 giugno 2012 6 30 /06 /giugno /2012 19:52

 

SeaOrbiter è la prima nave verticale del mondo.Questa nave speciale sarà costruita per esplorare i findali marini di tutto il mondo: fornirà ai ricercatori opportunità di esplorare i segreti dei nostri oceaniIl team di progetto SeaOrbiter ha presenziato all'apertura ufficiale del Padiglione francese all'Esposizione Internazionale Yeosu in Corea del Sud, grande mostra il cui tema è "For Living Ocean e la costa".Dh'onneur invitato il padiglione francese, SeaOrbiter questo modo per tutta la durata di esposizione ad un modello in scala 1/20th della nave la cui costruzione dovrebbe iniziare quest'anno nel mese di ottobre.Infine, dopo aver trascorso quasi 12 anni che galleggiano intorno come un mero concetto, la costruzione è prevista per ottobre di quest'anno e la SeaOrbiter lancerà il prossimo anno.

 

Progettato alla deriva con le correnti oceaniche, avrà anche un alimentatore di potenza a bordo per evitare le collisioni e temporali generati da energia rinnovabile. Image credit: SeaOrbiter

"Tutti i problemi tecnici siano stati risolti, ", dice Ariel Fuchs, educazione e media director del progetto SeaOrbiter.

"Abbiamo raccolto un sostegno istituzionale e industriale, cinque o sei anni fa ed è stato un vero e proprio progetto istituzionale e finanziaria per gli ultimi due anni.

Si dovrebbe costare circa $ 43 milioni e data di costruzione, sarà di 58 metri di altezza, più alto di Colonna di Nelson, un monumento a Londra. Una volta lanciato, circa il 50% della nave sarà sotto il livello dell'acqua, consentendo di costante studio subacquea, Fuchs dice.

SeaOrbiter sarebbe diventato uno strumento essenziale per esplorare gli oceani del mondo e una base utile per studiare il legame tra riscaldamento globale e gli oceani, che assorbono circa un quarto di tutte le emissioni di anidride carbonica.

 

Seaorbiter avrà spazio per circa 18 scienziati vivono e studiano l'oceano. Image credit: SeaOrbiter

"Uno dei primi utenti saranno la comunità scientifica," dice. "E 'stato progettato per esplorare l'oceano in un modo nuovo, soprattutto passare il tempo sotto il mare, dando alle persone la possibilità di vivere sotto il mare per un tempo molto lungo, osservare, per intraprendere missioni di ricerca, come la biologia marina, oceanografia e le questioni climatiche . "

SeaOrbiter è stato progettato dall'architetto francese Jacques Rougerie, che è stato ispirato da esploratori oceano come Jacques Cousteau e il laboratorio sperimentale Tektite capsula sottomarina che è stato utilizzato da oceanografo Sylvia Earle nel 1969.

 

Quando si costruì la nave sarà a 58 metri di altezza con circa il 50% di esso subacquea. Image credit: SeaOrbiter

E 'anche completamente sostenibile con il potere della navicella proveniente dal solare, eolica e moto ondoso.Anche se studiato alla deriva con le correnti oceaniche, EADS, la difesa europea e lo spazio conglomerato sistemi, si dice di essere al lavoro su un biocarburante per servire come fonte di energia alternativa.

 

Il costo di costruzione della nave è stimato a circa $ 43. Image credit: SeaOrbiter

 

Agenzie spaziali hanno già mostrato interesse nel progetto. SeaOrbiter ha tratto sostegno da parte dell'ex amministratore della NASA Dan Goldin e l'Agenzia spaziale europea, nonché altre organizzazioni industriali che dovrebbero aiutare a sviluppare i sistemi della nave.

SeaOrbiter è la prossima generazione di navi da esplorazione dell'oceano. Sembrerebbe che il giorno in cui l'umanità sarà veramente in grado di esplorare gli oceani sta finalmente avvicinando ...

@ MessageToEagle.com

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29 giugno 2012 5 29 /06 /giugno /2012 20:55

Perché compaiono immagini misteriose,  figure religiose e altri simboli divini sui muri, nelle volute di fumo e in altri luoghi? C'è chi ritiene siano manifestazioni del divino, dei morti o di qualche energia paranormale.

La realtà è che non c'è nulla di divino o di paranormale, esiste un processo psicologico denominato pareidolia: la tendenza a cercare schemi ordinati e familiari nel disordine. È la stessa tendenza che ci permette di "scorgere" figure conosciute in nuvole o in macchie. Inoltre, abbiamo un riconoscimento innato estremamente radicato per i volti e le sembianze umane, tale che viene naturale riconoscerli anche in oggetti non animati come in rocce o appunto in macchie.

 

Consiglio di approfondire questo tema leggendo questo:

http://www.attivissimo.net/antibufala/madonne/pareidolia.htm

 

Da cui traggo questo paragrafo:

 

Perché compaiono immagini religiose e altri simboli divini sui muri, nelle volute di fumo e in altri luoghi? C'è chi ritiene siano manifestazioni del divino. C'è tuttavia una spiegazione più semplice, che non solleva la domanda del perché un dio dovrebbe prendersi gioco dei fedeli schizzando immagini sfocate di se stesso su un pezzo di toast o in una macchia di umidità.

Esiste un processo psicologico denominato pareidolia: la tendenza a cercare schemi ordinati e familiari nel disordine. E' la stessa tendenza che ci permette di "scorgere" un drago in una nuvola o un volto nella superficie della Luna. Inoltre abbiamo un riconoscimento innato estremamente radicato per i volti e le sembianze umane: è per questo che i neonati sono attratti immediatamente da un viso o da qualsiasi oggetto che somigli anche soltanto vagamente a un viso. Bastano due punti e una riga per rappresentare un viso, donde il successo delle "faccine" nei messaggi di posta e negli SMS. Faccine come quella che trovate alla fine di questa frase (se non la scorgete, inclinate la testa verso sinistra di novanta gradi).  : )

Al resto ci pensa il fervore religioso. Una vaga disposizione di chiazze chiare e scure che ricorda, con un po' di sforzo, un volto o un corpo viene "riconosciuto" come la Madonna o il volto di Dio (perché chi altri avrebbe il supremo potere di imprimere la propria immagine su una macchia di muffa?). In realtà la somiglianza è così vaga che potrebbe trattarsi di un'immagine di chiunque. E' per questo che non compaiono mai immagini di Che Guevara o di una locomotiva.

Ma perché queste immagini continuano ad apparire? Non è già questa una prova che c'è sotto qualcosa di miracoloso? Anche qui c'è una spiegazione psicologica abbastanza semplice: siamo selettivi nel notare le cose. Notiamo l'ordine nel disordine, per cui se al Lotto estraggono i numeri 1, 2, 3, 4, 5 ci sembra un'anomalia incredibile, quando in realtà quella sequenza ha la stessa probabilità di ogni altra. Nella nostra vita quotidiana ci imbattiamo in milioni di forme casuali: volute di fumo, nubi, automobili parcheggiate, folle, ombre sui muri, macchie di muffa. Ma notiamo e ricordiamo soltanto quelle che riteniamo in qualche modo "speciali" e ci dimentichiamo delle altre. In altre parole, notiamo queste immagini "divine" e scartiamo tutte le altre forme indistinte.

 

 

Inoltre, consiglio la lettura di questo:

http://www.pianetamarte.net/pareidolia.htm

 

 

Il miglior caso di paredolia è probabilmente il fantomatico volto di Gesù apparso in questa vecchia foto:

 

 

Peccato però che il nostro cervello ci fa degli scherzi quando si tratta di paredolia, infatti la faccia di Gesù non è altro che la figura del figlio della coppia, con in aggiunta un cespuglio:

 

 

Molto simpatico e significativo anche il seguente caso di paredolia, rappresentante un fantomatico volto barbuto:

 

 

Che altro non è che la forma assunta dal ghiaccio sotto il cornicione di una casa, dimostrando che la natura crea spesso ed ovunque casi di paredolia:

 

 

Ovviamente, la paredolia investe tutti sensi umani, tanto è vero che è molta diffusa la paredolia audio, cioè il cervello cerca automaticamente di attribuire parole conosciute a suoni e parole senza senso o in una lingua straniera che non si conosce.

Questo articolo in inglese è molto illuminante sulla paredolia audio:

http://forgetomori.com/2009/science/obama-yes-we-can-thank-you-satan/

 

Alla base di tutti i numerosi processi nei quali si può cogliere un’origine pareidolica vi è probabilmente una caratteristica dell’uomo selezionata evolutivamente, ossia la capacità di ricercare un significato nella realtà che lo circonda. Nella sua disperata ricerca di ordine e di senso l’uomo è naturalmente soggetto a valutazioni arbitrarie ed errate che si possono far rientrare a pieno titolo nell’ambito della pareidolia.

La pareidolia si nasconde anche, solo per fare alcuni esempi, negli avvistamenti di dischi volanti o di misteriose creature, oppure nelle apparizioni a sfondo religioso che richiamano folle intorno a sedicenti veggenti, con esiti non certo trascurabili in termini di introito economico.
È forse superfluo dire che i casi di paredolia sono usati da sempre da furbastri di ogni tipo per ingannare la gente convincendola a credere nelle cose più assurde...

 

 

 

 

 

 

FONTE

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29 giugno 2012 5 29 /06 /giugno /2012 20:42
Il Burj Al Arab (in arabo Torre degli arabi) è un lussuoso hotel a 7 stelle situato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
 

Progettato da Tom Wright, con i suoi 321 metri di altezza attualmente Burj al Arab è il quarto hotel più alto nel mondo.
Il Burj Al Arab si trova su un isola artificiale a 280 m dalla Jumeirah spiaggia, ed è collegato alla terraferma da un ponte.
Burj Al Arab presenta un profilo esterno a forma di barca a vela, e un interno particolarmente originale.
Fontane danzanti, grandi acquari, tappeti con motivi coloratissimi, vistose rifiniture dorate e un atrio blu di grande effetto: tutto contribuisce a rendere il Burj Al Arab un oasi di piacere per gli ospiti e i visitatori.

Di notte, hotel Burj Al Arab offre uno spettacolo indimenticabile, circondati da sculture colorate e coreografia di acqua e fuoco.
Tanto sfarzo, ricchezza e servizio, ovviamente, hanno un costo elevato.
Le 202 suites dell'albergo (la più piccola di 169 metri quadrati e la più grande di 780 metri quadrati) hanno un prezzo compreso tra i 2.000 ed i 18.000 dollari a notte.

La Suite Royale, ubicata al 25 esimo piano, ingresso da ascensore privato, dotata di cinema, letti rotanti e sala riunioni. Prezzo a notte 18.000 dollari.
Il parco è convenzionato con il Wild Wadi Park, un parco acquatico con accesso gratuito agli ospiti degli hotel della catena Jumeirah.
All'interno dell'albergo si trovano anche una boutique e tre ristoranti di cui uno sottomarino ed uno all'ultimo piano con vista sul golfo di Dubai.
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29 giugno 2012 5 29 /06 /giugno /2012 19:19

Chi sono i bambini indaco?
Nuovi esseri di luce stanno popolando la terra con un alto potenziale intellettuale ed una nuova coscienza interna. Questi bambini vengono al mondo con la missione di rompere gli antichi schemi sociali che bloccano l’umanità per permettere agli uomini di trasformarsi eleminando odio, guerre e divisioni razziali dal nostro pianeta.
Disgraziatamente questo tema, pur non essendo nuovo, rimane nascosto agli occhi della maggior parte della gente.
Penso che sia necessario conoscere l’essenza di questi bambini, per rimanere all’altezza della situazione, non ostacolando il loro processo di evoluzione ed il compimento della loro missione.bambini indaco ed evoluzione umana
Trattando con bambini che hanno una nuova coscienza, gli adulti, i loro genitori, si vedranno obbligati a cambiare gli antichi modelli educazionali per permettere la libertà di espressione e di azione che muove la loro anima, la loro essenza ed il loro cuore.
Una nuova razza umana più sensibile e democratica, meno autoritaria e manipolatrice, ha cominciato a popolare il pianeta dando l’impulso necessario alla naturale evoluzione dell’uomo. Si tratta di esseri speciali, anche se terrestri come i loro genitori, che a differenza dei padri portano con se l’arduo compito di cambiare l’umanità.
Battezzati come “bambini indaco“, hanno la capacità di vedere oltre lo spettro di luce captato dall’occhio umano, di poter sentire qualsiasi tipo di suono, compreso quello del proprio flusso sanguigno, e denotano una distaccata ipersensibilità tattile. I “bambini indaco“, come lo suggerisce il loro nome non sono bambini blu ma sono chiamati così perchè la loro aurea, o campo energetico, si riflette nei colori indaco e blu manifestando l’utilizzo di centri energetici superiori. Questo è il motivo per cui , a questi bambini, viene attribuita una grande capacità di intuizione, che si dimostra nello sviluppo della telepatia, di qualità per predire il futuro, fino a riconoscere la presenza di esseri eterei come fate e folletti intorno a loro.
Alcuni di loro inoltre vengono al mondo con il dono della guarigione.

http://coscienzaglobale.com/wp-content/uploads/2010/09/bambini-Indaco.jpgLa psicospiritualità è un concetto relativamente nuovo, che si riferisce alla psicologia transpersonale, disciplina in cui la conoscenza dell’Ego si fonde con quella dell’anima. L’arrivo di questi “nuovi uomini” non è casuale in quanto hanno un compito molto specifico da svolgere. Questi piccoli, sono ponti tra la terza e la quarta dimensione e hanno già iniziato il vero cambio a partire dalle loro famiglie e dal luogo in cui vivono. I bimbi stanno nascendo sul pianeta con la missione di aumentare il livello vibrazionale, e posseggono condizioni biologiche migliori per sopportare le impurità prodotte dall’uomo, incluso un potenziale cambio nel loro DNA.
Ci sono conferme scientifiche del cambio che stanno apportando questi bambini, che si sta manifestando nell’attivazione di 4 codici in più all’interno del DNA.
Gli uomini, normalmente, hanno 4 nuclei che , combinati in set di 3 producono 64 modelli differenti, chiamati codici. Abbiamo, inoltre, 20 di questi codici attivati che forniscono tutta l’informazione genetica, eccetto 3, che sono i codici di partenza e fermata come quelli di un computer. Fino ad oggi, la scienza ha considerato questi codici come disattivati, programmi remoti di cui oggi giorno non abbiamo bisogno. Apparentemente però i “bambini indaco” nascono con un potenziale di attivazione di 4 codici in più, che si denota in un chiaro rafforzamento del sitema immunologico.
Quanto detto viene dimostrato in studi realizzati all’Università della California (UCLA). Alcuni di questi esperimenti consistevano nel mescolare cellule di bambini indaco con dosi letali del virus dell’AIDS e con cellule cancerogene che non ebbero alcun effetto sulle cellule dei neonati. La conclusione è che questi piccoli nascono con un sistema immunologico rinforzato, manifestando di essere immuni alle malattie.
I “bambini indaco” (termine riconosciuto a livello nazionale) nascono in qualsiasi classe socioeconomica e si caratterizzano principalmente per avere un nuovo stato di coscienza.
Senza dubbio i bambini del nuovo mondo si distinguono per alcune caratteristiche fisiche . Sono più magri, hanno occhi grandi, il lobo frontale leggermente gonfiato, generalmente mancini o ambidestri. Mangiano poco e alcuni sono vegetariani per non sopportare la carne. Secondo stime fatte nel 1999 questa nuova razza copriva già l’80% della popolazione infantile mondiale, generalmente in bambini minori di 10 anni di età.

I valori e la genitorialità che si trasmettono ai bambini dell’attualità, richiedono da parte di genitori e specialisti una revisione e per questo bisogna tenere in conto, prima di tutto che le creature della nuova era non accettano l’imposizione e l’autorità, rifiutano la manipolazione, la disonestà e la falsità e non accettano i vecchi trucchi della disciplina basati nel creare timore e colpa. A questi piccoli esseri piace molto essere trattati e onorati come individui per questo la crescita emozionale deve basarsi sulla visibilità e sulla trasparenza. Quando si ha a che fare con questi bimbi fantastici non bisogna incolparli, ne creare vergogna, non mentire e non gridare, bisogna preservargli autostima, fornirgli la possibilità di scegliere e allo stesso tempo di evitare il confronto, devono ricevere disciplina senza emozione.
Altre caratteristiche importanti per la crescita emozionale dei piccoli sono stimolare la loro eccellenza, non la concorrenza tra gli individui ed è importante, inoltre, esercitare costantemente il buon umore.
Esistono parole chiave durante il processo di insegnamento dei bambini, d’accordo con la loro età biologica, basate sulle sette Leggi Spirituali dei genitori.

Per fare alcuni esempi:
Fino al primo anno di vita: i vocaboli essenziali da utilizzare con loro sono amore, affetto ed attenzione. Bisogna toccare i bambini, abbracciarli, trasmettere molta sicurezza e giocare con loro.
Tra il primo ed il secondo anno: bisogna aiutarli a risaltare i termini di libertà, rispetto e stimolo. Durante questa tappa viene testato il distacco da parte dei genitori. Non bisogna condizionarli con il timore e bisogna evitare che il bambino colleghi il dolore al sinonimo di male e debolezza. Se così fosse non ci sarebbe spazio per la crescita spirituale.
Tra i 2 ed 5 anni: bisognerà concentrarsi su parole chiave quali “esplorare” ed “adottare” che caratterizzeranno l’epoca di transizione tra “Io sono” ed “Io posso“. Se reprimiamo il loro modo di sentirsi forti rischieranno di non sviluppare più quelle qualità che, da adulti, li renderà capaci di affrontare qualsiasi sfida.
Tra i 5 e gli 8 anni: il bambino assimila concetti più astratti, per questo motivo bisognerà gestire concetti come quello del “dare“, del “condividere“, “dell’accettazione“, della “verità” e del “non giudicare“. Questi esseri speciali adorano condividere il sentimento dell’amore. Se gli si insegna che per dare devono perdere qualcosa, non impareranno il vero significato del dare. In quanto alla verità, devono imparare che va accompagnata da un sentimento gradevole non come l’anticamera di un problema per cui bisogna nasconderla.
Tra gli 8 e i 12 anni: il bambino, che si è convertito in adolescente, ha bisogno che i genitori gestiscano termini come “esperienza“, “responsabilità” e “stare all’erta“. Quelli che apprenderanno la lezione della crescita spirituale, rifletteranno l’insegnamento dei genitori. Al contrario, chi si troverà confuso cederà alle pressioni amichevoli e cercherà esperienze indiscriminate provando ad automedicarsi con alcool e droghe.

Le scuole ed i centri educativi devono prestare attenzione a riconoscere la presenza di “bambini indaco” nelle aule, questi alunni particolari non “funzionano” con i metodi di insegnamento tradizionali, al contrario apprendono in forma riflessiva e partecipativa ma non mediante la memorizzazione. Per questo non mancano episodi in cui molti di questi piccoli sono classificati come “bambini problema” visto che si disperdono con grande facilità durante le classi.
I “bambini indaco” sono guaritori per eccellenza , hanno laBambini indacocapacita di drenare, equilibrare ed elevare l’energia di chi li circonda. La loro frequenza vibratoria, gli permette di guarire usando unicamente la proprio energia. Al principio non sanno che “possono farlo”, però agiscono inconsciamente ed istintivamente. Può succedere che ci capiti di dire in presenza di un “bambino indaco” di 2 anni che si soffre di mal di testa, allora lui istintivamente ti dirà: “ti fa male qui?”… porterà la sua manina sulla tua testa… e in pochi secondi il dolore sparirà.

I “bambini indaco” sono tutti guaritori senza eccezione. Un “bambino indaco” nasce per elevare l’energia del pianeta e dei suoi abitanti, sono loro che ci aiuteranno a trascendere dalla nostra terza dimensione alla quarta. Dovranno lavorare nel cambio di coscienza degli esseri umani che continuano a vivere sotto norme, precetti e strutture ormai obsolete. Tutto questo implica realizzare cambi in tutto il sistema, nella famiglia, nell’educazione, nelle forme di governo, nei valori, nei ruoli, ecc… per lo sviluppo dell’essere umano e del pianeta intero.
Questa filosofia o missione può suonare graziosa e poetica, ma non è un compito facile, nè per i bambini nè per i loro genitori, che si vedranno continuamente sottoposti a confronto della loro stessa realtà, sviluppando una grande confusione, soprattutto nell’educazione, visto che pochi saranno preparati per tutto questo. Solamente i genitori che avranno una coscienza differente e un certo grado di evoluzione, potranno svolgere bene il piano educativo, perchè potranno capire il bambino e la sua missione e lo aiuteranno a portarla a termine senza ostacolarlo.

 

 

 

 

FONTE

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29 giugno 2012 5 29 /06 /giugno /2012 05:12

 

Blatte:da 200 milioni di anni vivono in questo pianeta, prima dell' uomo. Più comunemente conosciute come scarafaggi, vivono nei luoghi più inospitali, sporchi, caldi , freddi...possono adattarsi ad ogni clima e non hanno limiti, dimostrando anche come tale insetto, nonostante lo scorrere del tempo, rimane  morfologicamente uguale.Qual' è l'elemento che ha consentito alla blatta di sopravvivere così tanto tempo,senza avere nessuna necessità di cambiare in base all' evoluzione del pianeta? Possiamo essere sicuri che la blatta è uno degli insetti più completi, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente e avversità.Questo genere di insetti può sopravvivere anche a radiazioni seguite al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki alla fine della seconda guerra mondiale: senza che si estingua. Ci sono poche specie di animali  in questo mondo che vantano un esistenza così lunga: topi e formiche sono riuscite anch' esse a raggiungere ai giorni nostri il loro aspetto primordiale. Esistono circa 4000 specie di blatte di cui solo poche sono nocive: nel mondo solo una ventina circa e in Italia appena cinque. Purtroppo nonostante il basso numero di specie, la loro presenza è spesso imponente con  notevoli problemi igienico sanitari legati alla contaminazione di alimenti con numerosi microrganismi anche patogeni tra cui i batteri Bacillus cereus, Clostridium spp., Eterobacter sp., Escherichia coli, gli elminti Ascoris sp., i miceti Aspergillus e Penicillium, cosa che avviene per mezzo del contatto di tali Insetti con i cibi. Possono essere dannose per un sistema come l' agricoltura? No, il danno è estremamente irrilevante, tale da non essere neanche preso in considerazione.Le blatte sono in grado di colonizzare  svariati ambienti, ad una velocità sorprendente. In generale prediligono i luoghi umidi e poco illuminati. Vivono all'aperto, nelle foreste e nelle campagne, riparandosi nella lettiera o sotto i sassi o in anfratti vari, oppure all'interno di edifici. Pur essendo una ristretta minoranza, le specie domestiche, vere e proprie commensalidell'uomo, sono quelle che riscuotono il maggior interesse.

L'entomologo Christopher Tipping del college della citta' americana di Delaver, in Pennsylvania, e' giunto alla conclusione che gli scarafaggi sono in grado di sopravvivere diverse settimane privi della testa.
Lo scienziato ha provveduto personalmente a decapitare alcuni esemplari di una specie di scarafaggi americani, meglio conosciuta come "Periplaneta americana", per poi tamponare la ferita con della cera e rinchiudere gli scarafaggi in un recipiente nel quale gli insetti decapitati hanno vissuto alcune settimane.Da parte sua, il fisiologo e biochimico Joseph Kunkel, dell'Universita' del Massachusetts, spiega perche' gli scarafaggi siano in grado di vivere anche privi della testa. Gli scarafaggi infatti sono privi della rete arteriale; di conseguenza la loro decapitazione non porta ne' ad una perdita di sangue ne' alla caduta della pressione sanguigna, non complicando inoltre il trasporto di ossigeno alle sostanze nutritive e ai tessuti ed organi di importanza vitale. 
Se le persone respirano attraverso la bocca ed il naso, con il cervello a controllare questa funzione, gli scarafaggi respirano attraverso fessure esterne per la respirazione situate su di un lato del loro ventre. In questo modo non sara' il cervello a controllarne il processo di respirazione, mentre da parte sua il sangue non distribuira' ossigeno per tutto il corpo. Inoltre, agli scarafaggi e' sufficente nutrirsi una volta sola al fine di poter vivere per alcune settimane. 
Sebbene si tratti di esperimenti in fondo non troppo piacevoli, essi sono pero' in grado di far luce sulla funzione del sistema nervoso degli insetti in modo da venire a conoscenza in maniera assai piu' dettagliata della loro insolita longevita'.

A seguito, le più comuni tra le blatte che vivono in Italia:

Blatta americana

Periplaneta americana
Aspetto
28–44 mm.
Di colore bruno rossastro lucido.
Nel maschio le ali sono più lunghe del corpo mentre nella femmina coprono appena l'addome.
Si sposta velocemente (vola solo se la temperatura è elevata).
Ciclo vitale
L'ooteca contiene da 6 a 28 uova, viene trasportata dalla femmina per vari giorni e quindi depositata a terra. A volte viene cementata al suolo e deposta vicino ad altre ooteche.
Le uova si schiudono dopo 1 o 2 mesi.
Le ninfe raggiungono il pieno sviluppo dopo 5 mesi, a volte dopo 15.
Abitudini
Vivono principalmente all'interno degli edifici, nei canali di scolo, nei seminterrati e nelle condutture in generale.
Sono insetti onnivori.

 


 

Blatta germanica

Blatella germanica
Aspetto
12–15 mm.
Di colore bruno, questa blatta presenta 2 fasce scure sul torace.
Le ali coprono completamente l'addome o sono leggermente più lunghe in entrambi i sessi.
Si sposta velocemente, anche su superfici lisce in quanto le zampe sono dotate di cuscinetti di aderenza.
Ciclo vitale
La femmina trasporta un'ooteca contenente 35–40 uova fino alla schiusa.
La schiusa avviene dopo 1 mese.
Le ninfe si trasformano in adulti dopo un periodo compreso tra 6 settimane e 6 mesi.
Abitudini
Questo insetto vive in edifici riscaldati, lo si incontra facilmente nelle cucine o nelle imbarcazioni. Preferisce habitat caldo-umidi.
Ha abitudini notturne.
È onnivoro.

 

Blatta orientale
Blatta orientalis
Aspetto
25–30 mm di lunghezza.
Di colore variabile tra il bruno scuro e il nero.
Le ali sono ridotte ad abbozzi nella femmina, mentre nel maschio coprono ¾ dell'addome.
Si muove rapidamente e vola raramente.
Ciclo vitale
Le femmine depositano 16 uova in una ooteca (astuccio contenente uova).
Schiudono in 1-2 mesi; le neanidi impiegano 5-9 mesi per raggiungere lo stato adulto.
Abitudini
Colonizzano in particolar modo gli scantinati degli edifci.
Tollera temperature più basse che le altre blatte, infatti può essere trovata anche all'aperto su rifiuti ecc.
Abitudini notturne.
Onnivora.

 

Ectobius lapponicus
Ectobius lapponicus
Aspetto
Maschio adulto: 9–11 mm.
Femmina adulta: 6–8 mm.
Di colore bruno grigiastro scuro. Il maschio si distingue per il torace quasi nero, mentre la femmina per l'addome bruno scuro.
Ciclo vitale
Le ooteche vengono prodotte e trasportate dalla femmina per 1-2 giorni, tra giugno e settembre.
L'ooteca rimane nel terreno per tutto l'inverno per lasciar fuoriuscire le ninfe in primavera.
Le ninfe trascorrono gli ultimi stadi di sviluppo in ibernazione; gli adulti compaiono in luglio.
Tra settembre e ottobre gli adulti muoiono.
Abitudini
L'Ectobius lapponicus vive principalmente sul terreno e all'aperto, in boscaglie e prati.
I maschi volano solo se la temperatura è elevata.

 

Ectobius panzeri
Ectobius panzeri
Aspetto
Maschio: 6–8 mm; femmina: 5–7 mm.
Insetto di colore bruno di varie tonalità, con zampe bruno scuro o nere. Tegumento bruno-giallastro con macchie nere.
Ciclo vitale
Le ooteche vengono prodotte e trasportate dalla femmina per 1 o 2 giorni tra giugno e settembre.
Trascorrono l'inverno in prossimità del suolo e le ninfe emergono in primavera.
Le ninfe trascorrono gli ultimi stadi di sviluppo in ibernazione per emergerne da adulte tra maggio e giugno.
Gli insetti adulti muoiono tra settembre e ottobre.
Abitudini
Gli esemplari adulti sono difficili da osservare.
Queste blatte preferiscono le zone costiere e sabbiose.
I maschi volano solo se la temperatura è elevata.

 

Supella
Supella longipalpa
Aspetto
10-15 mm.
Di colore variabile dal bruno rossastro al bruno-giallastro.
Ali presenti in entrambi i sessi ma più lunghe nel maschio.
Si sposta velocemente (vola se la temperatura è molto elevata).
Ciclo vitale
La femmina abbandona l'ooteca, contenente 16 uova, il giorno successivo alla deposizione.
Le ooteche vengono cementate al suolo, molto distanti tra loro.
Si schiudono dopo 1–2 mesi.
Le ninfe si trasformano in adulti dopo 2–4 mesi.
Abitudini
Questa blatta vive negli edifici riscaldati, le infestazioni possono essere molto diffuse.
Di abitudini notturne.
Onnivora.

In città sono perennemente una spina nel fianco per chi le odia, non si conosce un metodo effettivo e finale per annientarle...solo allontanarle. E tanto basta a condomini e chiunque incappi nella loro sgradevole presenza.I modi più convenzionali per eliminarle sono prodotti in vendita in negozi che trattano diverse soluzioni a riguardo: anche negli ipermercati si possono trovare diversi prodotti ideali per allontanarle.Oramai la capacità di adattarsi anche a veleni piuttosto tossici per le blatte è possibile:utilizzando un vecchio principio atto a sviluppare delle tossine nel proprio corpo, possono aumentare la propria capacità difensiva contro vari insetticidi. La tecnica è la più collaudata tra esseri di questo tipo: una volta che delle blatte restano intossicate dai veleni,in poche rimangono in vita. Divengono martiri della loro specie, permettendo ad altre blatte di mangiarle e migliorare un gene che diviene più resistente ai pesticidi. 

Inutili elencare pesticidi che hanno difficoltà a essere utilizzati in ambienti chiusi e poco persuasivi alla strage di colonie di blatte, quindi vi elencherò una ottima scelta che andrà molto bene contro le blatte:

  ENFORCER RTU è un insetticida liquido microincapsulato pronto all'uso a largo spettro d'azione e lunga persistenza. È efficace nel controllo di blatte, formiche, pulci, cimici, zecche, ragni, lepisme ed altri insetti striscianti infestanti ambienti interni ed esterni di stabili e fabbricati in genere. ENFORCER RTU elimina gli insetti presenti al momento del trattamento e previene l'insorgere di successive infestazioni per 2-3 settimane .

VEBICOLLA TRAP SCARAFAGGI sono scatolette con delle aperture che attirano gli scarafaggi al suo interno,il veleno al suo interno viene mangiato dall' insetto che dopo tempo, muore.Sono venduti a confezioni da 5 pezzi e la loro durata dipende da quanti scarafaggi utilizzano il suo contenuto.

DURACID SPRAY Eccellente abbattenza, residualità e repellenza. Con cannuccia che concentra il prodotto facendolo uscire in forma di schiuma aumentandone residualità ed efficacia

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27 giugno 2012 3 27 /06 /giugno /2012 21:53

 La tecnologia corre sul filo dell' inimmaginabile:con una maschera speciale chiamata Remee che assomiglia molto alle classiche mascherine di panno morbido da indossare se si vuole dormire al buio completo anche in ambienti luminosi come ad esempio sugli aerei. Al loro interno, le maschere includono una griglia di LED che si illuminano seguendo una sequenza precisa che va ad agire durante la fase di sono REM ossia Rapid Eye Movement, promettendo di vivere dei veri e propri sogni lucidi ossia in cui si è coscienti di star sognando e dunque di poter “manipolare” a piacere il mondo creato dal cervello. La novità arriva da Brooklyn, New York, scopriamone di più.

La fase del sonno chiamata REM (Rapid Eye Movement) è quella più profonda in cui gli occhi si muovono molto velocemente in diverse direzioni – coperti dalle palpebre – ma soprattutto è la fase del sonno in cui si sogna. I sogni lucidi sono quelli in cui si capisce di star dormendo e dunque si riesce a manipolare ciò che si sta vivendo. Partendo da questi due presupposti, è stata creata la speciale maschera Remee che permette di andare a controllare i propri sogni. Come funziona? E’ una normale maschera per gli occhi, solo che all’interno nasconde una serie di LED, sei diodi luminosi che possono generare sequenza di luce a impulsi particolari.

I due ricercatori americani Duncan Frazier e Steve McGuigan, entrambi 30enni, hanno realizzato una società chiamata Bitbanger Labs che si è appoggiata al portale di ricerca di finanziamenti Kickstarter per raccogliere i fondi necessari a partire. Chiedevano 35.000 dollari e ne hanno raccolti 572.891 dollari grazie alle donazioni di 6550 utenti. L’idea Remee ha attratto grazie alla struttura delle luci LED si accendono durante il sonno profondo e rendendosi “visibili” al cervello, senza svegliare l’utente. E’ proprio l’utente stesso a scegliere una sequenza luminosa che farà da “sveglia” per il sogno lucido.

La maschera percepisce quando si sta entrando nella fase REM più profonda possibile e si intrufola nel sogno con la sequenza di LED da 15-20 secondi ogni 15 minuti. Teoricamente, durante il sogno, si dovrebbe “vedere” la sequenza di luci e da lì prendere coscienza della possibilità che questo avvenimento offre ossia diventare padroni dei propri sogni. E così si potrà decidere di incontrare la propria celebrità preferita, visitare città lontanissime o lo spazio, viaggiare nel tempo oppure vivere esperienze che non si possono raccontare. Gli inventori hanno anche pensato a un portale (sempre sul sito ufficiale ossia sleepwithremee.com) dove gli utenti possono scambiarsi consigli e idee. Ma il dispositivo funziona, in fin dei conti? Gli stessi creatori ammettono che non è semplice, serve un po’ di pratica e non tutte le notti apre alla possibilità. Il dispositivo ha un prezzo di 95 dollari e si potrà scegliere in cinque possibili colori, l’Italia è sul podio delle ordinazioni, insieme a Spagna e Australia.

 

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26 giugno 2012 2 26 /06 /giugno /2012 21:10

Il Corpo dei Marines è parte integrante dell'identità nazionale americana; esso esisteva ancor prima della nascita degli Stati Uniti (4 luglio 1776) e ne ha fatto la storia.

I Marines non sono forze per operazioni speciali, ma unità regolari con alle spalle un duro addestramento, che li rende particolarmente versatili e temibili. Sono i primi a rispondere a eventuali minacce agli interessi degli Stati Uniti all'estero, intervenendo con prontezza e professionalità. Nel mondo godono di un'indiscutibile fama. Possono essere temuti o rispettati, ma poche persone possono dire di non conoscere i Marines degli Stati Uniti. Sono un simbolo americano, un po' come il baseball, e probabilmente solo la bandiera a stelle e strisce è più riconoscibile di un Marine in uniforme.

http://diskrete.com/tunamelt/wp-content/uploads/2011/03/Marines+Continue+Counterinsurgency+Operations+02rgL_U37g6l.jpgLe loro missioni consistono nel proteggere e liberare cittadini americani, fornire assistenza in caso di calamità naturali e dare inizio all'invasione di uno stato per liberarlo da una tirannia. Altri compiti comprendono la protezione delle ambasciate e del personale diplomatico, il trasporto via elicottero del Presidente (il nome del'elicottero è proprio "Marine One") e la sorveglianza di depositi militari.

I Marines dispongono di sette unità di intervento rapido, le MEU (Marine Expeditionary Unit) che possono intervenire rapidamente in ogni angolo "caldo" del mondo; questo garantisce al Presidente degli Stati Uniti una capacità militare di cui disporre nel luogo e nel momento giusto.

Ciò che fa di un Marine un'arma micidiale non è la dotazione tecnologica, o il proprio fucile, ma l'ethos del Corpo. I Marines hanno una particolare disposizione d'animo, un ethos veramente unico, formato dai tanti valori condivisi, dalle esperienze comuni, e non ultimo dal fatto che il Corpo è come una grande famiglia: essi si considerano fratelli e sorelle, perchè tutti hanno dovuto superare le stesse prove e selezioni, ufficiali compresi, e condividono un'eredità comune.

Breve storia del Corpo

I Marines nacquero dalla necessità di avere una fanteria da sbarco sul modello inglese dei Royal Marines. Il Corpo fu creato a Philadelphia, in una locanda chiamata "Tun Tavern". Le prime cento reclute, volontarie, compirono la loro prima azione di guerra, comandate dal Capitano Samuel Nicholas, nel 1776, conquistando un forte britannico. Da questi esordi ebbero origine le tradizioni che hanno reso il Corpo dei Marines quello che tutti noi conosciamo.

Nel 1803 più di 400 Marines combatterono nel Mediterraneo per sgominare i pirati di Algeria, Tunisia, Marocco e Tripolitania, che si impadronivano delle navi da carico europee e americane. Questa guerra contro i pirati fu la prima operazione militare americana all'estero, e ispirò le parole "spiagge di Tripoli" contenute nell'inno del Corpo.

Durante la guerra con il Messico, nel 1847, venne impiegato un corpo di spedizione composto da 300 Marines, che effettuarono uno sbarco a Vera Cruz, impiegando per la prima volta nella storia mezzi da sbarco appositamente costruiti.

http://truth-media.info/wp-content/uploads/2012/01/marines-lcpl-j-cropped.jpgA settembre dello stesso anno soldati dell'esercito e Marines riportarono una grande vittoria presso Chapultepec, nota anche con il nome di "Sale di Montezuma". Si dice che la striscia verticale scarlatta sui pantaloni dell'uniforme dei Marines sia nata a ricordo del sangue versato in questa guerra.

Prima della Grande Guerra, il Corpo dei Marines aveva poco più di 13.000 uomini, ma con l'entrata nel conflitto degli Stati Uniti il Corpo crebbe in maniera esponenziale, raggiungendo i 75.000 effettivi. La maggior parte degli storici è concorde nell'affermare che i Marines nella Prima Guerra Mondiale si comportarono in modo più capace e aggressivo delle altre truppe, in virtù dell'addestramento e dell'indottrinamento che avevano ricevuto.

Fu durante la Seconda Guerra Mondiale che il Corpo dei Marines poté farsi onore combattendo sanguinose battaglie per conquistare le isole dei Giapponesi nel Pacifico e sacrificandosi per fermare il nemico e permettere all'Esercito e alla Marina di mettersi in salvo. La battaglia di Iwo Jima offrì al mondo l'immagine più famosa della guerra: l'innalzamento della bandiera americana sul monte Suribachi, il 23 febbraio 1945. Il Segretario della Marina, James Forrestall, che assistette all'evento, pronunciò queste parole:

 

 

"Questo alzabandiera garantisce l'esistenza del Corpo dei Marines per i prossimi cinquecento anni."

 

 

A ricordo dell'episodio c'è un grande monumento a Rosslyn, in Virginia. L'Ammiraglio Nimitz, il 16 marzo, aggiunse una frase che divenne famosa:

 

 

"Tra gli uomini che combatterono a Iwo Jima, un valore non comune fu una comune virtù."

 

 

Metro per metro, i Marines ripulirono l'intera isola, scrivendo pagine indimenticabili della storia americana.

Nel dopoguerra i Marines vennero impiegati in numerose missioni, dalla Corea al Vietnam. Furono sempre i primi nella lotta e i primi a muoversi, sempre pronti ed efficienti. Più volte la sopravvivenza del Corpo fu messa in discussione, per motivi di bilancio, o perché si pensava che non sarebbero stati in grado di affrontare le sfide del nuovo secolo. I fatti dimostrarono il contrario: i Marines si fecero onore nella Guerra del Golfo, e intervennero con grande efficacia in Somalia, in Bosnia e dovunque occorresse portare aiuto alle popolazioni o ci fossero interessi americani in gioco. I Marines sono stati sempre tra i primi a combattere per gli Stati Uniti, dalla loro nascita a oggi, e rimarranno anche in futuro le principali truppe d'assalto dell'America.

Diventare un Marine

Stemma

L'addestramento di un Marine si divide in varie fasi, della durata complessiva di circa tre mesi.

Nella fase 1, che dura circa 3 settimane, le reclute vengono sottoposte ad addestramenti fisici intensivi, con percorsi di guerra, e frequentano corsi teorici su vari argomenti di natura militare, tra cui la storia del Corpo.

L'addestramento al combattimento inizia nella fase 2, che dura 6 settimane per gli uomini e 7 per le donne. In questa fase c'è l'addestramento al tiro, in cui le reclute devono dimostrare grande dimestichezza e precisione col fucile M16, e inizia un addestramento in acqua, in cui si impara a stare a galla e nuotare con tutto l'equipaggiamento indosso: fucile, uniforme e zaino. Si arriva poi all'addestramento tattico, che comprende tecniche di combattimento di vario tipo, in modo che un Marine sappia sempre controllare l'uso della forza.

La fase 3 è la più attesa. Dura 2 settimane, e comprende perfezionamenti ed esami finali. Al termine c'è la cerimonia dell'emblema, in cui gli istruttori premiano le reclute con il distintivo del Corpo: l'aquila, il globo e l'ancora. Il giorno dopo c'è la parata e la cerimonia in onore dei nuovi Marines, che sfilano davanti alle famiglie e agli amici. Dopo una breve licenza, l'addestramento prosegue nella Scuola di Fanteria di Camp Lejeune, con lezioni sull'uso delle armi pesanti, sulle tattiche d'assalto e di sabotaggio, sull'impiego delle piccole unità. Ogni Marine, (compresi piloti, cuochi e medici), deve completare questo addestramento al termine del quale ognuno sceglie la propria MOS (Military Occupational Specially), che determina la sfera di competenza entro la quale il Marine sarà ulteriormente addestrato e poi impiegato.

 

                                                              La musica dei Marines

La musica è una componente importante del Corpo dei Marines. Una banda musicale esisteva già nel 1800, ma fu l'arrivo del grande compositore e musicista John Philip Sousa a trasformarne radicalmente il modo di suonare. Sotto la sua direzione la banda riscosse enormi successi in tutto il mondo. Sousa compose famose marce come Semper Fidelis (1888 ), Washington Post March (1889), e la popolare Stars and Stripes Forever (1897).

La banda dei Marines è oggi la banda personale del Presidente degli Stati Uniti, e spesso suona in cerimonie ufficiali e alla Casa Bianca.

Non è facile risalire all'origine della melodia dell'inno dei Marines. Sousa scrisse che la musica era ripresa da un'opera del musicista Jacques Offenbach (1819-1880), la "Genevieve de Brabant", presentata a Parigi il 19 novembre 1859.

Ogni campagna dei Marines ha dato origine, in modo più o meno diretto, ad alcuni versi dell'inno, come le "spiagge di Tripoli" o le "Sale di Montezuma".

In origine il quarto verso recitava "on the land as on the sea"; il sergente H.L. Tallman, osservatore nel Marine Corps Aviation, veterano della Prima Guerra Mondiale, propose di cambiare il verso aggiungendo la componente aerea, ma fu solo il 21 Novembre 1942 che il verso fu cambiato in "In air, on land, and sea".

L'inno dei Marines è stato cantato e suonato in ogni angolo della Terra e oggi è riconosciuto come una delle più ragguardevoli canzoni militari.

Inno del Corpo


From the Halls of Montezuma
To the Shores of Tripoli
We fight our country's battles
In air, on land, and sea.

First to fight for right and freedom
And to keep our honor clean
We are proud to claim the title
Of United States Marine.

Our flag's unfurled to every breeze
From dawn to setting sun
We have fought in every clime and place
Where we could take a gun.

In the snow of far-off Northern lands
And in sunny tropic scenes
You will find us always on the job
The United States Marines.

Here's health to you and to our Corps
Which we are proud to serve
In many a strife we've fought for life
And never lost our nerve.

If the Army and the Navy
Ever look on Heaven's scenes
They will find the streets are guarded
By United States Marines.

 

Il motto del Corpo

Il motto dei Marines, "Semper Fidelis", come molti altri motti americani, è in latino; spesso è abbreviato in "Semper Fi".

La fedeltà di un Marine è verso Dio, la Patria, la Famiglia e il Corpo.

L'emblema del Corpo

Emblema del Corpo dei Marines

La storia dell'emblema del Corpo dei Marines è collegata alla storia del Corpo stesso. L'emblema deriva dal primo simbolo dei Marines Continentali del 1775, e si ispira a quello dei Royal Marines britannici. L'emblema attuale, così come lo conosciamo, è nato nel 1868. Prima di questa data si sono susseguiti molteplici simboli e distintivi diversi. Nel 1776 il simbolo consisteva in un'ancora d'argento, che è ancora parte dell'attuale emblema. Varie modifiche vennero apportate nel 1798, nel 1821 e nel 1824. Nel 1868 il Generale Jacob Zeilin ideò un emblema che rappresentava il ruolo del Corpo. Approvato nel Novembre dello stesso anno, l'emblema suggerito è giunto con poche modifiche fino a oggi. È composto da un globo che raffigura l'emisfero Ovest attraversato da un'ancora, e sormontato da un'aquila ad ali spiegate.

Il globo simboleggia l'impiego in ogni parte del mondo.

L'aquila scelta per l'emblema è un'aquila con cresta, una specie diffusa in tutto il pianeta; si sottolinea così ancora una volta l'impiego su scala mondiale dei Marines (l'aquila simbolo degli Stati Uniti, raffigurata sui sigilli, è invece un'aquila di mare dalla testa bianca, una specie prettamente americana).

L'ancora, infine, rappresenta la natura anfibia delle missioni dei Marines.

 

I soprannomi dei Marines

 

  • "Leathernecks" - Il nomignolo più conosciuto ha origine antiche; si riferisce a un colletto di cuoio, parte dell'uniforme dei Marines dal 1775 al 1875. La banda di cuoio attorno al collo doveva aiutare i Marines a mantenere una corretta e nobile postura della testa.
  • "Devil Dogs" - Nella battaglia della Foresta di Belleau, nel 1918, i Tedeschi si accorsero a proprie spese dell'abilità dei Marines nel combattimento. I Marines combatterono in una foresta apparentemente impenetrabile, conquistando territori nemici, dimostrando un eccezionale coraggio, e guadagnandosi così il nomignolo tedesco di "teufelhunden", che si riferisce a leggendari cani da combattimento con poteri soprannaturali.
  • "Jarhead" - Un termine decisamente slang, utilizzato ancora oggi ma che risale alla Seconda Guerra Mondiale; era utilizzato dai marinai che ironizzavano sulla somiglianza dell'alto colletto dell'uniforme blu dei Marines con una "mason jar", cioè un contenitore di vetro cilindrico con il tappo sigillato, che si può tradurre come "lattina".  

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

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25 giugno 2012 1 25 /06 /giugno /2012 18:15

http://i.res.24o.it/images2010/SoleOnLine5/_Immagini/Tecnologie/2011/09/maiale-energia-258.jpg?uuid=e5f536f8-dd49-11e0-b0a5-b92942ffd160Del maiale, si sa, non si butta via niente, ma che persino gli escrementi di questi animali si potessero riutilizzare ancora non l'aveva provato nessuno. Ci sono riusciti a Yadkinville, un piccolo centro agricolo della North Carolina dove vivono 2.800 persone insieme a molte migliaia di suini e altri animali da allevamento. Da oggi i maiali di Yadkinville sono qualcosa di più di semplici bestie destinate a diventare costine e braciole: sono anche una preziosa fonte di energia rinnovabile.

La Duke University di Durham, non lontano da lì, ha infatti realizzato nel paesino un impianto pilota che sfrutta gli escrementi delle bestie per ricavarne metano, da bruciare per mettere in movimento un generatore di energia elettrica. Così con i rifiuti prodotti dai 9.000 maiali della Loyd Ray Farms, l'azienda che ha accettato di collaborare al progetto, ora si ottiene energia sufficiente al fabbisogno di 35 famiglie per tutto l'anno. E' una nuova forma di energia rinnovabile alla quale in realtà da tempo in molti pensano e che potrebbe dare un grosso contributo alla riduzione di gas serra e alla produzione energetica.

L'esperimento è riuscito così bene che ha subito attratto l'attenzione di Google, impegnata a cercare di ridurre l'impatto delle proprie attività e che si è offerta di accollarsi parte dei costi per garantirsi la possibilità di acquistare carbon credits che vadano a compensare le sue emissioni di CO2. Solo questo impianto pilota, infatti, dovrebbe essere in grado di evitare l'immissione nell'atmosfera di 5.000 tonnellate di anidride carbonica all'anno che equivale, spiegano i ricercatori, a togliere 900 auto dalla circolazione.

Il vantaggio nel riutilizzo degli escrementi degli animali in realtà è doppio, perché questi rifiuti rilasciano grandi quantità di inquinanti nell'ambiente, soprattutto metano, che è assai più nocivo della CO2. Intrappolare il metano prodotto per metterlo sul mercato per alimentare, per esempio, le auto sarebbe estremamente difficile, ecco perché è meglio utilizzarlo sul posto.

L'impianto di Yadkinville ha richiesto tre anni di lavoro ed è costato 1,2 milioni di dollari. Tecnicamente è abbastanza semplice: ci sono un sistema di trattamento anaerobico degli scarti e una vasca di aereazione; il metano prodotto dalla fermentazione delle deiezioni degli animali viene convogliato verso un sistema a turbina mentre il gas in eccesso viene comunque bruciato per evitare che si disperda.
Per realizzarlo la Duke University ha lavorato con la Duke Energy, che condivide con l'Università il fondatore, James Buchanan Duke, ma che è una grande compagnia energetica quotata in Borsa.

Ricercatori e dirigenti d'azienda sono tutti molto soddisfatti del risultato ottenuto e promettono che questo è solo l'inizio. Le ricerche per valutare l' effettivo impatto sull'ambiente sono appena cominciate, così come il lavoro per trovare soluzioni che rendano il sistema ancora più efficiente ed economicamente conveniente. "Questo impianto sarà una vetrina per tutti quelli che possono essere interessati al trattamento degli escrementi di maiali per trasformarli in energia", spiega Owen Smith, responsabile del settore di business delle rinnovabili della Duke Energy. Il progetto, infatti, è definito "open surce": chiunque può vedere la tecnologia applicata e riproporla altrove. Con circa 900 milioni di suini da allevamento stimati nel mondo, il mercato non manca.

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25 giugno 2012 1 25 /06 /giugno /2012 17:51

http://www.riflessioni.it/salute_alimentazione_naturale/cibi-invecchiamento.jpgDa ormai 10-15 anni la ricerca scientifica e medica si stanno sempre più concentrando sullo studio degli alimenti e del processo della loro digestione/assimilazione per comprendere i delicati meccanismi di difesa e protezione della vita e della salute.
In particolare, oggi la maggior parte degli studi si concentra sul rapporto tra  cibi e geni del corpo umano. Sempre più si sta trovando conferma che questi ultimi possono essere influenzati nel comportamento dalle sostanze contenute negli alimenti. L’importanza di questa relazione è tale che a partire dal 2000 sono nate branche di ricerca come la nutrigenomica, la nutriceutica, la biomedica che collaborano con ospedali e centri di ricerca internazionali al fine di identificare una vera e propria prevenzione delle malattie attraverso una corretta alimentazione.
Tra le ultime scoperte ce ne sono alcune davvero sorprendenti che meritano il nostro approfondimento; ad esempio, nelle carote esistono due potenti antitumorali: i betacaroteni (che proteggono la pelle – vedi Konrad di maggio) e il falcarinolo. Nelle bucce d’arancia l’olio essenziale previene negli uomini il tumore alla prostata. I frutti di bosco contengono potenti antiossidanti, molecole che combattono i radicali liberi, altre molecole che creano danni ed infiammazioni croniche, alla base di molte malattie come il cancro, il diabete, l’Alzheimer, l’artite, l’osteoporosi e le malattie del cuore. Questi frutti poi contengono altissime dosi di vitamina C, un altro potente antiossidante e disinfettante delle vie respiratorie e digestive. I lamponi in particolare curano la febbre, i mirtilli migliorano la vista e la memoria. Tutti i frutti rossi, blu e verdi scuro contengono due sostanze – la luteina e la zeaxantina – che proteggono gli occhi dalla luce ultravioletta.
Proprietà straordinarie sono attribuite all’aglio: è antiinfiammatorio, antibiotico, anti-impotenza, protegge il cuore, abbassa la pressione, vermifugo e antibatterico per eccellenza.
Tra le spezie, il cumino ha proprietà antinvecchiamento, mentre il peperoncino innalza la soglia del dolore. Anche lo zenzero è eccezionale come antinfiammatorio e disinfettante, oltre che ad abbassare la pressione sanguigna.
Altro alimento straordinario, il tè verde; abbassa il colesterolo mantenendo alto il livello di statine nel sangue, rinforza il sistema immunitario, protegge lo smalto dei denti, combatte la perdita di memoria.
Un discorso a parte meritano gli acidi grassi Omega 3. Da diversi anni sono al centro delle attenzioni dei ricercatori per quanto riguarda la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi, i grassi ‘cattivi’ responsabili delle malattie cardiovascolari. Studi recenti hanno dimostrato la loro efficacia anche come neuro protettivi (nei confronti del Parkinson e dell’Alzheimer) e antinfiammatori (artrite reumatoide, asma ecc.). I pesci come lo sgombro, ma anche il salmone, la trota e il tonno ne sono molto ricchi. E per i vegetariani? La frutta secca come noci, nocciole, mandorle, anacardi, pinoli, semi di zucca e di lino ne contengono buone quantità e non presentano i rischi del pesce in termini di inquinamento (il mercurio contenuto nel tonno ad esempio ha costretto la Food & Drugs Administration americana a limitarne il consumo una volta al mese).
Alimento controverso, il vino rosso contiene il resveratrolo, un flavonoide potente antiossidante che regola l’infiammazione, protegge le arterie e contrasta la morte delle cellule del cuore e del cervello. In alternativa, l’uva rossa e il tè verde ne contengono buone quantità.
Infine, una menzione particolare al probiotici, batteri che svolgono una potente azione di rinforzo alla flora intestinale, e di conseguenza al sistema immunitario. Questi batteri sono presenti nell’aria, ma in quantità irrilevanti. Si concentrano però negli alimenti fermentati, come lo yogurt, i crauti e tutte le verdure sottoposte a fermentazione naturale (ossia in presenza dell’aria). Il loro valore è tale che le ricerche sui loro effetti si moltiplicano di anno in anno.
Anche i cereali integrali danno il loro contributo in termini di antinvecchiamento: l’olio essenziale contenuto è un lipide monoinsaturo che mantiene giovani le membrane delle cellule permettendo loro uno scambio ottimale con il sangue.
Giunge il momento delle conclusioni: i ricercatori sono sempre più convinti che attraverso una giusta alimentazione sia possibile fare vera prevenzione rispetto alle più comuni malattie moderne, e rallentare il processo di invecchiamento, ossia poter vivere al meglio delle proprie forze gli anni che ci vengono concessi.

Frutta, verdura e alimenti fermentati, crudi meglio che cotti, pesce ogni tanto, cereali come base quotidiana, sono i fondamenti per una vita sana e longeva.

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23 giugno 2012 6 23 /06 /giugno /2012 23:48

 Una creatura misteriosa è stata filmata nell’oceano attraverso una macchina fotografica subacquea telecomandata. La creatura sembra niente di mai visto prima, gli speculatori suggeriscono che potrebbe trattarsi di una strana medusa o della placenta di una balena. Mentre, ad una rapida occhiata, la descrizione di una medusa non avrebbe senso: dal video si noterebbe come la creatura sia provvista di organi ed appendici mai visti prima. Anche se fosse confermata l’ipotesi di una placenta di balena le forme esagonali sulla pelle restano un mistero. Se si tratta di una medusa, potrebbe essere un Gigantea Stygiomedusa. Questa medusa – che può crescere fino a sei metri di lunghezza – è stata avvistata solo 114 volte in 110 anni, quindi i dettagli su di essa risultano piuttosto scarsi. Ma ancora una volta, le appendici intralcerebbero l’ipotesi. Un altro suggerimento è che si tratti di un Enigmatica Deepstaria, un’altra medusa rara, che come la maggior parte del suo genere è incolore, ma è stata segnalato per avere uno stomaco marrone, dettaglio differente nella presunta creatura misteriosa presente nel filmato. In realtà anche il filmato risulterebbe di natura misteriosa: il video è stato pubblicato il 27 aprile 2012 e sembra sia stato girato due giorni prima, senza l’aggiunta di ulteriori dettagli circa il luogo di registrazione.

La soluzione???SONO STATI DUE BIOLOGI DEL NATIONAL EVOLUTIONARY SYNTHESIS CENTER A FORNI

A riconoscere la misteriosa creaturaSono stati due biologi, Steven Haddock del Monterey Bay Acquarium Research e Craig McClain del National Evolutionary Synthesis Center, a riconoscere nel “blob marino” diventato un piccolo caso del web una particolare specie di medusa dal nome Deepstaria Enigmatica. Il video, girato in una località ignota, era stato postato su YouTube con il nome di “Cascade Creature” generando in pochi giorni un fitto mistero intorno alla natura dell’essere immortalato.

 

 

 

fonte :http://pianetablunews.wordpress.com

 

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